Il Mio Elfo

Il Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia.

 

TRA DIRE E FARE -GIORGIA.

 

DARREN HAYES - LOST WITHOUT YOU

 

THE ONLY ONE - DARREN HAYES

 

GULLIVER-MIGUEL BOSÈ-

 

meravigliosa! meraviglioso!

 

RENATO

 

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IL TEATRO DELL'ELFO

Dall'enciclopedia ENCARTA.... fondata a Milano nel 1972, la compagnia dell’Elfo si ritagliò fin dai suoi esordi uno spazio originale all’interno del panorama teatrale degli anni Settanta anche grazie all’allestimento di spettacoli come "1789: scene dalla rivoluzione francese, Pinocchio Bazaar, Le mille e una notte". Nel 1978, con l’acquisizione di una sala teatrale, la compagnia diede inizio a un nuovo corso, segnato dal grande successo di Sogno di una notte d’estate (1981), un’inedita versione musical-rock del testo di Shakespeare. Lo spettacolo costituì l’apice della crescita della compagnia, esperienza collettiva di un gruppo di registi e attori che vide in Gabriele Salvatores uno degli esponenti di maggior spicco. Negli anni successivi si affermarono nuove personalità registiche, come Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, mentre il gruppo si dedicò alla scoperta dei migliori autori contemporanei; nacquero così Nemico di classe di Nigel Williams e Visi noti, sentimenti confusi di Botho Strauss, per la regia di De Capitani; Comedians di Trevor Griffiths, per la regia di Salvatores; Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder, diretto da Bruni e De Capitani. Nel 1992 l’unione del Teatro dell’Elfo con il Teatro di Porta Romana diede vita a Teatridithalia. Portando al successo alcuni attori di primo piano della scena teatrale italiana, tra cui Paolo Rossi e Silvio Orlando, la compagnia proseguì la ricerca sulla drammaturgia contemporanea con gli allestimenti di testi di Brad Fraser, Steven Berkoff, Bernard-Marie Koltès, Yukio Mishima, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Testori e Mark Ravenhill. In tempi più recenti, il rinnovato incontro con Shakespeare ha dato vita a una versione violentemente espressionista di Amleto, a una nuova edizione del Sogno (1997) e a una brillante rivisitazione del Mercante di Venezia (2003).
 

 

Pausa

Post n°357 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da Cesonia00
 

Una Pausa, un punto.

Un blog che è arrivato alla sua fine. Questo mio povero blog, ormai disertato.

Un blog a cui sono affezionata, che ha raccolto due anni della mia vita emotiva. Ma che non ha più ragione di essere, che ha perso il suo scopo. E' nato come voce dei miei pensieri, legame con il mondo amato: il teatro, il circo. e per un po' di tempo è stato, almeno per me, un lungo monologo.

Poi è successo qualcosa:

Ho trovato una strada da seguire, una luce che mi da forza, e mi fa credere in quella che sono. Ho trovato la forza di realizzare il mio sogno. Poco importa se non sarò compresa, se non è importante per chi mi circonda. E' importante per me, e per chi sta costruendo con me un progetto.

Ho trovato forza, coraggio, passione. Ho ritrovato i miei sogni, a lungo rinchiusi in una scatola sigillata, serrata, con tante mandate di nastro adesivo intorno. Tutto è stato rimosso, rivoltato. Tutto è rinato. sono usciti i colori, tutti insieme.

Per questo il mio povero blog non ha più ragione di essere, non saprei che scrivere. Certe parole, certe sensazioni  non sono comunicabili al mondo. Vanno difese, con cura. Vanno protette come il Piccolo Principe con la sua rosa.

Chiudo così, per ora queste mie pagine, augurando tanta vita e coraggio a chi mi ha letto, silenzosamente, in questi anni.

Io ho guadgnato il colore del grano.

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Comme le petit prince s'endormait, je le pris dans mes bras, et me remis en route. J'étais ému. Il me semblait porter un trésor fragile. Il me semblait même qu'il n'y eût rien de plus fragile sur la Terre. Je regardais, à la lumière de la lune, ce front pâle. ces yeux clos, ces mèches de cheveux qui tremblaient au vent, et je me disais: ce que je vois là n'est qu'une écorce. Le plus important est invisible…
Comme ses lèvres entr'ouvertes ébauchaient un demi-sourire je me dis encore: "Ce qui m'émeut si fort de ce petit prince endormi, c'est sa fidélité pour une fleur, c'est l'image dune rose qui rayonne en lui comme la flamme d'une lampe, même quand il dort…" Et je le devinai plus fragile encore. Il faut bien protéger les lampes: un coup de vent peut les éteindre…
Et, marchant ainsi, je découvris le puits au lever du jour.
.
(Le petit Prince, A de S. exupery)

 

 

 
 
 

Pozzoromolo

Post n°354 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da Cesonia00
 

 

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Pozzoromolo è il titolo del libro, il cognome dell'autore è Carrino. Luigi Romolo Carrino. 

E Pozzoromolo è diventato il mio libro, quello del cuore, dei pensieri, delle ombre e dell'anima.


Pozzoromolo parla di un viaggio, di un andar sù e giù nel buio profondo, del continuo cercar di risalire dalle pareti scivolose di un pozzo dove vive il demone che ognuno ha dentro.
E' un libro che ti fa affondare nella melma e poi ti spinge sù, verso la luce.

Un libro strappato, dove i ricordi si mescolano al presente. Un libro che non ti levi di dosso, che leggi d'un fiato, o piano piano per non perderti le ombre, il dolore, la musica di ogni parola.


Un libro che è poesia.

Un libro che non esagero e un libro che non millanto. Un libro che ti fa venire voglia di tenerlo lì, sul comodino, anche dopo che l'hai finito, e contattare l'autore, e non perderlo più.

Luigi, che ora mi è caro. Luigi dal cuore grande, e sensibile.

Luigi e la pazzia che sa di ricordi, Luigi e gli spilli, la paura, la bocca chiusa. Luigi e l'infanzia, di noi che siamo venuti grandi nello stesso periodo, e di conigli appesi a testa in giù ne abbiamo visti tanti, nelle giornate di campagna torrida d'estate.

Luigi ed il suo libro.Un libro che io non conoscevo ma ne sono rimasta folgorata. Come altre amiche prima di me. Ed è stato un meraviglioso tam tam, una bellissima prova di affetto che ormai ci lega, come una catena che si allunga, amore in amore, fiducia in fiducia.

Fatevi un regalo di natale e di vita: correte a comprarlo.

 
 
 

C'è Tempo

Post n°352 pubblicato il 11 Dicembre 2009 da Cesonia00
 

C'è Tempo. Fiorella Mannoia. (bella cover di Ivano Fossati)

 

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

 

 
 
 

Al Circo Medrano

Post n°351 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da Cesonia00
 

Ne parlo con un po' di ritardo, alla fine di questi giorni impegnati fatti di acquisti natalizi ed amici che ritornano. Ne parlo con un po' di ritardo ma senza perdere l'incanto e la magia che ho ritrovato nei colori, nei suoni e nelle persone del Circo made in Italy.

Sabato 28 siamo tornati nel largo spiazzo di Piazzale Cuoco a Milano, di nuovo al circo! Così tanti amici mi hanno consigliato di non perdere lo spettacolo del Medrano, un vero evento milanese di queste settimane, che non potevamo mancare.

E gli amici che condividono questa passione grande non sbagliano mai. Lo spettacolo ci ha incantati ancora prima del suo inizio. Tutto l'enorme bianco del "tendone" fuori, e tutto il rosso all'interno, l'orchestra dal vivo, gli artisti. I numeri intensi e ben fatti, le coreografie, lo spazio al romanticismo, la festa tzigana. Ed ancora l'ambiente dei girovaghi di un tempo, del mercato speziato, del fuoco e delle divinazioni fatte dalle maghe di una qualche vecchia fiera lontana nel mondo.

Un circo con molti animali, principi e principesse per l'entusiasmo dei bambini, numeri davvero incredibili. Un saper mescolar presente al passato. Realtà all'immaginario, Concentrazione ed abilità al divertimento spensierato. Ottima la performance dei Six Crazy Riders, spericolati motociclisti all'interno di una sfera, ed incredibile la troupe di acrobati bulgari Katana. I bimbi felici della splendida accoglienza, degli abbracci con i clowns e del sacco di caramelle ricevuto in dono.

Un grazie di cuore alla famiglia Casartelli per averci regalato un bellissimo sogno!

IL Circo Medrano sarà a Milano in Piazzale Cuoco fino al 20 dicembre.

 

 
 
 

E mi troverai.

Post n°350 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da Cesonia00
 

 

E Mi Troverai

Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te

Mi son' detto un poeta non scrive soltanto per sé
c'è qualcosa che arriva di notte e poi spinge l'inchiostro
puoi trovare un senso nascosto
una porta che si apre al confine tra sogno e realtà

Ma il futuro è già in viaggio incurante del nostro rumore
orizzonti crollati negli occhi di chi guarderà
quella luna su quel mare lontano
dove i sogni ora attendono chi liberarli potrà

E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
e mi troverai nell'azzurro al tramonto sui campi
e mi troverai dentro di te

E ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te, ora che
comincia a farmi male la nostalgia che ho
per quello che ora rivivere non è possibile

e non dirmi poi che sarebbe lo stesso
c’è qualcosa di te che oramai è già parte di me

E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
finché un giorno poi capirai che le cose che cerchi
le hai lasciate qua dentro di me

Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te, ora che
ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te.

 

 
 
 

Les amis.

Post n°349 pubblicato il 27 Novembre 2009 da Cesonia00
 

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Comme le petit prince s'endormait, je le pris dans mes bras, et me remis en route. J'étais ému. Il me semblait porter un trésor fragile. Il me semblait même qu'il n'y eût rien de plus fragile sur la Terre. Je regardais, à la lumière de la lune, ce front pâle. ces yeux clos, ces mèches de cheveux qui tremblaient au vent, et je me disais: ce que je vois là n'est qu'une écorce. Le plus important est invisible…
Comme ses lèvres entr'ouvertes ébauchaient un demi-sourire je me dis encore: "Ce qui m'émeut si fort de ce petit prince endormi, c'est sa fidélité pour une fleur, c'est l'image dune rose qui rayonne en lui comme la flamme d'une lampe, même quand il dort…" Et je le devinai plus fragile encore. Il faut bien protéger les lampes: un coup de vent peut les éteindre…
Et, marchant ainsi, je découvris le puits au lever du jour.
(Le Petit Prince, Antoine de saint Exupery)
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Quando gli amici lontani ritornano è come portare indietro il tempo. E' come rientrare a casa dopo un lungo viaggio.
Sai che ripartiranno, andranno per la loro strada. Ma gli attimi vissuti resteranno con noi per sempre, come un tesoro che tieni tra le mani e non lasci più.
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Risveglio di Primavera

Post n°348 pubblicato il 13 Novembre 2009 da Cesonia00
 

 

6 - 15 novembre 2009
Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
RISVEGLIO DI PRIMAVERA
da Frank Wedekind con Ilenia Caleo, Paola Campaner, Andrea Capaldi, Caterina Carpio, Sabrina Jorio, Silvio Laviano, Francesco Moraca, Giuseppe Papa adattamento e regia Tommaso Tuzzoli

 

 
 
 

Risveglio di Primavera

Post n°347 pubblicato il 04 Novembre 2009 da Cesonia00
 

Risveglio di Primavera

Nuovo Teatro Nuovo


da Frank Wedekind
con Ilenia Caleo, Paola Campaner, Andrea Capaldi, Caterina Carpio, Sabrina Jorio, Silvio Laviano, Francesco Moraca, Giuseppe Papa
disegno luci Simone De Angelis
suono Franco Visioli
scene e costumi Graziella Pepe
chitarra Francois Gozlan
piano Giulia Qualizza
realizzazione scene Clelio Alfinito
realizzazione costumi Cinzia Virguti
macchinista Mario Febbraio
foto di scena Brunella Giolivo
assistente volontario Francesco Panachia
assistente alla drammaturgia Federico Bellini
adattamento e regia Tommaso Tuzzoli

Che opera d’arte è l’uomo, quanto nobile nella sua ragione, quanto infinito nelle sue facoltà, nella forma e nel movimento, quanto appropriato e ammirevole nell’azione, quanto simile a un angelo nell’intendimento, quanto simile a un dio.
E tuttavia, per me, cos’è questa quintessenza di polvere?
Amleto - W. Shakespeare

Spesso si affrontano viaggi nella memoria attraverso storie per riflettere su come eravamo, ma quando si scopre che l’uomo presunto futuribile altro non è che ancora l’uomo del passato, si ha l’impressione di affondare dentro se stessi.
La nostra immagine del passato è forse solo mal messa a fuoco o magari sbiadita dal tempo, ma se osserviamo bene, ritroviamo lì noi stessi.
È trascorso infatti più di un secolo da quando Frank Wedekind ha scritto Risveglio di primavera, opera teatrale che attraverso le vite di un gruppo di giovani mette totalmente a nudo la propria società. Capace di ridicolizzare la sua epoca e di palesare scomode realtà nascoste, Wedekind scava nell’animo umano, guidandoci in un necessario confronto con le nostre idee, i nostri amici, la nostra morale, la nostra sessualità, permettendoci così di affrontare, realmente, il mondo del potere e decidere se contrastarlo o farne parte. “Conoscere se stessi” per recuperare l’alfabeto emotivo di cui ci stiamo e ci stanno privando, ritornare ai sentimenti per accorgerci dell’ospite inquietante, il nichilismo, e guardarlo bene in faccia per tornare così a ciò che ciascuno di noi è. Un viaggio che ci chiede gridando un’immersione nella parola uomo.
Tommaso Tuzzoli

giovedì 5 novembre in seconda serata
PALCO E RETROPALCO - RAI 2
Presentazione dello spettacolo Risveglio di Primavera

mercoledì 11 novembre ore 18.00
Incontro RISVEGLIO DI PRIMAVERA
presso LaFeltrinelli, via Tommaso D'Aquino 70/76
con il regista Tommaso Tuzzoli e gli attori
coordina il prof. Alfonso Amendola, docente dei Processi Culturali, Università di Salerno

Mercoledì biglietto speciale 6 €
per i soci FNAC

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Tanta merda ragazzi. tanta tanta merda!! Io a Napoli non posso venire, come sempre, ma vi aspetto qua!!!! Guarderò Rai 2 domani sera!

 
 
 

Il mio video al Ringling Bros& Barnum sul Circus Channel

Post n°346 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

Mi faccio pubblicità da sola. Da oggi potete vedere il mio video amatoriale fatto con la povera macchina fotografica digitale al Circo Barnum.

Lo trovate qua, sul Circus Channel in lifestream. Dal menù si accede alla sezione video amatoriali.

http://www.livestream.com/circus_channel

ringrazio l'amico Federico per il suo fantastico lavoro! Ha unito tutti i miei spezzoni facendone un miracolo! La qualità delle immagini è scarsa, colpa dei limitati mezzi e della lontananza dalla pista. Quando si usa un po' di zoom questo è il risultato!

Ma tant'è che son contenta comunque!

 
 
 

Al Ringling Bros & Barnum, the Greatest Show on earth!

Post n°345 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

Con qualche giorno di ritardo voglio scrivere le mie impressioni sul grandioso show del circo Ringling Bros&Barnum. Il circo più noto d'America, un circo ad altissimi livelli.

Non so se sia stato realmente "the greatest show on earth" quello che ho visto sabato scorso al Palasharp di Milano. Sicuramente è stato il "greater show" a cui fino ad oggi ho assistito. Quello più emozionante e meglio costruito. Tanta naturalezza e spericolatezza nei numeri l'hanno reso magico. E' stato come entrare nel paese dei Balocchi. Al di fuori un palasport grigio, all'interno un tripudio di colori, musiche, attrezzi enormi luccichini e fuochi.

Voglio trascrivere qua la mail che ho scritto "a botta calda", all'una di notte, ad un amico caro. E' una mail piena di errori ed imprecisioni ma "di pancia e di cuore", perchè raccontare a distanza non è il mio forte.

Non me ne vorrà l'amico caro perchè la mail l'ho scritta solo per lui.

ciao, non sono ancora riuscita a scrivere, domani lo faccio.
Per ora ti dico che quando vai ad un circo, la prima cosa che ti immagini e ti aspetti è il "tendone". Entrare in un palazzetto dello sport, un ovale grigio, toglie poesia.
Una volta dentro sei accecato dalla loro abilità nella vendita del gadget. Sembra di entrare in un luna park, tutto lucine e colori sgargianti: pelouches, cappellini, t shirts, stelline che luccicano, coroncine, cavalli, moto, dvd. E poi carretti folkloristici che vendono pop corn, tazze a forma di elefanti con dentro granita colorata, caramelle e zucchero filato...
Ti siedi ed inizia il pre spettacolo; e' una delle cose più azzeccate in assoluto con gli artisti che si mischiano ai bambini (a tutti i bambini che vogliono scendere sulla pista accompagnati dai genitori ). I bimbi provano il trapezino, il filo, l'hula hoop, le corde colorate e poi son protagonisti di un mini show tra clown e maghi. Si guardan da vicino gli attrezzi e si fanno le foto con gli artisti disponibilissimi e gentili.
Poi inizia lo spettacolo: la pista è lontana, le seggioline molto separate dalla scena (è un palasport!) e questo toglie pathos. Però le coreografie e la qualità dei numeri sono molto alti, gli artisti pazzi e spesso senza filo di protezione.
Molto bello il primo tempo, vivace, spericolato. Un po' più lento e studiato "di precisione" il secondo. Incredibile il tizio sulla ruota, capriole in aria e spericolatezza, bravissimi i ragazzi sulle moto nella sfera, ottima la ragazza alla fune, spettacolari gli elefanti, han riproposto le figure conosciuta dall'immaginario dei bimbi che han visto "Dumbo". Un po' tristi i leoni e i cani bassotti: scarsi. Ma mi ha colpito la velocità di esecuzione, la scioltezza e la precisione degli animali obbedientissimi.
Mi è piaciuto l'arciere che ha fatto un numero di altissima precisione, qualche volta un po' lunga la preparazione. Le battute spesso in inglese erano davvero ben piazzate, per chi capisce divertenti! Mai banali anche i clown/acrobati.
Fantastica la chiusura con tutti gli attrezzi in movimento ed usati dagli artisti. L'ho filmata tutta, domani la carico.
In conclusione pochi numeri ma ben fatti, spettacolari, grandiosi, nulla di banale. Un circo così non lo rivedo più. Il difetto? la lontananza e l'essere in un palazzetto danno allo spettacolo l'aspetto di uno show, non ritroviamo l'atmosfera calda ed intima del circo.
ecco, vedi, alla fine ho scritto ora, di getto. baci baci baci

 
 
 

La Perestroika degli angeli caduti. (Vivimilano)

Post n°344 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

All’Elfo «Angels in America-parte II»

La «Perestroika» degli angeli caduti

Un tentativo di «ricostruzione» della propria vita: primo allestimento italiano del lavoro di Tony Kushner

 
I personaggi ci sono ancora tutti, ritratti nelle loro debolezze, battaglie pubbliche e private, relazioni inquiete. Ma in «Angels in America II» ovvero «Perestroika», li attende la possibilità di affrontare le proprie paure, essere più consapevoli: il termine russo (la «ricostruzione» avviata da Gorbaciov) indica il tentativo di ricostruire le proprie esistenze, sconvolte dagli eventi della prima parte che si chiudeva con l'irruzione di un Angelo più apocalittico che consolatorio. E nella New York reaganiana degli anni '80 ritroviamo Prior Walter (Edoardo Ribatto), malato di Aids e abbandonato dal compagno Louis (Umberto Petranca), ebreo, diventato amante del mormone Joe Pitt (Cristian Giammarini), sposato con la depressa Harper (Elena Russo Arman), e legato alla madre Hannah (Ida Marinelli). E ancora l'avvocato Roy Chon (Elio De Capitani), realmente esistito (mandò a morte, in pieno maccartismo, i coniugi Rosenberg) che nega di avere l'Aids ma dipende da Belize (Fabrizio Matteini), infermiere e travestito.

Nel suo primo allestimento italiano che si deve alla regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani (produzione Teatridithalia-ERT), grande successo del 2007 con la prima parte (Premi ANCT, Ubu, Hystrio, Eti Olimpici del Teatro), si completa l'epopea teatrale in otto atti scritta nel '92-93 da Tony Kushner (New York, 1956, famiglia ebraica di musicisti), sottotitolo «Fantasia gay su temi nazionali» (Premio Pulitzer 1993, premiatissima versione televisiva 2003 con Al Pacino), molto attuale nel fotografare la società occidentale in crisi di identità sessuale, religiosa, razziale. Invariati l'ottimo cast impegnato in più ruoli, la scena spoglia con video proiezioni, il montaggio alternato che, come nel testo, mescola soap opera e barocco, realtà e allucinazioni, senza vincoli spazio-temporali.

Angels in America parte II. Perestroika. Teatro dell'Elfo. Ore 20.30. Dom. ore 16. Via Ciro Menotti 11. Tel. 02.71.67.91. Euro 25-15. Dal 22 ottobre al 22 novembre.

Emanuela Garampelli
16 ottobre 2009

 
 
 

GLI ANGELI DI BRUNI E DE CAPITANI TRA FELICITÀ, RIMORSI E PERESTROIKA

Post n°343 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

19 ottobre 2009 la Repubblica
GLI ANGELI DI BRUNI E DE CAPITANI TRA FELICITÀ, RIMORSI E PERESTROIKA
di Franco Quadri, Correggio

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Attesa come l'avvenimento di VIE, il festival d'autunno di Modena e dintorni sulla "Scena contemporanea", la conclusione dell'AngeIs in America di Bruni e De Capitani per Teatridithalia, a due anni dalla tardiva prima italiana del capolavoro scritto da Tony Kushner tre lustri or sono, poteva far tremare il procedere di questo confronto tra un paese dominato dai benpensanti reaganiani, già costretto dall'irrompere dell'aids a riconoscere l'esistenza di realtà negate, e il disastro della sua situazione reale, in una nuova fase del dramma, denominata col sottotitolo di Perestroika per evocare un parallelo con la fine del comunismo in Russia in cui una presenza fisica di angeli cala sui protagonisti contesi tra diverse tendenze sessuali e già divisi dall'adesione a disparate confessioni religiose.

Si intensifica allora la colorazione delle scene disegnate da Francesco Frongia, che puntano su riprese video, ma si arricchiscono anche con escrescenze di stoffe e sfruttano benissimo i vani laterali per ambientarci diverse situazioni ambientali o ospedaliere, come quella in cui l'eroe negativo Roy M.Cohn, superbamente incarnato da Elio De Capitani, vive con rabbia la sua agonia sorvegliato dallo spettro vendicativo di Ethel Rosenberg, che ne era stata la sua vittima più illustre.

E nei due ruoli principali di amanti passionali ma eternamente contesi tra la felicità e il rimorso spiccano ancora Cristian Giammarini e Umberto Petranca, in un cast già noto e che andrebbe citato per intero, che continua ad approfondire le molte possibili doppiezze di questo ritratto di un'umanità in cerca di se stessa.

Qualcuno spera che gli angeli arrivino a salvarlo, ma ci vorranno le repliche milanesi integrali delle due parti per svegliare del tutto quei puri spiriti.

 

 
 
 

l Principe Jorgos

Post n°342 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

Quando il teatro sa uscire per strada per mischiarsi alla gente. Quando gli attori usano il proprio corpo e ne fanno musica, quando corrono, cadono, danzano, afferrano, toccano. Quando sono forza, passione, quando sono colori, voci, gesti. Quando ti sorprendono all'improvviso. 

Quando succede tutto questo il Teatro diventa vita. 

Il Principe Jorgos

 

 
 
 

Gli Angeli volano a Correggio.

Post n°341 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

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Questa sera il debutto ufficiale, e finalmente sarà Perestroika!

Angels in America parte II.

A Correggio fino a domani, sarà poi per un mese intero a Milano.

Merda merda amici!!!

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ELFO | 22 ottobre - 22 novembre 2009
ANGELS IN AMERICA
 
Parte II Perestroika
di Tony Kushner

traduzione di Ferdinando Bruni (edita da ubulibri)

uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Elio De Capitani, Elena Russo Arman, Cristina Crippa, Ida Marinelli, Cristian Giammarini, Edoardo Ribatto, Fabrizio Matteini, Umberto Petranca, Sara Borsarelli
scene di Carlo Sala

costumi di Ferdinando Bruni
video di Francesco Frongia
luci di Nando Frigerio
suono di Giuseppe Marzoli
produzione Teatridithalia/ERT Emila Romagna Teatro Fondazione
con il contributo di Next-Laboratorio delle idee per Oltre il palcoscenico

Orario repliche: da martedì a sabato ore 20.30 - domenica ore 16.00
durata 165'

Prima Nazionale
16 e 17 ottobre Correggio, Teatro Asioli - Vie Scena Contemporanea Festival

E' valido l'abbonamento Invito a Teatro - tagliando Elfo

 

Bestseller del teatro americano, che ha fatto incetta di premi nella versione teatrale come in quella televisiva guidata da Al Pacino, Angels in America ha trionfato anche nella messinscena di Bruni e De Capitani, che con la prima parte di questa epopea hanno conquistato i maggiori premi teatrali.
Finalmente va in scena la seconda parte, Perestroika, sempre ambientata nella New York febbrile e onnivora degli anni Ottanta, contenitore ideale delle inquietudini di un’epoca che arriva fino ai nostri giorni. Qui riprende vita l’intreccio che mischia le vite di uomini semplici con quelle di angeli barocchi, di allucinazioni psicotiche che diventano reali e di personaggi storici trasformati in fantasmi.
Ritroviamo dunque i personaggi a cui molti spettatori si erano affezionati: Prior Walter, solo e malato di AIDS, e Louis, il suo ex fidanzato, adesso amante dell’avvocato mormone Joe Pitt; la giovane moglie di quest’ultimo, che in preda alla depressione si costruisce un’identità immaginaria, e sua suocera Hannah, rigida mormone costretta ad allargare le proprie vedute. L’AIDS ha colpito anche Roy Cohn, l’avvocato corrotto, colpevole realmente di aver mandato a morte i coniugi Rosenberg durante il maccartismo.
Il passato non gli fa sconti e gli infligge l’umiliazione di dipendere dalle cure di Belize, “l’infermiera negra del turno di notte, il mio negativo”. Con l’incalzare della morte, i suoi sogni si popolano di incubi e fantasmi: sarà proprio l’apparizione della sua vittima più famosa, Ethel Rosenberg, ad accompagnarlo verso la fine.

Su palcoscenico, l’epopea contemporanea ritrova quei tratti intimi e allo stesso tempo universali che Tony Kushner delinea fra le parole. Bruni e De Capitani controllano la materia, la definiscono nei tratti più mistico-grotteschi, giocano con i registri come abili burattinai del palcoscenico. Un incontro che riesce nuovamente a sorprendere per precisione, senso estetico, utilizzo dello spazio scenico. E intorno alla coppia di regia, il silenzioso professionismo dei tecnici e un cast che unisce esperienza ed entusiasmo giovanile, impressionante quest’ultimo per intensità e presenza. Un premio dunque a uno spettacolo e a due registi che, nel lavoro collettivo, hanno saputo amplificare qualità e talenti individuali.

Premio Hystrio alla regia 2008 per Angels in America Parte I
 
 
 

video promozionale Elfo Puccini stagione 09/10

Post n°340 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da Cesonia00
 

Ecco qua, il Video che promuove la nuova stagione teatrale dell'Elfo Puccini. Manca l'audio, probabilmente per scelta.

E' bello sapere che rivedremo riprese della scorsa stagione, ma è ancora più bello pensare alle novità. Saranno bellissime sorprese, in special modo "Decadenze" che, pur non essendo novità in senso assoluto ( fu messa in scena moltissimi anni fa) lo è per me, che tanto l'ho aspettata ed immaginata.

Un programma che è tutto un programma, quindi. Da vedere, da sentire, da vivere. Immaginare le nuove sale del teatro Puccini ( l'inaugurazione è prevista per marzo) porta con sè un insieme di sentimenti diversi: l'aspettativa gioiosa per la grande novità, per l'importanza che avrà una gestione così importante, per la bellezza della location da un lato; il dispiacere per lo sradicamento da una sede così affettivamente importante ( l'Elfo di via Ciro Menotti), per l'abbandono di una consuedutine, di luoghi cari e significativi. Se penso a quante volte sono entrata lì dentro, ho scarpinato per quella scalinata, guardato i posters alle pareti, bevuto il caffè nel bar di fronte.

Il vecchio Elfo diventerà un luogo della memoria, come già è il vecchio Portaromana per noi ormai storici spettatori. La memoria, soltanto quella, ci salva tutti gli attimi vissuti.

 

 

 

 
 
 
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Data di creazione: 19/04/2008
 

 

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GLI ELFI NELLA MITOLOGIA

I mitologi della scuola germanica sostengono che gli Elfi non siano altro che le raffigurazioni simboliche degli elementi naturali del fuoco, dell'aria, dell'acqua e della terra. Sembra che gli elfi siano in grado di trarre la loro essenza da questi quattro elementi (sidifferenziano morfologicamente secondo l'appartenenza ai quattro elementi naturali).Dal gran numero di racconti popolari sono stati narrati come esseri socialmente organizzati, considerati come un popolo vero e proprio che viveva e agiva grazie alle proprietà degli elementi naturali. Gli elfi sono amici del genere umano, di indole indipendente e molto fiera, tra le loro caratteristiche vi è quella di indossare una cintura magica che consentirebbe di diventare invisibile, oggetto di alto valore simbolico nelle credenze non solo popolari ma anche colte delle genti europee dell'antichità. La razza della luce per eccellenza, sono ottimi arcieri e buoni maghi.
 

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