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Post n°2 pubblicato il 01 Novembre 2012 da alessandro.splendore
NUOVO PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (NPSI) SEDE TERRITORIALEVia Garibaldi 87013 Fagnano Castello Cosenza
Fedele agli ideali della liberazione oggi a distanza di 69 anni l’ Italia si può considerare democratica ?
Noi socialisti possiamo affermare di essere stati in questi sessantanove anni sempre fedeli a questi principi e valori che fondamentalmente si ispirano al riformismo democratico ed ad un socialismo umanitario che in Italia vanta antica e nobile tradizione. Una società più giusta, più libera, una democrazia moderna è realizzabile se l’impegno riformista che non rinnovato fervore stiamo sostenendo riuscirà nel paese a prevalere. Va resa sempre più evidente la discriminante fra conservatori e fautori di un progresso e civile che ai valori resistenziali si richiama. Gli ideali non invecchiano valori così nobili non diventano mai obsoleti. Per costruire quella società nuova, che a quei sogni ideali si richiama è necessario affrontare con determinazione e sciogliere i nodi che frenano la possibilità di sviluppo e di crescita civile e sociale del paese. Oggi noi parliamo di neo – riformismo che è la traduzione in termini attuali degli stessi valori, un riformismo che vuole operare per uno sviluppo equilibrato, per creare maggiore ricchezza per poterla distribuire più equamente. Un paese moderno, nel quale le istituzioni funzionano, nel quale i pubblici servizi siano efficienti, per poter dare risposte alle domande di giustizia, di sicurezza sociale, di miglior vita. Un riformismo che incida sulle re, che attui riforme istituzionali rese necessarie per ridare forza, snellezza agli istituti sclerotizzati e che elimini le lentezze procedurali, che incida sulle amministrazioni pubbliche burocratizzate ed inefficienti. Un riformismo che dia forza e fiato alla libertà di mercato liberandolo dai condizionamenti di potentati economici che vorrebbero condizionare il potere politico ed asservirlo ai propri interessi. Un riformismo che operi per il riequilibrio economico, sociale, culturale fra zone ricche e zone depresse, fra il nord e sud, che realizzi compiutamente l’unificazione della nazione e dello stato e contribuisca alla costruzione dell’Europa dei popoli. Con queste riflessioni, con questo impegno riformista noi possiamo guardare al futuro rimanendo fedeli agli ideali della resistenza che sono gli stessi di oggi.
Fagnano Castello lì 25 aprile 2012
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