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« BUON COMPLEANNO | OTTO MARZO, GIORNATA DELLA DONNA » |
FIABA Da un libro di fiabe un giorno di giugno scappò dal suo foglio sulla montagna un orco gigante e nascose il suo grugno tra gli alberi fitti nella boscaglia. Coprì con il manto la luna, fu notte. Nell’ ombra staccò la tenera gemma sul ramo lasciò ferite d’ amore, sparì nel mistero in fondo alla grotta.
Angela aveva le trecce di sole, la pelle di luna, gli occhi del cielo, un viso d’ incanto, un cuore di bimba, Angela era la primavera.
Vagò nella notte l’ orco malvagio, cercò il sentiero per fare ritorno sul foglio del libro dov’ era la fiaba, tra gli alberi folti nella boscaglia. Il libro era chiuso, steso per terra, la porta del foglio già era sbarrata la fiaba da un pezzo era finita.
Angela aveva le trecce di sole, la pelle di luna, gli occhi del cielo, un viso d’ incanto, un cuore di bimba, Angela era l’ ingenuità.
Bussò alla porta con tocco feroce, nel libro dormiva l’intera tribù. Nemmeno il guardiano potè più sentire la voce dell’ orco sempre più fioca. Scappò tra i monti senza una meta, stringendo la rosa tra le sue mani. Trovò nella grotta un antro profondo, sparì con il fiore dentro il mistero.
Angela aveva le trecce di sole, la pelle di luna, gli occhi del cielo, un viso d’ incanto, un cuore di bimba, Angela era fresca rugiada.
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