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Come comportarsi con i nidiacei (prima parte)

Post n°18 pubblicato il 18 Aprile 2007 da ilario.t
 
Tag: Animali

immagine Ormai siamo nel bel mezzo della primavera e può capitare a chiunque di trovare un nidiaceo (un piccolo di uccello).
Il nostro istinto ci induce a raccogliere il piccolo e portarlo a casa per "allevarlo". Questo atteggiamento, peraltro lodevole in quanto dimostra sensibilità nei confronti della natura, non sempre si rivela il migliore per la salute del nidiaceo.


Infatti è bene sapere che:
- l’intervento potrebbe non dare i risultati sperati: è infatti frequente che l’animale trovato sia da tempo in condizioni di salute precarie e che non riesca a superare lo stress della malattia e della cattura.

- in alcuni casi è meglio non intervenire: prima di qualunque atto si deve osservare a distanza e con attenzione l’animale per accertarsi che abbia davvero bisogno del nostro aiuto.
- se dovesse essere necessario intervenire tempestivamente si può tentare (se si hanno strumenti adeguati) di soccorrere l’animale seguendo le indicazioni riportate in queste note; l’animale raccolto va consegnato al più presto ai Centri di Recupero autorizzati.
- nel lasso di tempo che intercorre tra la raccolta e la consegna al Centro di Recupero, l’animale deve essere lasciato il più possibile tranquillo: manipolarlo, nutrirlo o curarlo non è affatto semplice e se non si ha esperienza si possono provocare più danni che benefici.



COSA FARE?
Prima di raccogliere un animale che appaia in difficoltà è bene osservarlo a distanza per qualche tempo tenendo presente che molte specie animali (insetti, ragni, crostacei, rettili, uccelli e mammiferi) si fingono morti o feriti per difendere sè o i propri piccoli da possibili predatori.
Inoltre gran parte dei piccoli di uccello (ad es. merli, civette, allocchi, e molte altre specie) abbandona spontaneamente il nido quando ancora non sa volare bene e continua ad essere nutrita a terra dai genitori.


Qualora fossero già stati raccolti erroneamente piccoli di uccello scesi Spontaneamente dal nido, è necessario che vengano subito riportati nel luogo dove sono stati trovati e posti in un punto appartato, al sicuro da eventuali predatori; si consiglia di fermarsi a debita distanza (dove non si possa essere visti) per un tempo debito, al fine di accertarsi che i genitori si facciano vivi.


Si devono sicuramente soccorrere:
- i nidiacei sicuramente feriti o palesemente denutriti e sfiniti;
- gli uccelli con le penne delle ali e della coda rotte o strappate, non più in grado di volare;
- i nidiacei implumi (nudi o seminudi), incapaci di muoversi, trovati a terra (quando non è possibile rimetterli nel proprio nido) oppure feriti o malformati;
- i giovani di rondone caduti dal nido e gli adulti trovati a terra che, lanciati in aria, non sono in grado di riprendere il volo (da terra i rondoni per la particolare conformazione delle zampe, non riescono da soli a rialzarsi in volo);
- i piccoli di rapace sicuramente rimasti soli.

I NIDICOLI
Descrizione: sono nidiacei che nascono ciechi e privi di piumaggio, e sono completamente dipendenti dai genitori per alcune settimane.
Chi sono: passeriformi (Merli, Passeri, Rondini, Cince, ecc.), tortore e simili, picchi, rondoni. I nidi vengono costruiti su alberi o arbusti, qualche specie cova a poca distanza dal suolo e altre entro cavità.

Comportamento: se trovati a terra, isolati, implumi, incapaci di muoversi e fuori di un nido è conveniente riporli nuovamente nel nido se si sa dove si trovi, altrimenti è bene sistemarli nelle immediate vicinanze, in un punto sopraelevato, al sicuro dai potenziali predatori (gatti, ecc.), dentro una cassettina dalla quale non possano cadere. Se anche questa operazione risultasse impossibile è meglio raccoglierli.



PICCOLI DI RONDONE

Chi é: il Rondone è una specie migratrice, nidificante comunemente nelle città. Il colore è nerastro, è lungo 16 cm, le ali sono a forma di falce ed a punta. I nidi vengono allestiti in buchi di muri o di altre costruzioni umane. Le uova, 2 o 3 di colore bianco, vengono in genere depositate ai primi di giugno; il periodo di covata varia dai 18 ai 25 giorni.
Comportamento: è possibile trovare i nidiacei di Rondone per terra, soprattutto in primavere piovose e fredde, che impediscono ai genitori di trovare il cibo. A causa delle abitudini dei genitori, i piccoli di Rondone caduti non possono né essere rimessi nel nido né vicino ad esso, al contrario di tutte le altre specie. Vanno assolutamente raccolti.
Per capire se il soggetto è un giovane o un adulto si deve osservare la lunghezza delle ali chiuse: se le punte sopravanzano di due centimetri buoni l’estremità della coda è sicuramente un adulto, viceversa è un giovane non in grado di volare.

A domani con la seconda parte. CIAO!


 
 
 
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