Un blog creato da ilario.t il 22/03/2007

Il blog di Ilario.t

Pensieri rinfusi alla rinfusa

 
 
 
 
 
 
UN AFORISMA

Quanto manca alla vetta?
Tu sali e non pensarci!
F. Nietzsche
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Io, Peter Pan e la farfalla

Post n°618 pubblicato il 14 Aprile 2015 da ilario.t
 

Torniamo bambini stanotte. Anche se forse, in fondo, lo siamo sempre rimasti. Abbandoniamoci, liberiamo le mani e voliamo con Peter Pan e quella farfalla che gli fa compagnia...

 

 

"...e passo ancora per gli stessi posti e riconosco dentro ai gesti i bambini di una volta diventati tutti grandi tranne me.

Ma io sono ancora come allora, vivo e sogno come allora, come allora sono qui..." 

(E.Ruggeri)

 
 
 

Pesci e serpenti

Post n°617 pubblicato il 01 Aprile 2015 da ilario.t
 

Perchè anche le peggiori serpi, a volte, hanno buoni sentimenti... O forse, perchè è solamente il 01 Aprile...?!? 

 

 
 
 

Biglietti in prevendita

Post n°616 pubblicato il 12 Marzo 2015 da ilario.t
 

Ripensandoci, crepi l'avarizia: biglietti omaggio!! Venghino signori, venghino...

 

 

 

"Non criticare te stesso, non sarebbe affatto giusto nei confronti di tutti quelli che aspettano in fila per farlo."

(Groucho da Dylan Dog n°240 "Ucronìa")

 
 
 

Pazzo mondo

Post n°615 pubblicato il 10 Marzo 2015 da ilario.t
 

All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow...

 

 
 
 

Bici e zen

Post n°614 pubblicato il 06 Marzo 2015 da ilario.t
 

Un maestro Zen vide cinque dei suoi studenti di ritorno dal mercato, in sella alle loro biciclette. Quando arrivarono al monastero, l’insegnante chiese agli studenti: «Perché andate bicicletta?»
Il primo studente rispose: «La bicicletta sta portando questo sacco di patate. Sono contento di non dover portare il peso sulla schiena.» L’insegnante disse: «Tu sei un ragazzo intelligente. Quando sarai vecchio, non camminerai curvo come me.»
Il secondo studente rispose: «Mi piace vedere altri posti, guardare gli alberi e campi lungo il sentiero.» L’insegnante lo elogiò: «I tuoi occhi sono aperti e in grado di vedere il mondo.»
Il terzo studente rispose: «Il ritmo della pedalata fluida libera la mia mente e il mio corpo.» L’insegnante lo applaudì: «La tua mente rotolerà con la facilità di una ruota.»
Il quarto studente rispose: «In sella alla mia bicicletta, vivo in armonia con la natura, l’ambiente e tutti gli esseri senzienti.» L’insegnante disse: «Stai pedalando sul sentiero d’oro della compassione.»
Il quinto studente rispose: «Io vado in bicicletta per andare in bicicletta.» L’insegnante seduto ai piedi del quinto studente rispose: «Io sono il tuo studente.»

Andare in bicicletta per andare in bicicletta? Ahimè, concetto troppo difficile per tanti bikers...    Peggio per loro...

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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