Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
 

Ultime visite al Blog

Lucien.Chardoncassetta2OgniGiornoRingrazioDott.FiccagliaArianna1921per_letteraUomopiricobionda66LucIfero.In.fracLara.73QuartoProvvisoriolisa.dagli_occhi_bluSVMSSuomo.ideale6
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: Lucien.Chardon
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 54
Prov: BS
 

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Creato da: Lucien.Chardon il 26/03/2009
C'è un grande prato verde...

 

 
« Ira e temperanzaFaccio i mestieri »

"Ambiente? Niente!"

Post n°583 pubblicato il 05 Dicembre 2022 da Lucien.Chardon

Non è mai il tempo di affrontare i temi ambientali  perché non ci sono le risorse e le scelte politiche sono orientate a risolvere le emergenze e  a rispondere alla spinta emotiva causata dalle valanghe, dalle slavine, dalle esondazioni, dagli acquazzoni tropicali  che, sebbene ampiamente previsti, puntualmente si verificano e   infine di fronte alla morte bisogna tacere e pregare.

Per cui gli ambientalisti vengono guardati con insofferenza e sufficienza, trattati come bambini a cui si risponde con  il frasario solito di chi non ha più dimestichezza con la spudorata innocenza della verità e la fresca limpidezza dell’onestà:  “Non si può dire sempre no!”  (disgustosa doppia negazione), “pianteremo un milione di alberi! (Marò nu milione, o anima do priatorio!) … l’abuso dell’ossimoro “disastri naturali” quando sarebbe più appropriato adoperare la locuzione  “disastri innaturali”.

Eppure da decenni gli economisti più avveduti e lungimiranti considerano il tema ambientale anche una questione di ordine economico fondamentale, così come gli scienziati che pronosticano  da anni un futuro poco roseo per l’umanità: esaurimento delle risorse naturali, riscaldamento globale, distruzione dell’ecosistema, diffusione di grandi epidemie e il verificarsi di catastrofi apocalittiche.

Ma bisogna andare sempre alla radice del problema, chiedersi quali sono i nostri valori, le nostre priorità, interrogarsi seriamente sul senso della vita: viviamo solo per noi stessi, per il nostro benessere e la nostra tranquillità  o siamo chiamati a dare risposte ed a contribuire, nel nostro piccolo, a lasciare un mondo migliore  alle generazioni future?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963