Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
 

Ultime visite al Blog

cassetta2Lucien.ChardonOgniGiornoRingrazioDott.FiccagliaArianna1921per_letteraUomopiricobionda66LucIfero.In.fracLara.73QuartoProvvisoriolisa.dagli_occhi_bluSVMSSuomo.ideale6
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: Lucien.Chardon
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 54
Prov: BS
 

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Creato da: Lucien.Chardon il 26/03/2009
C'è un grande prato verde...

Messaggi di Marzo 2014

 

Un buffetto

Post n°496 pubblicato il 05 Marzo 2014 da Lucien.Chardon

Capitano quelle giornate storte in cui tutto sembra cospirare contro di noi.

Anche allacciare una scarpa può diventare faticoso, prendersi il tempo di un caffè,   un’impresa impervia.

Quelle giornate no in cui tutto ci sembra irto di ostacoli, insidie nascoste, subdole e cattive, quelle giornate in cui germogliano nella nostra mente   pensieri e sensazioni malevoli che si intrecciano confondendosi come  arditi e ipnotici arabeschi.

E infine di notte vengono a visitarci dubbi atroci, gradevoli come aguzzi sassolini nella scarpa.

Son lazzi amari anche per chi, come me, ha la sensibilità e la delicatezza di un elefante fuori dalla savana!

Ci sono delle strategie per superare indenni queste giornate?

Qual è la tecnica migliore, quella della rassegnazione un po’ fatalistica, del tipo “A da passà a nuttata”, o quella un po’ strafottente e incosciente del fare finta di essere sani?

Se lo sapessi lo dicessi!

 Mi dispiace, non lo so!

Il brutto di queste giornate è quello di trovare le domande, giammai le risposte.

Hai voglia a tentare di pescare nel bagaglio della tua esperienza, ci sono cose che noi umani non abbiamo il potere di vedere, perlomeno quando siamo obnubilati dalla cattiveria e dalla negatività.

Non c'è nulla di più irraggiungibile di quello che rifiutiamo vedere, altro che spazi siderali...

Certo, oltre che di spazio, è  questione di tempo.

E oltre che di tempo è questione di  fortuna.

Avolte basta solamente uno sguardo, una pacca sulla spalla che all’improvviso ci fa scattare e riprendere il solito ritmo, come quegli elettrodomestici che rimangono bloccati e che ripartono dopo un buffetto:  eravamo solo imprigionati in un incantesimo, eravamo bloccati, avevamo  bisogno di qualcuno che ci desse un buffetto per ripartire.

Arshile Gorky, The Betrothal, II, 1947, Olio su tela, 128,9 x 96,5 cm  <br />

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il sospetto

Post n°495 pubblicato il 02 Marzo 2014 da Lucien.Chardon

A me il film di Sorrentino, tanto osannato dalla critica e dalle giurie internazionali  non è proprio piaciuto!

Mi ha annoiato a morte!

Ho invece trovato molto più interessante il film danese, “Il sospetto”.

Non solo per la grande prova dell’attore principale, soprattutto per la sceneggiatura.

Si tratta di un film drammatico ma anche di un thriller, di un’opera che esplora le nostre paure, le nostre angosce, sfiorando temi delicati come la pedofilia , un’opera che sviluppa con lucidità impietosa  il tema della labilità delle relazioni umane, gettando uno sguardo lucido sulle insidie, sulle piccole e grandi cattiverie, sulle invidie, i pregiudizi, le falsità, i pettegolezzi  che covano nella quotidianità,  anche in contesti non necessariamente degradati,  e   che possono portare all’isolamento, alla distruzione dell’immagine, all’omicidio di una persona nella totale indifferenza.

Un’opera inquietante,  pur nella sua semplicità.

Spero che vinca e che in Italia si valorizzi un altro tipo di cinema!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963