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Messaggi di Novembre 2014
Post n°510 pubblicato il 30 Novembre 2014 da Lucien.Chardon
Foglie morte e ingiallite lungo il viale, il ciaf ciaf cadenzato dei miei passi scandisce come un metronomo il tempo della mia solitudine nella città dormiente ammantata di nebbia, colori tenui e sfumati come quelli di una città invisibile ai più, un moltiplicarsi di sensazioni, immagini, ricordi e sogni lontani, mistero e magia, mito, fiaba alitata, sussurrata dal vento, rivisitata dalla fantasia di gnomi, folletti, pazzi, vecchi e bambini.
D’un tratto odo il fruscio discreto di un dittero cosmopolita e ubiquitario, proprio vicino al mio orecchio assoluto, particolarmente incline alle sinfonie mahleriane e alle sonate di bach, incespico su qualcosa di molle e appicicaticcio, sollevo il piede, la scarpa imbrattata, l’immancabile imprecazione contro la sciatteria, l’incuria, il malgoverno, i cani randagi, i cornicioni ammalorati, l’aria avvelenata che ci spegne lentamente giorno per giorno, il cinismo, la stupidità, la vanità, la superficialità di chi uccide il sogno, di chi non sa più sognare ma neanche progettare un mondo migliore.
Post n°509 pubblicato il 23 Novembre 2014 da Lucien.Chardon
Per fortuna nel nostro Paese esistono anche delle persone straordinarie ed è a loro che penso ogni qual volta mi capita di sentire le voci scomposte e fragorose dei mestatori e dei malfattori che agiscono come se nella vita non esistesse nulla oltre alla ricchezza, alla sopraffazione, al potere. Animelle senza scrupoli e dignità che si autocompiacciono della loro cattiveria e avidità. C’è dell’altro e c’è di più, c'è la passione, l'amore, la dignità e la libertà di fare il proprio dovere!
http://www.ossigenoinformazione.it/
Post n°508 pubblicato il 22 Novembre 2014 da Lucien.Chardon
Da un po’ di tempo a questa parte viviamo in un clima di esasperazione e intolleranza, le cui cause sono complesse ed eterogenee e i cui effetti si manifestano anche in piccole cose, quali la quasi scomparsa, anche nel lessico familiare, di parole come rispetto, cortesia e onestà.
Per cui si accetta in modo scontato la collera, la rabbia, l’aggressione verbale, la violenza come un normale modo di vivere i propri sentimenti e i propri rapporti interpersonali, nessuno più esprime riprovazione nei confronti di condotte ineleganti e lontanissime da quella virtù e purezza d’animo che caratterizzava le passate generazioni in tempi in cui si insegnavano e si imparavano, in famiglia, a scuola, durante il servizio militare, nella preparazione del ballo dei debuttanti le regole del galateo.
Ah che tempi, quelli in cui si osservavano le regole del sapere stare a tavola, quando si sapeva dare la giusta collocazione e alla forchetta e al cucchiaio, quando si conoscevano parole come pudore, morigeratezza, intimità, umiltà, quando i bimbi andavano a letto dopo il carosello, quando la famiglia si raccoglieva intorno a un tavolo nelle feste comandate, quando il tacchino sapeva d’esser apposto fino a Natale.
Oggi non esistono più confini, le famiglie sono allargate, i nonni s’incapricciano di procaci ragazzine mentre i nipoti rimbambiscono per ore davanti al televisore, simulacro dei nuovi nonni, venerando “Peppa Pig". I giovani non han più contezza di valori come la lealtà, lamicizia, la fatica e prediligono il mipiaci, lo sputo e il "trombaamica".
Dovremmo porci degli interrogativi:
E meglio ora o era meglio allora?
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Inviato da: cassetta2
il 14/07/2024 alle 04:07
Inviato da: Lucien.Chardon
il 21/05/2024 alle 13:54
Inviato da: OgniGiornoRingrazio
il 20/05/2024 alle 21:16
Inviato da: Lucien.Chardon
il 18/05/2024 alle 14:32
Inviato da: OgniGiornoRingrazio
il 17/05/2024 alle 23:24