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Leggendo mi capita sempre di "rubare" qualche frase dai miei libri.. Ora potete aggiungere qui le frasi che vi han colpito di più dei libri che avete letto e magari ispirarmi la lettetura di qualche libro a cui non avevo pensato! :)
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Post n°8 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da aleika
E questa volta non è un libro. Anzi non esattamente. Questa storia è un libro, solamente è un libro con un titolo diverso e ancora una volta è un libro di Baricco. Il libro da cui è tratto questo film si chiama Novecento: pianista e coloro che hanno visto il film, prendendolo in mano, si stupiranno di quanto sia sottile questo libro. E' un monologo (nel film la voce narrante) che racconta la storia (o leggenda) di questo uomo straordinario dalle capacità eccezionali. Novecento è un trovatello, un bambino abbandonato su una nave, il Virginia, usato da immigranti e uomini ricchi per le traversate oceaniche Europa-America. Viene adottato da un macchinista di colore che lo cresce fra uomini e con la concezione della vita che lui riteneva fosse la più giusta. Un giorno, per caso, Novecento si siede al pianoforte e comincia a suonare... Una musica inspiegabile, sembrava che suonasse con quattro mani talmente erano le note che riusciva a fare. Una bravura impressionante che da inizio alla sua carriera come pianista sul Virginia. Crederci o no, è comunque bello sognare cullati dalle note della musica di Novecento. Musica immaginata per chi legge e sentita per chi vede il film. |
Si comincia bene, con un bel titolo! Un titolo che assume una grande importanza, un giorno in più.. Un giorno in più per che cosa? Un giorno in più di felicità, IL giorno in più, l'ultimo, quello che ci si gode sempre con un po' più di passione. Questo libro inizia nella routine di un uomo, Giacomo. Giacomo è un uomo sicuro di sé e appagato dalla sua vita; ha un lavoro che lo soddisfa, vive molte avventure amorose, ha un passato familiare difficile e il suo migliore amico è una donna. E' un romanzo con una trama surreale a tratti molto divertente (lo conferma l'immagine di una me che legge sulla metropolitana ridendo da sola e cercando di nascondersi dagli altri viaggiatori) e in altri punti fa molto riflettere, ma è un libro in cui ogni lettore trova un pezzo della sua vita e ci si riconosce. Sarà perchè Fabio Volo parla di cose semplici ed esterna anche quelle cose che per noi sono ovvie e che non diciamo. Un bel romanzo, leggero, divertente che fa piacere leggere e che ti lascia un senso di felicità e serenità dentro... |
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