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Incanto e poesia

Le mie labbra dicono.....

 

Messaggi del 24/06/2016

la tua collezione

Post n°853 pubblicato il 24 Giugno 2016 da unafatastrega

Mi ero ripromessa di continuare la tua collezione di francobolli. Sono cresciuta osservandoti nelle lunghe sere invernali , mentre fuori diluviava e la mamma cucinava qualcosa di buono ,mettere a posto i tuoi gioielli. Un lavoro certosino, di estrema delicatezza e pazienza. Armato di lente di ingrandimento, pinzetta e piccola bacinella con acqua ti preparavi sul tavolo di cucina e ti immergevi anche tu ,come quei piccoli quadrati o rettangoli di carta colorata, in un tempo senza tempo. Occhiali sul naso e le tue mani cosi forti e grandi che però diventavano cosi leggere ed esperte. Maneggiavi con cura ogni francobollo da mettere prima in ammollo con acqua tiepida. Poi pian piano staccavi la carta della busta e  lo mettevi ad asciugare per bene. La carta velina, tra un foglio e l'altro, da girare con cura perchè sembravano ali di farfalla controluce. Sottilissima e importante per non far attaccare le pagine. I francobolli, una volta ben asciutti, venivano inseriti con le pinzette e si doveva evitare a tutti i costi che si formassero le pieghe agli angoli, " gli orecchioni  "diceva papà . Nel frattempo mi spiegavi da dove proveniva questo o quel francobollo. Cominciai a conoscere quei personaggi famosi impressi sopra anche se  a scuola magari non li avevo ancora studiati.Ero proprio piccola e già volevo conoscere tante cose. Evita Peron, la regina Elisabetta, il dittatore Francisco Franco, Maria Montessori, Rita Levi Montalcini, Umberto I , Vittorio Emanuele II, e via cosi per tanti altri.E poi avevamo quelli delle lettere che arrivavano dall'Argentina, dall'Australia, dalla Spagna e dalla Svizzera, dove parenti e amici vivevano ancora , quelli erano piu belli per me, per noi. Portavano il sapore delle zie, dei cugini, delle novità della famiglia, delle ferie che stavano per arrivare, della nascita di un altro cuginetto, del matrimonio del più grande. E mentre me li facevi vedere mi raccontavi tante cose, con il suo tono pacato di voce e il viso segnato dal lavoro. La mamma sorrideva e si sedeva accanto a noi, tra una girata di sugo e le posate da asciugare, col suo grembiule colorato allacciato al collo e alla vita. La cucina piena dei profumi della cena e io allieva volenterosa vicino a papà. Per molti anni ti ho anche aiutato , grazie alle lettere di amici e conoscenti a me inviate, e se era un doppione non mi facevi neanche strappare quel angolo di busta , cosi la mia lettera sarebbe rimasta perfetta da conservare. Ma da qualche tempo la tua collezione è davvero troppo ferma. Non mi scrive quasi piu nessuno. L'avvento di internet e degli sms ha spazzato via la voglia di inviare auguri per il compleanno per iscritto, uscire e andare a scegliere una cartolina, o un bel foglio di carta da lettera, e di avere notizie di una persona cara che vive lontano aspettando il postino, di riempire righe e righe di parole d'amore per la persona che ci fa battere il cuore. La cassetta della posta è sempre  piena di depliants pubblicitari, di bollette da pagare, di buoni sconto e giornali inutili. Non avrò piu francobolli da aggiungere papà caro. E quando sfoglio il tuo album ,con la collezione di cui eri cosi orgoglioso,  mi chiedo perchè certe cose debbano scomparire con una facilità così scoraggiante. 
Non potremmo riprendere un po di queste belle abitudini ? Ci saranno altre figlie e figli , altre mogli e nipoti che vogliono riempire di nuovi rettangoli colorati quelle pagine rimaste bianche e vuote.. 

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