Creato da: Led_61 il 23/01/2011
Internet: mie riflessioni

Netiquette

Nei limiti del possibile cerco una sana convivenza con chi intrattengo rapporti in questa area virtuale, non sempre è possibile ...

Non sono in cerca dell'anima gemella o di avventure ma mi fa piacere scambiare opinioni sui più svariati argomenti con persone aperte di qualsiasi razza, sesso, religione o credo politico che non nutrano pregiudizi di sorta.
La perodicità dei post e la risposta ai commenti è influenzata dai miei impegni.
Non cancello mai i miei post al limite effettuo qualche restyling riguardo a parole ed immagini senza stravolgerlo troppo e sono disposto a farlo solo se violo il copyright di qualche utente.
I commenti sono liberi senza alcun filtro.
Bannare è un termine che non fa parte di questo codice, perchè la vedo come una misura di ritorsione che non ha senso in un mondo così etereo e impalpabile ed in cui è facile occultarsi dietro improbabili profili.
Sono diretto rispondo con post, che talvolta hanno un linguaggio ermetico ma fanno comprendere il mio disagio di fronte a situazioni e persone che non hanno desiderio di un sano confonto, ma preferiscono celarsi e giocare sugli equivoci giocando troppo con le parole mentre lo scrivente pur amando l'ironia rimane una persona con saldi principi maturati nel suo mezzo secolo di vita.
Come non sono stato protagonista attivo nell'attività di bannaggio, allo stesso modo non ne sono stato oggetto (fino ad oggi), indice che i miei post o racconti sono moderati e non urtano troppo la sensibilità dei lettori, anche perchè questo è un luogo di riflessioni personali anche abbastanza intime aperto ai commenti di chiunque.

 

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Campi di colza 2.0: uomo e donna, gli stereotipi.

Post n°193 pubblicato il 31 Maggio 2014 da Led_61
 

 

Ieri ero al Kaufland, un grande supermercato come ce ne sono a dozzine nelle città, dove le persone si recano a fare i loro acquisti e che si riempiono nelle giornate che precedono le festività, infatto oggi è Himmelfahrt e anche festa del papà e ho un lungo ponte davanti a me.

Un uomo solo che fa acquisti attira spesso gli sguardi di donne o famiglie che si recano a  questi santuari, in cui con un carrello visioniamo ogni ben di Dio, per poi meglio scegliere quanto ci aggrada o attira i nostri sguardi di consumatori avidi di provare quanto ci viene splendidamente proposo in questi scaffali superforniti.
Solitamente quando si tratta di ricaricare il nostro frigo è la donna, quella che sta più tempo in cucina a rifornirlo per le esigenze della settimana.
Sono uno che cucina volentieri e passo molto tempo in cucina, quindi mi piace scegliere le materie prime con cui andrò a comporre i miei piatti, solitamente semplici e senza grosse pretese, ma sicuramente mediterranei  e con grosse preferenze per verdure (specialmente pomodori)  frutta, pasta, affettati, formaggio, pesce.
Quando ero single mi facevo spesso d'inverno il lesso, in quanto la carne mi piace mangiarla in questo modo, mentre d'estate va bene alla griglia, il risotto lo so poi fare discretamente ed è un piatto che mangio sempre volentieri.

Ritorno all'argomento del post per dire che ci sono attività generalmente appannaggio delle donne, che però molti uomini svolgono in maniera più che egregia, infatti fino ad un paio di anni fa la la lavatrice me la facevo da solo, stiravo anche se lentamente, spesso avevo una scopa per le mani, rammendo i miei calzini o le mie maglie, anche se adesso tendo anche io a buttare, visto il costo delle stesse.
Fondamentalmente ho ancora la mentalità da single anche se adesso convivo e la mia partner scherzosamente dice che condividiamo l'appartamento visto che facciamo una vita abbastanza indipendente uno dall'altro.
Non sono fatto per vivere con una donna, soprattutto dopo che è finito il mio matrimonio ho capito che sono uno che deve vivere da solo o con una partner che mi lasci  molto spazio libero.
Con la mia compagna attualmente sono cinque anni che ci conosciamo anche se a vivere con continuità saranno circa due anni e non so come finirà visto il mio carattere da lupo solitario e vista la precarietà della mia situazione lavorativa.

Ho imparato a non fare programmi a lunga scadenza nella mia vita, anche se talvolta vista la mia età sarebbe opportuno farli, ma va contro la mia natura randagia e fondalmentalmente solitaria.

 
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Commenti al Post:
jessissima
jessissima il 31/05/14 alle 17:11 via WEB
lo stereotipo dell'uomo che non sa sopravvivere senza una donna in casa secondo me vale e non vale. Dipende dall'uomo. ci sono uomini come il mio ex-marito, non avvalendosi della famiglia accanto in quanto emigrati, hanno bisogno di sentirsi a casa mantenendo l'ordine e l'igiene a cui erano abituati, alla buona gustabilità di un pasto sano e ben cucinato. Ho un conoscente meccanico di origini italiane, dove ha patito la mancanza di una madre presente e sin dall'adolescenza doveva preoccuparsi del suo fratellino minore. Mi disse parlando di una certa persona che lavora in banca, un cervellone di quelli tosti, ma che fa schifo nel sua conduzione domestica pur vivendo solo, e ovviamente può permettersi la donna delle pulizie e il ristorante ad ogni pasto. Per dirti che sono le necessità a fare, a spronare di fare in modo che quando torni a casa non ti metti le mani sui capelli.... Poi riguardo alla tua convivenza, sappi che sei un passo avanti a me... io non è che sono di natura randagia e solitaria, eppure se mai dovessi coronare il sogno di una convivenza, sarebbero per me un bel paio di maniche abituata alla completa anarchia di conduzione domestica quale sono abituata da ormai 14 anni! Eppure questa anarchia l'abbandonerei subito nel caso se... Tutto ha un prezzo, ecco cosa incontra la convivenza, ti da e ti richiede. In fin dei conti è venirsi incontro. Io ti do e tu mi dai, o.... tu mi hai dato e allora io ti darò? insomma un dare e ricevere solo per amore e senza che nessuno prevarichi l'altro. Facile a dirsi ma difficile ad attuarsi ovvio, ma non impossibile se ci si tiene al proprio partner. auguriii ^_^
(Rispondi)
 
 
Led_61
Led_61 il 01/06/14 alle 06:21 via WEB
Come dici tu trovare un punto di incontro nei piccoli problemi della vita, costituisce la base per una solida convivenza, l'importante è che i compromessi non siano fatti da una parte soltanto. Io sono per il "vivi e lascia vivere". Ciao Manu
(Rispondi)
 
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