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Bar Collando

Post n°237 pubblicato il 14 Gennaio 2014 da pantouffle2011

Mi avessero mai chiesto, fino ad un mese fa, di fare un veloce elenco delle tipologie di bar, ne avrei indicati un paio, massimo 3.

C’è quello da aperitivo, avrei detto sicura, magari fighissimo, con fighissimi e fighissime tirati a cera; quello da un caffettino e via, dando magari una sbirciata al Sole, e quello del Circolo Acli con la spuma, la spumiglia e il tressette.

Tutti gli altri, quelli dell’autogrill, della piscina etc., non sono altro che succedanei, figli di un dio minore, e vuoi per mancanza di occasioni, vuoi perché son pigra, mi capita poco di frequentarli.

Per questo o per altro, un bar come quello che mi son trovata sotto casa m‘ha colto impreparata. E mi lascia sconclusionata.

Dovessi definirlo, direi che è un bar di perdigiorno. Dovessi descriverlo, parlerei di schiamazzi, bevute e frustrazione. Le frasi complete mal s’adattano a rappresentarlo, perché poco o nulla c’è da raccontare. Non è un bar dello sport, non ci si gioca a biliardo, non ci sono videopoker, né tantomeno bariste tettute e chiacchierone: ci si va a bere e basta. Chè alla fine lo scopo è quello, e la crisi ti fa pratico.

Non è che mi voglia fare gli affari loro a tutti i costi, anzi, ma dato che i decibel vanno di pari passo con gli spritz, in qualche modo mi trovo a condividere pensieri e vite.

Pensieri tristi e vite grame a dire il vero, segnati da disoccupazione, figli non cercati e famiglie disgregate.

Con i ragazzi del muretto, o con gli stereotipi giovanili in genere, c’entrano poco. Ancora meno con parole come posto fisso e busta paga.

Perlopiù si lamentano di non avere soldi, del lavoro che non c’è, o della ex – quella zoccola - che s’è trovata un altro e non gli fa vedere i figli.

E più sale il tasso alcoolico più i progetti si fanno audaci.

“Eh ma vedrai che gliela faccio vedere io a quella lì… adesso mi sistemo, mi faccio la BMW, e poi vedi se non torna da me.”

E tutti a darsi ragione uno con l’altro, perché le donne vogliono solo i tuoi soldi, si sa.

Se abbiano progetti veri, concreti, per un domani reale e non destinato a svanire con il passare della balla, non saprei dire. Non so nemmeno se possano permettersi di averne, o se l’acquisto di uno smartphone a 1000 rate sia il massimo cui possano aspirare.

Un gorillaio di sfaticati, verrebbe da dire. E probabilmente non sarebbe nemmeno sbagliato.

Chissà quanti dei frequentatori abituali avranno sprecato tempo, soldi ed energie paterne ad inseguire le bionde. Magari qualcuno avrà anche passato gli anni a far saltare le cassette della posta e con altre amenità, altri si saranno persi. Ma, mi chiedo, è davvero pensabile che sia così per tutti loro?

O è più probabile che ci sia qualche altra spiegazione, se così tante persone si trovano in difficoltà, costrette ad una parvenza di vita che non va oltre una basica e quotidiana sopravvivenza?

A volte vorrei che qualcuno dei nostri politici venisse qui, a pronunciare parole come agendizzare, briffare, e altri deliri. Qui, sotto casa mia, a dire che il problema è la mancanza di flessibilità dei giovani. Secondo me lo frustano con la catenina che hanno al collo, sempre che non l’abbiano già venduta al Compro Oro, ovviamente.

E adesso che siamo pieni di disoccupati laureati in “Psicologia degli animali da cortile” e “Scienze degli scacchi” mi chiedo se il progresso sia davvero questo. O se nonostante tutto non fosse meglio una volta, quando tuo padre faceva il contadino o l’operaio e non ti veniva nemmeno in mente di fare altro, perché un lavoro era un lavoro e basta, e se ti permetteva di mantenere la tua famiglia, be’ allora era un buon lavoro.

Perché sognare un futuro migliore di quello dei tuoi genitori è legittimo, ma mangiare tutti i giorni è una necessità. E se hai la pancia vuota anche sognare diventa difficile.

Qualcosa non ha funzionato in questa nostra economia, questo è sicuro.

Ma farci credere che la colpa è nostra perché vogliamo una vita facile non è una soluzione. In realtà vogliamo solo che ne valga la pena.

Ciao Guys.

 

 

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Commenti al Post:
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 14/01/14 alle 20:27 via WEB
Io lo chiamerei bar bone il mio bar :)))))) Comunque si c'è qualcosa che non va nelle fondamenta di quello che siamo diventati...e con siamo intendo l'italia mi piace dire ancora così :))))))
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 14/01/14 alle 20:32 via WEB
Bacchette magiche non ce ne sono, ma finchè ci raccontiamo balle ci precludiamo qualsiasi possibilità di uscirne...
 
   
pantouffle2011
pantouffle2011 il 14/01/14 alle 20:32 via WEB
Bar Bone è bellissimo :-)))
 
     
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 14/01/14 alle 20:35 via WEB
Il problema è che ci sono incrostazioni dappertutto, nessuno pensa più al bene comune, ma solo al proprio da raggiungere comunque passando sopra chiunque e qualunque cosa... Gente che vuole appalti che è disposta a tutto per prenderli e gente che per poco li assegna...
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 14/01/14 alle 20:37 via WEB
Una crisi del sistema quindi. Ma sarà cronico o risolvibile?
 
     
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 14/01/14 alle 20:49 via WEB
Cronica senza dubbio....risolvibile lo spero per i miei figli... Ma sono pessimista...
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 14/01/14 alle 21:07 via WEB
Bel mondo lasciamo ai nostri figli... Non c'è molto di cui essere orgogliosi.
 
putt0
putt0 il 14/01/14 alle 20:45 via WEB
gran pensiero !!!! ... ho sempre avuto una utopia ... la scuola dentro al bar !!! ... perchè lo è da tanto tempo, io vi trascorrevo mattinate intere e trovavo molto più interessanti le ore nel bar piuttosto che quelle a scuola ... parlo degli anni settanta !!!! nel bar c'è la verità sociale , c'è il misto ... il luogo comune che apparentemente ignorato vien poi condiviso ed applicato ... la formula scolastica apparentemente compresa , vien completamente ignorata ... le culture nascono nei bar i modi di fare si evolvono nei bar ... il mondo da troppo tempo è solo un bar ... e con l'inganno del : " vi migliioriamo la vita " ... ci obbligano a vivere con parametri assurdi ... definendo il tutto con il termine progresso , l'idiozia di due stronzi secoli al servizio del cervello ... puah!!!!! un sorriso Guys :-) marco
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 14/01/14 alle 21:03 via WEB
L’istruzione è imprescindibile e di sicuro non ha mai fatto del male a nessuno. Ma l’istruzione vera, non quei pseudo corsi universitari che sembrano creati apposta per tenere occupate le persone che non trovano lavoro. Detto questo, esiste una scuola di vita, fatta di esperienze e conoscenze, che è anche più importante. In questo, i bar, come luogo di aggregazione, hanno un’importanza notevolissima. E forse proprio per questo rispecchiano la vita in modo incredibile. :-)
 
   
putt0
putt0 il 16/01/14 alle 21:03 via WEB
ops ho riletto il mio commento ... eh!eh! eh! dev'esser stato un momento con troppa carica polemica !!! ... personalmente ho la visione dell'istruzione come meccanismo perverso se non è assolutamente associata a meditazione ponderata ... riscontro enormemente saggezza esponenziale in persone d'animo cosciente senza molta istruzione piuttosto del diffuso accattivante proliferar di cervelli in over-dose d'istruzione completamente assenti della ponderata coscienza ......... e cavolo questi sono tutti ai posti di comando eh!eh!eh! , mi par di vivere nella materializzazione dei fumenti che leggevo : Thor ... Capitan America ... Davil etc , e chi mai immaginava che si realizzasse l'assurdo fumettistico ??? solo che mancano i Supereroi ( e io non sono assolutamente proponibile eh!eh! ) :-) Buona serata Guys :-) marco
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 17/01/14 alle 21:06 via WEB
Quello che vediamo ai posti di comando è molto spesso qualcosa che è completamente avulso dalla realtà, perlomeno intesa come quella quotidiana di noi poveri mortali. Però vedi che l’istruzione serve: non sarebbero lì altrimenti :-))) Ciao supereroe :-)))
 
LupoSolitairo
LupoSolitairo il 14/01/14 alle 22:02 via WEB
Io avevo un bar. Il MIO bar. Quello dove quando entravi ti salutavano chiamandoti per nome e già sapevano cosa e come lo vuoi. Quello che ti faceva bella figura quando arrivavi in compagnia di una ragazza. Quello delle amicizie da bar, gente di cui non sai niente, ma vi volete un bene dell'anima. Quello dei personaggi metafisici che sull'onda del Campari e Gin partivano con speculazioni filosofiche sulla vita che ancora oggi te le ricordi. Poi un giorno il barista dice che non ce la fa più, che è stanco e che vende tutto. Il bar cambia, non è più il tuo e non trovi più un bar. Resta solo qualcuno, quando ci passi lo vedi. Quelli che stavano sempre allo stesso punto, con la Ceres sempre allo stesso livello, quelli di cui non hai mai sentito la voce. Loro restano in quello che oggi è un postaccio frequentato da ragazzetti dal capello osceno che bevono strani intrugli. Alla casa non c'è più la mitologica Signora, la mamma del proprietario. Camerieri cafoni e proprietario cretino. Fine della tua vita da bar.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 15/01/14 alle 20:58 via WEB
E non ne hai trovato un altro?
 
   
LupoSolitairo
LupoSolitairo il 16/01/14 alle 20:04 via WEB
No. Il bar ormai è come lo descrivi tu. Un luogo di disperazione camuffata alla bene e meglio.
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 16/01/14 alle 20:34 via WEB
Meglio. Alla fine ti resta più tempo per fare altre cose. O no?
 
GianFrusaglia
GianFrusaglia il 15/01/14 alle 12:01 via WEB
e ne vale la pena? o è solo una pena e basta? baci
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 15/01/14 alle 21:01 via WEB
Non lo so... adesso come adesso non so dare una risposta.
 
   
GianFrusaglia
GianFrusaglia il 16/01/14 alle 09:48 via WEB
nell'attesa della risposta Prosit... spero vada meglio.... baci
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 16/01/14 alle 20:33 via WEB
Così così. Grazie Gian :-***
 
     
GianFrusaglia
GianFrusaglia il 17/01/14 alle 16:59 via WEB
già meglio di male dai :) un bacione
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 17/01/14 alle 21:08 via WEB
Un bacione anche a te :-* (Ma tu non mi dici mai come stai però...)
 
scorciodiluna
scorciodiluna il 15/01/14 alle 23:41 via WEB
"la psicologia degli animali da cortile" mi piace un sacco e rispecchia in pieno l'inutilità e la superficialità di molti corsi di laurea moderni italiani... Ma il problema non è solo questo, è saldamente ancorato alla pigrizia di chi non vuole impegnarsi, scrostandosi dal bancone di quel bar per andare a cercare un lavoro ... Tanto c'è la pensione dei nonni per pagare le consumazioni! Buona serata Michela, i tuoi post sono sempre molto simpatici!
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 16/01/14 alle 20:32 via WEB
E' vero, ozio e pigrizia imperano ovunque. Resta però il fatto che di lavoro non ce n'è, nè per i pigri nè per chi invece si dà da fare. E' una tristezza :-( (Grazie :-)
 
   
scorciodiluna
scorciodiluna il 27/01/14 alle 23:16 via WEB
un pochino di lavoro c'è, gli annunci ci sono, il problema è che viene offerto a quelli in età di apprendistato lasciando a casa le vecchiette come me!
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 28/01/14 alle 21:01 via WEB
Certo, così il nostro governo si può vantare di aver dato lavoro ai giovani. Furbi vero? Se non fosse da piangere sarebbe da ridere.
 
fosco6
fosco6 il 17/01/14 alle 03:20 via WEB
Ho frequentato vari bar, nei mie anni migliori, a volte in contemporanea, a volte un po' a turno. C'era il bar del distributore di benzina dove si andava perchè c'èra la figlia carina del gestore e c'era il Bar dello Sport dove si litigava per la propria squadra e talvolta si giocava a carte.
C'era poi il bar dove si mangiava qualche stuzzichino in compagnia, e si beveva (qualcuno anche troppo).
E non mancava certo il bar dove si giocava a biliardo, partite accanite, e chi perdeva pagava da bere.
Poi c'era il bar più IN dove ci andanavi soloq aundo avevi una bella ragazza con te, per fare la tua figura con i presenti (anche se lei non ti cagava affatto, e stava con te unicamente per sfogarsi e per parlarti dell'altro, soprattutto quando temporaneamente si lasciavano...ma in fondo chi poteva sapere che l'altro la scopava e tu eri solo l'amico sfigato con cui non si sarebbe permessa neanche un bacio?... TUTTI NATURALMENTE :-))))))...).
Però il bar era un punto di aggregazione, dove potevano anche nascere amicizie e nuovi amori, dove ognuno sapeva o creda di sapere tutto di tutti, dove c'era sempre il barzellettiere, quello che faceva battute o quell'altro che raccontava cose iperboliche a cui nessuno credeva...ed era anche il momento di malinconia quando capitava qualcosa di brutto ad uno che si conosceva.
Insomma il bar, una piccola isola sociale, che non di rado univa anche varie generazioni, come del resto la piazza e il corso,luoghi deputati a parlare di politica, di motori, di donne, di pettegolezzi, di cazzate di ogni genere:-)))).
Non so come è oggi perchè non li frequento più, però quei bar avevano una loro funzione sociale che ho paura si stia nel tempo perdendo.
O forse oggi c'è troppa fretta e il bar è solo un incrocio momentaneo, oppure la situazione è così grave e tetra che si va al bar solo per incazzarsi con qualcosa o con qualcuno, o al limite per ubriacarsi.
Ciao...CARLO!
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 17/01/14 alle 21:10 via WEB
Un post a commento del post: grazie Carlo :-))
 
penelope1dgl2
penelope1dgl2 il 17/01/14 alle 22:18 via WEB
c'è poco da aggiungere purtroppo. siamo affondati come il Costa Concordia, ma nessuno si pone il problema di risollevarci.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 19/01/14 alle 21:17 via WEB
Amen :-
 
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 20/01/14 alle 05:30 via WEB
non è l'economia che non funziona ma chi la governa.....comunque che postacci che frequenti, strano che non ci conosciamo.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 21/01/14 alle 20:52 via WEB
Ma come, non mi hai riconosciuto? Io sono quello con i baffi, con la birra in mano... come hai fatto a non capirlo? :-)
 
   
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 22/01/14 alle 23:37 via WEB
i baffi che guardo io non si vedono....
 
amaitti
amaitti il 20/01/14 alle 21:29 via WEB
Cara Michela, non ho parole: scrivi che è una meraviglia! Ti dico, di nuovo, metti a frutto questo talento. Lo so, hai altre priorità. Ma appena ti "riprendi", provaci.Un abbraccio, e forza e coraggio.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 21/01/14 alle 21:05 via WEB
Fondamentalmente scrivo scemenze, ma grazie comunque per il bellissimo complimento. Mettere a frutto questo mio cosiddetto talento dici? Non lo so, per me scrivere è soprattutto una valvola di sfogo, non ho mai pensato che potesse diventare qualcosa di diverso da questo. E a dirla tutta non saprei nemmeno come fare…
 
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 23/01/14 alle 20:18 via WEB
Richiedo a gran voce un post ;))))))))
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 23/01/14 alle 21:02 via WEB
Non ho tempo, non ho voglia.. ma soprattutto non ho niente da dire :-)
 
   
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 23/01/14 alle 21:07 via WEB
Secondo me potresti trovare qualcosa da raccontare :)))))))
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 23/01/14 alle 21:16 via WEB
Dici? Fammi qualche esempio... :-)))
 
     
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 23/01/14 alle 21:22 via WEB
Che so di un attore cane che perde il lavoro o di due che si conoscono in crociera oppure racconti di un sogno e lo romanzi....oppure scrivi una lettera ad uno scirttore dico io eh :)))))
 
lariza
lariza il 26/01/14 alle 18:05 via WEB
lo scrittore mascherato ci sta provando con michi, o sbaglio? ciao a tutti, amici.
 
 
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 26/01/14 alle 19:10 via WEB
Dopo tre anni che la conosco :)))) direi che sono un po giuggiolone eh :))))))
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 28/01/14 alle 20:59 via WEB
Ma figurati Lari... Lo Scrittore è incorruttibile non lo sapevi? Fedele fino alla morte, come l'Arma dei Carabinieri. (Si mormora che viva di libri, ma ssstt...non dirlo a nessuno mi raccomando :-))))
 
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