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« Falcone parte primaRoger »

Falcone parte seconda

Post n°1945 pubblicato il 24 Maggio 2017 da jigendaisuke

Invito alla riflessione con l'ausilio di video e programmi RAI

Giovanni Falcone a Samarcanda nel 1990 (2)





23 maggio 1992

I giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, sua moglie,
nonchè 3 dei 7 uomini della scorta: Rocco Dicillo, Antonio
Montinaro e Vito Schifani, mentre percorrono la A29 fra
l'aeroporto di Punta Raisi e Palermo, all'altezza di Capaci,
muoiono a causa dell'esplosione (comandata a distanza da
Giovanni Brusca) di 400 kg di esplosivo piazzati all'interno
di un cunicolo sotto la sede stradale.

Strage di Capaci, il ricordo dell'agente
di scorta Angelo Corbo


Ho vinto io

Il documentario di rai3 dedicato a Rosaria Costa,
vedova dell'agente Vito Schifani, uno dei 3 membri
della scorta di Falcone, periti nell'attentato di Capaci.

Giovanni Falcone - Rai Storia

Diario Civile. Giovanni Falcone. C`era una volta
a Palermo

Lezioni di mafia - Il Maxi-processo
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Commenti al Post:
several1
several1 il 24/05/17 alle 16:32 via WEB
... :-/
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/05/17 alle 20:20 via WEB
e rabbia
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/17 alle 16:44 via WEB
Falcone e Borsellino sono stati uccisi a Milano. La mafia è stato il braccio, altri lo hanno armato. Il numero di testimonianze, di pentiti, di indizi che, regolarmente, indicano nella politica e nell'imprenditoria l'origine dei delitti di Capaci e di via D'Amelio potrebbero riempire intere enciclopedie. Purtroppo hanno vinto loro. Ciao..
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/05/17 alle 17:01 via WEB
Da Milano non so, di sicuro dai salotti buoni di Palermo si. Comunque è vero, gli intrecci fra mafia e finanza, sono l'origine degli omicidi di molti onesti servitori dello Stato, come Terranova, Chinnici, Falcone e Borsellino, Livatino, Boris Giuliano, Lenin Mancuso, senza dimenticare Notarbartolo e Petrosino. Ciao
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 24/05/17 alle 21:37 via WEB
Bravo Jigen, bello questo tuo post, questo tuo non dimenticare, perché tutti noi non dobbiamo dimenticare quelli che sono i martiri del nostro tempo, Falcone e Borsellino, gli inscindibili martiri della legalità, della giustizia, della perseveranza che non si piega, che non tace, che non si arrende, nonostante la consapevolezza che tutto questo può portare al sacrificio estremo, anzi essendo disposti ad esso, in nome di quella giustizia non solo retoricamente invocata, ma fedelmente servita e perseguita. L'Italia ha fortemente bisogno di persone come Falcone e Borsellino, di chi non si arrende al sistema, di chi non ha paura di indagare per scoprire fino a che punto esso è corrotto. Buona serata.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/05/17 alle 22:37 via WEB
Ma soprattutto c'è bisogno che chi è onesto, non venga considerato un fesso. Giusto ieri sera, su rai1 qualcuno ha letto una lettera scritta da una brava cittadina palermitana che si lamentava per il disagio creato dal via vai di auto della polizia, nella via dove abitavano lei e Falcone. Non era una mafiosa, non era una politica democristiana, era solo parte di quella grande zona grigia che è più difficile debellare, rispetto alle mafie. Notte.
 
ninograg1
ninograg1 il 25/05/17 alle 07:31 via WEB
triste diro: ma alal fine dei giochi a vincere è stata la filosofia mafiosa.. guarda oggi e dimmi se ho torto
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/05/17 alle 16:40 via WEB
Non del tutto, qualcosina è cambiata. Ma comunque, troppo spesso cittadini ed amministratori che si oppongono al potere mafioso, vengono lasciati soli dalle loro comunità. Ribadisco, dalle loro comunità!
 
   
ninograg1
ninograg1 il 25/05/17 alle 22:26 via WEB
come che sia.. la metalità mafiosa è prevalente
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/05/17 alle 12:35 via WEB
Mi viene in mente l'elezione, dopo anni di commissariamento, del sindaco di Africo Nuovo con tanto di cittadini che attaccavano lo Stato e dicevano la ndragheta è una invenzione dei giornalisti per screditare la Calabria.
 
misteropagano
misteropagano il 25/05/17 alle 17:04 via WEB
in tv è stato omaggiato con due puntate, ho aperto il canale sulla frase: portiamo sempre fino in fondo l'impegno preso anche se non siamo preparati al meglio. Oggi siamo più preparati? ciao Jige
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 26/05/17 alle 12:37 via WEB
La legislazione ora c'è, gli strumenti anche. Eppure ci sono sempre cavilli a cui a attaccarsi, ma anche magistrati che non ritengono giusto applicare la legislazione antimafia alle sentenze sugli ndranghetisti, ad esempio. Ciao
 
   
misteropagano
misteropagano il 28/05/17 alle 10:57 via WEB
ieri l'altro ho conosciuto l'aiuto regista di Damiani il regista che ha sensibilizzato l'Italia sulla questione mafia con Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica: a volte il cinema da una mano. ciao cia
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 28/05/17 alle 13:43 via WEB
Vero, Damiani negli anni 70 e 80 ha fatto molto per far conoscere la mafia al grande pubblico, anche se all'epoca il fenomeno mafioso era conosciuto solo a grandi linee, se non dal Generale Dalla Chiesa, dal giudice Terranova e dal commissario Boris Giuliano. Damiani poi, ha creato il mito del commissario Cattani, avendo diretto la prima serie della Piovra su rai1. Ciao
 
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Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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