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La Pillola RU-486, questa sconosciuta...

Post n°5 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da Jonnybee81
 

L’aborto è una piaga sociale fin dalla notte dei tempi; anche nell’antichità le maternità indesiderate erano spesso oggetto di decisioni “estreme”, mai semplici da prendere. Tuttavia, solo nel Novecento si è affacciata, e poi diffusa, la tesi che lo Stato debba garantire alla donne che si ritrovano in questa situazione di poter decidere (da sole) se interrompere la propria gravidanza. Perchè si è arrivati a pensare questo? Beh per 3-4 ovvii e importanitssimi motivi; in primis il vietarlo non ne impedisce la pratica, la rende invece clandestina, costosa e pericolosa. Un secondo motivo a mio pare è legato alla c.d. "scelta consapevole della donna", cioè se non si vuole una gravidanza, non bisogna essere costretti per "colpa" magari di un preservativo che ha mal funzionato. Ci sono molti altri motivi ma non li elenco perchè l'argomento è molto delicato ed è anche giusto che per ogni motivo che giustificherebbe la legalità dell'aborto, ce ne sono altrettanti che giustificherebbero invece un eventuale divieto. Il discorso è sempre lo stesso: la vita della donna è più importante di quella del bambino? Il bambino può essere chiamato tale anche già dopo pochi giorni dal concepimento? Io credo personalmente che nn ha molto senso soffermarsi su questi quesiti perchè non avranno mai soluzione. Credo che il fattore principale da tenere in stretta considerazione sia il primo motivo legittimante che ho richiamato prima, cioè il fatto che pur vietandolo, non lo si impedirebbe comunque. Possiamo stare a sbattere la testa fino a quando vogliamo, ma purtroppo è una questione così particolare e di difficile soluzione che neanche i più grandi pensatori e esperti potrebbero mai dare una soluzione definitiva al problema...figuriamoci una povera ragazzina che per un errore, per un preservativo malfunzionante, o per uno stupro, si ritrova in una situazione che mai e poi mai avrebbe voluto vivere in quel preciso momento; volete che una famiglia povera (e oggi poveri lo siamo un pò tutti - tranne i politici) che non riesce neanche ad arrivare a fine mese, possa capire o perdere tempo a riflettere su cosa sia più importante se il feto o la donna? E' fin troppo scontato che pur istituendo un duro divieto, l'aborto e tutte le pratiche accessorie all'atto stesso verrebbero comunque sempre poste in essere illegalmente. Quindi se vogliamo, il problema si risolve da solo, perchè il quesito fondamentale non è più "chi è più importante, la donna o il feto?", ma bensì "cosa dobbiamo fare per impedire aborti illegali che metterebbero in pericolo due vite anzichè una perchè anche la donna rischerebbe di morire senza una struttura di sostegno adeguata?" Badate bene, non voglio far passare il messaggio che è "giusto" ammazzare una povera creatura che è in fase di formazione "nella pancia della mamma"; voglio solo dire che non possiamo non tenere conto che se lo si impedisce, non si risolverebbe nulla visto che il mondo è pieno di posti in cui macellai praticano illegalmente questa soppressione...quindi tanto vale tenerla sotto controllo, praticandola in istituti specializzati nei quali tutto viene svolto sotto stretta sorveglianza di medici preposti. Quando una cosa è legale, apre scenari che sono impossibili da considerare e ipotizzare se si ha solo il tempo di pensare a come "non farsi beccare" mentre si è in cerca di un macellaio pronto a toglierti con qualsiasi mezzo l'esserino vivente che si sta formando in te. In una situazione legale e ben definita, la donna ha il tempo di consultarsi con esperti, con persone care, ha il tempo e il modo di osservare le prime fasi evolutive del feto, quindi ha il tempo della "riflessione" che spesso porta a stravolgere la prima intenzione della donna di abortire. Ho fatto questo discorso quasi non attinente al titolo del post volontariamente, perchè consciamo tutti la volontà di certi cervelloni di voler stravolgere la legislazione in merito a questa materia andandola non a migliorare, ma a peggiorare da quello che si sente dire. Se una cosa la si vuole migliorare che ben venga, ma la base deve rimanere inalterata, cioè garantire la legalità e l'assistenza nell'aborto. Una cosa a mio parere ulteriomente scandalosa nel nostro paese è il non uso della pillola RU-486 (ed eccoci arrivati al titolo del post); la sostanza contenuta in essa è il mifepristone che non è un ormone, ma una sostanza che impedisce al progesterone (questo sì un ormone fondamentale) di svolgere il suo lavoro, occupandone i recettori nell’apparato genitale femminile. Il risultato è che la somministrazione del mifepristone dopo che è avvenuto il concepimento induce l’aborto. In pratica, sostituisce il bisturi attivando gli stessi meccanismi che causano l’aborto spontaneo. Peraltro, vista la sua azione, per questo farmaco è stato ipotizzato anche l’impiego nel trattamento del tumore della mammella, dell’endometriosi e della sindrome di Cushing, tutte malattie il cui andamento dipende proprio dall’azione degli ormoni sui tessuti interessati (mammella, utero…). Il mifepristone non funziona da solo come abortivo: viene infatti associato con un’altra sostanza, per la precisione una prostaglandina (il misoprostolo ma anche altre). Ovviamente, si assume sotto controllo medico, anche se non è necessario restare in ospedale ininterrottamente fino ad aborto avvenuto. Prima di procedere, però, è necessario determinare esattamente lo stadio della gravidanza (l’efficacia del farmaco è massima nelle primissime fasi) e controllare che non sia in atto una gravidanza extrauterina (può essere sufficiente un’ecografia). Negli USA, e in altri paesi europei questa pillola viene usata con esisti positivi, perchè, pur avendo (come ovvio che sia) controindicazioni, queste non sono più gravi delle controindicazione che potrebbero insorgere in seguito ad aborto praticato chirurgicamente. Perchè in Italia ci rifiutiamo di registrare il farmaco? Perchè in Italia ad oggi è riconosciuto alla donna di praticare l'aborto chirugico (invasivo) e le viene impedito invece di usare una "procedura" non invasiva quale può essere proprio il mifepristone? E' ovvio che siamo nella terra della Chiesa e questo incide non poco (fanno casino per la pillola del giorno dopo, figuriamoci per una pillola che avrebbe effetti dopo molti più giorni!), ma è altrettando chiaro che siamo in una contraddizione senza precendenti...perchè è legale riconoscere alla donna l'aborto tramite un metodo e invece è illegare riconoscere l'aborto con un metodo più "semplice" e meno traumatico? Non occorre neanche aggiungere (è sottointeso!!) che ci vorrebbe ovviamente un lavoro di preparazione prima dell'assunzione della pillola fatto di sostegno e informazione verso un soggetto (la donna presa dal panico) che ha bisogno di vivere questa fase delicata, nella maniera più tranquilla possibile. Occorre accertare, tramite colloqui preliminari con lo psicologo, la volontà incondizionata della donna di interrompere la gravidanza e solo da quel momento si passa allo step successivo "di preparazione" che precede l'assunzione vera e propria. Lo schema prevede la somministrazione di 600 mg di mifepristone e, due giorni dopo, la somministrazione della prostaglandina. Di norma, al massimo entro due settimane dalla somministrazione del secondo farmaco si produce l’aborto spontaneo, ma nel 75% dei casi l’aborto si verifica già entro 24 ore dall’assunzione della prostaglandina. Complessivamente, l’efficacia è del 95% circa, a patto che si agisca entro la settima settimana di gravidanza. Finora non ci sono state segnalazioni di incidenti gravi, ma deve comunque essere chiaro che abortire con la pillola comporta gli stessi effetti collaterali della procedura chirurgica: possibilità di emorragie, dolori addominali, disturbi gastrointestinali. Rispetto all’intervento, però, non c’è il rischio di lesioni all’utero e nemmeno i rischi legati a qualsiasi anestesia. Insomma, è un metodo "migliore" quindi bisogna registrarlo anche in Italia, per non dare la conferma al resto del mondo che siamo sempre e solo governati dalla Chiesa e da quei 4 cervelloni politici che sanno solo mangiare pizza e spaghetti!

 
 
 
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