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IMPORTANTE E' SENTIRSI VIVI

Creato da moijosette il 30/01/2014

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DALLA CRISI CI SI SALVA CON LA FANTASIA E L’EROTISMO

Post n°6 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da moijosette

DALLA CRISI CI SI SALVA CON LA FANTASIA E L’EROTISMO

 Chi non lavora, non fa l’amore. Così recitava una vecchia canzone degli anni ’70. Pare azzeccata anche per i nostri tempi di crisi, dove Eros viene messo all’angolo da una lunga serie di problemi contingenti, che sottraggono spazio alla fantasia e agli slanci della passione.La sensazione che si avverte è che l’erotismo sia bandito dai discorsi degli italiani, presi dalle rate del mutuo, dalle tasse da pagare, dalle scadenze dell’assicurazione, e da un lavoro precario che ti lascia in braghe di tela da un momento all’altro. Eppure l’erotismo è una forza vitale che può risollevare dalla routine quotidiana, come uno squarcio di luce che si apre sul buio del pessimismo, un orizzonte fertile di promesse che lascia intravedere il futuro, oltre il degrado della realtà.L’erotismo è il vettore della conoscenza, della scoperta, che proietta l’individuo nella dimensione creativa delle idee e delle soluzioni. Metti una sera, spenta la tv che passa i soliti programmi d’informazione,  con della buona musica da ascoltare, c’è una rosa rossa da intingere in un bicchiere di cognac, le labbra protese sulle quali instillarlo goccia a goccia, un cielo terso e tiepido, un letto che sa di fresco e due corpi uniti in un unico abbraccio.Le immagini dell’eros sono immagini neglette, schiacciate dal giogo pesante dei problemi con i quali ci confrontiamo tutti i giorni. Ma non si può vivere solo per risolvere i problemi. Nella nostra mente ci deve essere spazio anche per la fantasia, per il piacere, per l’abbandono. Abbiamo bisogno di crearci un serbatoio di risorse positive a cui attingere, e se non riempiamo questo serbatoio di esperienze piacevoli, non riusciamo ad affrontare al meglio i momenti difficili che si presentano nel corso della vita.Se troviamo l’energia per sbarcare il lunario, a maggior ragione possiamo trovarla per erotizzare la nostra vita. Non è un caso, infatti, che la Walt Disney, nacque proprio durante gli anni della grande depressione del ’29, segnale che da una grande crisi ci si salva soprattutto con la potenza della fantasia e dell’immaginazione.

DI GIOVANNA GALASSO

Sotto: Egon Schiele, Un abbraccio, 1917 

 

 
 
 

Una Ragione Di Più!

Post n°2 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da moijosette

 
 
 

Sentirsi Vivi!

Post n°1 pubblicato il 30 Gennaio 2014 da moijosette

 

Essere scontenti della vita che si conduce è di per sé un malessere invasivo. Trovarsi nella condizione di sopportare la routine quotidiana, senza mai trovarvi motivo di soddisfazione è come vegetare. Sentirsi vivi, veramente vivi, è un’altra cosa. Sentirsi appagati, realizzati, è una continua fonte di benessere, che fa bene alla mente e al corpo. Trovare nella propria vita anche una sola ragione di soddisfazione vuol dire far germogliare quel seme che noi siamo, sintesi delle nostre qualità umane e delle nostre infinite capacità. Esiste, per ognuno di noi, una strada che porta alla completa realizzazione. I soldi non c’entrano. Non è attraverso i soldi che si raggiunge l’appagamento dei nostri desideri. I veri poveri sono quelle persone che non hanno neppure un sogno da realizzare, sono coloro che vivono della soddisfazione attraverso i beni materiali. Avere un sogno significa credere che abbiamo almeno una possibilità di esprimere le nostre qualità. Credere nel nostro progetto, significa scegliere di vivere secondo le nostre inclinazioni, i nostri talenti, a dispetto di un quotidiano che ci confonde e ci tiene ancorati agli aspetti pragmatici dell’esistenza. Le parole degli altri spesso suonano fastidiose. Le persone che ci ritroviamo intorno, sono quelle che non capiscono il peso della nostra insoddisfazione. Sono pronti a giudicare la nostra espressione insoddisfatta, inquieta, seriosa, senza sapere la ragione profonda. Ci considerano degli alieni, esseri che non sono mai completamente adeguati alle circostanze. Gli insoddisfatti sono così, sempre fuori contesto. Non ridono mai delle battute altrui, le trovano ridicole, per nulla divertenti, e sentono gli altri che sghignazzano, sì, ma come? Ridono di gola, non di pancia. Fingono un divertimento che neppure loro provano. Gli altri sono fintamente adeguati al luogo, alle circostanze. Sono quelli che non hanno sogni e non hanno aspirazioni diverse rispetto alla vita che conducono. Chi invece nutre aspettative, chi sogna, chi desidera, chi pensa di avere un talento inespresso, è in continua lotta con il mondo e con se stesso. Capita, infatti, che pur riconoscendosi delle capacità, non si riesca a dirottare le proprie risorse verso il progetto che si vuole realizzare. La ragione primaria è una scarsa fiducia in se stessi, da cui discende una certa pigrizia mentale, per cui non ci si sente mai pronti a dare inizio al progetto. Si rimanda continuamente il momento dell’inizio. E più si rimanda, più si perde fiducia nelle proprie possibilità. Il momento giusto è sempre il giorno dopo. Si aspetta l’idea, l’ispirazione, la magia di un attimo che illumini la mente. Questo processo fa parte di una ricerca interiore, che porta alla maturazione di un’idea. Ma bisogna stare molto attenti a non farla diventare una scusa per non agire. Ad un certo punto bisogna agire, credendo in se stessi, pur consapevoli che si possono commettere degli errori. Ma questo non è importante. Gli errori si possono correggere strada facendo. L’importante è ad un certo punto osare, lanciarsi, spiccare quel volo tanto desiderato e per il quale si è già sofferto. Nulla di terribile può accadere, rispetto a vivere una vita intera senza averci provato. Una vita dove non si è corso il rischio delle proprie scelte è priva di senso. Non ci si può ridurre a dei parassiti, sperando sempre in qualcuno che dall’alto ci risolva i problemi, o peggio, che ci dia una svolta esistenziale. Non è nell’altro che dobbiamo riporre la fiducia, ma in noi stessi e nelle nostre infinite possibilità. Non sono gli altri che, con un colpo di bacchetta magica, possono cambiare le sorti della nostra vita. E neppure ci si può affidare alla fortuna, troppo vulnerabile. Restiamo noi, con le nostre imperfezioni, con il nostro patrimonio interiore, fatto di esperienze, errori, incontri, tentativi, ad assumerci il rischio delle nostre scelte. Nulla è impossibile se si nutre una profonda convinzione in se stessi.

 

di Giovanna Galasso

 
 
 
 
 

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