Il Kebra Negast

Dal Libro dei Re dentro l'Arca dell'Alleanza

 

OMAGGIO ALL'ETIOPIA IMPERIALE

Sigillo Imperiale dell'Etiopia fino al 1975

Questo blog è un Omaggio all'Etiopia Imperiale. Seppure molti non lo credono, ivi è nascosta in luogo segreto l'Arca dell'Alleanza. Ecco spiegato il Simbolismo ricondotto all'Etiopia. Ad essa rendo Onore

In questo Blog i veri autori sarete voi tutti.

Di tanto in tanto stimolerò con post mirati, argomenti che lascio a voi sviluppare.

Di essi taluni saranno trasformati in Post medesimi.

Siate sempre educati e non siate irrispettosi con questo luogo.

Siete liberi di espimervi.

 

IL DNA - ELICA DELLA VITA

Filamento di DNA

Ecco il filamento del DNA

DNA? LO SEMBRA

Filamento di DNA?
Lo sembra, vero?
E' la Via Lattea

Filamento di DNA

Altro filamento del DNA.
Stilizzato. Efficacie.
Guardate l'immagine
della Via Lattea.
Simile vero?
Curioso!

Supernova alla fine

Ora questa immagine
sembra una Cellula, no?
Non lo è.
E' una Supernova che
si sta spegnendo

TUTTO NELL'UNIVERSO

E' SIMILE

MARCHIO UNIVOCO

 

 

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NON DOVREI, MA RIMANGO SEMPRE BASITO DI FRONTE A CERTE COSE....

Post n°31 pubblicato il 21 Agosto 2010 da caddwychdoom
 
Tag: Lavoro

Non dovrei, ma rimango sempre basito di fronte a certe cose. Sento pianti disperati di persone che sono con l'acqua alla gola a causa della crisi, gente che si ritrova senza lavoro, a dover fare i conti con lavori degradanti e malpagati (talvolta neppure pagati).

Sento, ascolto e ciò che sento mi affligge. Sì, perchè anche io con mia moglie stiamo passando un periodo di crisi economica che investe molti.

Cosa fare dunque per noi stessi e per coloro che sovente vorrei aiutare?

Di recente ho conosciuto un'attività che oltre che far lavorare me (part time) e mia moglie (full time) mi permette di offrire lavoro ad altri, aiutare altri che sono alla disperata ricerca di una soluzione economica alla loro crisi...

Offro dunque lavoro. E non solo a chi non ce l'ha, ma anche a chi già  lo ha e vuole arrotondare lo stipendio o chi, già benestante, vuole costruirsi una attività indipendente propria e con persone che può scegliere non "colleghi che ti ritrovi - ti piaccia o no". Senza padroni e senza limiti di guadagno...

E cosa ho scoperto?

Che tanti lagnano, lagnano e lagnano tanto solo a parole, ma non fanno alcunchè per migliorarsi e migliorare.

Dov'è dunque la loro crisi?

Finalmente, mi son detto, posso aiutare molta gente a trovare un lavoro. Per tutta risposta mi son sentito dire che ciò che cercavano era altro. Ma altro cosa?

Disoccupati, occupati insoddifatti o persone che potrebbero fare questa attività come secondo lavoro che prima venivano da me a chiedermi di aiutarli a trovare un lavoro o un altro lavoro, ed ora che glielo offro adducono decine e decine i scuse per non lavorare...

E allora resto basito!

La crisi? La loro crisi? Dov'è? Cos'è?
E il lavoro? La loro ricerca forsennata di lavoro? Dov'è? Cos'è?

A voi tutti l'ardua sentenza...

Caddwych

 
 
 

GIU' LE MANI DALLA NUTELLA

Oggi esco dai miei soliti temi.
Mi dedico ad un argomento che mi ha colpito negativamente e su cui non voglio tacere.

Nettare degli Dei

Questa mattina (17 giugno) ascoltavo Colazione a Radio 105. Ad un certo punto, il conduttore Marco Galli ha ripreso una notizia sconvolgente. Lui stesso basito ha voluto trasmettercela.

Pare che alcuni parlamentari europei vogliano limitare per legge la pubbicizzazione e di conseguenza la commercializzazione della NUTELLA, insieme ad altri prodotti dolciari perchè, secondo loro, l'alto contenuto di zuccheri in essa sarebbe un danno per la salute... La NUTELLA  trattata alla stregua delle sigarette... Vietarne la pubblicità.

Il Sogno di tutti

La NUTELLA? Il nostro più apprezzato simbolo nazionale? Generazioni di italiani nutriti, cresciuti e invecchiati con in mano il sublime barattolo di vetro che permetterebbero a quegli invidiosi spocchiosi di europei di toccare cotale nettare degli Dei? MAI..........

Io dico STRILLATELO......

"GIU' LE MANI DALLA NUTELLA"

Divulgate questo messaggio (se siete daccordo con me). Contattate Radio 105 per dare la vostra solidarietà alla nostra amata Nutella...

Non ci sono intercettazioni o altro che ci importino... Ma la Nutella no, la Nutella non si tocca....

E ditemi che non avete mai sognato di farvi un bagno nella nutella come nella foto qui sopra.... ehehehehe....

 
 
 

Pellegrino

Post n°29 pubblicato il 29 Maggio 2010 da caddwychdoom
 

 

Pellegrino

Con i piedi doloranti dal lungo cammino,
ma col sorriso sulle labbra per esser giunto al suo altare,

io sono.

Nel poter guardare i tuoi occhi,
immensità dei cieli.
Come un cane accucciato di fronte all'uscio di casa,
in attesa d'udir i soavi passi dell'amato padrone,

io scodinzolo.

Al solo sentire il tuo profumo
come il bimbo che illuminato da grandi sorrisi
rivede il suo amore di mamma
e per sentirne il flusso sereno

si attacca al suo seno.

Io sono l'incantato assetato del tuo desiderio,
e, solo, cammino volando con ogni pensiero

tra le tue calde valli.

 
 
 

SENTO

Post n°28 pubblicato il 20 Maggio 2010 da caddwychdoom
 
Tag: Amore
Foto di caddwychdoom

Sento

Il sottile amare umano

Vorrei essere come voi

Poichè vi invidio

Ma Sono

Non posso essere altrimenti

Oh

Umani

Insegnatemi ad esere come voi

 
 
 

E VOI SIETE ...

Post n°27 pubblicato il 17 Maggio 2010 da caddwychdoom
 
Tag: Amore

DOLCE FATA

Amatevi l'un l'atro come io ho amato voi.

Cosa significa? Io non lo so più....

Vi amo e pur mi odiate! Non mi importa, lo sapete, continuerò ad amarvi.

Chi siamo se non servitori devoti. Sbagliamo perchè in noi esiste una parte umana.

Amor perduto in qualche anfratto

Amor colto come sublime incanto

Amor che vi darò

Amor che non mi manca

Io vi darò.

Amore

Io vi concederò

come DIO

ha concesso a me

(Caddwych)

 
 
 

RIFLESSIONE PER I DEMONI.... E NON !!!

Post n°26 pubblicato il 12 Maggio 2010 da caddwychdoom
 

Demone seduto

BISOGNA MANTENERE LA PROPRIA UMANITA',
MA NON CI SI DEVE PERDERE IN ESSA ...

(ragnarokdaemon)

 
 
 

DIALOGHI DI UN FOLLE - IL CALABRONE

Post n°25 pubblicato il 03 Maggio 2010 da caddwychdoom
 
Foto di caddwychdoom

Questo post l'ho voluto mettere ora perchè osservo da molto che "il Condizionamento" è parte integrante della vita di tutti. Ci condiziona, l'ambiente, la famiglia, la scuola, la società, il lavoro, gli amici, eccetera eccetera!
Perchè siamo condizionati? Semplicemente perchè così ci hanno insegnato sin da neonati. Me se tutto sto condizionamento fosse solo una gabbia? Una gabbia che volendo potremmo aprire e superare?

Dite che non è possibile?
Leggete allora il racconto sul Calabrone

Maestro di volo

 

DIALOGHI DI UN FOLLE - IL CALABRONE

Avete cambiato panchina o è quella di ieri che è stata ridipinta?
Hmmm sarà....
Ah, ma sapeste cosa m'è accaduto ieri... Sì... Una bizzarria. Ma permettete, buonsignore che ve la conti...

Conoscete il calabrone?

Ma sì, è quel buffo insetto cicciotto che svolazzando tra i fiori fa un baccano assordante.
Bello lui! Paciarotto e allegrone. Innocuo e felice di stare al mondo.
Il suo passatempo preferito? Sono le margherite. Le tortura da mattina a sera, ma in fondo le adora e credo che il sentimento sia reciproco. Le margherite lo amano e sono certo che nella loro lingua ringraziano sempre il cielo che lui sia sempre con loro.

Quando lo osservi pare lui nemmeno badi a te. E invece, io credo, che lui si accorga che lo stai guardando e allora fa il buffone, cambia rotta repentinamente e ti viene a ronzare, senza che tu te ne accorga, vicino all'orecchio, facendoti sobbalzare. E sì perché il suo ronzio è piuttosto rumoroso. E come si diverte a farti pigliare un colpo quando all'improvviso spunta per venirti a curiosare.

A volte vola basso tra gli steli dei fiori come un jet da caccia schivando, con perizia da professionista, qualunque ostacolo, anche mobile, gli si pari davanti. Altre volte invece vola ad altezze impressionanti e diventa curiosamente silenziosissimo.
Cambia rotta abilmente e riesce a fare acrobazie che neppure il miglior pilota sarebbe in grado di replicare.

Vola meglio di qualsiasi altro volatile esistente sulla terra.

Ma voi sapete come è fatto. Lo sapete? No? Non ricordate, mio buon signore?

Beh, fa nulla, mi cimenterò a spiegarvelo.
Sor Calabrone è un insetto poco più grande di un pollice del piede. Rotondetto e cicciotello. Se lo guardi da vicino e gli guardi il muso sembra perfino espressivo; aspetto da gran Signore (notevole caratteristica. Peculiare per un insetto).

Ha delle piccole alette trasparenti sul dorso. Quattro in tutto. Piccole, leggere e con i bordi arrotondati. Il suo colore varia tra il nero e il verde smeraldo...........

Alt... Alt... Scusate, mio buon ascoltatore, qui mi stanno dicendo qualcosa; gli scienziati....

Un momento che sento quello che stanno cercando di dirmi.

Ah! Ma davvero?... Oh per Bacco. Ma è possibile?

Senti, senti.
Gli scienziati qui con me mi stanno facendo osservare una cosa.
Affermano, dall'alto delle loro conoscenze tecniche che, aerodinamicamente parlando, un oggetto così grosso con delle alucce così piccole (anche se sono quattro) è impossibile che voli. E' da escludere. Secondo le leggi fisiche del volo le ali, per consentire all'animale di volare, debbono avere un'apertura minima di almeno il doppio della lunghezza moltiplicato per la larghezza del corpo stesso.
Inoltre l'animale deve avere un'ossatura leggera (se non si tratta di un insetto che, come tutti sappiamo, non ha una struttura ossea). Maggiore è il peso del corpo dell'animale, maggiore deve essere la sua apertura alare e più resistente la struttura delle ali, altrimenti lo stesso non è in grado di alzarsi neppure da terra. E in natura ve e sono molteplici di esempi di volatili che nonostante siano muniti di ali non sono in grado di volare; vedi le galline, le oche, i pavoni e molti altri... Quindi è assolutamente ridicolo che il calabrone, così deforme, sgraziato e senza equilibrio strutturale possa in alcun modo volare. Inaudito.... Eresia....

Mentre ascolto rapito questo erudito argomento, che sicuramente fatto da specialisti del settore, non può che essere esatto e incontrovertibile, noto che Sor Calabrone s'è posato silenziosamente sulla mia spalla e resta lì come se volesse ascoltare gli scienziati che appunto proprio di lui stanno parlando.

Nell'osservare il mio amico Sor Calabrone, mi domando cosa stia pensando. Cosa ha sentito di quello che gli scienziati, dall'alto delle loro cattedre stanno sentenziando per lui? Ha sentito? Ha ascoltato? Avrà capito quello che gli scienziati dicono? E cioè che aerodinamicamente parlando, lui, Sor Calabrone, il Barone Verde Nero del cielo, è impossibile che voli?
Mi chiedo se si convincerà una buona volta e che di buon grado accetti i fatti così come stanno e che scenda a terra e smetta di ostinarsi a voler volare. Insomma, deve mettersi in testa che è la gallina degli insetti. Ha le ali, sì. Ma con quelle ali NON può volare. Punto.

Lo guardo con serietà e gli dico: "Hai sentito? Ascoltato? Hai capito? Ti sei convinto?"

Ma mentre lo guardo noto una cosa a cui prima non avevo fatto caso....

Ma.... ma.. ma tu, amico Calabrone dove hai le orecchie?

Ma tu non hai orecchie... Oh per Bacco!

Allora non senti. E fammi indovinare. Non comprendi neppure la lingua degli scienziati E suppongo neppure te ne freghi un granché di capirla.

Allora non hai sentito nulla? Niente hai ascoltato? Non hai capito nulla?

E adesso come si fa?

E mentre io gli parlo, lui, beffardo, ciccione, si alza in volo rumorosamente facendo bene attenzione di farsi notare dai presenti. Fa un paio di giravolte tra di loro, imbocca la finestra e come un missile VOLA  via verso il prati verdi al di là del giardino, verso le sue margherite, alla faccia mia, degli scienziati e delle leggi sull'aerodinamica.

E ora so che lui è lì che svolazza, campione di volo assoluto in mezzo alle sue adorate margherite che sicuramente rideranno con lui di noi poveri fessi....

E sì, perché quando ha preso il volo, alzandosi dalla mia spalla, per un attimo mi è sembrato che stesse sorridendo beffardo, come dire... Ma voi altri un lavoro non ce lo avete? State qui a perder tempo a dire cavolate?....

Ed è volato via....

 
 
 

DIALOGHI DI UN FOLLE - E SE STESSIMO IN SILENZIO?

Post n°24 pubblicato il 24 Aprile 2010 da caddwychdoom
 

Urlato

DIALOGHI DI UN FOLLE - E SE STESSIMO IN SILENZIO?
Meditate gente, meditate...

Buona sera

è proprio vero. Più si grida meno si sente.
Così mi è capitato.

Per esser certo d'essere ascoltato, ho iniziato a sbraitare, gesticolare e far di tutto per essere sentito a tutti i costi: mortaretti tricchi tracchi, trombettine. Tutto!
Convinto d'essere stato ascoltato mi son seduto ad attendere il favorevole risultato della mia esibizione.

Passan due, tre, quattro minuti... nulla!

Allora l'impazienza la fa da padrona.... inizio ad agitarmi sulla sedia sudando come un muratore....
Noto che nessuno ha udito.....
Inaudito!

Allora decido di far valere giustizia e do sfogo a tutto il repertorio di contumelie conosciute e non....

Poi soddisfatto, paonazzo in viso, mi risiedo sulla sedia con la certezza che questa volta mi hanno certamente ascoltato.
Mi calmo e resto in attesa.

Passano uno, due, tre.... quattro minuti! SCANDALOSO Nessuno mi da retta.....

Inizio a urlare tutta la mia rabbia e delusione per un simile trattamento a me riservato....
Passano dieci minuti di questo fracasso e da una porticina entra un ometto piccolo piccolo con un grembiule bianco indosso che mi guarda perplesso.
Io a quel punto mi fermo e mi dirigo verso di lui con l'autorevolezza del mio diritto ....

Costui, per nulla intimorito mi fissa con aria sorpresa e mi dice con tutta calma:
"Perché mai urlate? Nessuno vi può sentire. Qui oggi non c'è nessuno! Oggi è domenica!"

Appena percettibile il mio sgomento mi stava per far cadere a terra svenuto.....

A fil di voce mormoro:  "CH...CHIU....CHIUSO?" ....
Con lo sguardo da ebete.... "DO...DOMENICA? AH!"

Il brav'uomo, avvezzo ormai (a parer mio) a certi soggetti mi dice con tono paterno e consolante: "Ma di cosa abbisognavate figliolo? Cosa vi urge?"

Il mondo mi è cascato in testa....

Di tutto il macello che ho fatto, la fatica, le invettive e le figuracce ho trascurato di mettere in evidenza l'unica cosa utile.

Ma che diamine volevo in quel luogo?
E poi che diamine di luogo era quello?

Vi basti oggi, però

... e la pesante porta della cella del manicomio criminale si chiude davanti a me

 
 
 

IL DONO

Post n°23 pubblicato il 11 Aprile 2010 da caddwychdoom
 
Foto di caddwychdoom

(Tratto da "Il Profeta" di Gibran Kahlil Gibran)

Allora un uomo ricco domandò: "Parlaci dei doni."

Ed egli rispose:

Dai poco se dai le tue ricchezze.
Ma se doni te stesso tu dai veramente.
Infatti che cos'è la tua ricchezza se non ciò che curi e nascondi con il timore di dovertene servire domani?
E domani, che cosa porterà il domani al cane troppo prudente che seppellisce l'osso nella sabbia senza traccia, mentre segue alla città santa i pellegrini?
E che cos'è la paura del bisogno, se non il bisogno stesso?
Il terrore della sete quando il pozzo è colmo, non è forse insaziabile sete?

Vi sono quelli che danno poco di molto, e per essere ricambiati, e la prudenza nascosta avvelena il loro dono.
E vi sono quelli che hanno poco e lo danno tutto.
Essi credono alla vita e alla sua munificenza e il loro forziere non è mai vuoto.
Vi sono quelli che danno con gioia e la gioia è la loro ricompensa.
E quelli che danno con rimpianto e il rimpianto li battezza.
Vi sono quelli che danno senza pena e senza gioia, e senza premura di virtù;
Essi sono come il mirto che sparge nell'aria laggiù nella valle il suo incenso.
Nelle loro mani Dio parla e dietro i loro occhi Egli sorride alla terra.

E' bene dare se ci chiedono, ma, quand'è possibile, è meglio dare senza che ci chiedano.
E per chi è generoso, cercare il povero è una gioia più grande che donare.

Che cosa vorresti mai trattenere?
Tutto quanto possiedi sarà dato un giorno;
Per questo dà oggi, affinche la stagione dei doni sia tua e non dei tuoi eredi.

Dici sovente, "Vorrei dare, ma ai meritevoli soltanto".
Tu non sei imitato dalle piante del tuo orto, nè dalle greggi del tuo pascolo.
Esse danno per vivere, poi che tenere è perire.
Certo chi è degno di ricevere e i giorni e le notti, da te può essere degno di ogni cosa.
E chi merita di bere al mare della vita, può riempire la coppa alla tua breve corrente.
E quale merito è più grande del coraggio, della fidicia, di più, della pietà di ricevere?
Ma chi sei, perchè gli uomini ti mostrino il cuore, umiliandosi e tu scopra in loro il nudo pensiero e l'improfanabile fierezza?
Prima tu stesso sii degno di dare come un benefico strumento.
Giacchè invero la vita dà alla vita, mentre tu, che ti stimi un donatore, non sei che un testimone.

E voi che ricevete - e tutti ricevete - non lasciate che la gratitudine vi opprima, per non creare un giogo in voi e in chi vi ha dato.
Piuttosto i suoi doni siano le ali su cui volerete insieme.
Poi che se il vostro debito troppo vi pesa, voi dubitate della sua generosità che ha come madre la terra feconda e come padre Dio.

 
 
 

CANTICO DI SALOMONE - 4;1-16

Post n°22 pubblicato il 30 Marzo 2010 da caddwychdoom
 

Questo cantico tratto dalla Bibbia (Cantici) è dedicato da Salomone a Makeda, La Regina di Saba. Molti me lo contesteranno. Ma la verità è questa. Eccellere nell'amore e nella passione, anche carnale. Se i credenti in questa religione leggessero con mente aperta e con naturale visione, comprenderebbero che Dio NON ha mai considerato peccaminoso l'amare con sensuale passione.

Leoni in amoreCantico di Salomone 4; 1-16

1 Come sei bella, amica mia, come sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono un gregge di capre,
che scendono dalle pendici del Gàlaad.

2 I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte procedono appaiate,
e nessuna è senza compagna.

3 Come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca è soffusa di grazia;
come spicchio di melagrana la tua gota
attraverso il tuo velo.

4 Come la torre di Davide il tuo collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.

5 I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano fra i gigli.

6 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò al monte della mirra
e alla collina dell'incenso.

7 Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.

8 Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano, vieni!
Osserva dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Senìr e dell'Ermon,
dalle tane dei leoni,
dai monti dei leopardi.

9 Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!

10 Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia, sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.

11 Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano.

12 Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa,
giardino chiuso, fontana sigillata.

13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di Cipro con nardo,

14 nardo e zafferano, cannella e cinnamomo
con ogni specie d'alberi da incenso;
mirra e aloe
con tutti i migliori aromi.

15 Fontana che irrora i giardini,
pozzo d'acque vive
e ruscelli sgorganti dal Libano.

16 Lèvati, aquilone, e tu, austro, vieni,
soffia nel mio giardino,
si effondano i suoi aromi.
Venga il mio diletto nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.

 
 
 
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INFO


Un blog di: caddwychdoom
Data di creazione: 07/04/2009
 

MOA ANBASSA

Moa Anbassa
CADDWYCH - ANBASSA

 

MEDAGLIONE IMPERIALE

Sigillo dell'Imperatore Etiope della stirpe Axumita

Sigillo Imperiale della Dinastia Salomonide

 

PER AVERE UNA RISPOSTA DALL'ARCA

E' possibile sottoporre quesiti all'Arca.

Gli stessi possono essere inviati in forma privata al Custode dell'Arca all'indirizzo caddwychdoom@yahoo.it

A chiunque verrà risposto in forma privata (via e-mail in pratica).

Nei casi in cui L'Arca ritenesse l'argomento sottoposto a quesito di interesse generale chiederà al sottoponente che il pronunciamento sia pubblicato su questo blog su consenso dello stesso.

La pubblicazione del pronunciamento implica che nessun nome o indicazione che riconduca all'individuazione del richiedente venga citato in nessuna delle parti del testo a salvaguardia della privacy di colui/colei che sottopone il quesito

Il Custode Dell'Arca

 

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