Kremuzio

Che bello! Possiamo rimanere ben tranquilli per la catastrofe che ci stiamo covando. Come se fossimo in un gommone con un buco dalla parte opposta a quella dove siamo noi, e non ci preoccupassimo del fatto che quel buco farà affondare tutto il natante. Noi compresi. La similitudine mi sembra azzeccata. I fatti, narrati dai giornali, dicono in poche parole che lo strato di ozono che c’è in quella fascia attorno alla Terra chiamata ozonosfera, va assottigliandosi sempre più. E’ uno schermo per i raggi ultravioletti che vengono dal sole, e questi, se passano fanno abbastanza danni se aumentano la loro potenza. A cominciare dai danni fatti agli uomini direttamente, causando tumori della pelle, che sono in enorme aumento. Indirettamente, riscaldano tutto quello che incontrano, il che vuol dire emissione di raggi infrarossi da parte dell’oggetto riscaldato, i quali se incontrano un materiale che non li fa passare, tornano indietro innalzando il calore ambientale. L’effetto serra, in pratica. Lo possiamo vedere nei nostri appartamenti. Il sole passa i vetri, trasparenti agli ultravioletti ed opachi agli infrarossi creati dall’interno. La stanza si riscalda. C’è pure quella famosa storia dei colori scuri che assorbono più radiazioni solari ed emettono più calore, cosa che sanno tutti. Per cui questo ci dovrebbe far capire che non è solo un problema riservato alle popolazioni che risiedono vicino ai poli, dove lo strato di ozono diminuisce ogni giorno. Sì, costoro hanno in più il problema delle radiazioni dirette sulla pelle, o negli occhi, ma gli effetti del riscaldamento arrivano fino a noi. In diversi modi. Ad esempio aumentando l’energia in ballo nei fenomeni meteo come venti più forti. Se il mare si scalda troppo, si forma il Nino, quella corrente oceanica di acqua molto calda che fa aumentare la forza dei cicloni. Pioggia più forte, chicchi di grandine più grandi, meno freddo ai poli e ghiaccio che si squaglia, livello del mare che aumenta e percentualmente meno acqua dolce che rimane. E così via, nel senso che una volta instaurato questo meccanismo naturale e perverso, non possiamo farci nulla. La causa principale sono le emissioni di gas serra, che vanno a distruggere l’ozono combinandosi con esso e creano una cappa densa ed impenetrabili agli infrarossi, che non sfuggononello spazio ma rimangono intrappolati nell'atmosfera terrestre. Molti gas sono colpevoli, a partire dai clorofluorocarburi (CFC).

L’ozono è una particolare molecola composta da 3 atomi di ossigeno (si chiama stato allotropico). L’ossigeno ne ha due, ma ci sono anche in giro molecole più semplici con un atomo solo di ossigeno. Diciamo in pratica che quando una radiazione UV colpisce una molecola, le da’ energia, sia creando una molecola con 3 atomi, sia scindendo in seguito la stessa per far schizzare via un atomo che poi verrà acchiappato da un’altra molecola con due. Una specie di reazione a catena non troppo stabile che, però, tiene occupate le radiazioni che esaurendosi nell’operazione, non arrivano a terra. Però quando ci sono in aria molecole con il cloro, questo va a disturbare la reazione di prima, inserendosi in queste molecole e stabilizzandole, così che invece di ozono, viene creata una molecola di biossido di cloro, che ancora con i raggi UV viene trasformata in ossigeno  ed un radicale monoatomico cloro. In parole semplici, basta una molecola di cloro per trasformare in ossigeno 40mila molecole di ozono. E sono dolori per noi.

Non è solo colpa di quei gas emessi usati fino a poco tempo fa nelle bombolette spray, frigoriferi ed impianti di condizionamento. C’è anche l’idrogeno o il metano e le varie emissioni vulcaniche, ma anche se ci fa comodo dare la colpa alle emissioni naturali, per scrollarci di dosso i sensi di colpa, l’inizio di questa reazione lo abbiamo creato noi. Starebbe a noi metterci una pezza, cambiando radicalmente il nostro modo di vivere, ma forse è troppo tardi. E la Terra nella sua globalità se ne frega delle differenze politiche, delle nazioni ed appartenenze. Non dobbiamo essere tranquilli pensando che in Finlandia si beccano più radiazioni e noi in Italia no. Come quando ci sono terribili sciagure con decine di migliaia di morti, ma poi lo speaker, sorridendo dice che non ci sono italiani tra le vittime. Bella soddisfazione davvero!

Come se la gravità di una tragedia dipendesse dai passaporti…