Kremuzio

Una passeggiata mattutina sulla spiaggia prima che venga occupata dagli altri legittimi bagnanti, vuol dire alzarsi presto. Non è difficile, dato che all'alba passano pescherecci e vongoliere, accompagnate da urla di gabbiani e le radio di bordo a tutta manetta. Quando il vento viene da nord-est, è un casino vero e proprio. Allora devi alzarti, affacciarti al terrazzino quasi tutto arrugginito e, oltre a sperare che non cada quando ci sei sopra, osservi con un po' di rabbia quei casinari che ti hanno svegliato. Un bel caffè basta a svegliarti e scendere senza neanche abluzioni saponate. Tanto lo sai che tra un pò ti getterai in acqua. A quell'ora c'è solamente il tellinaro che trascina con forza il rastrello che gli permette di sopravvivere e raccogliere ogni frutto della sabbia. La moglie invece, segaligna come lui, è indaffarata a raccogliere con epici corpo a corpo il solito secchio di cannolicchi, o coltelli come si vogliono chiamare. Troppo difficile per un cittadino vacanziero come me. Avrei voglia di una passeggiata naturista, scostumata, ma ci vuol poco a chiamare i carabinieri. Al giorno d'oggi anche i tellinari non si staccano dal cellulare. E poi dicono che un chilometro verso il fiume ci vadano i nauristi veri, ahimé coppie di omosessuali maschi, per cui un argomento che non mi vede interessato. Il costume lo lascio indosso.
Mi piace camminare scalzo sulla sabbia fresca ed umida, e raggiungere quelle minime secche uscite fuori la notte, dove è soffice da camminarci, e vedi vongoline rimaste mezze fuori che non riescono a sotterrarsi. Alcune lasciano una scia in cerchio, in senso antiorario, ma sono comunque destinate a fne certa. Qualcuna la ributto in acqua, ma non posso mica passare tutto il tempo a salvae generazioni di frutti di mare. Qualche granchietto scappa sotto i miei passi da gigante. QUalcuno di essi, molto più grande, mi punta le chele come per sfidarmi a duello. Faccio finta di rispondere alla tenzone, così per non urtare la sua suscettibilità ed autostima. Se sapesse quanto è fortunato di aver trovato la persona giusta. Avevo una zia novantenne che acchiappava i granchietti e dopo aver loro staccato le zampette, le succhiava con goduria. Mi aveva sempre fatto impressione.
L'acqua è calda, troppo calda per maggio. Infatti ci sono alghe di un tipo che non avevo visto negli anni precedenti. Hanno steli lunghi e sottili come capellini in brodo. Anche le telline sono più grandi del solito. Qualche cefaletto corre lungo la riva ed ogni tanto fa un salto fuori dell'acqua. Me ne accorgo solo quando sento il rumore del tuffo. Ancora non ci sono troppi rifiuti e la sabbia sembra pulita. Molti uccellini dalle lunghe zampe e lungo becco corrono assaggiando qualcosa qua e là. Non so come si chiamino. Un falchetto o chissà quale rapace (magari fosse un'aquila) sul bordo della collina quasi a picco sulla ferrovia, insegna al figlio come si caccia in volo. Vola in alto, poi gli piomba addosso e fa finta di agganciarlo. Questo si vola ed in volo rovescio si difende e fugge via, poi dopo alcuni tentativi si stanca e ritornainsieme alla madre (o il padre?) sul loro nido. Non li vedo più ora. Mi faccio una bella nuotata fino alle scogliere. ho sempre paura di beccarmi una medusa in piena faccia. Non mi va più di arrivare fino al fiume. Il sole è alto ed è meglio tornare e mettermi all'ombra. Il gatto sul terrazzino mi vede arrivare dalla spiaggia.
Un'altra mattinata così e mi sentirò meno miserabile.