Kremuzio

Sarà stato un caso, ma alla stessa ora che le agenzie cominciavano a battere la notizia del rigetto del lodo Alfano come anticostituzionale, le talee delle piante che sto riproducendo hanno raddoppiato le radici. E’ come se l’energia buona del paese si sia rigenerata, abbia spremuto da questo orgasmo collettivo delle decine e decine di milioni di abitanti del bel Paese tutte le gocce di fiducia nell’avvenire. Ok, sto esagerando, ma ieri sera anche lo smog mi sembrava profumato. Alcune auto stavano inscenando timidi caroselli strombazzanti. Esagerati… Si sente nuova musica, e lasciatemela ascoltare, lasciatemi ballare ancora un po’ finché le forze della maggioranza dopo essersi leccate le ferite ritornino a cercare nuove scappatoie per salvare il loro capo.

Ed infatti subito le televisioni nazionali hanno intervistato i rappresentanti politici vari, i soliti che comunque ricordano che ora andranno avanti ad libitum e che non sarà una sentenza di magistrati comunisti a fermarli. Interessante l’intervista al sultano mentre stava in una mostra al Vittoriano, surreale tra i surrealisti, il quale con una delle solite “facce da guerra” completa di fard mimetizzanti monocolori, sfogava la sua rabbia nel modo in cui ci ha abituati dando del comunista a tutti, ai giornali, alle televisioni, ai magistrati, al capo dello Stato, quello vero, infarcendo al solito le accuse con le percentuali date dalla sua astrologa, scusate, sondaggista di fiducia in tempo reale. Il contrattacco è iniziato. Già si parla di modifiche alla costituzione, e se va avanti anche alla Bibbia ed al Talmud. Il Corano no, che l’hanno scritto i comunisti.

Allora ci avvertono che si dovrà fare una doppia votazione camera-senato per due volte in tre mesi con la maggioranza di due terzi,e nel caso anche con un referendum per modificare un articolo come il naturalmente ineccepibile articolo 3. Ineccepibile per una persona democratica ovviamente. Aspettiamo i vari proclami dei vari Minziolini e Vespa, una bella rete unificata nel momento di maggiore ascolto in cui sputeranno fuoco e fiamme con voci calde e suadenti. Poi verremo ricoperti da parolacce e spiegazioni del perché è giusto che i disonesti restino impuniti, e quindi verrà riproposta a puntate lo sceneggiato della “Fattoria degli animali” di Orwell, tanto caro alla procedura difensiva dei legali del nostro miglior primo ministro da 150 anni a questa parte. Dulcis in fundo, assisteremo alla proliferazione sia di quegli esperti nella disgustosa e poco igienica arte del lecchinaggio, sia a quella di coloro che cercheranno di saltare giù dalla carrozza dell’ex vincitore. O meglio come quei topolini che scendono dalla nave quando sta affondando.

E sono ben sicuro che dopo i festeggiamenti di questa notte, tra nove mesi circa nasceranno un po’ di bambini in più, (Forse i loro nomi saranno "Lodo", "Mills" o "Al-Fano") e se i loro genitori sapranno inculcare loro la speranza e l’ottimismo che permeava l’aria di questa notte, forse non avremo più ventenni o quindicenni tristi (intendo periodi politici, non teenagers) che hanno fatto sprofondare la nostra Italia nella classifica dei paesi seri.