Kremuzio

Ci sono pochi argomenti che mi fanno abbastanza imbestialire come quello dei chemtrails o scie chimiche. Sono cose che mi hanno fatto litigare con amici, che mi hanno accusato di essere troppo ortodosso o addirittura bigotto. Ebbene a me sembra proprio il contrario. Non capisco come si possa pensare che ci siano aerei che ci irrorino per motivi assurdi e paranoicamente esagerati. Basterebbe fare alcune considerazioni molto semplici per capire l’inconsistenza delle teorie che ci sarebbero dietro.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ebbene si tratta di quelle strisce di fumo bianco che vediamo in cielo in alcune condizioni. Ora queste strie sembrano incrociarsi con altre quasi perpendicolari, come se formassero un reticolo che abbia lo scopo di segnare qualcosa, come una croce sulla mappa del tesoro. Alcuni dicono che queste croci segnino punti ben precisi, senza pensare che il vento le porterebbe via in pochissimi minuti.

Tanto per cominciare, per rovinare il pathos, diciamo subito che si tratta di scie di condensazione degli aerei, ovvero una specie di gas di scarico che negli strati dell’atmosfera molto freddi, condensano trasformandosi in goccioline che sembrano opache e persistenti. Ci sono molti fattori che influiscono su questa specie di fumo, ma stiamo pur certi che questi scappamenti contengono sostanze di scarto delle combustioni.

Ma ad alimentare il fuoco di stoppie dei complottisti, sempre all’erta sulle cose che non capiscono, ahimé, senza approfondirle, c’è un documento dell’Enel che spiega di aver fato esperimenti con alcuni fornelli che facevano evaporare e diffondere dello Ioduro d’argento. Al che i soliti noti hanno subito urlato all’untore, senza capire di cosa si trattasse. Quella sostanza veniva impiegata nei razzi antigrandine o negli aerei che provavano ad impedire la formazione di chicchi di ghiaccio, perché questa, entrando nelle nuvole, si dimostrava una sostanza “nucleante” che impediva proprio la formazione di cristalli. Secondo l’Enel, la prova da farsi era di cercare di trasformare il vapore delle nuvole in acqua, per provocare piogge in momenti siccitosi. In pratica le nuvole venivano come “seminate”. Ora basterebbe ricercare e leggere la svariata bibliografia in oggetto per capire che si trattava di esperimenti abbastanza logici, seppure non troppo con esito positivo. Ma tanto bastò per ritirare fuori l’idea dell’avvelenamento irrorante. Ma se aveste osservato queste ragnatele provocare dagli aerei, le avreste viste proprio lontane dalle nuvole, mentre gli aerei usati dall’Enel saranno stati immersi nelle stesse.

Ma dove si vuol arrivare? Allora alcuni ci spaventano dicendo che composti chimici diffusi da questi aerei andrebbero a contaminare i cibi. Tracce di alluminio e bario, secondo costoro, si sarebbero trovati dopo le analisi. Allora divento paranoico anch’io, ma in un modo diverso. Cominciamo dal fatto che a prescindere da cause fantasiose, il nostro cibo è contaminato da tanti di quei composti, minerali, metalli pesanti, diossina, pesticidi ed altro, che forse vogliono coprire proprio le cause normali, con altre più vistose. E cosa di più vistoso della scia lasciata da un aereo?

Abbiamo anche fatto un referendum contro i pesticidi, andato perso, per cui ora ci lamentiamo dell’alluminio? Si bruciano i cassonetti e la diossina finisce nelle mozzarelle? Sì, ma vuoi mettere gli aerei che ci bombardano col bario? O vogliamo nascondere l’inquinamento da polveri sottili delle nostre beneamate automobili? Certo, ma quei piloti che ci volano sulle teste e ci spolverano metalli pesanti? Come al solito andiamo a vedere le cose vistose e palesemente inconsistenti piuttosto che combattere quelle più subdole, di tutti i giorni, che ci provochiamo con le nostre mani. Guardiamo pure con odio gli aerei con le loro strisce bianche, ed anche le frecce tricolori se vogliamo, ma facciamo anche funzionare il cervello prima che la diossina che respiriamo ogni giorno ce lo rovini…