Kremuzio

Sulla grande croisette del mare dei caraibi cosa c’è di meglio, per una dimostrazione di grandeur, mostrare le scintillanti paratie della nostra portaerei Cavour? Non siamo stati molto fortunati con le portaerei nel nostro passato guerresco. Mussolini diceva che l’Italia era una gigantesca portaerei stazionante nel Mediterraneo, e quando, verso la fine della guerra decisero di costruirne un paio, solo la prima (Aquila) cominciò a vedere la luce ma venne bombardata praticamente prima di essere completata ed il progetto abortì. Poi ci siamo vantati tanto dell’incrociatore “tuttoponte” Garibaldi che poteva imbarcare qualche elicottero ed i mitici Sea-Harrier inglesi che potrebbero decollare anche in verticale consumando mezzo serbatoio, per cui con una piccola rincorsa ci si sente anche ecologisti. E fin qui tutto normale, ci si rabattava con il sistemare vecchie cose per nuovi incarichi con un bricolage degno di mastro Geppetto. Ma sappiamo tutti che di soldi per un’invincibile armada non ce n’erano, e andava bene così. C’erano altre esigenze per impiegare i soldi, metti le pensioni, la sanità, l’istruzione, la ricerca… Non c’è che l’imbarazza della scelta.

E’ con un po’ di sorpresa che quando è uscito fuori il fatto che avevamo una portaerei, sono trasecolato, e forse con me anche altri che ne erano all’oscuro. Che saranno mai 100 milioni di euro per la costruzione dello scafo e l’installazione di apparecchiature ed armamenti? Si tratta pur sempre di un giocattolino che servirà per portare gli aiuti ai paesi in difficoltà, magari per bombardicchiare qualcuno che vuole importare un po’ di democrazia. Non mi metto a fare i conti adesso, in quanto la pubblicità ha i suoi costi, ma secondo me per portare 200 tonnellate di aiuti sarebbero bastati un po’ di aerei C-130. Ognuno potrebbe portare al massimo una quarantina di tonnellate di carico utile, per cui con 5, in pochissimo tempo, si poteva espletare la bisogna. Ma i C130 ce l’hanno tutti, mentre una portaerei nuova e scintillante no. Pensate a noleggiare una portacontainer, quanto spazio e tonnellaggio usato per stipare aiuti. No, meglio Cavour.

Ma quanto costa ogni giorno far navigare una simile barchetta? 200mila euro al giorno! Se sta ferma solo 100mila di parcheggio. Quanto starà in missione? Un paio di mesi? Facciamo, ad essere buoni, una decina di milioni di euro! E dicono che siamo tirchi… Anche Bill Gates dice che molti politici preferiscono curare la calvizie piuttosto che aiutare il terzo mondo. Pensate se avessimo fatto un bonifico alla Croce Rossa per dieci milioni di euro…

Spese pubblicitarie, nient’altro. Certo, si mandano laggiù dei tecnici, persone valide nel loro lavoro e si faranno in quattro per aiutare a ricostruire il paese distrutto. Tutti con il logo della protezione civile, della marina e del governo.

Già che c’erano potevano farsi una bella portaerei a propulsione nucleare, magari riciclando qualche sottomarino russo svenduto a pochi rubli. Visto che siamo tanto pro nucleare, che abbiamo sotterrato il vecchio referendum che stiamo ricostruendo centrali già vecchie prima di essere costruite, che le pale eoliche sono brutte e con il sole non si va avanti. Ma probabilmente un bel reattore nucleare non sarebbe stato bene vicino la cambusa. E’ meglio metterlo in un paesino dove la gente non sa. Mica sono fessi.