Kremuzio

Se fossi un elettore di Alemanno, non sarei troppo contento. Figuriamoci se fossi uno di quelli che lo hanno festeggiato sindaco con il braccio teso ed il saluto romano sulle scale del Campidoglio. Basta ascoltare un po’ della sua propaganda in questi giorni, magari cercando di ricordarci alcune sue cose dichiarate e fatte qualche tempo fa.

Allora, l’ultima dichiarazione propagandistica in ordine di tempo è quella relativa al dimezzamento delle prostitute per le strade di Roma. Fino a quando c’erano i comunisti, pare che le strade di Roma fossero un bordello all’aperto: donne, ragazze ed uomini di tutte le razze si vendevano sotto lampioni, in angoli bui, sulle strade consolari, dovunque, neanche fossimo in provincia di Sodoma e Gomorra. Senza contare tutti quei veri e propri bordelli o le abitazioni con, probabilmente, migliaia di “squillo” etnicamente e sostanzialmente diverse dalle donne nostrane. Leggi “cinesi”. La Suburra che una volta stava dietro al Colosseo, ora si è spostata dalle parti di Piazza Vittorio, la Chinatown de’ noantri.

Andando al mare, domenica scorsa, effettivamente la prostituzione visibile si era dimezzata. Dalle quattro colossali nigeriane che sostavano di spalle (si fa per dire) lungo la stradina di Castelporziano, si era passati alle due, probabilmente italiane, delle quali forse una, bruttina, era un trans. Doppio successo quindi: prostituzione dimezzata e recupero del lavoro di due italiane al posto di quattro extracomunitarie. La lega sarebbe contenta!

Sulla Cristoforo Colombo poco fuori Porta Metronia, invece, di notte avevamo 3 dell’est, molto belle, invece delle 4 solite, che diventavano 6-7 di sabato. Sulla passeggiata archeologica invece non c’erano più quella dozzina di trans giunonici o meglio gioviali che ballavano con piume di struzzo ed il lavoro del chirurgo in bella mostra anche quando faceva freddo. In altri posti invece dicono che si sono dimezzate sul serio, come sulla Salaria. Ma non lo so dato che non ci passo mai.

Ma secondo me, tutto questo bailamme continua in altre strade. Senza contare tutte quelle che ricevono negli appartamenti, che sono il sommerso dell’iceberg. Per cui tutta questa lotta alla prostituzione rappresenterebbe una balla colossale. Al solito cercano di nascondere, attività che riesce molto bene ad una certa classe politica. Vedi la spazzatura di Napoli, vedi le mille campagne anti immigrazione. Ne vogliamo parlare? Tempo fa ci furono enormi sparate verso i lavavetri ai semafori. Multe, arresti, inseguimenti, requisizioni di secchi, detersivi ed altri attrezzi pulenti. In effetti gli allegri lavanderini scomparvero per un paio di mesi, ma ora sono tutti di nuovo al loro posto di lavoro, una volta che è passato il tempo delle elezioni. Come anche quelli che vendevano borse taroccate. Ad esempio costoro non sono più quasi dentro piazza S.Pietro, ma cento metri più in là in via Ottaviano, e stante la grandezza della strada, sono molti di più. Ormai non li rincorrono più e li lasciano prosperare. Ma parliamo anche di zingari. Chiudi insediamenti, prendi le impronte digitali ai bambini, scaccia e rinchiudi. Per qualche giorno non si vedevano, poi sono tornati. Ora fanno finta di essere francesi, scappati da Parigi dove un altro xenofobico ometto ha iniziato una crociata di pulizia. Ed oggi ai semafori, come davanti ogni supermercato o chiesa, eccoli là tutti. Migliaia di esseri umani: uomini vestiti di un cappotto a piedi scalzi, oppure imbottiti di tutto punto che ti salutano quando passi ed agitano un bicchiere di plastica per l’elemosina, o con una gruccia bassissima, zoppicanti, mentre dall’altra parte della strada, la moglie fa altrettanto seduta in terra possibilmente con pargolo da allattare. Davanti le chiese poi si fanno più ingombranti. Si mette tutta a famiglia sulle scalinate e non fa uscire i fedeli dopo le funzioni. Spesso entra il maschio e si fa in ginocchio la navata centrale stringendo un rosario ed improvvisando durante l’omelia improbabili preghiere, dimenticandosi del fatto di essersi auto professato musulmano proveniente da Sarajevo solo qualche mese prima, simulando deformità da riscrivere i testi di ortopedia.

Se non altro non si vedono più i bambini scalzi e sporchi.

Mah! A me non sembra sia cambiato nulla. Solo spostato e nascosto qualcosa. Ora, in più, di visibile ci sono solo i leghisti che mangiano la pajata, ma solo fino alle prossime elezioni.