Kremuzio

Oggi ho ascoltato un’intervista ad un esperto librario al quale veniva chiesto quale potesse essere il futuro degli e-books. Futuro che dovrebbe essere abbinato alla reperibilità dei titoli sul mercato. Ci sono dei pro e dei contro, secondo la mia esperienza assolutamente mancante, ma provo a ragionarci sopra.

Mi trovai faccia a faccia col problema la prima volta che trasportai un computer per lavoro. Erano i primi anni 80 e la società per la quale lavoravo, rivendeva PC in legno pesantissimi. Erano toscani, mi sembra della General Processor, monitor verde con pochi caratteri. Ottima tastiera Cherry con due flopponi da 8 pollici ed un HD da 5 mega (!!!) enorme che con il suo mobiletto in legno pesava una ventina di chili. Sistema operativo CP/M. Quando dovevo farci assistenza lo caricavo e lo portavo qua e là. Un lavoraccio. Due anni dopo ecco il pc IBM e tutti i compatibili, più facili da riparare. Nel 89 mi comprai un tascabile o quasi, si chiamava Psion ed aveva un microscopico display lcd da 2 righe. Ed una memoria in cui potevi copiare qualcosa via cavetto seriale da computer. Un’eprom, per cui onde cancellarla dovevi metterla sotto una lampada ad ultravioletti. 64 o 128k mi permettevano di farci qualcosina di simpatico. E mi venne in mente di progettare un ebook. Mi misi di impegno studiando e disegnando ingombri ergonomici. Pensavo ad una specie di calcolatrice con doppio display della grandezza di un libretto pocket, con dei pulsanti a portata di pollice che potessero permettere la navigazione nel testo in formato postscript.. Armato di tante idee e qualche soldino, dopo una ricerca di mercato per display e ram, me andai in giro per progettisti ingegneri elettronici. Praticamente nessuno volle fare l’impresa ed ora rimango a mangiarmi le mani per un’idea che se fossi stato ricco avrei portato avanti.

Ma ripensandoci bene, siamo poi sicuri che un lettore di quel tipo possa essere indispensabile? Da un certo punto di vista sì, in quanto con le memorie di oggi, si possono stivare migliaia di libri in una pendrive, ma poi come sostituire il fascino della carta? Vedo tutti i miei scaffali e librerie ridotti ad una scatola di pasticche Valda, e gli echi delle stanze vuote, i pesciolini d’argento morti di fame e l’odore asettico della vernice fresca sui muri ridipinti. E se un giorno si cancellasse tutta la ram? Ok backup al massimo, e qualcuno stamperebbe tutto di nuovo per paura di perdere i dati. E siamo daccapo. E c’è da considerare l’ingombro dei lettori di oggi. Sono grandi, e di per sé non sarebbe un problema, se uno va in giro con la valigetta, ma il vantaggio dei pocket books è che te lo puoi mettere in tasca, portartelo sulla metropolitana senza paura che si possa rompere. E gli schermi lcd si rompono, purtroppo.

Ma il massimo problema per questo tipo di editoria elettronica sarebbe la riproducibilità immediata. Tutto quello che è digitale si può riprodurre. Ben lo sanno coloro i quali scaricano come forsennati dai p2p. Che poi sarebbe anche la massima rivoluzione riguardo la diffusione dell’informazione. Se tutti potessero leggere e possedere testi a prezzo irrisorio, non quelle decine di euro per volume di ora, ma pochi centesimi, si potrebbe importare ed esportare cultura lasciandola fruire a chi ne ha bisogno. Ma sarà quello che vorranno le case editrici? Ne dubito, anche se ci sarebbero enormi risparmi dal punto di vista carta, distribuzione ed inquinamento. Meno alberi ed energia per la stampa, ma molta energia per la lettura. Ovviabile a ricariche energetiche solari. Si legge o no sotto l’ombrellone? La multimedialità, poi, potrebbe essere quel di più che i libri di carta non possiedono, ed un ottimo cavallo di Troia nelle menti avide di lettura di tutti noi ;) 

Come fare per iniziare? Semplice, basta pubblicare qualcosa di porno, visto che è da sempre l’apripista per tutte le nuove tecnologie.

Ma uno come me, che legge al bagno, come farebbe per l’umidità? E senza volumi accatastati nel porta libri, senza carta disordinata dei giornali di ieri e della settimana scorsa (ed in fondo anche dell’anno scorso) come si fa? E metti che finisca la carta igienica?