Messaggi di Novembre 2014

Samantha, Olaf e le altre, donne e pupazzetti nello spazio

Post n°1478 pubblicato il 26 Novembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

È stato un momento storico quello che iniziato domenica 23 novembre 2014 alle 22:01 ora italiana, quando all'interno di una navicella Soyuz è stata lanciata Samantha Cristoforetti dal cosmodromo di Bajkonur. Prima donna italiana a visitare lo spazio rimarrà per circa sei mesi come equipaggio dell'ISS, contribuendo allo svolgimento di tutte le attività di ricerca, sperimentazione e manutenzione del laboratorio spaziale in orbita. Sarà protagonista di numerosi esperimenti selezionati da Esa ed Asi, sviluppati da enti di ricerca, università e piccole e medie imprese.

Ma chi è Samantha? Una donna come le altre o ha qualcosa in più? Non tutte le migliaia di donne che hanno partecipato al concorso per astronauta avevano le sue qualità, anche come esperienza nel volo. Capitano dell'Aeronautica Militare Italiana, pilota di caccia, dal 2010 ha studiato e si è esercitata nei centri spaziali mondiali per acquisire le conoscenze e le tecniche per poter seguire le procedure necessarie per tutte le operazioni di bordo nella capsula ed all'interno della Stazione Spaziale Internazionale.

Ricordo un viaggio in treno davanti a lei, di ritorno da un convegno di astronautica. Di poche parole, riservata, non aveva niente della persona che è oggi. Abbastanza silenziosa, non dava ad intendere la strada che avrebbe fatto. Qualcosa cambiò, almeno nella mia percezione, quando la scorsi nel calendario della Rivista Aeronautica, vestita da pilota a fianco del suo aereo. Non proprio una pin-up, ma una persona che stava facendosi, strada, tanta strada.

Sono molte le parti italiane installate sulla stazione spaziale, e molti anche gli astronauti italiani (Samantha è la settima) che di conseguenza hanno avuto il privilegio e la gioia di essere trasportati lassù. Ormai non è più tempo di eroi, ma di persone con una elevata esperienza tecnica e professionale, magari più simili a noi di quanto non fossero 40-50 anni fa. Anzi, Ad essere pignoli, il primo ad andare nello spazio nato in Italia fu Michael Collins, comandante del modulo di comando dell'Apollo 11, che vide i natali a Roma, figlio di un militare americano di stanza nell'ambasciata americana. Ma non è la stessa cosa…

Ricordiamo quanto il mondo fu sorpreso quando l'Unione Sovietica lanciò nello spazio con la Vostok 6 il 12 marzo 1962 la prima donna cosmonauta (erano cosmonauti i russi ed astronauti gli americani), Valentina Tereskova, sarta, stiratrice e paracadutista figlia di un carrista caduto in guerra. Motivi propagandistici e politici ci furono nella scelta di questa figlia del popolo che stupì il mondo scientifico. Un anno dopo Gagarin, i russi ebbero la spudoratezza di mostrare quanto facile fosse per i sovietici lanciare persone in orbita. 49 orbite terrestri in quattro giorni, eroe dell'Unione Sovietica, poi sposata ad un altro cosmonauta, non fece figli astronauti. Peccato.

Passarono molti anni prima che gli Usa si decidessero a lanciare con gli Space Shuttle, 20 anni dopo Tereskova, e nell'83 fu Sally Ride ad entrare nella storia. A quei tempi si diceva che non fosse un grande sforzo, in quanto lo Shuttle era comodo come un pullman in gita ai castelli, e che anche gli anziani potevano andare in orbita così. Ne sa qualcosa Glenn. In seguito però il tributo in vite umane fu alto: morirono 4 donne nei due disastri della navetta. Adesso che i lanci con persone a bordo vengono effettuati con le solide ed affidabili Soyuz russe, rimangono le difficoltà, le accelerazioni, lo spazio angusto, gli atterraggi poco morbidi, ma rimane il fascino dell'avventura, dell'esplorazione, che non è prerogativa esclusiva del cosiddetto sesso forte.

Durante il tragitto fin lassù, era felice, e si vedeva già dalla diretta all'interno della capsula, quando la telecamera la spiava mentre incastrata ad un angolo, girava il manuale di bordo con le procedure e premeva con una bacchetta i pulsanti giusti al momento giusto, sbirciando di tanto in tanto fuori dell'oblò.

In primo piano si vedeva il pupazzo di neve mascotte portafortuna Olaf, appeso sopra al pannello dei comandi con un elastico che si allungava a seconda dell'accelerazione dei razzi, degli stadi che si staccavano e che in quel momento facevano sussultare la struttura e gli astronauti, e ad ogni distacco di stadio precisissimo, la sorpresa ed un sorriso. Poi ecco il pupazzo si libera dall'elastico e non pende come un impiccato che oscilla nel vuoto, ora fluttua senza più l'attrazione terrestre. La navicella è arrivata oltre i 200 km di altezza in pochi minuti, ed ora si dà all'inseguimento della stazione spaziale da attraccare come un vascello pirata.

 

Le prime stelle, i primi sguardi assorti verso la Terra, con le luci spente. I riflessi del sole sui pannelli solari che diventano arancione luminoso ad ogni orbita per 11 secondi. Momenti di godimento puro guardando la piccola, indifesa Terra. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Aguzzate la vista: è in arrivo il topo trasparente!

Post n°1477 pubblicato il 19 Novembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

Lo studio reso pubblico afferma che latrasparenza dei topi viene provocata da sostanze chimiche iniettate attraverso i vasi sanguigni fino al midollo spinale, e da qui fino al cervello. La procedura non è incruenta. I topi vengono uccisi, o meglio vengono sottoposti ad eutanasia, poi viene rimossa la loro pelle ed iniettato endovena una specie di detergente così che si vadano a chiarificare gli organi interni.

Ma gli esperimenti sui poveri topolini, magari sfoceranno in una iniezioncina o una pasticchina, ed eccoli che ve li trovate a sciamare tra i piedi che neanche il pifferaio di Hamelin potrebbe darvi una mano. Forse con un pifferaio trasparente?

I prodotti chimici realizzano una specie di rete microscopica che lega il tessuto, distrugge i grassi così che alla vista i roditori somigliano ad ammassi di gelatina Occorrono un paio di giorni per fare diventare gli organi trasparenti, ed una settimana per togliere loro quasi completamente l'opacità. Ma a cosa serve questo metodo? Stiamo parlando di cavie da laboratorio, alle quali vengono dissezionati gli organi per vedere le loro modificazioni quando vengono sottoposte a cure sperimentali. La dissezione ha però alcune controindicazioni riguardo la precisione, per cui il nuovo metodo dovrebbe eliminare l'imperfezione delle fettine tagliate durante le analisi.

Ad aprile gli scienziati della Stanford University hanno reso completamente trasparente un cervello di topo dopo averlo trattato con formaldeide e quindi immerso in acrilammide. Un gel trasparente che si fissa alle proteine. Si spera in futuro che gli esperimenti compiuti in questo senso possano accelerare lo studio del sistema nervoso col fine di trovare un rimedio per il trattamento di malattie come il morbo di Parkinson e l'epilessia. I topi trasparenti sono solo il primo passo di una ricerca che vorrebbe arrivare a rendere completamente trasparente il cervello umano, e forse, chissà, a creare l'uomo invisibile.

Quindi o dotate il vostro gatto di un visore a raggi infrarossi, o sono guai...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Scoperto il motivo della stupidità umana, ma non ditelo in giro

Post n°1476 pubblicato il 15 Novembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

Ce lo chiediamo da tempo: perché c'è tanta stupidità al mondo? Le risposte che ci siamo dati sono molteplici e danno la colpa una volta a questo ed una volta a quella spiegazione, prima fra tutte, la televisione. Però alla fine non sarebbe colpa dell'uomo o della società, ma secondo uno studio di ricercatori americani, del virus della stupidità. O meglio il virus ATCV-1, molto simile a quello del mal di gola. Pensateci quando pensate di avere una faringite. Si tratta per la precisione di un virus delle alghe che non erano noti per infettare gli esseri umani, ma che sono stati ritrovati in campioni orofaringei ottenuti da adulti sani. Attenti la prossima volta che bevete un po' d'acqua mentre nuotate in mare (o nel lago, chissà che tipo di alghe sono?). Questi ritrovamenti sono però abbinati al riscontro di una modesta ma misurabile diminuzione del funzionamento cognitivo. La relazione tra il virus ed il funzionamento cognitivo è stata confermata nei topi, ai quali ha comportato dei cambiamenti nei geni del cervello.

Sembra essere uno scenario fantascientifico, dove invasori alieni prendono il possesso della mente degli esseri umani per instupidirli e comandarli. Come ci spiegano gli sperimentatori, i virus sono Clorovirus, che possono infettare alcuni tipi di alghe verdi, e che sorprendentemente sono riusciti ad attaccare anche l'uomo. Da analisi del DNA effettuate su alcuni pazienti infetti, si è visto che alcune sequenze del DNA del Chlorovirus Acanthocystis Turfacea Clorella 1 (ATCV-1) erano presenti nei campioni orofaringei ottenuti da 40 dei 92 individui sottoposti al test (43%). Questa presenza non è stata associata alle varianti demografiche, ma ad un modesto seppure statisticamente significativo calo delle prestazioni sulle valutazioni cognitive e di velocità dell'elaborazione visiva.

Sperimentalmente, dopo aver inoculato nell'intestino il virus in questione ad un campione di topi di 9-11 settimane di vita, questo ha fatto riscontrare una riduzione delle prestazioni cognitive, tra cui quella della memoria di riconoscimento. Quindi si sono ritrovati mutati i geni all'interno dell'ippocampo. Questi geni sovrintendono la plasticità sinaptica, l'apprendimento, la formazione della memoria e le risposte immunitarie. In definitiva, possiamo dire che il 43% della popolazione umana è più stupida per colpa delle alghe? E se questa fosse solo una scusa? Scusate, ma mi brucia un po' la gola. Non so se prendere un antibiotico o mettermi a studiare filosofia...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Underboobs e Bikini-bridge dopo i selfie?

Post n°1475 pubblicato il 04 Novembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

Beh, se ad una moda non ne seguisse un’altra, sarebbe una brutta cosa per la nostra civiltà, per cui, ecco che come continuazione di qualcosa che sia sulla bocca di tutti, abbiamo qualcosa che potrebbe essere simile, ma anche molto differente.

Tutto cominciò dai selfie, cosa che praticamente tutti hanno fatto, con l’aiuto di una qualsiasi fotocamera o cellulare, neanche poi troppo moderni. Sono parecchi anni che ci si diverte a mantenere più distante possibile il proprio braccio con in mano la macchinetta che scatterà fotografie, dopo essersi inquadrati o facendo finta di inquadrarsi, con una smorfia detta anche facciadapapera o duckface per chi ha studiato. Praticamente si tratta di quella smorfia durante la quale tutte le belle ragazze diventano brutte ed antipatiche. Ecco, meglio spostare l’obbiettivo da qualche altra parte più attizzante e che non faccia vedere smorfie.

Ad esempio per le più coraggiose e prestanti al posto del solito selfie c’è quella bella angolazione detta underboobs, dove la ripresa dal basso mostra la parte sotto della scollatura, luogo poco visibile nella vita di tutti i giorni. Eppure varrebbe la pena di vedere il mondo da sotto, con vestitini poco coprenti che mettano in evidenza quanto più ben di Dio possibile. Un bel toppino di qualche misura inferiore alla taglia portata di solito o un gesto di scopertura ben malizioso, ed ecco fatto un ottimo underboob, che si può anche fare al coperto tra le mura amiche, senza bisogno di andarsene in spiaggia, come deve accadere per il:

Bikini-bridge… Ecco uno di quei punti che a noi maschietti piace molto, forse perché in quel vuoto che si vede, si intuisce molto, e si capisce anche parecchio sull’anatomia che può essere cicciosa o seccardina, glabra, artistica o cespugliosa. Un ponte tirato su, e sotto molta ombra fresca e calda.

Ebbene quanti ricordi di tanti anni fa quando le amiche sdraiate sul telo ben pulito dalla sabbia e profumato di sudore e crema abbronzante, erano laggiù sdraiate ad incamerare abbronzatura con quell’elastico o meglio cordino che tra le anche si tendeva come una piccola amaca sulla quale si sarebbe voluto, noialtri allupati, riposare morbidamente. Oppure quante volte avremmo voluto con un dito sollevare quell’elastico e tenderlo come un arco e sbirciare meglio e molto più di quei due-tre pelazzi lunghi e ricci che spuntavano sbarazzini e più misteriosi della foresta vergine.

Adesso sul lucido dell’olio ci riflette il sole, ma è pur sempre un gran bel vedere… E via con i nuovi selfie!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Avvertenze

Mi preme avvertire che tutto quello che leggerete è frutto della mia mente, anche quelle cose che sembrano scopiazzate. Potrebbe essere che siano stati altri a scopiazzare me. Avverto che l'aggiornamento viene effettuato quando mi pare e piace, anche se, sembra, lo faccia tutti i giorni tranne il sabato, la domenica ed i giorni di festa, quando non mi piace accendere il computer, anche se continuo ad interessarmi ai fatti del mondo e strombazzare il mio malcontento. Con questo intendo dire che non sono un giornalista e che questa non è una testata giornalistica e bla bla bla. Le foto che appaiono negli articoletti di solito le prendo facendo una ricerca su google immagini, ritenendo che siano libere di essere prese e schiaffate sul blog. Se ritenete che io non debba pubblicare una di queste immagini, mandatemi un messaggio ed io la toglierò nel più breve tempo possibile. Non chiedetemi soldi che tanto non ce li ho. Aggiungo pure che non lo faccio per il bisogno che grazie a Dio di bisogno ne ho abbastanza (Petrolini)...

 

Kremuzio Mobile

Seguimi su Libero Mobile

 

FACEBOOK

 
 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

I miei Blog Amici

- Tuttiscrittori.it
- felici e sognatori
- La fata ignorante
- kall-ide-a-zioni
- cs206 non omologato
- Mr. Natural
- I racconti di Arzakk
- Laltra campana
- arcobaleno blu
- emozioni
- SONO UN IN-COSCIENTE
- MINICAOS IN LIBERTA
- primavera
- lavocedelsilenzio
- Cittadini del mondo!
- CORPS ET ÂME
- Altromondo17
- Glamorous Sky
- photo sintesi
- EREMO MISANTROPO
- Meneraccontiunaltra
- Take your time!!
- Abissi dincoerenza
- Rosa Antico
- apocalisse 2012
- Il profumo del miele
- Oronzo E. Marginati
- Bagno 22
- Tra_Donne
- GRANELLO DI PEPE
- N u a g e s
- Un blog sincero...
- Per Aspera Ad Astra
- IL TEMPO CHE VORREI
- Isobel
- Origami
- Energia in movimento
- Eloquenzadelsilenzio
- Rete
- ....Temptations....
- forneno
- PSICOALCHIMIE
- Galandriel_fairy
- Abhaya/ad
- espe dixit
- REVOLUTION
- Pensieri in rosa
- ragionamente
- Titillalapupilla
- Parola di Cialtrone
- Un giorno per caso
- IL MIO MONDO BLOG
- pensieri
- Free forever
- viaggiando... meno
- cenere & filtri
- Contro corrente
- Rolling word
- varie ed eventuali
- NON E UN BLOG
- il bagnasciuga
- Viburno rosso
- Otra Vez
- Il graffio del Gatto
- Tutto e niente
- Malatempora...
- bibo
- odeon 3.0
- free forever
- Il mio dolce vampiro
- WYSIWYG
- CON LA TESTA
- Ho Le Scatole Piene
- BLOG INUTILE
- Doodles
- Attimi e Respiri
- IL FARAONE AKHENATON
- SENSO LATO
- Non cè 2 senza 3
- Jack Folla
- Mamma vedova
- COME UNAQUILA
- Baciata dagli Dei
- ASCOLTA
- Il cuore muove tutto
- Mr Nice Guy
- Once upon a time
- il cartolibrateo
- il mondo di iside
- Liberi e giusti
- nosocomio789
- Violet del Vento
- BusStop2013
- IL PETTIROSSO
- La dignità perduta
- s-vagando
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 136
 

Ultime visite al Blog

Esperusfausto.melottiarzacchiocassetta2chiaracomeilsole1elisabetta_maionealbertobragagnoloaida631alf.cosmosindylomwoodenshipg.sfarrag.sesrobi.perezBrasilseguro
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Stringiamoci che siamo in:

 

Contatta l'autore

Nickname: kremuzio
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 66
Prov: RM
 

Kremuzio su Anobii

Kremuzio su Anobii

 

 

Zazoom

Segnala a Zazoom - Blog Directory

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963