Pazzo è PuroVisioni distorte di acqua e vento |
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- La nuova vita, Orhan Pamuk
- Solaris, Stanislaw Lem
- Novecento, Alessandro Baricco
- Due di due, Andrea de Carlo
- Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupery
- La schiuma dei giorni, Boris Vian
- Martin Eden, Jack London
- Fahreneit 451, Ray Bradbury
- Grazie lo stesso, Brunella Gasperini
- Terra!, Stafano Benni
10 RACCOLTE DI POESIA
- I Fiori del Male, Charles Baudelaire
- Opera completa, Arthur Rimbaud
- Poesie d’amore e libertà, Jacques Prévert
- Poesie, Paul Verlaine
- Foglie d’erba, Walt Withman
- Poesie d’amore, Nazym Hikmet
- La canzone dei folli, Charles Bukowsky
- Blues in sedici, Stefano Benni
- Visioni, William Blake
- Non vorrei crepare, Boris Vian
I MIEI BLOG AMICI
Post n°164 pubblicato il 27 Marzo 2008 da krymynal
E vi svegliate al mattino e poi Prendete in mano il destino Ma come cazzo fate, Io vi chiedo, ditemelo, Ma come cazzo fate Con le vostre false sicurezze Sguardo sicuro puntato come un mirino Dritto negli occhi di chi Vi sta di fronte, allora io vi chiedo Come cazzo fate a partire così A nascondervi così, Dietro queste maschere di merda Atteggiamento "Fight!fight!fight!"...
Ed io è la seconda notte Con Thommy e le sue insicurezze Thommy e le nostre insicurezze... E Thommy si gira e mi fa “Ma come cazzo fai!” Anche se lo sa bene che io Non sono uno di quelli, E sta teso, labbra strette Thommy non vuole crollare davanti a me Ma Thommy stavolta crolla davanti a me E fa un botto che l’avran sentito anche a Roma... Gli lascio le chiavi della macchina E gli faccio “Allora se proprio vuoi, Vatti ad ammazzare! Di storie del cazzo la vita Te ne tira dietro a migliaia!” Mi incazzo, faccio una passeggiata sulla via, Forse una telefonata, ma cambio subito idea Tanto con Ale sti giorni va che è uno schifo, Va veramente da schifo, Ha i cazzi suoi e un pò si sfoga con me O forse semplicemente gli sto sulle palle, E non è che ha tutti i torti, ma mi da fastidio, Insomma, non mi va di sentirmi Ancora più sfigato del solito, Allora stacco telefono e cervello, E rimetto la maschera dell’amico saggio Torno dal Thommy con l’aria del Falso vissuto, Quella che metto da sempre in queste situazioni, Quella che lui mi sta chiedendo... Lui mi aspetta in macchina Cerco di spiegargli come si vive a trent’anni, Come se sapessi di che cosa sto parlando (Mica sono uno di quelli...) Tanto lui sa benissimo che sono il primo Che si fa mandare al tappeto Da una pischella di 17 anni... ...Ma al Thommy vado bene così... Thommy si gira e mi fa “Ma come cazzo fai” E finalmente si apre... Lo sguardo cambia ed inizia a ragionare, Finalmente... Thommy ha preso gli schiaffi E non è così grande come pensavo Thommy sbarella per due notti Ti chiama alle 5 del mattino, Sbarella e poi si riprende, e mi fa “Gianluca, Fabrizio ed ora Eugene... Ma come cazzo funziona il mondo?” Gli rispondo “Non so Thommy, Son confuso anch’io E forse anche un pò deluso... Funziona che oggi va così...” Gli vomito addosso un pò di paranoie, Tanto anche stanotte va così: Palestra-messaggio del Thommy- Mi giustifico con Maurizio-scappo alle 21- Raccordo a centosettanta-Pontina ...Il Thommy ha bisogno di me... Corro a raccogliere il brother Entra in macchina, uno sguardo, ci siam capiti al volo... E si vomitano paranoie, Questione di risparmiare sullo psicanalista.... Che poi a me gli psicanalisti Mi stanno anche un pò sul cazzo... Poi gli faccio “Thommy, ho incontrato La mia Ombra....”... Vomito anche io... Gli spiego che mi sento un pò deluso Non son più così sicuro come ero Qualche giorno fa: questione di punti deboli E a me, sti giorni ne hanno toccati troppi: Mi sento uno sfigato di merda, Delegittimato da chi amo di più, Dalle persone a cui tengo di più, Sembra che non funzioni più nulla, Mi sembra di non funzionare più bene come prima Anche le mie battute fanno pena, scontate e pesanti, Mi sento un pò scemo, ed abbastanza incazzato Con me stesso, nessuno in particolare, Per essermi scoperto e fatto scoprire così... Mentre gli vomito queste cose, mi sembra di sentire una Pischella di una telenovela che parla Con l’amichetta del cuore: mi incazzo ancora di più... Gli faccio “Thommy, ti sembrerà una cazzata, Ma sta cosa m’ha mandato al tappeto Che è una bellezza...” Gli vomito paranoie per distrarlo dalle sue: Con Thommy funziona così da una vita.... Si sparano cazzate, alcune anche un pò vere, Poi arriva il discorso serio, Alla fine si trova una morale ai miei discorsi Una morale ai suoi, uno dei due Inizia a fare l’idiota e si ride... Ma stavolta è un pò diverso... Ed allora si passeggia nella via io e lui Si passeggia e mi parla dell’America, Progetti andati a puttane, storie future Che magari non arriveranno mai, Donne che non ci si è mai portati a letto, Lo guardo e lo attraverso, Son gli stessi discorsi che facevamo 15 anni fa Solo che adesso abbiam quasi trent’anni E qualche storia sulle spalle... Nel frattempo riaccendiamo i cellulari Arrivano due messaggi, torniamo alla realtà Dei superuomini "fight!fight!fight!": E’ morta la nonna di Gianni, merda!!! E Mirko si è preso la giornata, Domani si parte, Mirko è un brother... Gli dico “E adesso che farai?” Mi dice “Credo che lascerò correre...” Gli rispondo “Come un signore...” Sorride, il signore si è proprio rotto il cazzo, Prendiamo la macchina, da Ivano è ancora aperto, Da Ivano è sempre aperto... Saluti, due pacche sulla spalla, Sorriso di circostanza e qualche battuta Su “quella volta che...” Guardiamo il culo alla sua donna Siam noi due e qualche straniero un pò ubriaco, Provo a farlo ridere, racconto qualche favola Un pò vera, un pò inventata ed un pò esagerata Come al solito... Ed improvviso qualche gioco Di prestigio con la bottiglia, Quasi mi cade, e gli stranieri Mi guardano male... Mi dice “E tu, invece, che farai...?” Gli faccio “Boh... qualche cosa cambierà... Qualche cosa cambierò... Thò, ho scoperto Che così non mi sto più bene, Così non sto più bene...”... Thò, me sa che sto a fà er botto anch’io... Thommy mi capisce al volo, E’ da Sabato che m’ha capito al volo, Come al solito non me ne ero accorto... Paghiamo, due pacche sulla spalla ad Ivano Uno sguardo al culo della sua donna “Ma com’è che si chiama?... ... Cazzo di culo che c'ha... pare Che faccia la ballerina...” Uno sguardo "fight!fight!fight!" agli stranieri Lascio Thommy a casa... Son quasi le 5 del mattino E non m’ha ancora chiamato... Mi sa che stavolta lo chiamo io... 27/03/08 |
Non m’importa se mi fermo un pò a pensare, Non m’importa quello che pensano loro, In fondo mi va bene così, Non m’importa se non basta, Davvero, devi credermi, Durante i miei viaggi ne ho passate, Ed in quei giorni mi educavo da me, Crescevo da solo, Dalla gente semplice, e dalle storie sporche, Ho imparato gran parte di quello che ora so, Forse non ne ho passate abbastanza, mi dirai, Forse sono ancora un pò piccolo, Più piccolo di te, sicuramente, Sicuramente non ne ho passate abbastanza, E forse non so ancora nulla, Forse non sono ancora niente, Ma m’incazzo se qualcuno mi dice che non si può, M’incazzo se qualcuno dice che non ce la fa, Questo è quel che son diventato, Questo è quel che sto diventando, A volte non so se sto facendo bene oppure no, Non riesco a farmene un’idea, A volte mi capita di pensare che sto soltanto Perdendo tempo, Penso che sia tutto, o quasi, una mia illusione... A volte penso che forse sto perdendo il mio tempo, Quando mi accorgo che anche nella vita Non sono più in grado di distinguere i colori, Forse non sono mai stato in grado Di distinguere i colori... A volte, lo so, mi rendo conto di fare la parte Dello sfigato, quando in realtà Sono perfettamente consapevole che Pochi oggi come oggi sono in grado Di affrontare la vita come faccio io, Di fare quello che faccio io, Di credere come credo io, Di credere fino a sanguinare, Urlare fino a sanguinare, Ed essere in grado di piangere, Di ammettere, in fondo, di avere paura Senza vergognarsi di rimanere Nudi con le loro paure... Ma a volte non è facile, A volte mi chiedo se davvero sia possibile Scegliere quando si può sognare, Oppure qualcuno vuole decidere questo Anche per me, anche per me... A volte...
22/23 Marzo 2008. |
Il caffé solubile, le due tazze, Il frigo vuoto, la scritta “vai avanti” sul muro, Il letto a due piazze, le sorprese sotto al letto, La porta di camera tua con scritto "Alessia", Le mani ferite, le ferite nell’anima, L’urlo quando colpisci, la testa che oscilla La rabbia sul wall bag, i muscoli che si agitano Sotto la pelle, il sangue sulle mani, La tua spada, i tuoi movimenti, la tua concentrazione, L’arte, l’umiltà, l’onestà e la passione, Tu che non lasci mai solo chi è più debole, La sigaretta dopo la cena, Lo sguardo un pò così... La paura di osare, lo show per piacere, I tuoi fianchi ed il tuo seno appena intravisti E poi sfiorati un mattino mentre ancora dormivi, E poi... E poi mi giro e penso “sono un cretino!”, Lo sguardo, le carezze, le parole, L’odore dolciastro del fumo, L’entusiasmo, lo sconforto, la stanchezza, Il leone, la farfalla, La lotta, i pensieri... “Io sono qui, stringi di più, Io sono qui, te ne sei accorta?” Le telefonate solo per sentire la tua voce, Con una scusa qualsiasi, Il fastidio che ti do, la gioia che mi dai, Gli abbracci rubati, le ore ad aspettarti, Io che ti accompagno a Ciampino, L’attesa alla stazione, e poi scendi, E non è importante quanto aspetti Ma chi stai aspettando, La paura degli esami, Le ore al telefono, Il ricordo di tuo padre, L’amore per tuo fratello, Le storie che mi racconti, Il tuo passato, il tuo futuro, L’eterno presente statico ed immutabile, I tuoi sogni, i tuoi uomini, L’amore per i libri, la curiosità, La paura per gli uccelli, ma non l’aquila, L’ingiustizia del mondo, Le tue fughe, i tuoi dubbi, la tua solitudine, Le mie fughe, le mie paranoie, I consigli di Thomas, La mia paura e poi scrivo qui quello che ti volevo dire, Le mie lettere, i libri mai scritti, anche per te, Il mio inseguirti da quasi tre anni, Il tuo avvicinarti e poi iniziare a correre, Irraggiungibile, anche per me Che in fondo so correre veloce, Ma ti riacchiappo quando ogni speranza è quasi andata, La sveglia al mattino, e ti guardo E penso sempre “sono un cretino!” La prima cena dal Mongolo, non conoscevi la Poesia, E poi Prévert sotto al cuscino, E poi tu mi scrivi che mi vuoi bene, Blake attraverso la web cam a Natale, L’orsacchiotto con i palloncini “Bravo prof!” e non me ne ero neanche accorto, Le mensole, l’armadio, io e Maurizio sudati, Ti lascio sola alla fiera quando hai Bisogno di me, e non me ne ero accorto, Le storie con i tuoi uomini, e ti immagino Mentre fai l’amore La storia con Erika, e mi immagini Mentre faccio cazzate, Le telefonate da Urbino mentre Le telefonate da Torino Mentre mi manchi da impazzire, Le labbra illuminate sul muro, i libri sugli scaffali, Lo specchio storto in camera di Laura, La tua prima mail, il Triskell, Le ciabatte che non hai più messo, La penna, i messaggi che conservo sempre La paura di perderti, la voglia di averti Qui con me quando non ci sei, La gente di Fabriano, Il pronto soccorso con tuo padre, Il motorino nella scarpata, La tua amica che ti salva la vita, L’animazione, l’estetista, Il fidanzato del supermercato, Quello che ti ha portato a Frascati, La scelta della coinquilina, La telefonata da Barcellona, Ti accompagno al colloquio al bar Strega, Il convegno con Morin, I concorsi a Torino, I viaggi ad Ikea, cucinare per te, Ti riaccompagno a casa, Ti passo a prendere ed andiamo in palestra, Lo spazzolino, i capelli, il trucco, Il completino da Peter Pan, le gonne I pantaloni con scritto “farfallina”, Quelli dorati che non si possono vedere La notte bianca, la passeggiata a Nemi, La cena al ristorante Indiano, Al cinema con Laura, Le ore in libreria e credo che ti amo, E quasi te lo dico ma non mi crederesti mai, Ma fondamentalmente non me ne frega un cazzo Di dare un nome alle cose, Perché con te sto bene così, Tania, Fabiola, Margherita, Riccardo, Ma anche Rosella, Jonathan, Rossano e Marco, E Gianni e Maurizio, e tanti di cui E Thommy, Fabrizio, Roberto, Mirko, Ma anche Alfonso, Giobba, Simona, Sylwia, Mondi che si incontrano, ma che non entrano In relazione, il mio, il tuo, Croce e delizia a capodanno, “La belleza es tu cabeza”, L’Apriliana, poi la Nettunense, l’Appia E poi infine via Muzio Scevola, Pensando “come sarà”, E poi la Tuscolana, il Raccordo, La Pontina ed infine la Laurentina Pensando a come è stato, E certe volte non riesco a credere Che sei vera, quando mi siedo Ti vomito tutte le mie paure e tu mi guardi E mi mandi al tappeto, La tesi, il lavoro, i libri, le fotocopie, L’esame di Criminologia, la Marotta, L’esame di Diritto a cui hai litigato, Tania che passa da Roma, poi va in India, Riccardo ed il suo computer, Tu e le tue paure, tu e le tue ali Cerchi delle risposte, Cerchi passioni e sensazioni, Io scendo, vorrei aprire la macchina, Cerco le mie chiavi e dopo 5 minuti Mi rendo conto di averle in mano... Il sorriso sul viso, gli occhi truccati, enormi, Le labbra sporgenti, i fianchi tondi, I capelli da leone, le mani ferite, Il seno piccolo e morbido, la fronte e le orecchie, Le sopracciglia ed i nei sulla schiena, La voce, ed il modo in cui cammini, In cui ti agiti e ti muovi mentre cerchi Una posizione per dormire, i sospiri, Il dondolio mentre ti addormenti, Il modo in cui ti raggomitoli e ti copri, Il modo in cui “ti fai piccola” Le carezze sulla pelle, sul viso, le dita, Le spalle il collo e poi i capelli, I battiti di infinità, Le poesie, la farfalla il leone e la fenice, Le lettere che non ti ho dato mai, La lettera che ti ho scritto, Il modo in cui non ti conosco, Il modo in cui vorrei conoscerti, Il mio blog, I tuoi fogli bianchi, La tua penna nuova, Il volo che farai, Risorgere, spiegare le ali e volare via, Il modo in cui mi mancherai, Dolente, tremante, ardente, Il modo in cui ti cercherò e tu non ci sarai, Il modo in cui scappi, in cui Decidi che non è più il caso, Il modo in cui mi parli di me, Il modo in cui ieri mi hai fatto male Le parole che mi fanno stare male...
21/03/08 |
Post n°161 pubblicato il 18 Marzo 2008 da krymynal
Oggi Oggi voglio ancora riprovare quel gusto Soliti errori Oggi ho i nervi a fior di pelle L’ansia e la paura mi confondono Oggi sono così e non so perché Allora, sai cosa faccio Riempio la mia bocca di parole Che non ti dirò mai Mi siedo su una poltrona Ed osservo il mondo scorrermi davanti agli occhi Ed aspetto che mi porti via... 18/03/08 . . . Non lo so Se vuoi, se vuoi, se vuoi Posso far finta di niente, Posso raggiungerti, posso Conoscerti E sai che posso far finta di niente Che so rischiare tutto Che ti potrei capire.... E’ come dire “non lo so” Come fare quelle cose che non vuoi E’ come recuperare i tuoi pensieri Che hai nascosto nel cellophan E’ come dire ancora “non lo so”... 18/03/08 . . . La parte più nascosta Riesco a malapena a riordinare i miei pensieri A volte non è facile parlarti di me.... Così rimane rinchiuso nel mio stomaco Non esploderà.... La parte non detta di me... Volutamente spento dalle mie Contraddizioni Mi nutro di Illusioni.... Ma una tua lacrima aggrava le mie idee Così risale vorticosa, lenta e silenziosa Ma io, sempre incline a non mollare A non lasciarla andare La sento risalire, rimbomba nella mia testa ...La parte non detta di me.... Come vorrei che i miei occhi Mentissero... Io, incline a non mollare Mentre risale e fa male Fino a quando non scoppierà... 18/03/08 |
Post n°160 pubblicato il 18 Marzo 2008 da krymynal
E intanto fuori piove, sembra non gli freghi niente, E intanto la scienza cura le malattie Ed il treno attraversa la grande pianura Divorando strade d’acciaio e rame, E Fabrizio canta i Creedence Clearwater Revival, La sua donna con la testa appoggiata sulle gambe, E Marzia, Marzia cerca un modo per rimanere Al centro dell’attenzione anche stasera... Ed io... Io non faccio altro che pensare a te... Ed intanto tutti alzano il calice Lui continua a lamentarsi da Torino Lo sento ancora che rimbomba inutilmente nella mia testa, Mentre il Capo, il Capo rimane il solito equilibrista Sui fili del Potere con la P maiuscola, Mentre noi, noi continuiamo a fare Tutto quello che non abbiamo fatto mai, Ed io, io son fatto così, e ancora non capisco perché Ma io, io non faccio altro che pensare a te, Ed i ragazzi alzano nuovamente il calice, I ragazzi brindano ad un’altra battaglia, la prossima, Mentre io attraverso il Paese su strade d’acciaio e rame, E continuo ad essere così, forse sto perdendo tempo, Ma io, io non faccio altro che pensare a te, E tu... tu continui ad aver paura, paura di provare, E tu... tu forse domani ti allontanerai nuovamente Con lo sguardo un pò così... Ma tu continui ad aver paura di credere, Continui ad aver paura di volare, mentre già voli via... Ma mentre Fabrizio canta, Thommy suona, La scienza cura le malattie, il treno divora l’acciaio Lui si lamenta da Torino, l’altro corre sui fili del Potere, Fuori continua a piovere e tu voli via di nuovo, Ed io... Io non faccio altro che pensare a te...
10-18/03/08 |
Ripercorrendo storie di stoffe d’argento e rasi d’India Dita sul corpo che si muovono leggere Condizione di forza dei sensi Ripercorro viaggi di storie lontane, Scivolo negli anfratti più nascosti dei miei segreti Quelli che non ti ho mai raccontato, Per vergogna o per pudore, Aspetto qualcosa che non arriverà mai più, Che mi sta cambiando, mordendo carne e vene Aspettando qualcosa che sembra non arrivare più, Mi intossico nel fumo del mio universo plastico Il mio universo plastico fatto di piogge Colorate come temporali, per il semplice piacere Di immaginare un mondo di fiabe e magie Da poter raccontare, plastico Mentre accarezzo capelli, pelle e cosce.... Morbide umide roventi ardenti Centro delle mie passioni Aspettando che qualcosa di vero mi soffochi Rimango circondato da televisioni giapponesi Draghi cinesi, puttane canadesi L’oceano di pensieri si infrange sulla mia testa Mentre la Luna scende piena Prima dell’alba di un 7 febbraio rabbioso, Graffiante, urlante, straziante, bruciante, Sulla follia che insidia i miei pensieri Gonfio le vene, muscoli fibre e carne, Infilo la maschera più splendida e splendente Per nascondere l’esplosione di odio che è in me, E rituffarmi nel mio universo plastico Non più mio, tra cavalieri sieropositivi Principesse occasionali in sub-affitto, Abitudini, intuizioni, strategie di sopravvivenza Sperimento la fertilità, la assertività, la futilità Interiorizzo l’effetto che mi dà... Il mio viso si colora di nuovi segni, Cicatrici di maschere plastiche, Disegno di vita, romanzo d’essai che racconta Ciò che ero, ciò che sono, ciò che non sarò mai Ciò che sarei voluto essere.... Universo plastico di chiamate, telefoni che squillano Che non squillano, mi siedo, urlo, cerco qualcuno, Cazzo! Qualcuno davanti al quale non nascondo La mia fottutissima fragilità, (sai, l’ho scoperta da poco...) “Sto nel casino, ti chiamo appena finisco” Son le 2 e ancora nulla, non aspetto, non è quello che volevo Non è quello che deve essere, squilla, Pronto, cazzo, cazzo cazzo, sei tu, Non me lo aspettavo, non aspettavo te, Son 2 anni che aspettavo la Tua, di chiamata, cara, Ora ne aspetto un’altra, cazzo cazzo cazzo, E’ troppo tardi, è troppo tardi, sei sul mio viso, Non lo vedi? Sei la piccola ruga ai bordi dell’occhio, Mi fa sembrare più allegro, e forse è veramente così.... Chiudo e intanto cerco un nuovo spazio Un nuovo spazio, sto al centro, e comincia Un processo diabolico circolare rotatorio Per capire, all’interno di una tela Dove cazzo son finiti i colori della mia anima... E intanto luci si infrangono sul mio corpo Anzi, no, rimbalzano solamente, rimbalzano solamente... E vorrei cucire la mia bocca, sta diventando Troppo scomoda: intonazione depressiva... Potrei fermare questi corpi, questi maledetti pensieri Che risorgono dalla cenere originata Dalla tensione erosiva che sta mangiando Una parte di me visceralmente nascosta....
07/02/08
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Ora che piove e fa caldo... Ora che sono arrivato fin qui e mi fermo a pensare Ora che la macchina è distrutta e siamo fuori al buio Ora che le pietre di questa città Mi han consumato le suole Ora che guardare gli altri serve solo a farsi male Ora che ti guardo, che mi fermo a guardarti Ora che sto qua e aspetto che tu mi chiami Ora che il telefono continua a non squillare.. E comunque... anche adesso: cosa c’è di strano? Semplici foglie verdi mentre cammino... Ora che piove e fa caldo Ora che stringo forte stringo forte stringo forte Grigio sangue, sparo, grigio sangue, sparo Ora che non riesco più a parlare, a parlarti, Ora che mi ricordo di te Ora che son arrivato fin qui e tutto mi fa schifo Ora che mi sembra strano pensare a te Ora che non riesco a guardarti Che ho perso gli occhi Che voglio tornare indietro E comunque.... Anche adesso: cosa c’è di strano? Semplici foglie verdi sotto terra....
07/02/08 |
Post n°157 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da krymynal
Verità
Non c’è spazio per i pensieri - Che intanto volano da te – Sarà così reale che non ci crederai - Ma ditemi, forse è vero? Sarà come se cascasse la luna dal cielo Violenta, cattiva, perfetta, ...Forse è meglio cambiare Da una storia che non c’è... Gli amici mi dicono sempre Di stare lontano dal male - E quindi anche da te... E’ come quando ci provavo davvero? Non esiste alcun tipo di verità Violenta, da perdersi, perfetta, da perdercisi...
07/02/08 . . Far Sorridere
Sai.... com’è difficile.... La gente... si aspetta che li faccia sorridere... Tutto è lontano... la gioia e la malinconia Mentre respiri tra le dita, E pensi che gridi alla gente Ma la gente è aria... E ti nascondi dietro un falso sorriso E ti nascondi dietro gli occhiali neri E racconti di quando hai conosciuto Dio E dietro a quegli occhiali neri Puoi piangere, puoi ridere, tanto... ...Tanto la gente è aria... E la mia pelle si squama, si spacca E non si riforma più...
07/02/2008 . . Sogna
Non ne voglio parlare più Il modo migliore a volte è continuare a fuggire Forse voglio solo fuggire, Non ho voglia di parlarne Non voglio dire la verità Non accetto la verità.... Ma le cose che ho dentro non cambiano mai Le cose che ho dentro non cambieranno mai Tutto quello che vedi, che mi circonda Per te – forse – sono solamente un mondo di noia Per me, si tratta di un uomo – ripeto - un uomo - Che sogna, in un mondo che affonda...
07/02/08 . . Non fa parte di me
Non fa parte più di me Tu.... tu.... guardami e colpiscimi Non fa parte più di me E non ho più paura di dirlo Ti guardo negli occhi e non mi giro più Un attimo eterno, perfettamente sostenibile... E non fai parte più di me... 07/02/08 |
Post n°156 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da krymynal
Solitamente dopo ammetto, ... solitamente dopo un pò lo ammetto... Oh sì! (e forse questa volta ammetto che voglio parlare-vomitare solo di me, e forse stavolta parlare di me non è un pretesto dietro il quale nascondere me in relazione ad altre persone o a qualcos’altro) Solitamente rivivo, rivivo forte i colori Tutti i colori dei miei dolori, Aspettando il momento di rivivere I colori senza i dolori... giocattoli rotti... Ma adesso... L’ho sempre fatto e sempre lo farò, Gira ancora, gira come la mia anima..... Amante da quattro soldi, aspetto su un lato della strada, Come se avessi una bomba nascosta da qualche parte E prego perché non esploda Perché tempo fa mi sarei potuto controllare, Tempo fa ero veramente un figo, In realtà "tempo fa" non esiste, e forse mi sono inventato tutto, Perché mi piace inventarmi storie sempre nuove ...Ma credo che tempo fa mi sarei potuto controllare... Oh, è necessario creare un diversivo, Non trovo più il mio cappello a tre punte, E’ necessario giocare al mio solito gioco, Andare in scena, indossare la maschera del folle, Diventare una persona, essere un nessuno che è qualcuno, In un mare di nessuno, vi prego coloratemi come volete voi!!! Necessario giocare il ruolo del folle... ... Quanto mi pesa questo gioco .... .... quanto inizia a pesarmi... Non ricordo più come si mima la pazzia, cara, Riesci a spiegarmelo almeno tu? Tu che sei una pazza (e ti amo per questo, ora come allora è sempre stato così... ...mio dio...) Ma torniamo a me... ho una calibro 16 sotto i vestiti E prego perché tempo fa mi sarei potuto controllare Oh... ci sono dentro fino al collo.... ma dove mi trovo? Ho un’amante da quattro soldi che continua a chiamarmi Mi spiega alcuni giochi di cui vorrebbe rendermi partecipe Allora io la ascolto al telefono, è molto precisa Nei particolari, perfezionista, cura i dettagli, come sempre, Allora io metto la mano in tasca ed accarezzo La mia calibro 16... ...Questo gioco inizia a pesarmi... Ci sono dentro fino al collo ma non ricordo più dove mi trovo, Mi sveglio la notte e non capisco chi ho accanto... La mia mano in tasca è così determinata e discreta Mentre prego qualche Dio di farmi ritrovare il controllo... Perché a volte non riesco a ricordare nulla tranne ....gli sguardi... gli sguardi... gli sguardi.... Un flusso costante di pensieri che arrivano Un pò da ovunque, come farfalle, foglie verdi Gialle, rosse, foglie in inverno che scivolano via, E non so più, non li scaccio, no... Mi aggrappo ad un filo ed aspetto che la corrente di pensieri Mi trascini e mi conduca verso.... Non so... ....Rimane sempre qualcosa da vedere Da scoprire da vivere... Eppure un giorno ricomincerà tutto, ancora una volta, Ancora una volta... Ma tempo fa mi sarei potuto controllare Tempo fa sarei stato in grado di smarrirmi, Si... sarei ancora stato in grado di smarrirmi, Di perdermi, di essere folle, di essere la maschera.... Sarei stato in grado di volere bene Avrei potuto volermi bene... Tempo fa... tempo fa... tempo fa...
01/01/08 |
Un pomeriggio in cui ho trascinato I miei dubbi, pensieri, sospiri In una stanza semivuota... Confesso che per qualche minuto, Forse qualche ora, mi son perso Fra le pagine di un libro, regalatomi, Intrise di scritture di viaggi, sogni, mondi, Confesso di essermi perso nel leggere Alcune dediche, parole di sogni Sognanti accarezzati da dita Masticate nella tenerezza della debolezza Confesso che sul mio letto oggi ho pregato, Da pagano ho pregato chiunque fosse in grado Di portarmi altrove, lontano da qui, Un pò di serenità che staccasse il filo, Il flusso dei pensieri che graffia l’interno Della mia testa facendomi immaginare Colori odori dolori, un impatto Che oggi non sono in grado di sostenere... Confesso di aver chiesto a chi Eventualmente mi ascoltava di portarmi In un luogo in cui mi ricordo di Essere stato così tanto tempo fa Che quasi ho dimenticato, In cui il cielo era livido ed il vino era sangue... Ed ho proseguito leggendo tutte le dediche Dei miei libri, Confesso che la cosa mi ha preso Buona parte del pomeriggio E non solamente pochi minuti... Alla fine son rimasto seduto con il dispiacere Per tutte le cose che ho fatto Le illusioni, le bugie, le delusioni che ho dato Tutte quelle cose in cui son riuscito E quelle in cui ho sbagliato, Ed ho capito che continuerò a vagare a lungo Nei miei sogni....
01/01/08 |
Ci son di quelle sere che sembrano più dure, Di quelle che ti siedi lì e ci fumi su Finché il fumo non ha cancellato via anche L’ultimo pensiero... E la luna è una salvezza che mi salva Entrando dalla finestra nella mia stanza Dolce luna... Ora e qui non ci sei, e come faccio Ad incontrarti in mezzo a tutte queste facce E non ci sei, e forse non ci siamo visti mai...
(Perché a volte non c’entra un cazzo chi sei A volte non c’entra proprio un cazzo... A volte penso se chi mi dice ti amo sappia veramente Chi sono, o ricorda solamente come mi chiamo...) 27-31/12/07 |
Post n°153 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da krymynal
Così dal nulla, mi ritrovo seduto in un fast food Indaffarato tra carte e cartoncini A pensare in silenzio a quanti inferni Probabilmente non più di quanti Ne abbia superati chiunque altro, Ma io ricordo in particolare i miei... Sopravvivere ai casini è cosa da tutti i giorni, Uscire sani e salvi da tutte le battaglie Gioventù, maturità, donne, ospedali, gente Che se ne va, mani sul viso, calci sulle palle, Balli intorno al fuoco e migliaia di cose senza importanza... Ora, nel fast food della grande stazione, Nella grande città, ho questa strana sensazione Di vuoto e inutilità, di merda e di schifo... ...Oggi ho comprato un libro di cui Non mi fregava assolutamente nulla, ma l'ho comprato Soltanto perché ho trovato scritto a mano Il pensiero di una battaglia, di un ragazzo E della sua donna nella grande città, Un pensiero che taglia e che fa più o meno ...e... Ora come allora, mi ritrovo seduto in un fast food Indaffarato tra coca e patatine, A pensare in silenzio a quanti inferni Probabilmente non più di quanti Ne abbia affrontati chiunque altro Ma io ricordo in particolare i miei e fanno male... (E a volte tutto è nero, e a volte voglio uccidermi, E a volte voglio uccidere proprio te, E a volte mi ritrovo risucchiato nella crudeltà di Una ossessione che impallidisce nel mio viso E cammino come ipnotizzato verso il ponte Più alto che troneggia sulle valli di madama Angoscia, Ma questa è un’altra storia...) E passo in rassegna combinazioni del cazzo Di pensieri del cazzo che con un soffio svaniscono, Ma c’è qualcosa che gira gira gira e non si ferma più, Qualcosa che ha preso vita per non fermarsi più E nell’estasi mi blocca nella sua irresistibile musicalità... E anche io ho delle colpe che non posso eludere, E anche tu hai delle colpe che non puoi eludere, E tutti quanti abbiam colpe che non possiam eludere... A volte mi chiedo se è vero che non credo A volte rivedo me stesso da quando son nato fino a ieri Mi rivedo in ciò che è stato e che non è stato, E la notte il pensiero, già nel fast food, penetra Nella mia intimità, si insinua lentamente, Dolente strisciante ardente, come veleno logorante, Svela i veli della mia sensibilità... E la traspirazione aumenta, la respirazione si fa Affannosa... E senti che l’incantesimo si spegne poco a poco Con la vaga decadenza di un corpo che si abbandona... 13-14/12/07 |
Dei visi, delle figure.... Dei figuranti da cancellare Colorabili in maschere mute Si sformano, si alterano Malintesi attesi appesi rovesciati Ed è il fuoco che era lì, presente, per... Ma il fuoco nessuno lo vedeva E nel deserto ho dubitato, Dubito dei dettagli e mai dei doni Delle nude, dei corpi.... Dei corpi, degli spiriti mi ritornano In ricchi decori di scene e arene Gli spiriti ritornano, prego, Prego, fate come se foste a casa vostra, E, mia regina - mia regina!!! - Mia regina, tutto diventa così opaco, Ma ho amato, ho ben amato Quei due o tre schiaffi e Sopratutto il tuo ultimo bacio, Il fuoco, il rumore per meritare il silenzio Nei visi, nelle figure, Per quanto ci si possa avvicinare Non possederemo mai nulla, Quando ci avviciniamo alla fine, Infine, per quanto ci si sforzi Non possediamo niente... Se tutto scivola tra le nostre dita I fili che ci tengono Son sempre gli stessi Non c’è niente da dire, Da sempre, è stato così... 08-09/12/07 |
Ha la testa tra le nuvole E le stelle dentro gli occhi E balla esplodendo in sogni Che tiene nascosti dentro Ha il vento nei capelli Ed è come la luna che brilla forte E balla con un sogno dentro Perché crede negli angeli E nella volontà degli dei E crede che un giorno andrà meglio Balla nella nebbia magica E crede che l’amore sia la vera legge Che governa il mondo e fa girare i cieli Perché è una bambina delle stelle Una bambina nata in paradiso Ed è piena di promesse Ed ha una mano poggiata sul cuore E sta ballando nella luce della luna Ed ha la testa fra le nuvole Ed ha la testa piena di segreti e di promesse Persa nella fiducia che “l’amore vincerà” E sta ballando nella luce della luna E' un regalo degli dei, E' un regalo degli dei e sta ballando per noi... 07/12/07 |
Oggi mi sembra di non saper più come fare Oggi ho perso la lingua, Mi sento spento, mi sento stanco, Non riesco più a spiegarti cosa mi manca, Cosa sento, mi stanco facile, mi sparo addosso, Oggi ti tocco ma non ti sento, Oggi ti guardo e ti attraverso, Non ti riconosco, non mi riconosco, Non mi accendo, mi sento spento, Oggi sono sporco dentro, Oggi sbaglio tutto, oggi mi crolla tutto, Oggi mi siedo al buio e aspetto che passi Oggi mi fai più male, mi fai più male, Allora mi siedo al buio e aspetto che mi passi...
07/12/07 |
Non è divertente quando inizia a scomparire tutto Scompare tutto quello in cui hai creduto? Non è divertente quando non credi più a nulla? Quando tutto ciò che era così sicuro, Così sicuro inizia a scivolarti tra le dita? E guardo fuori dal finestrino la grande città che si allontana.... Non è divertente quando sei sempre in fuga? E voli così in alto, ma l’unica cosa che riesci a sentire E’ la paura di cadere, perché se sali così in alto Allora devi necessariamente ricadere giù... Non è divertente quando gli amici Disprezzano quello per cui stai lottando? Non è divertente quando ti atteggi a “numero uno” Ma in realtà sei il primo a non credere In te stesso? Non è divertente per un cazzo! Non è divertente per un cazzo! Non è divertente! E pensi “è solo una figa da scopare E’ solo una figa da scopare ed un buco di culo!” E ti illudi che per te sia solo una figa da scopare E ti fa troppo male pensare che sia solo una figa da scopare Non è divertente per un cazzo! Non è divertente per un cazzo! E l’altro giorno una persona è venuta a parlarmi Mi guardava, mi parlava ed io osservavo le sue labbra Che emettevano suoni indistinti, ovattati, Poi ho perso il controllo e la mia mano ha attraversato il vetro Non è divertente quando non trovi più la tua lingua? In qualcosa che punge e fa male... Io non parlo più da un pezzo, E non l’ho neanche sentito, era così veloce! Non è divertente per un cazzo! Non è divertente per un cazzo! Ma non è divertente, quando forse ami qualcuno E pensi che forse non hai mai amato nessuno Perché forse hai amato l’idea che ti sei inventato di qualcuno Non credi di aver bisogno di qualcuno? Tutti quanti abbiam bisogno di qualcuno Tutti quanti abbiam bisogno di un pò di tempo da soli Tutti quanti abbiam bisogno di inventarci qualcuno Non credi di aver bisogno di inventarti qualcuno? Non credi che sia già ora di distruggere l’idea di qualcuno? Nessuno ama qualcuno... Non è divertente per un cazzo! Non è divertente per un cazzo! Non è divertente! Quando distruggi, rompi tutto quello per cui stai lottando E ti senti come se avessi bisogno di una pistola Perché cammini così marcio dentro E ad ogni passo attraversi un vetro Che si frantuma ed inizia ad entrarti dentro! Non è divertente per un cazzo! E cammini in una città che non conosci Osservando le foglie che si posano sulle tue scarpe Ed è così divertente, così divertente! E non vedi più in là del tuo naso Perché sei affondato nel fango Non è divertente per un cazzo! Non è divertente per un cazzo! Non è divertente! 22-23/11/07 |
La Luna è piena stanotte e forse avrai Nuovi sogni, speranze ed incanti Mentre io resto a discutere dentro me stesso... Ed al tuo risveglio forse il cielo brillante Ti guiderà alla ricerca delle risposte che cerchi Da anni oramai... e domani il vento morbido Scorrendo fluido come il destino che Entra tra i tuoi capelli ti accarezzerà le labbra E la pelle... E amore mio, lo sai che le domande che ci facciamo Sono sempre le stesse, sono sempre uguali, Che sia giusto o no, sembra che il destino Sia scritto dentro un libro che solo Dio conosce... E tu passeggi disegnando incanti Cercando risposte nei racconti che ti circondano, Racconti di amori fiori prati e colori, Racconti che finiscono sempre bene, ma tu Passeggi per la città e piano Ti rinchiudi nel tuo libro di fiabe oniriche Descrivendo la vita con le poesie del tuo sguardo... Ma so già che te ne andrai Dipingendo in quadri di mille colori Le tue incertezze, e te ne andrai Portandoti via tutte le tue favole, Chiuderai gli occhi verso il cielo Decidendo forse di non parlargli più A portarti via da noi, via da qui Mentre continui a salire immergendoti Nel blu, nell’incanto di un limpido Cielo di magie... E così il vento si alza e ti porta via da qui, E rimane la mia fantasia Che continuo ad ascoltare, Un’eterna promessa di incanto e magia senza età, Mentre tu continui a salire avvolgendoti Nel limpido cielo di magie Disegni con le nuvole le immagini dei tuoi sogni, E te ne vai... 19-20/11/07 |
Pelle ed ossa
Lo sguardo pieno di rabbia, mi guardo intorno, Sembra quasi che controllino i miei movimenti, Sembra quasi che possano leggere i miei pensieri, Sembra quasi che vogliano anche impedirmi di camminare... Ma nascosto dalla mia gabbia musicale, continuo a camminare, Come quando a pelo d’acqua le orecchie ascoltano Il vero silenzio, momenti necessari per guarire Il malessere eterno del non ascoltarsi... ...Viaggiando tra le mie paure Rimpiango la mia ingenuità incosciente... Senza vergogna, il buio mi segue, mi scruta, mi spia, Mi si avvolge intorno e mi nasconde dagli sguardi, Intorno a me semplici foglie verdi che cadono Ora salgono, ora scendono, si appoggiano sulle scarpe Tradito da me stesso, perdo il controllo, ma senza rimpianti Continuo ad essere pelle ed ossa dentro di me... ...Ma non mi accade nulla, e non sento nulla.... E anche adesso, cosa c’è di strano? !!Guarda, osserva bene la differenza che corre Tra l’essere Uomo ed il calpestarsi Credendo sempre che tutto va, che tutto passa!! L’Anima è un fiore che nasce dentro me, senza gioie nè perplessità, L’Anima è un fiore che cresce dentro me, e accetta la semplicità... Ognuno ha bisogno - anch' io ho bisogno - di parlare Posto di fronte all’evidenza della mia notevole fragilità! E anche adesso, cosa c’è di strano? Parole senza soluzione calmano le mie paure. Anche se non riesci a capire come mai, Rimango sempre pelle ed ossa dentro...
16-17-18/11/2007
SO-LOW
Forse sei il senso di tanto amore, Di quanto tempo hai perso, credendo che avesse un senso Seguire qualcosa nuotando nella liquidità del suo significato, Forse sei il senso di come adesso ti sentirai... Parlami, so che hai qualcosa da dirmi, Parlami, tutti abbiamo bisogno di parlare a volte... La liquidità di uno sguardo svanisce in un attimo, Ed è questo attimo a farmi capire che La sensazione può essere così forte.... Qualcuno ti rappresenta in questi giochi di maschere Qualcuno che mi osserva e mi parla con la tua voce Ma non ti assomiglia... Parlami, so che hai qualcosa da dirmi, Parlami, tutti abbiamo bisogno di parlare a volte... Eccessivamente distratto dalle mie mancanze e imperfezioni Totalmente avvolto so-low su me stesso Non so ascoltare né tantomeno rassicurare... ...Niente a cui appartenere... “Vorrei darti tutto il mio meglio Ma sono incapace anche e soltanto di guardarti Negli occhi... Vorrei darti tutto il mio meglio Ma il peso delle tue - e mie - insicurezze
18/11/07 |
Quando le nuvole, finalmente, dopo un lungo viaggio Coprono il cielo, invenzioni di stelle e mosaico di luci, Non riesco più a immaginare, ricordare cosa c’era dietro... Quando ogni tanto si diradano, al di sopra il cielo notturno E’ strano e alto, non ho mai visto in vita mia un cielo Così strano e alto, sembra che stia per separarsi dal mondo E dagli uomini, così che alzando la testa non lo vedano più... ... ...La sera scompare e strani pensieri avvolgono la mia mente... ... “Perché non andiamo lì? voglio sentire qualcosa di infinito, Perché non osiamo? dopotutto rimane solo... l’eternità?” ... “Perché non sogni insieme a me?” ... Non ci sono né croci né dolori, e il tempo si ferma, In un paesaggio senza alberi, in cui la foschia Sorgendo da lontano, sembra disegnare un’illusione Solo per me... ... E’ il tempo del cambiamento, in cui la vita sembra così strana... ... “Guardami negli occhi, riesci a vedere la verità?” ... A volte può capitare che ti senti perduto e solo, in quei momenti Sensazioni quasi sconosciute arrivano più forti di prima... ... Gli angeli volano sui venti del tempo, aspetti che Bussino proprio alla tua porta, forse stan già bussando.... In quel momento senti solo il bisogno di essere libero Da tutto l’odio che hai trattenuto, che senti ancora dentro... ... “Guardami negli occhi, riesci a vedere la verità?” ... “Lascia che siano i miei sogni.... Lascia che siano i miei pensieri.... Tutte queste cose dentro di me, Un giorno di troppo Un anno di troppo, Forse l’ho sprecato per niente...." ... Non ho mai capito, mai realizzato Che la verità è dentro ogni uomo E tutti possono vederla... ... “Ascoltami adesso, Son vicino a te, Mai sentito così vicino prima...” ... Il carosello scorre velocemente, Puoi ancora sentire il delicato scorrere Delle note accarezzare l’aria.... Cerca di godertelo finché dura, Ogni momento è come oro, Lo ricorderai quando la forza e l’energia Saranno ormai scivolate via dalle tue vene... E il senso di questa vita, alla fine, lo sai, E’ vivere e poi morire, Realizza al meglio i tuoi sogni, difendili, Sono il mondo in cui siamo liberi E poi vedrai, tutto il dolore e la sofferenza Un giorno saranno lavati via dalla pioggia Arriveranno gioia e serenità Le possono trovare tutti, sai? Non sentirai più alcuna paura... Le troverai dentro te, Dopo tutti questi anni che hai passato piangendo... ... (Sai.... a volte... - ma questo non c’entra nulla - ... A volte capita che finché sto in silenzio, Provo un senso di pienezza.... Appena apro la bocca, Invece, avverto il vuoto.... Ti è mai successo?...) 02/11/07
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Lei stava sempre un pò giù, un pò così, Si limitava a guardare lo spettacolo, Fiumi di effervescenze e fantasmagorie, ma lei Restava lì, sempre immersa nei suoi pensieri, (“Cosa avrà mai da pensare questa qua!” Si chiedevano alcuni, che non capivano proprio) Ma lei non entrava mai in scena... Ogni tanto ci pensava, capiva che era ora Di lasciarsi quella fottuta vita dietro... Un giorno stavo a casa sua e le dissi qualcosa Del tipo “Piccola, dovresti iniziare A buttare queste stupide nozioni fuori dalla tua testa...” Ma ora come allora lei passa le sue sere da sola, In camera sua è sola anche quando intorno La città festeggia e la gente balla e urla... Dioniso abbraccia la città con la sua ombra orgiastica Ma lei rimane stretta ai suoi pensieri, li abbraccia forte Anche quando non dovrebbe, quando non vorrebbe proprio, E spesso si lascia andare al pensiero di quando ci lascerà, Sognando di essere mille miglia lontana da noi... ...Niente sembra più trattenerla in questi posti... Un giorno il suo capo le disse “ascolta, piccola! Hai sempre lo sguardo perso nel vuoto, Da nessuna parte così... Perché non puoi sentirti Felice come tutti quanti qui al Bar Strega?”... Stronzate! Uscendo dal lavoro la incontrai, stava un pò così, Ora come allora le dissi e le dico “butta al cesso queste Stupide nozioni, piccola, buttale dalla finestra, Chi ti credi di essere, chi ti credi che gli altri siano? E allora, una buona volta ascoltami: Apri le ali e vola via, vola via, sbattitene le palle, Apri le tue piccole ali, prendi le tue cose, Perché sai benissimo che puoi fare di meglio, Puoi fare meglio di così, meglio di tutti loro, Quindi apri le tue ali, e vola via Perché sei una donna libera...” 14/11/07 |
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RABBIA!
Parlami! Non hai niente da dire?
La nostra splendida cura
E' una brutta malattia, paura!
O comoda indifferenza... guardami!
Ho sempre il sole negli occhi, maschere!
Voglio capire, mentire, soffrire...
Rabbia che libera, salva, purifica
E spara dritto al cuore!!
10 ALBUM
- Keeper of the Seven Keys II, Helloween
- H.U.P. Live in Catharsis, Marlene Kuntz
- Ain’t Life Grand, Slash’s Snakepit
- Eneide, Litfiba
- Solo un grande sasso, Verdena
- Siam tre piccoli porcellin, Afterhours
- Terra e libertà, Modena City Ramblers
- Mantra, Ritmo Tribale
- Aprite i vistri occhi, Litfiba
- Waiting for the Sun, The Doors
20 CANZONI
- Serial Killer, Slash’s Snakepit
- You always walk alone, Helloween
- Frequency, LA Guns
- Eternity, Stratovarius
- Ape Regina, Marlene Kuntz
- Over the edge, LA Guns
- Centrifuga, Verdena
- Amara, Ritmo Tribale
- Ninnananna, Modena City Ramblers
- Nuotando nell’aria, Marlene Kuntz
- Rapace, Afterhours
- Quicksand Jesus, Skid Row
- Double talkin’jive, Guns’n Roses
- Tziganata, Litfiba
- Drunken Sailors, Noir Désir
- Luna, Litfiba
- Spanish Caravan, The Doors
- Last Dance, The Cure
- Blood on blood, Bon Jovi
- Pazzo, V.M. 18
Inviato da: puzzle bubble
il 03/05/2012 alle 16:49
Inviato da: Ali_di_Farfalla84
il 16/10/2008 alle 10:28
Inviato da: Anonimo
il 11/10/2008 alle 00:15
Inviato da: piccolabarret
il 01/10/2008 alle 09:42
Inviato da: Ali_di_Farfalla84
il 07/08/2008 alle 09:50