IL MIO PIANETA

L'ERRORE...ottavo capitolo

Paquito,ammogliatosi da poco e in attesa di diventare papa' sobbalzava nella mente a Gianna sfogliando vecchie  foto che lo ritraevano assieme a Steven  nel locale dove aveva festeggiato la sua laurea.Cugino di secondo grado di Steven era noto per le battute spontanee ,sempre prontissime e giuste in ogni occasione ,spesso contaggiava anche chi per carattere è restio al sorriso,l'altra sera però il primato di mattacchione e classica persona che fa morire per ogni suo aprir bocca è venuto senza ombra di dubbio abbattuto da Marzia che inverosibilmente per la naturalezza e la" tomicità" di come fece ridere Gianna dal cuore resterà nella storia il discorso dell'aiuto della madonna di halloween.

Marzia,delusa dall'incontro della suora per la fondazione per l'impiego, dove ancora una volta l'età le poneva il limite dei sogni,ribadiva a Gianna ciò che le aveva scritto in sms la mattina precedente ovvero che erano brave tutte e due a raccontarsi frottole ,a sfuggire dalla scomoda realtà...quante volte lei dopo aver osservato l'immobile soffitto telefonava a Gianna spaccandole il cuore dicendole senza mezze misure che voleva farla finita...e Gianna a sua volta che rifugiandosi nel mondo di alice o al paese dei balocchi non l'accettava proprio questa realtà fatta di visite velenose e di pugnali spinti nel profondo da conoscenti invadenti e privi della cognizione del vocabolo educazione...metteva da parte l'amica rinchiudendosi in se stessa...

Marzia, le stava provando tutte per aiutare Gianna a non impazzire,parlavano da ore a telefono di lavoro ,della famiglia , degli eventi dei prossimi mesi prima di natale ma nulla faceva distogliere Gianna dalle domande incessanti che le girano e rigirano nella testa:

...se afferma che non mi esclude dalla sua vita e che sono "importantissima", perchè ancora silenzio? cosa stà succedendo? come posso raggiungerlo rispettandolo?

Ai vari tentativi persi e invani di distrazione ,Marzia raccogliendo i riccioli spenti e non uniformi dei suoi biondi capelli (come la sua voglia di essere al mondo) con la prima matita a disposizione ,scroccò le dita e senza dire a Gianna smettila di far finta che non stai piangendo e che vuoi camuffarti dietro al soffio del naso dovuto ad un raffreddore che non hai ,esclamò parole che ripensandoci lei stessa non avrebbe mai immaginato di dire:

 ...ascolta, io lo so cosa hai,so cosa c'è che non va...non c'è modo di comunicare? non hai mezzi e fondi per un "tet a tet" ? prendi come i vecchi antichi penna e calamaio e scrivi ...(la voce si faceva più incalzante e si palpava il suo fervore) pensa ad un pacchetto da spedire, na lettera,na raccomandata che so... un dono, un regalo ,un nome ,un compleanno ,un evento, na madonna ,n'halloween...

L'ultima  "n" Marzia nell'imprecare non l'aveva scandita e ad entrambe la "congiunzione"  fu questione di secondi e nacque così a spezzare l'angoscia e l'impossibilità di restare serene:

"LA MADONNA DI HALLOWEEN " quella che accompagnerà (si spera) il progetto,il piano ,il dare il modo per non continuare ad impazzire per la "finitura cimitero informatico-telefonico",esso ha bisogno di tempi, costi e come sempre organizzazione meticolosa ,sfida che Gianna non rifiuterà e prenderà come sempre di "petto".

Ci si ricamò poi sopra ironizzando sulla firma del direttore del negozio che provvedeva al presente da far recapitare in maniera assolutamente priva di sconvenievoli incidenti di percorso come mani sbagliate dei colleghi o peggio ancora sospetti per Diana,al titolo da prendere, alla giusta dicitura,tutto doveva essere studiato nei minimi dettagli e a questo Gianna aveva già un'imput...in fondo i sentimenti per Mario mica sono noccioline???

continua...che rumore fa la felicità ?