cozze: che fare
DI COZZE DI DONNE DI POLITICA ED ALTRE STORIE
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Post n°341 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da io_contro_le_cozze
Tanto rumore per nulla Leggo sui giornali ed anche sui blog delle offese rivolte a quella splendida donna che è Rosi Bindi. Da quel che io ricordi, da sempre è stata un pò ridicolizzata per il suo aspetto per nulla curato, per il suo modo di fare un pò goffo, saranno ormai una ventina d'anni e più che va avanti così. Certo, se fossi io al suo posto, visto lo stipendio percepito (e non sono certo 1000 euro) andrei qualche volta in più da un parrucchiere, da un estetista, mi iscriverei in una palestra, centri benessere e chi più ne ha più ne metta. Poi mi farei vedere anche in dolce compagnia. Ma siccome pare che le prese in giro nei suoi confronti non la scalfiscano minimamente, chi si sente offeso ORA, sono altre donne, non la diretta interessata. Già, infatti il presidente del consiglio mi sembra che l'abbia apostrofata come "una zitella petulante" e le abbia detto anche che è "più bella che intelligente". Quest'ultima frase, forse pochi lo ricorderanno, fu detta sempre nei suoi confronti da Vittorio Sgarbi ma come tutte le battute a lei rivolte, è passata in osservata. Ora, tutte le donne d'Italia si sentono offese, tutte con questa "coda di paglia". Ma queste stesse donne dove erano quando quella rosicona "fatta" di chissà cosa della Guzzanti, urlava da un palco che una donna attuale ministro, pratica "fellatio" ad alcuni esponenti politici? Erano sotto al palco, si gongolavano.. Nessuna gridava allo scandalo, tutte approvavano. Già, perchè in Italia è facile fare dei polveroni, sentirsi offese "a convenienza", fare tanto rumore per nulla...
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Ciò per dire che aborrisco ogni forma di censura.
Mi chiedo una cosa, però: che bisogno c'è di incazzarsi tanto perché han bocciato il Lodo Alfano, che bisogno c'è di sentirsi vittima di vessazioni e persecuzioni, quandi si è certi della propria innocenza ed ancor più certi di riuscire, come sempre, a dimostrarla?
O NO!?
Sulle questioni di principio non discuto; ciascuno ha i propri principi.
Ma, cittadini di uno stato democratico, mai dobbia,o dimenticare che la propria libertà finisce dove comincia la libertà degli altri.
Senza allusioni, ma solo con fatti, se un pedofilo è pedofilo, si chiami pure Polansky e sia un genio, va punito come pedofilo. Se un corruttore è corruttore, si chiami pure Loene, va punito ed estromesso dal potere democratico, come si fece.
Non vedo perché le alte cariche, in uno stato di diritto, debbano esser sospesi dal giudizio, a scapito di chi da un reato, o presunto tale fino a prova definitiva, abbia subito danno; no vedo perché qualcuno debba rinunciare al diritto di giustizia solo perché chi si presume abbia leso rivesta una di quell quattro cariche.
Il libero cittadino elegge i suoi massimi rappresentanti in libertà, ma ha il diritto di aver vertezza che, se quell'eletto trasgredisca la legge, l'organismo giudicante, che il cittadino rappresenta, abbia facoltà e libertà di giudicare ed iterrompere, per diritto e rispetto dell'elettore, quel mandato conferito, o ricusare nella dimostrata innocenza quell'accusa e rafforzare la pubblica fiducia.
Fini faccia da esempio.
poi sia chiaro, berlusconi può fare tutte le cose le vuole, tra cui mettere in crisi il sistema democratico e infrangere la legge, però poi per oni cosa sa che deve risponderne nelle sedi opportune, nel caso della bindi di fronte all'opinione pubblica.
ciao e grazie della visita
p.s.: ricordati che la satira di natura è volgare nei termini. solo alla legge deve rispondere, a nient altro, altrimenti non è satira, è altro.