Creato da: seesky_a il 17/06/2006
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A MARCO.....ORA SOLCHI I CIELI GRANDI DI VITTORIE SINCERE

Post n°5 pubblicato il 19 Giugno 2006 da seesky_a

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SI ORA MARCO E' IN CIELO E CORRE LIBERO E SINCERO I SUOI OCCHI OCCHI DI TANTI CHE SUBISCONO SOPRUSI ACCANIMENTI............. UNA LACRIMA MI SOLCA IL VISO LO SQUARCIA IN DUE...................... TUTTI IN PIEDI PASSA IL PIRATA .

MARCO SE AVESSI POTUTO SAREI VENUTO IN QUELL'HOTEL A FERMARTI A DARTI UNA SPERANZA A DARMI UNA SPERANZA, MA ANCH'IO IN QUEI MOMENTI STAVO SUBENDO L'ACCANIMENTO DELLA SOCIETA' NON POTEVO QUASI CAMMINARE........ SAREI VENUTO A CONFORTARTI A CERCARE DI FARTI SORRIDERE PERCHE' NONOSTANTE GLI ALTRI MOLTI DI NOI CREDEVAMO E CREDIAMO IN TE......................

CIAO MARCO A PRESTO............... TONY

L'ultima Salita 22 maggio 2003 tappa di 188 km

Quando, da Lecce, sabato 10 Maggio 2003, parte la nuova edizione del Giro d’Italia, i favoriti sono Stefano Garzelli, Gilberto Simoni e Francesco Casagrande.

Pantani arriva da un 2002 da dimenticare: nessuna vittoria di tappa; escluso dal Tour da fasulli perbenismi degli organizzatori che ritenevano che la presenza di Marco alla Grande Boucle potesse danneggiare l’immagine del Tour stesso; perseguitato da giornali e tribunali, a caccia, di sensazionalismo i primi, di fama gli altri; indignato dall’arrivo a casa, proprio nel giorno di Natale, di un avviso di garanzia con tanto di ’’Sinceri Auguri’’.

Marco si presenta al Giro con poco allenamento e tanta tristezza, ma è sempre il Pirata, e anche dalle situazioni più difficili riesce a trovare la forza per andare avanti, forza, frutto di rabbia e orgoglio allo stesso tempo, dettati da sciagure che non gli sarebbero dovute capitare.

Nella dodicesima tappa, il Giro arriva sulla salita più attesa del 2003: il Monte Zoncolan, che per la prima volta ospita una tappa. L’ascesa è ai limiti dell’umano: nei tratti più erti si arriva a toccare una pendenza del 22 una salita più che degna per un’ impresa di Marco, che intanto nei giorni precedenti, aveva dichiarato di voler correre una tappa delle sue; a noi tifosi, entusiasti di queste parole, sempre più convinti del grande ritorno di Marco, non rimaneva che accendere la tv e attendere la realizzazione della promessa.

All’ inizio della salita, comincia a serpeggiare dentro me una fiduciosa speranza, il Pirata è nel gruppo di testa con i migliori: la maglia rosa Simoni e i pretendenti alla vittoria finale, Garzelli e Casagrande.

Dopo poco Simoni attacca, con uno scatto che lascia poche probabilità di scampo ai suoi compagni di fuga e a Wladimir Belli, in testa alla gara da solo. In poco tempo Belli viene agganciato dalla maglia rosa e Simoni se ne va.

Garzelli, Casagrande, Popovich e Marco, non sembrano reagire, comincio a pensare che Marco oggi non c’è, mi consolo dicendomi che la tappa dove voleva regalarci il sogno è un’altra, cerco di trovare motivazioni, di pensare a quali potessero essere i pensieri del pirata, forse la salita per lui è più dura del previsto. “No, non si può pensare questo, no Paolo”, mi dico, “per Marco più la salita è impegnativa più è felice di affrontarla”.

Inizio a pregare Marco stesso e lo esalto, come se potesse sentirmi, dicendogli che ce l’avrebbe fatta, spero che lo assalga quella voglia di abbreviare la sua sofferenza, come proprio lui diceva, spero che lo domini quella voglia di battere la salita, DI DIMOSTRARE CHE LUI E’ PIU’ FORTE DI TUTTE LE SALITE E ANCHE DELLO ZONCOLAN… spero che gli scatti quella molla che ha nella testa e nelle gambe, SE SCATTA QUELLA VOGLIA, NESSUNO E’ PIU’ IN GRADO DI CONTENERLO!!!

Poi quasi mi avesse sentito, accade ciò che non credevo più potesse accadere: nel momento in cui nessuno più se lo aspettava Marco si alza sui pedali, parte e scatta, ed è ancora una volta GRANDE Una rasoiata secca, bruciante ed irresistibile che aveva già fatto crollare in situazioni diverse Indurain, Tonkov, Ullrich ed Armstron. Bulbarelli inizia a alzare il tono della voce, io mi ritrovo in piedi davanti al televisore, urlando come un assatanato, travolgendo tutto quanto mi è vicino, niente aveva importanza come il vedere il Pirata che attacca su una salita epica. Quest’immensa emozione mancava dal tripudio di Courchevel 2000, dal duello con Armstrong. E’ troppo emozionante osservare quella schiena totalmente inarcata anche dalla sofferenza, ma soprattutto a sentenziare il destino dell’asfalto che dovrà essere inevitabilmente sciolto e solcato come un vero galeone dal passaggio della bici di Pantani. Il ritmo del Pirata è tenuto solo da Garzelli. Casagrande e Popovich ci provano anche loro , ma poi “scoppiano” e si staccano. Guardo Marco salire in alto verso la cima dello Zoncolan, mentre si libra leggero come un cavallo alato, che nessuno riesce a domare, che nessuno sarà mai in grado di bloccare, neanche quella maledettissima sfortuna che lo ha sempre perseguitato. Il duello tra Marco e la sfortuna è sempre stato aspro, più volte questa gli ha giocato brutti scherzi; pensando a ciò sono demoralizzato ma analizzando la situazione mi rincuoro, penso che Marco ha sempre reagito e battuto la malasorte, perchè quando il Pirata scattava, neanche la sfortuna riusciva a stargli dietro…

Possibile per un comune appassionato di ciclismo confondere Pantani e Garzelli: entrambi con una divisa gialla, entrambi pelati; ma il tifoso di Marco sa riconoscere il suo campione ovunque, grazie all’ estrema eleganza nello stare in sella, dal sublime ed inconfondibile modo di pedalare, con la caviglia che rotea fluida quasi volesse far disegnare alla punta del piede un cerchio perfetto. Nel momento in cui Casagrande e Popovich si staccano, prendo in mano una biglia, una di quelle da spiaggia, non una comune, la mia ha all’interno la foto del mio Capitano Pantani che sorride felice.

Quella biglia la comprai per mia figlia nel 1997, quando Marco era appena passato dalla Carrera alla Mercatone e io avevo solo 33 anni, ma già un intenditore di talenti. Da allora è un amuleto. Quella biglia ha ‘visto’ tutte le tappe del Giro e del Tour, viene sistemata in maniera rituale davanti la tv e ancora oggi, quando si corre una corsa a tappe o una classica, vado a sistemarla, per permettere a Marco di vedere la gara insieme a me. Proprio quando Casagrande e Popovich mollano, io bacio la biglia, penso che ormai è fatta, MARCO C’E’. Continuavo a gridare a Simoni che doveva aspettare Marco, perché Marco DOVEVA

Vincere, quella vittoria poteva essere la spinta psicologica che gli avrebbe forse permesso di ritornare ad esserci, non solo in maniera sporadica, ma in ogni sua gara.

Mi immedesimo nel boato delle due ali di folla che accompagnano Marco, boato da stadio che fa accapponare la pelle solo a pensarci, Marco dopo il calvario è tornato grande.

Intanto Casagrande si è riportato su Pantani e Garzelli, sofferente, ma era lì e con uno scatto riesce a portarsi davanti a Marco e dargli 5 o 6 metri. Ero furibondo, non poteva fare questo, ora che Marco era tornato, non poteva lui, Francesco Casagrande, affossare di nuovo Marco Pantani. Casagrande però, non aveva fatto i conti con la determinazione di Marco, quella rabbia e quell’orgoglio che lo hanno fatto ripartire. Marco allunga, Garzelli è sempre a ruota e supera di nuovo Casagrande piegato in quattro dalla fatica e mi ritrovo a ridere sadico contro di lui, a schernire il toscano, ero completamente pervaso da quella cattiveria corsara, che solo il Pirata sapeva trasmettere con una grinta speciale ai suoi tifosi, quella grinta che ancora oggi non ci ha abbandonato e che ci rende ancora un pò diversi dagli altri, insomma, che ci fa definire PIRATI e non semplici tifosi.

Intanto Simoni è involato verso la vittoria e, quando Marco e Garzelli si trovano ad affrontare l’ultimo chilometro, lui taglia il traguardo. Marco sembra dar segni di cedimento; è affannato, in debito di ossigeno ed ecco che ne approfitta Garzelli, Casagrande e infine Popovich; tutti e tre lo precedono al traguardo di pochissimi secondi. Pantani arriva quinto, a 43’’ da Simoni, in quella che è stata una tappa storica, che ha dimostrato all’intero mondo dello sport che Pantani è un Campione pulito, limpido e cristallino che nessun altro corridore può eguagliarlo e che nessuna ingiuria può infangarlo.

Se avessi saputo che quello sarebbe stato l’ultimo scatto del Pirata, che non avrei più rivisto volare tra le montagne quella perfetta opera di assemblaggio tra classe, purezza, sincerità, bontà e finezza che facevano di Marco un’opera d’arte al cui cospetto gli altri potevano esser soltanto semplici statue di sale, e avessi saputo che quello sarebbe stato l’ultimo Giro d’Italia di Marco Pantani da Cesenatico, di quell’ omino IN FUGA PER SEMPRE, che ci ha tanto entusiasmato, beh, se avessi saputo… So solo che ciò che non doveva accadere è invece accaduto.

Mai dimenticherò quel magico uomo che strappò ad Adriano De Zan, intenditore di 60 anni di ciclismo, con la voce rotta dall’emozione, un grandissimo elogio:<< Non c’è niente da fare, quando la strada sale sotto i pedali…Marco Pantani è il più forte!!!>>

Se ripenso a ciò che tanti tifosi hanno fatto per Marco e a ciò che ha fatto Marco per noi tifosi, se ripenso all’amore che tanti provano ancora per lui, mi rendo conto della grandezza del nostro Campione.

E’ entrato con entusiasmo e delicatezza nel cuore di tutti, facendosi ampiamente spazio nel libro delle Leggende del Ciclismo con imprese memorabili e li rimarrà, orgogliosamente, per sempre.

Credo di interpretare il pensiero di tanti che in vita ti hanno amato e incitato.

Grazie Marco

 
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Commenti al Post:
fabionomade
fabionomade il 20/06/06 alle 19:57 via WEB
Non dimenticherò,mai quella maledetta sera quando a Novellara dove ero per il Nomadincontro,sei volato nel cielo della vita. Ciao pirata
(Rispondi)
 
campanellino_05
campanellino_05 il 24/06/06 alle 17:16 via WEB
ciao ..un pensiero campanellino
(Rispondi)
 
 
seesky_a
seesky_a il 25/06/06 alle 02:27 via WEB
drinnnnnnnnn come sarà questo pensiero??????? sarà vero magari sincero.......magari per dire io c'ero??????? MA NELL'OSCURITA' HO CERCATO IL TUO SORRISO(la tua luce)AFFINCHE' LA MIA ANIMA SI LIBERASSE DAL DOLORE INFINITO DELL'ESISTERE TERRENO.
(Rispondi)
 
piratadgl9
piratadgl9 il 22/07/06 alle 02:42 via WEB
Sto Uploadando una canzone dei nomadi dedicata a lui... appena posso la posto nel mio blog... è bellissima ...
(Rispondi)
 
maryrose6
maryrose6 il 25/07/06 alle 18:11 via WEB
Emozioni nomadi dentro e fuori dalle mura del cuore...ciaooooooooooooooooo
(Rispondi)
 
LadyWhineRose
LadyWhineRose il 27/07/06 alle 17:35 via WEB
Mi ha regalato gli autografi dei Pooh, la dedica di Danilo... Ma soprattutto un amico... TU!!! TI VOGLIO BENE!
(Rispondi)
 
LadyWhineRose
LadyWhineRose il 27/07/06 alle 17:37 via WEB
PS Marco rimarrà sempre nei nostri cuori!
(Rispondi)
 
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