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Messaggi del 11/12/2014
Post n°402 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da Redendacc
Tag: cronaca nera, dna, empatia, genetica, immedesimazione, omicidi, pedofilia, serial killer, violenza L'empatia è la capacità di comprendere il prossimo, percepirne le gioie o i dolori. Probabilmente, anzi certamente, i protagonisti di tanti fatti di cronaca nera, gli autori di tanta violenza contro donne, uomini o bambini, la spietatezza del terrorismo, islamico e non, è dovuto a una carenza o assenza totale di empatia. Impossibile, infatti, fare del male ad un individuo se chi lo compie si immedesima in lui, percependone il dolore che prova, le emozioni di paura e così via. Ma avere o meno empatia non è una scelta libera del soggetto. Alla base della violenza ci sono, poi, anche fattori legati a gravi traumi psicologici subiti negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Poi c'è il DNA. Secondo la rivista Nature le persone violente, autori spesso di omicidi, hanno una anomalia del cromosoma 22 e in particolare in un preciso tratto di questo cromosoma, detto appunto "tratto dell'assassino". Possiamo parlare forse di determinazione genetica alla violenza? Si tratta di una tendenza, una predisposizione? Ma se così fosse, sono l'ambiente e la predisposizione genetica a fare di un essere umano un assassino o una persona normale. Niente libero arbitrio allora? Dagli studi effettuati da un team di studiosi negli Stati Uniti emerge che, attraverso lo studio del DNA, sono addirittura in grado di verificare con certezza la predisposizione delle persone al compimento di omicidi nei prossimi due anni ed anche alla tipologia di omicidio che commetteranno. Questo mi porta non solo a pensare al film Minority Report, ma mi fa aprire un mondo di domande sulla predestinazione, il libero arbitrio, l'esistenza di un Dio o invece semplicemente di un Programmatore Informatico creatore di un software del quale noi siamo semplicemente dei byte e nulla più che eseguono tutto quello che il Programmatore Informatico ha stabilito. La distinzione tra bene e male, perciò, è solo umana e non reale. Del resto in natura e nel comportamento degli "altri" animali non esiste il concetto di bene e male. Nessuna responsabilità soggettiva al male dunque? O forse no? BUON FINE SETTIMANA A TUTTI Weeendyyy... |
Inviato da: cassetta2
il 13/04/2021 alle 15:40
Inviato da: semplicelucrezia
il 07/03/2016 alle 17:57
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il 22/02/2016 alle 11:37
Inviato da: do_re_mi0
il 11/01/2016 alle 15:19
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il 04/01/2016 alle 19:59