Creato da: Da_1a_100 il 24/11/2010
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« La violenza sociale del divorzio? »

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Post n°40 pubblicato il 14 Giugno 2011 da Da_1a_100

Dio e il problema del male.

 

Una delle più comuni difficoltà contro l'esistenza di Dio, e in particolare contro la Sua Provvidenza, è l'esistenza del male nel mondo. Come si concilia l'esistenza di Dio con l'esistenza del male? Ecco il problema.

Vi è chi lo risolve negando semplicemente l'esistenza di Dio: ma erroneamente, perché l'esistenza di Dio è evidentemente provata, e la difficoltà di conciliarla con l'esistenza del male non dà il diritto di metterla in dubbio.

Vi è anche chi ha supposto che, accanto a Dio, principio del Bene, esista un essere maligno principio del male, indipendente da Lui e a Lui contrario; la terra sarebbe il teatro della lotta fra questi due primi princìpi.

Ma anche questa soluzione (di non pochi antichi: Manichei, ecc.) è allo stesso modo erronea, perché non si può dare un essere che non dipende da Dio, il quale è necessariamente unico principio e creatore di tutto.

Altri, allora, pur ammettendo l'esistenza di Dio, ne hanno negato la Provvidenza, affermando che Dio non si interessa del mondo, avendo abbandonata a se stessa l'opera delle sue mani.

Soluzione erronea anche questa, perché contraria agli attributi divini, specie al Suo amore per le creature, amore che è l'unica ragione della creazione.
 

Per altra via si deve dunque trovare la conciliazione tra l'esistenza di Dio e il fatto del male nel mondo.

Per facilitare la soluzione del problema giova distinguere il male fisico e il male morale.
 

Il male fisico è dovuto all'essenza finita delle cose di cui si compone l'universo ed al corso normale e ordinario delle leggi della natura.

Non ripugna quindi a Dio, come non ripugna il dolore che al male fisico suole accompagnarsi; il rendere l'uomo, e in generale l'animale, sensibile agli agenti nocivi è spesso mezzo provvidenziale per la conservazione della vita nella natura; la morte stessa degli individui è necessaria per dare posto alle nuove generazioni.
 

La colpa, poi, cioè il male morale, è effetto della manchevole volontà dell'uomo:
essa non è voluta da Dio, ma solo permessa, perché Dio vuole che liberamente lo rispettiamo e lo amiamo e non vuole fare violenza alla nostra volontà.

Ma – si osserva – Dio non potrebbe, con la Sua Provvidenza, impedire il male? E se lo può, perché non lo impedisce?

Sì, parlando in termini assoluti, lo potrebbe impedire e se, nonostante questo, lo permette, vuol dire che nella Sua infinita sapienza vede che è meglio permetterlo.

Senza volere penetrare più in là di quel che alle nostre deboli forze è concesso (S. Paolo esclamava: “ O altezza della scienza di Dio: Come sono imperscrutabili i Tuoi giudizi!”: Ep. ad Rom., 11, 33), abbiamo dalla ragione, e più ancora dalla fede, gli elementi per rispondere alla domanda.
 

L'immortalità dell'anima – che abbiamo già dimostrato – ci ha dato la certezza naturale (confermata dalla fede) di una vita futura ed eterna, alla quale la vita presente è ordinata e nella quale i desideri del nostro cuore saranno soddisfatti, a meno che la giustizia non esiga la pena del male da noi compiuto.

 

Alla luce di questa verità, per cui la vita dell'uomo si inizia nel tempo ma si continua nell'eternità, deve essere risolto il problema del dolore, che acquista, nella Provvidenza divina, una mirabile finalità.
 

Il dolore, innanzi tutto, distacca l'uomo dalle cose terrene e lo avvicina a quelle eterne;

se, nonostante le frequenti infelicità della terra, così pochi pensano all'eternità, quanti sarebbero quelli che si ricorderebbero del loro ultimo fine, se nella vita non vi fossero che gioie?

 

Inoltre, il dolore fa sì che l’uomo possa espiare:

chi, nella vita, non ha mai trasgredito la legge del Signore?

 

L'infinita misericordia di Dio è sempre disposta a perdonare, ma la Sua giustizia esige una riparazione, un compenso per l'ordine morale rovesciato, e il dolore ristabilisce quest'ordine purificando l'anima che si è ribellata a Dio.

 

Infine il dolore santifica, perché attraverso la prova del dolore l'uomo si merita quella felicità eterna che Dio vuol donarci quale premio da conquistare col sacrificio e con la lotta, sostenuti dalla pace della coscienza e dalla gioia del cuore con cui Dio conforta il giusto nelle pene della vita. 
 

Così la ragione, ed assai meglio la fede, mostrano nel dolore la paterna Provvidenza di Dio che  “non turba mai la gioia dei Suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande”  (Manzoni).

 

 

 
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Commenti al Post:
mirarosa70
mirarosa70 il 14/06/11 alle 22:27 via WEB
Sai,mentre leggevo mi veniva in mente proprio il Manzoni e il post si conclude con una sua citazione.Per il Manzoni la provvidenzialità dell'ordine divino del mondo non consiste nell'assicurare la felicità ai buoni,ma nel fatto ke proprio la sventura(il male)fa maturare in essi più alte virtù e più profonda consapevolezza....il concetto della 'provvida sventura'.Solo alla fine Renzo e Lucia giungono a maturare questa più profonda visione della Provvidenza,rendendosi conto ke la sventura può colpire anke le persone più innocenti e ke la 'fiducia in Dio' la rende utile'per una vita migliore'. Questo x dire ke a volte la conquista spirituale può avvenire grazie alle sventure,al male subito o patito.Come Renzo e Lucia,anke noi dobbiamo prendere coscienza della positività provvidenziale del male...RO.
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maraciccia
maraciccia il 14/06/11 alle 22:40 via WEB
Spiegami "non Indurci in tentanzione, ma liberaci dal Male."... Chi non ci deve indurre in tentazione?????...Questo il Padre Nostro che è nei Cieli.....Mara
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angeldevil202010
angeldevil202010 il 24/06/11 alle 14:14 via WEB
scusa se mi permetto .. vorrei rispondere io alla tua domanda... riguardo al Padre Nostro quella frase era stata erroneamente tradotta .. ora quella frase è stata tradotta in " Non abbandonarci nella tentazione " ... che è più corretta come frase ... Ti auguro una buona giornata :-)
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mirarosa70
mirarosa70 il 14/06/11 alle 22:49 via WEB
messaggeria piena,accidenti...svuotala ... ti dovevo rispondre e dire 1ultima cosa...
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FigliadellaLuna11
FigliadellaLuna11 il 14/06/11 alle 23:10 via WEB
....hai la casella di posta piena... Un post molto interessante il tuo....mi ha colpito questa frase: L'infinita misericordia di Dio è sempre disposta a perdonare, ma la Sua giustizia esige una riparazione, un compenso per l'ordine morale rovesciato, e il dolore ristabilisce quest'ordine purificando l'anima che si è ribellata a Dio... Peccato che proprio la religione nn è riuscita ad insegnare ciò...ma l'uomo ha creato di diritto un ordine morale tutto suo.... Anzichè leggere alcune cose, e più giusto metterle in pratica... La provvidenza divina illumina i cuori aperti ad accogliere la Luce, e le anime pure nn hanno bisogno di seguire le parole ma solo la via divina che viene traccia dentro se stessi....attraverso il dolore e la purificazione interiore.... Ps...A volte gli occhi vengono ingannati dalle parole, ma l'anima nn si sbaglia mai.... A buon intenditor, poche parole......
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TraLeSpondeDellaVita
TraLeSpondeDellaVita il 15/06/11 alle 04:34 via WEB
Dio è un postulato ed un dogma, non si è mai dimostrata l'esistenza di Dio come non si mai dimostrato la non esistenza di Dio o di un Dio. Tutto questo non è da ricondurre ad un fatto scientifico e di natura della ragione ma ad un fatto semplicemente di fede. Chi non crede ad un Dio ha una propria fede con tanti altri validi postulati e dogmi, la stessa dichiarazione di non credere ad un Dio mette un postulato ed un dogma molto importante, la stessa dichiarazione di non credere mette la consapevolezza che una qualche cosa non esiste. Due postulati e dogmi tra chi crede e chi non crede affatto nei quali alla fine trovano la coscienza e la consapevolezza del bene e del male, c'è una chiara e netta distinzione di che cosa è il bene e di che cosa è il male. Se qualche cosa non esiste non si può avere nessuna consapevolezza che non esiste, non possiamo neanche affermare o solo domandarci la non esistenza e molto più grosso ammettere e credere la non esistenza. Non credere ad un Dio porta alla fine una coscienza e consapevolezza fino al punto di non trovare diversità di coscienze e consapevolezze e la distinzione tra bene e male trovano in entrambi i casi validissime ragioni d'imparare e crescere e non vedo che una persona che non crede ad un Dio che sia di certo peggiore (può essere benissimo migliore), non vedo che possa mancargli qualche cosa o che debba convincere perché credo gli manchi qualche cosa di importantissimo. In questo... io sto già dividendo il bene e il male. Io credo ad un Dio ma questo è il mio postulato e dogma, fede. Voglio pensare che ci sia un Dio distante da me in modo da pensare che neanche dalla più lontana immaginazione possa pensare di agire in nome suo e molto peggio al posto suo, che possa credere per un solo istante di fare del male alle persone per purificarle, che possa esserci distinzione tra Dio e me. Ho diviso il bene dal male anche se sembra una contraddizione di fede.
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zema200
zema200 il 15/06/11 alle 13:24 via WEB
impossibile trovare due capitani nella stessa barca, per ciò il bene e il mela sono contrario l'un, l'altro. per questo gesù misericordia ha detto...dà quello ch'è dio e dio...quello ch'è cesaro e cesaro.mi ha colpito molto dove hai scritto che nessuno ha mai trasgredito la legge di dio.nessuno...per dio non ha mai cambiato, solo gli uomini cambiano ma dio rimane quello ch'è...alfa e omega. e bellissima quest'argomento ed molto interessante. complimenti...bacio zema
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maraciccia
maraciccia il 15/06/11 alle 14:38 via WEB
Ti ho risposto, ma hai la casella piena..buon pomeriggio
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mirarosa70
mirarosa70 il 15/06/11 alle 14:54 via WEB
Riflettevo:se non dovessimo avere ragione noi Cristiani,cosa ci può capitare dopo la morte??Comunque abbiamo vissuto mettendo in pratica la legge dell'Amore di Dio ed è un buon vivere.Però se si dovessero sbagliare tutti gli altri,cioè,se ki non ha mai creduto in Dio uno e trino avesse torto,bè...le conseguenze x lui sarebbero nefaste,condannato x tutta la vita all'inferno,alla sofferenza eterna x il mancato amore verso il Padre....ciao.buon pomeriggio a tutti.
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semaifosseamore
semaifosseamore il 15/06/11 alle 15:41 via WEB
...Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato suo consigliere? O chi gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa? Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose...(IN VISTA DI LUI) Non è facile....
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linaladu
linaladu il 15/06/11 alle 16:30 via WEB
16 Ago 2009 - 16:24:44 SUPLICA AL DIO VIVO DI LINA LADU GERUSALEMME. SIGNORE NOSTRO,ETERNO NOSTRO RIPARO, NOI NON ABBIAMO NESS'UNALTRO DIO, ALL'INFUORI DI TE, TRATTACI CON INDULGENZA,ALLONTANANDO DA NOI, OGNI DESTINO SFAVOREVOLE, ANNUNZIACI LIETE NOVELLE,FA CHE D'ORA IN POI, ARRIVI LA FELICITA',NEL NOSTRO CUORE, ANNULLA I PROGETTI DEI NEMICI E I LORO PENSIERI MALVAGI, ALLONTANA DA NOI LE MALATTIE,LA FAME E I DOLORI, E' LA MORTE IN MEZZO AI FIGLI DEL TUO POPOLO, ALLONTANA,DA NOI ,LE MALEDIZIONI,CANCELLANDO LE NOSTRE COLPE, PERDONACI 'PADRE I NOSTRI PECCATI, DACCI LA POSSIBILITA'CHE TUTTI POSSANO , TORNARE DA TE PENTITI, RICORDACI ,NELLA TUA BONTA'E SCRIVICI NEL LIBRO DELLA VITA, DEI MERITI DELLA SALVEZZA,DELL'INDULGENZA E' RICONCILIAZIONE, MANDACI SEMPRE SIGNORE ,LA TUA SALVEZZA, ASCOLTA LA MIA VOCE E SII MISERICORDIOSO, ACCOGLI CON BENEVOLENZA, LE NOSTRE PREGHIERE, ABBI PIETA' DI NOI E SALVACI, PORTACI IL TUO NUOVO SANTO REGNO, POICHE' IN QUESTO TEMPO LA PACE NON C'E' PIU', TU PADRE SEI IL VERO AMORE, MA NOI NON TI DIAMO NIENTE, MENTRE TU CI DONI SEMPRE LA TUA PAROLA, IN MODO D'AVVICINARCI DI PIU' AL TUO FIGLIO GESU', IL CUI NOME E' APPELLATTIVO DI GLORIA PER TUTTI NOI, A TE PADRE SANTO SONO RIVOLTE LE NOSTRE SPERANZE, ALLELUIA. LINA LADU GERUSALEMME ti ringrazio per tutte le cose belle che scrivi riguardo a DIO,HAI PERFETTAMENTE RAGIONE,siamo noi la causa del male,dio ci ha lasciato libero arbitrio,siamo noi che scegliamo quale strada intraprendere e dato che abbiamo scelto noi DIO CI LASCIA al nostro fare.sai e' la prima volta che leggo il tuo blog,ma in verita' ti dico,mi piace,sicuramente ripassero' per leggere.ti saluto caramente augurandoti un pomeriggio di pace.un caro sorriso lina.ciao.
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irisviola61
irisviola61 il 15/06/11 alle 17:20 via WEB
molto interessante
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maraciccia
maraciccia il 16/06/11 alle 00:37 via WEB
Buona serata....e..scusa..ma trovo la casella occupata...e m'infastidisce..ci son quelli che lo fanno apposta..ciao..di nuovo...avevo risposto qualcosa...ed è andato perso...ecco ...è tutto. Mara
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gallovil
gallovil il 16/06/11 alle 09:07 via WEB
E' un post interessante e l'eterno dilemma tra il bene e il male . Dio ha permesso queste due cose anche per farci capire il valore del bene Molto profondo questo post. Il male fisico , e' una conseguenza dell'usura del corpo , anche in una macchina nuova ci puo' essere qualche diffetto . C'e' uno scompenso nellequilibrio della persona , ma per questo Dio ha provveduto mandandoci medici e menti eccelse in questo settore anche se volte , non si riesce a ottenere l'effetto sortito. Il problema del male fisico e' molto grande, a volte ci si ribella A Dio e lo si ritiene una punizione dei nosti peccati. Ma allora se ci confrontiamo con i nostri simili , vediamo che chi ha peccato piu' di noi sta bene . E come la mettiamo? Dobbiamo Confidare nella bonta' di Dio nostro Creatore e pregarlo perche' ci aiuti e nella Provvidenza tanta cara aDante , non vorrei sbagliarmi . Mi ricorda la frase che invoco sempre' la provvidenza ha si' gran braccia che aiuta a chi si rivolge a Lei'La Bibbia e' stata interpretata in molti modi diversi da qui gli errori di certi correnti religose
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gallovil
gallovil il 16/06/11 alle 09:11 via WEB
Per quanto riguarda al dolore e sofferenza morale e'atroce come quella fisica, non ti fa vivere , a volte e' causa di depressioni. Per questo bisogna pregare e pregare sempre per non incappare in quei due mali che minano la via dell'uomo , e la rendono impossibbile . Iddio stesso ci aiutera' a superarli con il suo grande Amore che ha per noi serena giornata vilma
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mirarosa70
mirarosa70 il 16/06/11 alle 19:31 via WEB
Ciao....sono passata x un saluto...ho tre giorni di libertà.....evvvvvai col mareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
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Da_1a_100
Da_1a_100 il 16/06/11 alle 20:13 via WEB
^_________*
(Rispondi)
 
 
 
etnego
etnego il 17/06/11 alle 22:58 via WEB
Unde malum? Scriveva S. Agostino.Il male nel mondo? Quando l'uomo ha cercato di diventare dio lui stesso. Tutto è partito da lì!
(Rispondi)
 
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 17/06/11 alle 17:39 via WEB
L’uomo è chiamato a una pienezza di vita che va ben oltre le dimensioni della sua esistenza terrena, poiché consiste nella partecipazione alla vita stessa di Dio. L’altezza di questa vocazione soprannaturale rivela la grandezza e la preziosità della vita umana nella sua fase temporale. La vita nel tempo, infatti, è condizione basilare, momento iniziale e parte integrante dell’intero e unitario processo dell’esistenza umana. Nel dono di noi stessi a Dio, e ai fratelli auguro una vita di pace e bene***Dionisio.
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fra873
fra873 il 20/06/11 alle 15:55 via WEB
Ma dov'è ascritto che l'uomo deve espiare con il dolore i suoi peccati? Al contrario vi è scritto che Dio non tenta al male. Dio è amore. Il male non viene da Dio. Il dalore, la sofferenza e la morte, sono entrate nel mondo con il peccato, con la ribellione a Dio. E' l'uomo che è stato l'artefice delle sue sofferenze. Dio non punisce, Dio ama e guarisce. La purificazione dell'anina si ha solo per mezzo della fede e per l'opera potente dello Spirito Santo. E poi, che relazione vi è con Dio se uno non è un/una suo/a figlia?
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angeldevil202010
angeldevil202010 il 24/06/11 alle 14:20 via WEB
Mi trovo pienamente d' accordo con le parole scritte in questo post .. sono d' accordo su tutto ... E' vero con la sofferenza ripariamo il male fatto a Dio e al prossimo .... e poi mi viene da pensare che quando noi sperimentiamo il dolore sul nostro corpo... che sia esso fisico oppure morale .. capiamo di più gli altri che soffrono ... La persona ricca economicamente capisce poco o niente i bisogni di un povero... al contrario una persona che sa cosa vuol dire avere fame o freddo capisce e si trova vicino anche solo moralmente con chi è nel bisogno ... cosi è con il dolore e la sofferenza ... Un sorriso per te ... Ti auguro una buona giornata ... Maria
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susy2m
susy2m il 06/12/11 alle 13:21 via WEB
Ciao carissimo come va? Il dolore rafforza e ci fa capire quanto piccoli siamo e deboli abbassando la grandezza dell'Io che viene messo sempre al primo posto. Che Dio ti benedica ciaoo
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