Creato da SIAMOVIVI_LOMBARDIA il 30/05/2009

SIAMOVIVI_LOMBARDIA

MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE

 

 

25 OTTOBRE PRESIDIO NO NUKE A BORGO SABOTINO (LT) E CAGLIARI

Post n°8 pubblicato il 16 Settembre 2009 da SIAMOVIVI_LOMBARDIA

NON BASTANO 20.000 TONNELLATE DI SCORIE IN GIRO PER L'ITALIA

NON BASTANO MIGLIAIA DI MORTI
NON BASTANO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE CONTAMINATE NEL MONDO A CAUSA DEL NUCLEARE
QUESTO GOVERNO HA DECISO DI RIEMPIRE L'ITALIA CON 20 CENTRALI NUCLEARI
SIAMOVIVI RISPONDE CON IL PRESIDIO E LA DIFESA DELLA TERRA CHE NON E' NOSTRA, LA DAREMO AI NOSTRI FIGLI

NON LASCIAMO LORO UN MONDO AVVELENATO!!!

SIAMO TUTTE SCINTILLE, UNIAMOCI E SVILUPPIAMO IL FUOCO DEL DISSENSO E DEL RIFIUTO

ABBRACCIARE LA LOTTA CHE E' DI TUTTI , NON E' ABBRACCIARE UN IDEA E' ABBRACCIARE TUO FIGLIO!!!

 

SIAMOVIVI ORGANIZZA IL 25/10/2009
DUE EVENTI IN CONTEMPORANEA
A
CAGLIARI E BORGO SABOTINO (LT)

PARTECIPATE E DIFFONDETE L'EVENTO
CONTATTATECI

 

http://www.facebook.com/event.php?eid=129082804802&ref=mf

 

 
 
 

NO AL NUCLEARE

Post n°7 pubblicato il 08 Agosto 2009 da SIAMOVIVI_LOMBARDIA

Dopo le innumerevoli scelte scellerate di questo governo, questa del nucleare è la peggiore. Mentre l'America di Obama, la Germania della Merkel e la Spagna di Zapatero hanno e stanno investendo sulle fonti rinnovabili, l'Italia di Berlusconi decide di investire su un ritorno al passato, su una tecnica pericolosa e costosa, il NUCLEARE. Si proprio lui, quello che nel 1987 è stato cacciato via dai 3/4 della popolazione italiana attraverso un referendum popolare.

Sono mille i motivi per cui la scelta di tornare al nucleare è totalmente sbagliata. I più importanti sono:

 1) smaltimento scorie;

2) anche se di terza generazione è più pericoloso delle precedenti perchè ha un processo di combustione più rapido quindi in caso di eventuali incidenti gravi ci sarebbero sicuramente più vittime di Chernobyl;

 3) si impiegano 10/15 anni per costruire una centrale;

 

4) le scorte di uranio stanno per finire;

 

5) i numerosi costi per la manutenzione e il mantenimento delle centrali ma soprattutto il costo dell'uranio che tra una ventina d'anni vedrà triplicare il suo valore visto l'esaurimento dello stesso.

 Detto ciò non ci resta che intervenire numerosi facendoci sentire gridando "NO al NUCLEARE!!!" . 

Bisogna andare avanti non retrocedere!

 IN OTTOBRE IL MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLA RE   SIAMOVIVI ORGANIZZA A BORGO SABOTINO UN PRESIDIO  PER DIRE

NO AL NUCLEARE

FACCIAMOCI SENTIRE!!!!!!

PARTECIPIAMO IN MOLTI!!!!!

Presto comunicheremo il giorno, il luogo preciso e l’ora della manifestazione.

Chi volesse partecipare solo o con un gruppo mandi un messaggio in modo da poter organizzare  l’evento

 

 
 
 

I NUOVI BASCHI AZZURRI

Post n°6 pubblicato il 05 Luglio 2009 da SIAMOVIVI_LOMBARDIA

Baschi azzurri con il cuore nero
ecco chi c'è dietro i Blue Berets

Vincenzo Scavo, presidente dei Blue Berets, è il tesserato numero 090203 del partito Destra nazionale Msi, la stessa formazione politica che organizza le "ronde nere" con divise da Ventennio fascista

In testa porta il berretto azzurro, ma il suo cuore è nero. Vincenzo Scavo, presidente dei Blue Berets, è il tesserato numero 090203 del partito Destra nazionale Msi, la stessa formazione politica che organizza le "ronde nere" con divise da Ventennio fascista. L'iscrizione di Scavo al partito è del 16 agosto 2003 e scadrà nel 2013. Fino a quel giorno, il capo dell'associazione a cui il Comune dà 220mila euro per fare vigilanza in metropolitana è "dirigente nazionale" del Msi di Gaetano Saya.

L'uomo che guida le ronde regolari, che il vicesindaco Riccardo De Corato definisce «un contributo importante per la sicurezza delle fasce più deboli e indifese», appartiene a un movimento politico che per simboli ha l'aquila imperiale e il sole nero, stemma del misticismo nazista. E Scavo non è solo. Altro ex iscritto al Msi passato anche per i Blue Berets è Riccardo Sindoca, accusato nel 2005 dalla procura di Genova del tentativo di costituire un servizio segreto parallelo. Sul banco degli imputati c'era anche Saya, fondatore del partito. L'inchiesta è ancora aperta. Sulla tessera di iscrizione ai berretti blu, del 3 marzo 2004, Sindoca è registrato con il grado di "Colonnello".

FOTO Le uniformi della Guardia Nazionale

Il sospetto che i Blue Berets, cui il Comune affida da due anni servizi di ronda, potessero avere simpatie estremiste era stato sollevato dal Pd, che in un'interrogazione parlamentare del 26 giugno segnala «la vicinanza dei berretti blu ad Azione sociale, il partito di Alessandra Mussolini». Lo stesso giorno, De Corato risponde che «l'associazione non ha alcun legame politico». E sfida l'opposizione: «Tirino fuori le prove». La Mussolini non sembra entrarci, il Pd ha sbagliato mira, ma di poco. A provare invece l'a ppartenenza di Scavo al Msi, oltre a tessera e modulo di adesione, c'è la conferma di Maria Antonietta Cannizzaro, presidente del partito: «È un nostro dirigente nazionale - dice - non partecipa più alla vita del movimento, ma non avendo restituito la tessera resta in carica fino al 2013».

 
Nel manifesto dei Blue Berets, Scavo traccia il profilo del perfetto volontario: «È colui che per scelta di vita dona gratuitamente parte del suo tempo per gli altri, che lavora in silenzio senza aspettarsi gratificazione». Ma la gratificazione alla fine è arrivata: dieci giorni fa il Comune ha affidato all'a ssociazione la vigilanza notturna nel metrò. Fino a 26 "agenti" disarmati che controllano i treni dalle 22.30 a fine corsa. Per il servizio, vinto con gara, ai Blue Berets vanno 220mila euro, presi dal bilancio di Atm. E proprio su quei soldi ieri l'opposizione in Consiglio comunale ha chiesto spiegazioni.

Francesco Rizzati del Pdci scrive a De Corato e al presidente di Atm, Elio Catania: «È possibile sprecare risorse, quando Atm non riesce nemmeno a rispettare il piano di investimenti?». Il Comune ha più volte indicato nell'efficienza dei Blue Berets la ragione del loro coinvolgimento nel piano sicurezza, per il quale nel 2009 sono stati stanziati complessivamente 850mila euro. I report di Palazzo Marino parlano di 1.421 interventi fatti dai berretti blu fra il giugno 2008 e l'aprile 2009, di cui 324 alla stazione Centrale. Tutte situazioni in cui i rondisti hanno segnalato alle forze dell'ordine reati, oppure hanno immobilizzato chi li commetteva aspettando poi l'arrivo degli agenti.

Mentre i Blue Berets di Scavo lavorano per il Comune con l'a utorizzazione della prefettura, anche la Guardia Nazionale, la ronda nera, si prepara ad aprire una sede milanese. «Il pacchetto sicurezza ci autorizza a farlo - dice Cannizzaro - la inaugureremo tra due settimane». Quartier generale al piano terra di Palazzo Rapisarda, in via Chiaravalle. Una sala con bagni e camerini per indossare le divise. «Dalle giubbe faremo sparire il sole nero, almeno durante il servizio di vigilanza in strada, ma non l'a quila», aggiunge la presidentessa.

L'edificio, che ospita anche la sede del partito, è di proprietà dell'ex craxiano Angelo Fiaccabrino ed è stato scelto «perché lì è nata Forza Italia - precisa Cannizzaro - e vogliamo dimostrare a Berlusconi il nostro appoggio». Dopo la presentazione delle ronde nere, un mese fa, le procure di Milano e Torino hanno aperto fascicoli. E tutta la politica, con Palazzo Marino in testa, aveva bollato come «aberrante» l'iniziativa. «Queste ronde di partito - diceva De Corato - sono una cosa molto diversa dalle associazioni sane che operano per la sicurezza». «Come i Blue Berets», appunto.

 
 
 

4 luglio manifestazione a Vicenza

Post n°5 pubblicato il 03 Luglio 2009 da SIAMOVIVI_LOMBARDIA

 

 

il 4 luglio

 

giorno in cui gli Stati Uniti festeggiano la loro indipendenza dall’impero britannico manifestiamo per l’indipendenza dall’impero militare statunitense

Alla vigilia del G8 e dell’arrivo in Italia di Obama i No Dal Molin invitano tutte e tutti a Vicenza per liberare il Dal Molin dalla nuova base di guerra

 

 

Partecipiamo

numerosi alla manifestazione vicentina di domani 4 luglio.

 

 

Per informazioni consultare il sito   www.nodalmolin.it

 
 
 

IL SUPERPARTITO

Post n°4 pubblicato il 22 Giugno 2009 da SIAMOVIVI_LOMBARDIA

"Repubblica "  un superpartito

"L'insidia più grande per la nostra democrazia" è l'azione del quotidiano Repubblica, "un superpartito che concentra in sé la dimensione politica, quella economica, quella culturale e perfino quella giudiziaria". Lo afferma, in una lettera pubblicata dal Giornale, il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi, che definisce Repubblica "l'erede principale" della cultura giacobina.



"Nell'ipotesi che abbia successo il progetto destabilizzante" del quotidiano, si avrebbe "non la caduta di un regime, come ritiene Eugenio Scalfari, né la fuga di gerarchi felloni", ma "l'indebolimento della nostra democrazia e la rovina dell'Italia".

Secondo il ministro, Scalfari è abile nel "divulgare e accreditare nell'opinione pubblica una visione storiografica, politica e culturale che è esattamente agli antipodi della realtà" e nel "descrivere un regime corrotto e morente, contro il quale il suo quotidiano ha lanciato l'offensiva finale, trascinando con sè anche il Corriere della Sera e ciò che resta della sinistra".

La realtà, prosegue Bondi è invece che "un governo democraticamente eletto subisce un'aggressione sistematica  sulla base di una campagna scandalistica paragonabile alla pesca con lo strascico".

BONDI

CERTO CHE IL MARE  DEVE ESSERE STRACOLMO DI NOTIZIE SCANDALISTICHE TANTO CHE NON RIESCONO NEMMENO A  MIMETIZZARSI

L'ITALIA E' ORAMAI DIVENTATA UN PAESE SENZA CREDIBILITA'

UNIAMOCI E MANDIAMO A CASA TUTTA QUESTA CLASSE POLITICA

OCCORRE RINNOVAMENTO!!!!!!!!

 
 
 
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