La Deuccia

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Creato da LaDeuccia il 06/03/2005

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Cambiamenti

Post n°692 pubblicato il 13 Aprile 2014 da LaDeuccia

La morte, come la candeggina, cancella tutte le macchie. Restano solo l'amore e il dolore, che si fondono battendoti, scuotendoti, sconquassandoti il cuore e la pancia e lasciandoti senza fiato.

 

Dopo un anno di inutili terapie a base di antinfiammatori, antidolofici e riabilitazioni varie per un forte dolore alla spalla sx, lo stato di salute di mio padre è improvvisamente peggiorato. Lo abbiamo quindi dovuto portare al pronto soccorso, dove abbiamo scoperto che il suo polmone sx era completamente messo fuori uso da un versamente pleurico molto esteso. I medici ci hanno detto che sospettavano un'origine neoplastica, e purtroppo gli accertamenti successivi hanno confermato questa ipotesi.
La nostra vita è stata del tutto stravolta da un momento all'altro da questa notizia. Io, mia sorella e mio fratello siamo a tratti disperati e a tratti increduli.
Inizialmente ero molto amareggiata, pensando che avremmo potuto scoprirlo prima e fare qualcosa. Ora sono convinta che non sapere nulla è stato un bene, poichè non esisteva alcuna cura che potesse aiutarlo e lui non avrebbe retto ad una notizia simile. Abbiamo vissuto in una beata inconsapevolezza un lungo periodo, continuando nella nostra normale quotidianeità. Ora ci si presenta il conto da pagare, ed è molto salato.

Mesotelioma in stadio terminale.
Alcune settimane.
E non è detto che recuperi lucidità.


I medici stanno iniziando la terapia del dolore. Appena trovata una combinazione efficace, potremo riportarlo a casa.

Curiosità: questo tipo di tumore è legato al contatto con l'amianto e si può formare fino a 45 anni dopo. Papà in effetti lavorava per una ditta che produceva tubi in cemento amianto.
Il tumore è iniziato circa 6-7 anni fa. Un anno fa i dolori che si sono manifestati dipendevano dalla formazione di metastasi. All'epoca, quindi, era già tardi per intervenire.

 
 
 

Senti senti...

Post n°691 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da LaDeuccia

La gente pensa che dire di non credere nella psicologia o "mettere in difficoltà" uno psicologo sia motivo di vanto, e non capisce che gli unici in cui in realtà non credono e che mettono in difficoltà sono loro stessi.

 
 
 

Una vita in mimetica

Post n°690 pubblicato il 29 Gennaio 2014 da LaDeuccia

Sono meglio di rambo.
Davvero. Nn smetto mai di sorprendermi.
E ogni volta che penso di aver raggiunto il limite e di non poter andare oltre, mi scopro ad averlo spostato ancora più in là.
È il dna. C'è qualcosa nella doppia X delle donne della mia famiglia che le rende macchine da guerra.
Quanto mi piacerebbe avere da preoccuparmi solo delle mie cazzo di unghie...
Ma la mia vita è così. Impegnativa. C'è sempre qualcosa di cui devo occuparmi o preoccuparmi. C'è sempre qualcosa che mi obbliga a misurarmi con me stessa una volta in più.
E va bene. Tutto è complicato, interessante, affascinante, stimolante.
Ma non è mai gratis.

 
 
 

Di notte

Post n°689 pubblicato il 25 Dicembre 2013 da LaDeuccia

La gente della notte mi emoziona.
Aspetto il cliente silenzioso delle 3:15 per il cappuccino tiepido bevuto tutto d'un sorso. Mi commuovo quando il trans dai lunghi capelli biondi mi racconta del suo amore passato per un uomo bellissimo. Mi intrattengo a chiacchierare col cliente dagli occhialini sottili che al mattino presto si ferma per il solito caffè.
La gente della notte ha un sapore tutto particolare. Il fascino di un mondo che vive quando tutti gli altri dormono. Sguardi diversi, ritmi rallentati, minuti rubati alla vita che scorre per scambiarsi qualcosa prima di ripartire.

 
 
 

Immagini ricorrenti

Post n°688 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da LaDeuccia

Adoro quando le immagini del nostro splendido viaggio fanno improvvisamente capolino nelle mie giornate. Adoro che mi salti in mente un paesaggio, un campo di girasoli o uno degli orrendi caffè bevuti lungo la strada. La pioggia che ci ha sorpreso, il sole che ci ha accarezzate, le viste mozzafiato, gli imprevisti folli che non potevano certamente mancare... Il viaggio ti cambia. È un percorso apparentemente circolare, ma quando ritorni non sei più al punto di partenza, sei un gradino più in alto.

VisioniOnTheRoad

 
 
 

Il gatto

Post n°687 pubblicato il 06 Dicembre 2013 da LaDeuccia

Il gatto è un animale diffidente, ma anche curioso. Se provi ad acchiapparlo è facile che scappi via, ma se hai la pazienza di stare ad aspettare, è probabile che piano piano si avvicini, solleticandoti il naso con la sua bella coda morbida.

Il gatto ha i suoi tempi, vuole i suoi spazi e non conosce ordini e imposizioni.

Il gatto eh...  =*_^=

 
 
 

Vaffa Day

Post n°686 pubblicato il 03 Dicembre 2013 da LaDeuccia

Vorrei dare luogo al mio personalissimo VaffaDay oggi, per urlare un grande vaffa ad una serie di persone.
Alle persone su cui non posso contare. A quelle che sanno solo prendere. A chi non mi conosce e mi giudica. A chi non mi capisce e pensa di sapere. A chi mi vede come mi vuole vedere e non come realmente sono. Alle persone che mi tengono il muso e non si sa perchè. Agli uomini che non mi vogliono. Agli uomini che mi vogliono. Agli uomini in generale, xchè uomini non siete. A chi mi costringe a fare tutto da sola. Alle amiche che mi voltano le spalle. Al lavoro che va da schifo.
Vaffa a me, che mi circondo di persone che non valgono nulla e poi mi meraviglio. Vaffa al mio cervello, che mi crea solo problemi, e sarebbe meglio essere stupida e con delle grosse tette. Vaffa anche a chi farà battute cretine a riguardo.

 
 
 

* Citazioni *

Post n°685 pubblicato il 11 Novembre 2013 da LaDeuccia

“È un amore impossibile” mi dici.
“È un amore impossibile” ti dico.
Ma scopri che sorridi se mi guardi,
e scopro che sorrido se ti vedo.
“Di notte” – tu confessi – “io ti penso.
Ti penso giorno e notte
e mi domando se stai pensando a me,
mentre ti penso”.
La società, le regole, i doveri…
ma tremi quando stringo le tue mani.
“Meglio felici o meglio allineati?”,
Ti chiedo. E il tuo sorriso accende il giorno,
cambiando veste ad ogni mio pensiero.
“Questo amore è possibile”, ti dico.
“Questo amore è possibile”, mi dici.

Sesto Properzio

 
 
 

Il Piccolo Principe - XXI

Post n°684 pubblicato il 03 Novembre 2013 da LaDeuccia

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "<addomesticare>?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".

"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"

"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto".
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
E ritorno' dalla volpe.
"Addio", disse.

"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.

 
 
 

* Citazioni *

Post n°683 pubblicato il 01 Novembre 2013 da LaDeuccia

I should know that you're no good for me!
'Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

 

Hot N Cold, Katy Perry

 
 
 
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