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La Luce di Mizar

 
 

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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

« L'autobus della vergogna. »

La luce... del Sagittario e della Via Lattea.

Nelle prime ore della notte, bassa sull'orizzonte, è ancora possibile vedere la bellissima costellazione del Sagittario, raffigurato come un centauro che tende un arco. Sono le ultime volte di questo 2009 perché presto Orione, i Gemelli, il Toro, il Leone e tutte le altre costellazioni invernali riprenderanno a dominare il firmamento.

Il Sagittario


Non è
difficile individuarla a sud ovest poco dopo il tramonto, a patto che vi troviate in
La teierauna zona pianeggiante e priva di alte costruzioni.
Le sue stelle più luminose formano un asterismo denominato "la teiera" che è facilmente riconoscibile, inoltre ancora una volta è Giove a venire in nostro soccorso. Se avete imparato ad individuarlo (è molto facile, nelle prime ore della notte è luminosissimo a sud, abbastanza alto sull'orizzonte. Verso mezzanotte invece potrete vederlo mentre si avvia al tramonto verso ovest) vi basterà ricordare che il gigante del sistema solare è nel Capricorno, quindi per trovare il Sagittario non dovrete far altro che spostare lo sguardo verso il basso e sulla destra.

La particolarità di questa costellazione è che al suo interno
c'è il centro della nostra galassia,
la Via Lattea.

La Via Lattea

La Via LatteaMa è giusto che faccia una precisazione in questo senso. Dalla Terra abbiamo una visione bidimensionale dell'universo, ovvero percepiamo l'altezza e la larghezza ma non la profondità. Immaginate di prendere un cerchio, che ne so, uno di quei grandi orecchini tondi che gravano sui lobi delle donne , di metterlo a qualche centimetro dagli occhi facendo in modo che al suo interno si veda un albero distante alcune centinaia di metri. In questo caso diremo che l'albero è nel cerchio, anche se in realtà il cerchio è a pochi centimetri da noi, l'albero a centinaia di metri. Dire che il centro della galassia è nella costellazione del Sagittario segue lo stesso identico principio, poiché le stelle che la formano (almeno le più luminose) hanno una distanza dalla Terra che varia dai 77 ai 440 anni luce, il centro della galassia è distante invece ben 27.000 anni luce. Sarebbe naturale aspettarsi che da quel punto provenga una luce chiara e fortissima, ma ciò non avviene per la presenza di polveri molto dense presenti in quella direzione che ne assorbono la luce. Per lo stesso motivo vedrete quella scia luminosa che attraversa il cielo, la Via Lattea appunto, come fu chiamata dai Greci, interrotta in alcuni punti.
Ecco, a proposito, quella scia luminosa è la nostra galassia vista di profilo, un numero inimmagginabile di stelle e corpi celesti d'ogni genere estesi su una distanza di migliaia anni luce. Vista tridimensionalmente invece, la nostra galassia non è una scia, ma una spirale con una "barra" al centro, la definizione esatta è "a spirale barrata".
I bracci della Via Lattea

Dal centro galattico, dove , com'è ormai convinzione della maggior parte degli scenziati, c'è un gigantesco buco nero la cui forza d'attrazione tiene assieme tutti quei corpi celesti, si dipartono diversi bracci ripiegati che formano una spirale. Il sistema solare, e di conseguenza la Terra, si trova nella parte interna di uno di quei bracci, chiamato Braccio di Orione, che è comunque un braccio "minore", compreso tra il Braccio di Perseo che si trova "alle nostre spalle" verso l'esterno della galassia, ed il Braccio del Sagittario che è invece "d'avanti" a noi, verso il centro galattico. Le diciture derivano dal fatto che i punti più ricchi ed intensi di questi bracci si trovano nelle costellazioni dalle quali prendono il nome.

Come si sa, i moti dei corpi celesti sono spesso metafore di giramenti sferici ben più umani ,  e naturalmente, tenedo fede a questa similitudine, anche la nostra galassia gira, anche se in tempi assolutamente non a portata di uomo. Pensate che il sistema solare impiega circa 225-250 milioni di anni per compiere un giro attorno al centro della galassia, alla velocità di 220 km al secondo, e si pensa che, nel corso della sua esistenza, il sole abbia completato 20-25 giri, non di più. Dacché l'uomo ha fatto la sua nefanda comparsa sul suolo terrestre, è stato percorso 1/1250esimo di giro.

Ora è meglio che mi fermi, mi sto sentendo tutto un giramento.

 
Rispondi al commento:
mizar_s_light
mizar_s_light il 11/10/09 alle 21:12 via WEB
Luna traditrice, ed io che credevo lo facesse solo a me l'occhiolino ;) Buona serata Nico :)
 
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Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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