Creato da vilcoyote1973 il 30/08/2008

Confessioni

Lucide considerazioni di un pazzo

 

 

Metti in circolo il tuo amore

Post n°15 pubblicato il 17 Aprile 2010 da vilcoyote1973

 

"Hai cercato di capire
non hai capito ancora
se di capire si finisce mai.
Hai provato a far capire
con tutta la tua voce
anche solo un pezzo di quello che sei.
Con la rabbia ci si nasce
o ci si diventa
tu che sei un esperto non lo sai.
Perché quello che ti spacca
Che ti fa fuori dentro
forse parte proprio da chi sei.

Metti in circolo il tuo amore
come quando dici "perché no?"
Metti in circolo il tuo amore
come quando ammetti "non lo so"
come quando dici "perché no?"

Quante vite non capisci
e quindi non sopporti
perché ti sembra non capiscan te.
Quanti generi di pesci
e che correnti forti
perché 'sto mare sia come vuoi te.

Metti in circolo il tuo amore
come fai con una novità
Metti in circolo il tuo amore
come quando dici si vedrà
come fai con una novità

E ti sei opposto all'onda
ed è li che hai capito
che più ti opponi e più ti tira giù.
E ti senti ad una festa
per cui non hai l'invito
per cui gli inviti adesso falli tu.

Metti in circolo il tuo amore
come quando dici "perché no?"
Metti in circolo il tuo amore
come quando ammetti "non lo so"
come quando dici perché no"

 

è un po' di giorni che sento distintamente il battito del mio cuore, perennemente in gola, sento il sangue affluire, ogni pulsazione, ogni singolo fiotto...

torno a casa prima, c'è Inter - Juve e non voglio perdermela...

dopo un po', già mi son stufato, guardo solo il televisore, mi sfugge tutto quello che vi accade dentro...

facendo zapping mi ritrovo davanti un'intervista - concerto di Ligabue...

ad un tratto la mia attenzione è rapita da questa canzone che, in precedenza, avrò ascoltato decine di volte senza mai destare alcuna impressione...

adesso è una folgorazione, la risposta a tutto il mio patire sembra racchiusa nelle sue parole, è come un pugno nello stomaco, i battiti aumentano, il groppo alla gola si fa più serrato, si alleggerisce la testa, mi sento bagnare la guancia destra, sono inerme...

mi ritrovo disteso, nel buio, a fissare il soffitto, non so quanto tempo sia passato, è una sensazione strana, mi sento svuotato...

con permesso, devo tornare alla finzione della realtà...

 

 
 
 

Ti lascio una canzone

Post n°14 pubblicato il 16 Aprile 2010 da vilcoyote1973

 

"Finito il tempo di cantare insieme 
si chiude qui la pagina in comune 
il mondo si è fermato io ora scendo qui 
prosegui tu, ma non ti mando sola... 
Ti lascio una canzone 
per coprirti se avrai freddo 
ti lascio una canzone da mangiare se avrai fame 
ti lascio una canzone da bere se avrai sete 
ti lascio una canzone da cantare... 
una canzone che tu potrai cantare a chi... 
a chi tu amerai dopo di me.... 
Ti lascio una canzone da indossare sopra il cuore 
ti lascio una canzone da sognare quando hai sonno 
ti lascio una canzone per farti compagnia 
ti lascio una canzone da cantare... 
una canzone che tu potrai cantare a chi... 
a chi tu amerai dopo di me... 
a chi non amerai senza di me...
"

Quando mi hai detto "prima di andare ascoltiamo qualcosa?", è stata la prima canzone che mi è venuta in mente...

Versi stupendi, banalizzati ed inflazionati da un programma TV che non conoscevo fino all'altra sera, che ben si prestavano a quanto c'eravamo detti...

Com'è stato ovvio, per tutto quello che c'ha riguardato, abbiamo visto ed interpretato due cose differenti: io avevo in mente la posa di una pietra sul passato, con l'impegno di maggior chiarezza per il futuro; nella tua sconcertante semplicità, invece, avevi colto quel "si chiude qui la pagina in comune", riferendoti alla pagina del messenger che avremmo chiuso insieme al PC, tornando alle nostre vite disgiunte...

Alla fine, però, questa canzone s'è rivelata profetica: la nostra pagina in comune si è chiusa il giorno dopo, per il mio solito egoismo...

Scusami...

 

 

 
 
 

ArriverLa signor Raimondo

Post n°13 pubblicato il 15 Aprile 2010 da vilcoyote1973

Garbo, educazione, intelligenza, humour... 

anche se era da parecchio tempo che non si avevano Sue notizie, è stato come perdere una persona cara...

sarò banale ma voglio ricordarLa con la gazzetta in mano che guarda attonito Sua moglie...

sentite condoglianze signora Sandra...

 
 
 

Valeva la pena?

Post n°12 pubblicato il 15 Aprile 2010 da vilcoyote1973

 

"Mamma chissà se valeva la pena fare tanta strada e arrivare qua. La gente è la solita, non cambia scena, la stessa che ho lasciato tanto tempo fa"

 

Ebbene mamma, la risposta è si, ne valeva la pena...

Mi tengo anche il mio stato d'animo attuale, che definire di merda è un eufemismo: non lo baratterei con neanche una di tutte le emozioni provate in questo periodo, siano state belle o brutte poco importa... quel che conta è che ci siano state, che abbiano contribuito a farmi sentire di nuovo vivo, che abbiano risvegliato la coscienza sopita, che abbiano dato uno stimolo all'attività cerebrale...

Anche perché, alla fine, quello che conta in un viaggio non è la meta, bensì il percorso fatto per raggiungerla...

Questo dal mio punto di vista prettamente egoistico, sia chiaro, ma pare che io agisca solo in base a questo...

Quel che mi dispiace, però, è che in tutto questo sia rimasta coinvolta un'altra persona a cui, volente o nolente, ho fatto del male: non lo meritava affatto e, per quel poco che ho capito di lei, non potrà mai perdonarmi... 

 
 
 

Il mare d'inverno

Post n°11 pubblicato il 14 Aprile 2010 da vilcoyote1973

"Il mare d'inverno è solo un film in bianco e nero visto alla tv
e verso l'interno qualche nuvola del cielo che si butta giù
sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via
punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani
e io che rimango qui solo a cercare un caffè

Il mare dinverno è un concetto che il pensiero non considera
è poco moderno è qualcosa che nessuno mai desidera
chiusi manifesti già sbiaditi di pubblicità
macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia destate non cade
e io che non riesco nemmeno a parlare con me.

Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me, questo vento agita anche me.

Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà
la radio e i giornali e una musica banale si diffonderà
nuove avventure discoteche illuminate piene di bugie
ma verso sera uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto
mi tuffo perplesso in momenti vissuti di già...

Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me, questo vento agita anche me."

 

Rieccomi qua, dopo circa un anno e mezzo mi ritrovo a scrivere sul mio blog.

In questa vacatio non ne avevo avvertito la necessità ma, adesso, la fiera che perennemente alberga in me e che sembrava aver trovato un po' di pace esige il suo tributo di sangue e, quindi, sono di nuovo ad espormi al pubblico ludibrio.

Lunedì mattina, dopo tanto tempo, si è verificata un'inaspettata congiunzione tra tempo libero, brutta giornata, stato d'animo pessimo e vicinanza al mare e, così, ho colto l'occasione al volo per starmene un po' sulla spiaggia, solo solingo, a godermi quel maestoso spettacolo che è il mare d'inverno. Lo so, siamo a primavera inoltrata, ma sembra che anche in questo caso, in questi giorni, le condizioni meteo siano il riflesso della mia anima e mi hanno portato in dono giornate novembrine.

Che dire, è uno spettacolo che ogni volta mi lascia senza parole:  l'odore pungente del mare che s'insinua nelle narici fino ad inondare i polmoni, le particelle d'acqua vaporizzata sulla pelle che danno piacevoli brividi, quella leggera brezza che sposta i capelli e sembra frugarmi nei pensieri, il verso stridulo dei gabbiani, la sabbia bagnata che si attacca alle scarpe.

Seduto sulla riva, perso in tanta bellezza...

Un urlo lancinante mi devasta l'anima, si propaga nelle viscere, mi riempie la pancia e mi scoppia in testa, ma non trova sbocchi verso l'esterno, non riesco ad emettere alcun suono...

Con la testa tra le mani, lo sguardo perso nel vuoto, le lacrime mi girano negli occhi e si mischiano alla pioggia che adesso cade abbondante...

 

 

 
 
 
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