"Tell me what you don't like about yourself"
(Mi dica cosa non le piace di se stesso)
Negli ultimi anni non credo ci sia una serie televisiva anche minimamente paragonabile al serial ideato da Ryan Murphy. La svolta rivoluazionaria che ogni episodio porta con sè è accostabile, forse, al mondo onirico creato da David Linch con il suo "Twin Peaks" ma nulla di tutto quello che si vede sullo schermo nelle storie patinate dei due chirirghi plastici può essere riassunto in un'unica parola o in un unico concetto.
Andiamo per gradi.
IL LUOGO: LA FLORIDA
Il paese del bello a tutti i costi in cui ogni più piccola vanità viene esasperata all'infinito. Ambienti perfetti con modelle da sogno incontrate ad ogni angolo. Soldi a volontà da poter spendere per ogni più piccolo desiderio. Un concetto di perfezione esteriore che annulla del tutto le caratteristiche individuali profonde di ogni essere. Un seno rifatto o una pettinatura perfetta viene trasformata in qualcosa di fondamentale per lo sviluppo del proprio io e della propria capacità di adattamento.
IL FULCRO DELLA STORIA: LA McNAMARA/TROY
Chiunque può presentarsi in questa clinica per la chirurgia estetica per correggere, abbellire, cambiare, ritrovare parti del proprio corpo che non piacciono. Tutti i pazienti che si presentano possono fare qualsiasi richiesta per modificare il loro aspetto fisico rendendolo più vicino ai loro sogni.
I PERSONAGGI: SEAN McNAMARA
Un chirurgo plastico. Sposato con due figli. Un uomo di successo con soldi, una famiglia (apparentemente) perfetta. Una casa di lusso e un lavoro di sicuro avvenire. Un uomo con tutti i presupposti per essere felice se non fosse per la propria indole idealista e pulita. Alla ricerca continua del giusto a tutti i costi e del modo per crescere i propri figli in modo sano come persone vere e responsabili. Ma proprio per colpa di questa ricerca spasmodica Sean si scontrerà sempre più spesso con il dubbio e il rimorso. Con un mondo che lui stesso vorrebbe cambiare a tutti i costi ma che troppo spesso lo ferisce e aumenta a dismisura la sua insicurezza.
I PERSONAGGI: CHRISTIAN TROY
L'opposto dell'amico/collega Sean. E' un'arrivista, un'opportiunista egocentrico con al centro dei propri interessi solo i propri piaceri e ciò che gli interessa. Un uomo spesso crudele che vive ogni rapporto nel segno dello sfruttamento. Un vero e proprio bastardo che nasconde dietro il suo atteggiamento un male interiore proveniente da lontano. il sesso vissuto senza limiti, il lusso sfrenato ricercato sino allo sfinimento rendono Christian un contraltare perfetto a Sean. Egli rappresenta il lato oscuro di ognuno di noi, il bastardo che nel nostro profondo cerca costanetmente di uscire fuori...per poi rendersi conto che la tristezza e la solitudine sono gli unici orizzonti alla fine di questa strada.
I PERSONAGGI: JULIA McNAMARA
Moglie di Sean. Ha sacrificato la sua vita per la famiglia e ne incolpa, in segreto, il marito. Amica dai tempi dell'università (come Sean) di Christian e legata a lui in modo particolare. Le sue contiue crisi esistenziali e la sua crescita interiore episiodio per episodio, creano le sostanze detonanti per molte delle vicende, sia in trama orizzontale che verticale, del serial.
I PERSONAGGI: MATT McNAMARA
Figlio di Sean e Julia. Vive il continuo deterioramento del matrimonio tra i due in modo sempre più negativo. Cresce trasformando le sue emozioni in rabbia e totale incoerenza vivendo momenti e facendo scelte sempre più autolesioniste e distruttive.
LE STORIE
Ogni episodio si sviluppa intorno ad un intervento e/o ad un paziente che presentandosi al Mcnamara/Troy fa le proprie richieste. Questi interventi, tra dubbi etici, ideologici e comportamentali creano nei protagonisti una crescita individuale enorme portandoli a confrontarsi con sè stessi. Ogni sottotrama va ad incastrarsi perfetamente nella crisi interiore soprattutto di ogni personaggio principale creando i presupposti per incastri futuri sempre inaspettati e di profondo climax emozionale.
Insomma di carne al fuoco ce n'è veramente tanta. Tutti i personaggi vivono le storie al limite. Ogni situazione diventa estrema e il tutto viene sbattuto in faccia allo spettatore con la forza di un tir in corsa. I colori ricercati per rendere particolare gli ambienti amplificano ancora di più ogni emozione trascinando colui che guarda in un vortice infinito di eventi sempre diretti e fuori dai canoni. Non viene risparmiato nulla e alla fine le scene in cui gli interventi estetici vengono mostrati senza alcuna censura diventano le parti meno forti della narrazione. Tutto è perfettamente bilanciato per lanciare i colpi di scena direttamente in faccia. Ogni accadimento ti afferra alla gola e non smette di stringere finchè ti rendi conto che tutto quello che stai vedendo è sì estremo ma comunque possibile. La trasformazione di un ambiente ritenuto normale, come quello pseudo-ospedaliero, in qualcosa di completamente diverso e terribile dal punto di vista emozionale è alla base della serie. Se, da una parte, rassicura lo spettatore presentando due medici bravi, belli e affermati, dall'altra spara negli occhi e nella mente scene fuori dal comune in cui il sesso, la droga, il mondo deturpato dalla bellezza a tutti i costi e ogni più bieca e immorale perversione umana la fanno da padrone.
Il lato oscuro dell'america, delle nostre vite, delle nostre scelte viene colorato e messo in scena, ed ognuno di noi non fa altro che chiedersi se il mondo oltre lo specchio è davvero così bello come i riflessi fanno sembrare.
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