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Una volta mi era molto più facile scrivere e lasciarmi andare alle parole che mi fluivano da sole... quanti racconti ho scritto? quanti "romanzi" ho iniziato? innumerevoli, senza dubbio... ora però non ci riesco più... un po' manca il tempo, un po' manca la voglia... e un po', lo ammetto, manca l'esigenza... perchè per me scrivere è sempre stato terapeutico, ed ora mi sento "guarita"...
guarita da quell'irrequietezza che mi tormentava, da quel perenne senso di incompletezza, di mancanza di importanti componenti della mia vita...

Suona ridicolo dire "mi sento adulta"? perchè è questa la sensazione che provo... l'anno scorso a quest'ora ero angosciata dall'idea che dopo le vacanze di natale mi aspettava una valanga di esami da sostenere, nonchè dal fatto che non c'era nessuno che mi stringesse a sè con Amore vero camminando nel freddo di dicembre e che aspettasse con felicità negli occhi di iniziare il nuovo anno assieme a me...
mi sentivo un' "ospite" tra le coppie di amici coi loro segreti negli occhi e nel cuore, di cui giustamente potevo far parte solo fino ad un certo punto.

Oggi invece scopro quotidianamente la fierezza di apporre la mia firma su un registro, di spiegare le cose a qualcuno che mi pone domande, di far parte di un gruppo di colleghi che, nel "rifugio" della sala insegnanti, sono anche meno "politicamente corretti" dei ragazzini...

E soprattutto scopro sempre più la sorpresa di avere una presenza fissa nel cuore, un pensiero costante verso chi mi rende la metà di una cosa unica... e riscopro la bellezza di condividere tutto il mio mondo, e di vederlo per questo motivo con mente, occhi e anima diversi...

Oggi mi sento "al sicuro". C'è forse sensazione più meravigliosa?

MAD WORLD

All around me are familiar faces
Worn out places
Worn out faces

Bright and early for their daily races
Going nowhere
Going nowhere

Their tears are filling up their glasses
No expression
No expression

Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow
No tomorrow

And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It's a very very
Mad world
Mad world

Children waiting for the day they feel good
Happy birthday
Happy birthday

Made to feel the way that every child should
Sit down and listen
Sit down and listen

Went to school and I was very nervous
No one knew me
No one knew me

Hello teacher tell me what's my lesson
Look right through me
Look right through me

And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It's a very very
Mad world
Mad world
enlarged in your world
Mad world

MONDO FOLLE

Tutto intorno a me ci sono volti familiari
Luoghi logori
Volti logori

Sveglio e brillante per le corse quotidiane
Senza meta
Senza meta

Le loro lacrime hanno riempito i loro bicchieri
Nessuna espressione
Nessuna espressione

Nascondo la testa voglio affogare il mio dolore
Nessun domani
Nessun domani

E trovo un pò buffo
e trovo un pò triste
che i sogni in cui muoio
sono i più belli che abbia mai fatto
E trovo difficile da dirti
E trovo difficile da sopportare
quando la gente corre in circolo
E' davvero
Un mondo folle
Un mondo folle

Bambini che aspettano il giorno in cui si sentiranno bene
Buon compleanno
Buon compleanno

Ti fanno sentire come ogni bambino dovrebbe
Seduto ad ascoltare
Seduto ad ascoltare

Sono andato a scuola ed ero molto nervoso
Nessuno mi conosceva
Nessuno mi conosceva

Salve, prof, dimmi qual è la mia lezione
Mi guardi attraverso
Mi guardi attraverso

E trovo un pò buffo
e trovo un pò triste
che i sogni in cui muoio
sono i più belli che abbia mai fatto
E trovo difficile da dirti
E trovo difficile da sopportare
quando la gente corre in circolo
E' davvero
Un mondo folle
Un mondo folle
Allargato nel tuo mondo
Un mondo folle

Oggi è il tuo compleanno... Lo so che per te questo giorno non ha una particolare importanza, ma io sono felice... sono felice di vederti stasera... di stare con te, di abbracciarti e baciarti anche oggi... anche oggi come ho la fortuna di poter fare da molti mesi a questa parte... ma oggi è ancora più speciale... Quello che provo per te non è un mistero, e chi mi conosce bene sa tutto il meraviglioso con cui mi hai avvolto in questo tempo... Ma non voglio scriverlo qui... preferisco sussurrartelo piano, in un orecchio... mentre mi stringi forte a te... in uno di quegli istanti che sono nostri. Solo Nostri.

Questa è probabilmente una riflessione troppo leggera, considerando la pesantezza del tema da cui scaturisce...

...però...

In questi giorni si parla spesso di eutanasia. Il diritto di una persona di scegliere di troncare la propria vita, se non la percepisce più come Vita. Ho ripensato ad un dolcissimo film che ho visto qualche tempo fa, "Mare dentro"... la vera storia di Ramon Sanpedro, un'anima profonda, artistica, sensibile che ha lottato vent'anni per liberarsi della prigionia di un corpo che non voleva saperne di star dietro a sogni, desideri e quant'altro.

Cos'è che fa di una persona una Persona? E' solo la sua anima?
No.
Di certo quella è la componente fondamentale, ma sembra non essere prettamente indispensabile, considerando quanti corpi senza anima vi siano al mondo. Ma un'anima senza corpo, o meglio, un'anima con un corpo che la condanna a vivere di sterile pensiero cos'è? Cosa può essere?

Osservo le mie mani.
Le mie mani sono piuttosto grandi, considerata la mia altezza, ed hanno dita affusolate, con le falangi morbide morbide e le unghie corte, pulite. Molti mi dicono che sono belle, addirittura eleganti (parola che, riferita a me, in effetti fa un po' sorridere).
Però quanto dicono le mani di una persona. Ci sono quelle piccole, quelle sporche, quelle ingioiellate all'inverosimile, quelle languide e fuggevoli nella stratta con quelle di un altro, quelle con le linee del palmo così marcate da sembrare crepe, quelle che non afferrano le cose ma le sfiorano soltanto, quelle tese verso il mondo e la vita, quelle pronte e vigorose nello stringerne di nuove.
Le mie sono quelle che affondano nel pelo di un gatto di strada, quelle che non hanno paura di "infettarsi" con niente e giocano con tutto anche se c'è scritto "non toccare", quelle che adorano accarezzare e stringere le persone che amo, quelle che puntalmente si sporcano con l'inchiostro della penna, quelle che prendono il cibo direttamente dal piatto per poi perdersi nella schiuma di un sapone profumato.
So che qualunque cosa il mio cervello agitato vagheggi anche solo come idea, loro sono pronte e capaci di renderla atto.

Come può vivere una persona guardando per il resto dei suoi giorni le proprie mani immobili?