Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

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Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

.........................................

 

IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

Messaggi del 05/06/2012

 

Il patto di stabilitą č una truffa

Post n°894 pubblicato il 05 Giugno 2012 da lecasame

5 giugno 2012

Lega Lombarda, il neo segretario strizza l'occhio alle liste civiche. Invito a Formigoni a lasciare l'Expo

Il patto di stabilità è una truffa

Salvini carica i sindaci leghisti: al Nord i soldi del Nord

 di Luigi Chiarello  

Una Lega «grillina», che, per dirlo alla Grillo, non flirta né col Pdl, né col Pd meno L. Una Lega che preferisce le liste civiche «perché con loro si vince». Una Lega laica, «che lasci libertà di scelta sulle questioni etiche e la smetta di far battaglie contro aborto o divorzio breve».

Ma soprattutto una Lega «che guardi al portafogli della gente» e, se è il caso, «rompa con Roma, dando ai sindaci l'input di non rispettare più il patto di stabilità». Matteo Salvini, dopo aver stravinto con l'80% dei voti il congresso regionale del Carroccio a Bergamo, da domenica è il neo segretario della Lega Lombarda. A ItaliaOggi svela la Lega che sarà. Bossi incluso.

Domanda. Come cambia la Lega dopo la sua vittoria e la metamorfosi maroniana ?

Risposta. Il progetto finale non cambia, cambia solo il modo di arrivarci. L'obiettivo è essere più efficaci e concreti. Continueremo le nostre battaglie contro l'immigrazione clandestina, l'arroganza islamica e la difesa dell'identità e della cultura padana in quartieri «arabeggianti». Ma l'emergenza oggi è economica; è lo stipendio, il lavoro. Premeremo l'acceleratore sul vil denaro per tenere al nord i soldi del nord.

L'indipendenza resta il fine?

R. Assolutamente si. Ieri ho riletto il programma della Lega Lombarda di 30 anni fa. Sembra scritto stamattina. Vede, noi non abbiamo bisogno di fare come Berlusconi. Lui fa i casting per trovare bei ragazzi e belle ragazze; per trovare un programma. Noi il programma lo abbiamo da tempo.

D. Prime mosse?

R. Ho sentito i nostri sindaci, vogliono disubbidire allo stato centrale nel nome del trattenimento delle risorse sul territorio. La Lombardia ogni anno «ci smena» 40 miliardi di euro di residuo fiscale; 4.000 euro a testa per lombardo. E' una gabella eccessiva in un momento di crisi. Faremo il possibile per trattenere questi soldi. Con le buone o con le cattive.

D. Con le cattive?

R. Nulla di violento. Penso alla disubbidienza. Vede, la Lega amministra 400 comuni_

D. Disubbidienza a cosa?

R. Il patto di stabilità è una truffa. Nelle casse dei comuni lombardi ci sono soldi risparmiati che non si possono spendere. Ma il patto si fa con persone serie. E oggi, hai solo due strade: ho aumenti le tasse o disubbidisci al patto e spendi i soldi che hai. E' il momento di disubbidire. E, guardi, il malumore non è solo dei sindaci leghisti.

D. Insomma, un occhio all'economia per riprendersi dalla batosta elettorale?

R. Il tema economico deve diventare prioritario. Penso sia stato giusto partecipare ai governi, per tentare di cambiare le cose dall'interno. Ma non è andata bene. Quindi, è dai comuni, dai territori, dal nord, che devono arrivare le risposte economiche.

D. Come?

R. Dobbiamo essere più concreti. Vanno bene il federalismo e le battaglie di principio. Ma il portafogli, nei momenti di crisi, è l'unico linguaggio comprensibile. E noi, su questioni cruciali come gli studi di settore, grazie al buon Tremonti non abbiamo combinato un fico secco...

D. Dopo i recenti scandali molti leghisti hanno rinnegato l'appartenenza.

R. Se porteremo risultati seri la gente perdonerà gli errori commessi.

D. Prima tutti Bossiani, ora tutti Maroniani?

R. Tutti i leghisti sono bossiani. Ci ha portati fin qui. Detto questo la storia va avanti, la società si evolve. A Bossi si affianca Maroni. E chi si propugna bossiano e basta, lo fa per usare un cognome nel tentativo di salvare il posto. Il cerchio magico si è rotto. Da oggi, chi merita va avanti e chi viveva di luce riflessa si ferma un giro.

D. Quali le alleanze politiche nel futuro?

R. Se guardo alle amministrative, le alleanze che ci hanno fatto vincere sono quelle con le liste civiche. Quindi, né col Pd, né col Pdl. Non vedo alleanze a breve con i partiti di Roma. Ma facciamo salvo quel che è in corso.

D. È una strategia «grillina».

R. Si, con la differenza che la Lega ha un progetto, mentre Grillo si ferma solo ai no. Nulla dice su federalismo o immigrazione. Detto questo, ora la Lega deve lasciare libertà di coscienza sui temi etici. Deve tornare a essere una forza laica come era all'inizio. Serve meno ideologia. Non farò più battaglie contro il divorzio breve o contro l'aborto. Bisogna dare libertà di scelta e coscienza. Meno stato c'è meglio è.

D. E i diritti degli omosessuali?

R. Ho 39 anni e vivo a Milano, dove le coppie di fatto esistono. Non posso far finta di niente. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma l'equiparazione dei diritti tra coppie etero e omo sulla casa o su altro non mi convince. La prevalenza va data alla coppia tra uomo e donna.

D. Appena eletto segretario della Lega Lombarda ha subito chiesto a Formigoni di abbandonare la carica di commissario generale di Expo 2015.

R. Su Expo siamo in ritardo. Serve un impegno 24 ore su 24, che un governatore non può dare. Sarebbe segno di saggezza passare la mano. A un commissario o a un delegato di comune accordo tra Pisapia e Formigoni. Non è un input politico, ma una riflessione ad alta voce. Se Formigoni la raccoglie, bene. Sennò auguri!

D. E di Bossi che farete?

R. C'è molto da fare. A fine giugno ci sarà il congresso federale, il lavoro non manca. La Lega è un movimento maturo per decidere assieme.

D. Sarà ancora un simbolo? Portato in giro come la “madonna pellegrina”?

R. Guardi, non so cosa farà Bossi. E non so se Maroni farà il segretario, anche se me lo auguro. E poi, mi sembra sia prevista la figura del presidente federale; Bossi ora occupa quel ruolo. Non so se sarà confermato, penso non ci siano problemi.

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1774656&codiciTestate=1&sez=hgiornali&testo=&titolo=Il%20patto%20di%20stabilità%20è%20una%20truffa

 
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In Inghilterra censurata la parola “papą”. Offende i gay

Post n°893 pubblicato il 05 Giugno 2012 da lecasame

28 maggio 2012


In Inghilterra censurata la parola “papà”. Offende i gay

Io ve lo dico e ve lo ripeto. La civilità occidentale sta andando letteralmente a puttane. Da una parte abbiamo l’integralismo islamico che vuole imporsi qui da noi, cercando di occupare i posti lasciati vuoti dal cristianesimo. E dall’altra stiamo demolendo quel poco di sano che resta della famiglia.

Il fatto accade in Inghilterra. Le autorità sanitarie, per non offendere la sensibilità delle coppie gay, sostituiscono nel loro rivista “Ready Steady Baby” la parola “papà” (in inglese “father” o “dad”) con la più generica “partner”.

Cioè, dico io: ma quale figlio chiamerebbe suo padre “partner”? È questo il futuro della famiglia? Non vi è dubbio che stiamo diventando sempre più patetici nella nostra ormai dichiarata ossessione per l’uguaglianza dei gay anche in settori e fenomeni sociali (come la famiglia) che non c’entrano un fico secco con l’omosessualità.

di Martino

http://www.iljester.com/2012/05/28/in-inghilterra-censurata-la-parola-papa-offende-i-gay/


 
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IACCHETTI DA' LEZIONI DI MORALITA' AL PAPA

Post n°892 pubblicato il 05 Giugno 2012 da lecasame

3 giugno 2012


Caro Iacchetti mi spiace, ma lezioni di moralità da te non le accetto proprio

Ci é ricascato. Dopo i “Vaffa” agli allora ministri Brunetta e La Russa, dopo quella pessima figura (ricordiamo l’infondatezza di quelle accuse in questo articolo) è ritornato alla carica e questa volta il suo moralismo da quattro soldi affonda il proprio colpo sulla visita del Papa a Milano.

Milano e’ bloccata, e’ arrivato il Papa. L’Emilia Romagna e’ bloccata, e’ arrivato il terremoto ! Il Papa e’ andato alla Scala e stasera gli hanno suonato la Nona di Beehtoven, era seduto nel corridoio circondato dallo sfarzo di Cardinali Vescovi e signori e signore tra i più’ ricchi della città e non solo. Gesù non l’avrebbero nemmeno fatto avvicinare vestito come sarebbe stato.
Gesu’, sulle loro croci luccicanti, contro la sua volontà’.
In Emilia le Scale sono crollate e sotto c’e rimasta la povera gente, quella che ci rimette sempre, quella che la croce ce l’hanno sulle spalle da quando sono nati.
Il Papa sta a Milano e blocca tutto per 3 giorni, ancora nessuno riesce ad immaginare quanti soldi costano questi tre giorni alla città’ !! In Emilia i Pompieri, I Vigili del fuoco, i Volontari, hanno la faccia sporca e non dormono da una settimana e scavano per ridare la vita.
La Nona di Beethoven e’ finita ! Il Papa batte le mani, e tutti battono le mani al Papa. Che tristezza di paese !!

Caro Iacchetti, premettendo che la visita del Papa a Milano non toglie soldi ai terremotati dell’Emila-Romagna, ma bensì porta un indotto di 58 milioni di euro (qui l’articolo), vorrei illuminarti su un piccolo dettaglio che probabilmente dall’alto della tua posizione di comico/attore ti é sfuggito: la Chiesa Cattolica ha donato alla popolazione colpita dal sisma 3 milioni di euro (ecco la notizia).


Ma io sono sicura, ne sono certa, anche tu avrai donato ai terremotati una parte dei tuoi lauti compensi che Berlusconi (si dai, te lo ricordi? L’ex Presidente del Consiglio..hai mandato con un bel Vaffa a quel paese due dei suoi ministri…) ti ha versato per le tue trasmissioni a Mediaset.
Perché nessuno avrebbe la faccia tosta di criticare qualcuno, di fargli la morale, quando poi é il primo a non muovere un dito in aiuto alle persone di cui si erge a paladino.
Perché nessuno accetterebbe la morale da una persona così.
Nessuno.

 

di Silvia Conti 

http://www.qelsi.it/2012/caro-iacchetti-mi-spiace-ma-lezioni-di-moralita-da-te-non-le-accetto-proprio/


 
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