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Post n°3747 pubblicato il 30 Giugno 2015 da bisou_fatal
Sento il vento che alza la sua voce...e...in lontananza...un barattolo portato via...ne sento lo sconclusionato rullare...ma la mia mente lo vede...e poi...non è più un barattolo...sono io che rotolo via...le braccia in alto sulla testa...e gli occhi chiusi...mi mordo le labbra...vi imprigiono parole che sono ormai morte...giacciono come flaccidi fiori...imputriditi dal tempo...una luce ...pallida si umilia nel dilatarsi della sera...ho suoni nascosti nella testa... " Amor sin nada mas, Amor con calles muertas" |
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Tutti a parlare di anima, di cuore, di sentimenti alti, e sotto a masturbarsi dalle parti del tavolino. La razza umana è davvero una sola, aveva capito negli anni, una massa di bambini che inseguiva uno o due obiettivi: principalmente il sesso e il denaro.
E lei? Lei era ancora qualcosa di diverso. Un pesce nell'acquario, una preda che scodinzolava davanti a uno squalo innocuo, tenuto a debita distanza da un bastone che si chiama rete, in cui sei irrintracciabile. Lei, una volta, sarebbe stata una di quelle che non avrebbe mai giocato così. Questa sua anima era, per intero, un prodotto della rete. Sua madre, sua nonna, non avevano nemmeno avuto quell'opportunità, di essere, o fingersi, puttane nel video, smascherando quel loro essere così nascosto.
lei, la donna di questo tempo, poteva, ne aveva la possibilità. Era una forma estrema di libertà interiore a legarla alla sua sedia, aveva un intero universo in cui suscitare quel che la sua esteriorità non riusciva a mostrare. Questa orbita interiore, il suo sole, la chiudeva nei confronti del suo mondo, quello del suo corpo, in cui il suo simulacro si muoveva disinteressato, con una forma sottile di crudeltà nei confronti di chi l'amava.