Post n°3632 pubblicato il
08 Marzo 2015 da
bisou_fatal
Ifigenía:
Madre, perché muta rimani, e lagrimi?
Clitemnèstra:
Giusta ragione ho di crucciarmi il cuore!
Ifigenía:
Smetti, non avvilirmi: e ciò concedimi...
Clitemnèstra:
Che mai? Nessun rifiuto avrai da me.
Ifigenía:
Delle tue chiome ciocca non recidere,
non avvolger le membra in negri pepli.
Clitemnèstra:
O figlia mia, che dici tu? Ti perdo...
Ifigenía:
No; son salva, e per me tu sarai celebre.
Clitemnèstra:
Come? Non debbo la tua morte piangere?
Ifigenía:
No; non sarà per me la tomba eretta.
Clitemnèstra:
Che? La fossa non è retaggio ai morti?
Ifigenía:
L'altare della Dea sarà mio túmulo.
Clitemnèstra:
Tu dici bene; ed io t'obbedirò.
Ifigenía:
Ch'io procuro, felice, il ben de l'èllade.
Clitemnèstra:
Che dovrò dire alle sorelle tue?
Ifigenía:
Neppure ad esse i negri pepli cingere.
Clitemnèstra:
Quale ad esse dirò tuo caro motto?
Ifigenía:
Che sian felici. E fa' d'Oreste un uomo."
Euripide
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