Creato da francescavi76 il 04/01/2011
 

LiberaMenteee

Freedom from myself

 

 

BAUuU

Post n°8 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da francescavi76

Vivere così senza pietà
senza chiedersi perchè
come il falco e la rugiada
e non dubitare mai

non avere alcuna proprietà
rinnegare l’anima
come i sassi e fili d’erba
non avere identità

Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi
perduti antichi eroi
noi due che al binario ci diciamo addio…

non volere mai la verità
ottenere l’aldilà
navigare senza vento
migliorare con l’età

c’è un amore che non muore mai
più lontano degli dei
a saperverlo spiegare che filosofo sarei

Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi
falliti antichi eroi,
noi due che al binario salutiamo…

Gli spietati salgono sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi innamorati eroi,
noi due che al binario ci diciamo addio…

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere lo sai.

non ci siamo amati
divertiti
pervertiti
dimenati
spaventati
rovianati
licenziati
lo saprai

noi ci siamo persi
ritrovati
poi bucati
c’è un amore che mi lacera la carne
ed ancora tu lo sai

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
c’è un amore che mi brucia nelle vene
e che non si spegne mai

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere lo sai.

VI AMO.

 
 
 

PAURA DELLA SOLITUDINE? MA PER PIACERE!!!

Post n°7 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da francescavi76
Foto di francescavi76

Oggi troppe persone hanno timore di stare e rimanere da sole. Lungi da me il commentare, in quanto solitamente chi la pensa così è solo per motivi caratteriali e di insicurezza. Quando ero ragazzina anche io avevo una paura fottuta della solitudine, cercavo in ogni modo di circondarmi di più persone possibili per non rimanere mai sola. Mi avvicinavo a chiunque, compreso chi non aveva nulla in comune con me solo per il gusto di essere in compagnia. Quante batoste, fregature, delusioni in proposito. I miei rapporti interpersonali erano superficiali, vuoti e, brutto da dire ma reale, di convenienza. Poi fortunatamente si cresce, si prende consapevolezza e si cambia. Nel tempo ho compreso quanto sia migliore il detto: pochi amici ma buoni! Oggi come oggi ho pochissime amicizie, selezionate e di origine controllata. Adoro la solitudine e spesso preferisco stare in mia compagnia piuttosto che con quella di altri. Lo stare bene da soli lo si impara col tempo, con gli anni...ma quando si arriva a questa condizione si raggiunge un equilibrio tale che niente e nessuno può distruggere. L'indipendenza, la libertà sono linfa vitale. Il saper risolvere i problemi da sola, il riuscire a non aver bisogno degli altri, l'aver imparato a vivere, viaggiare in completa indipendenza sono per me un traguardo raggiunto. Quando ci penso mi sembra assurdo che quella ragazzina che elemosinava amicizie in qua e in là, sia riuscita a cavarsela da sè e a diventare una donna libera e serena...ma ci è riuscita con caparbietà e sofferenza. Sbagliando, facendo enormi casini e pianti infiniti: ci è riuscita! Ci vogliono grinta e determinazione, spirito di sacrificio e volontà di ferro ma tutto si può raggiungere se lo si vuole veramente. Bisogna avere il coraggio di lasciar andare la persona che si era per diventare quella che si vuole essere!

 
 
 

IL CARATTERE DI UN UOMO E' IL SUO DESTINO.

Post n°6 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da francescavi76

Non sono per niente fatalista.
Ieri, mentre vagavo in rete, ho scovato una frase inerente alla parola "destino" e presa dal mio solito desiderio di sapere,sono andata su wikipedia e ho cercato il significato di questo termine, dato che non lo avevo mai fatto prima.
Con destino o fato tradizionalmente ci si riferisce all'insieme di tutti gli eventi inevitabili che accadono in una linea temporale soggetta alla necessità. Può essere concepito come l'irresistibile potere o agente che determina il futuro.
Ullalla'! Secondo questa definizione il futuro è già scritto e non lo determiniamo noi. Bella fregatura allora! Il concetto pazzesco per cui noi non siamo responsabili del corso che prende la nostra vita, che è tutto predestinato, scritto nelle stelle se ci penso attentamente mi spaventa. Ogni abbraccio, ogni bacio, ogni evento, ogni  nuovo incontro, ogni cosa bella o brutta, ogni delusione sono preordinate da un catalogo cosmico. Allora tanto vale sedersi sul divano ad oziare e aspettare il susseguirsi degli eventi, senza darsi troppo da fare per migliorare o cambiare le cose. Tanto se è destino, succederà quel che deve succedere, no? Confesso che quando mi prendono le paranoie o quando sono in crisi nera, spesso mi ci siedo davvero su quel divano quasi a sfidare il destino. Della serie: "AH si? Decidi tu? E allora io me ne frego e sto a guardare cosa succede!" Ma poi rinsavisco e torno dell'idea che mi fa tristezza credere che nella vita sia tutto già scritto. Preferisco pensare con tutta me stessa che il destino ce lo costruiamo da noi. Con sacrificio, pazienza e grinta. E che non esista nessun disegno preciso, ma che tutto possa essere determinato da noi e dalle nostre azioni. A tale proposito Leopardi diceva: "Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata". Gli fa eco Osho che affermava: "Accettare l'esistenza del fato comporta un suicidio, in quanto toglie ogni responsabilità all'essere".
Mai stata più d'accordo, con entrambi.

 
 
 

A 40 anni forse la gente smetterà di preoccuparsi del sabato sera?

Post n°4 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da francescavi76

Ormai è qualche anno che preferisco starmene a casa il sabato sera. In giro per locali trovi soltanto ragazzini con l’ormone a mille o tardoni che non riescono a capire di essere assolutamente ridicoli con le loro smanie da eterni peter pan. Mi piace starmene nella mia tana, con il mio amichetto peloso a guardarmi un bel film o a leggere serenamente un libro. Mi rilasso, mi godo il mio silenzio. A volte la solitudine, per me, resta la migliore compagnia. Perché dovrei uscire fuori con i miei amici tutti accoppiati? Perché dovrei sentirmi per tutta la sera il terzo incomodo? Perché dovrei assistere ogni volta, quasi fosse un copione, alle loro domande, sempre uguali, sempre idiote, sul come mai non riesco a tenermi un uomo? Perché dovrei sorbirmi lo spulcio dei vari amici single che potrebbero presentarmi, se solo io mi mostrassi un po’ più disponibile? Perché dovrei sopportare le loro romanzine sul fatto che non posso restare single a vita e che meriterei un uomo vicino??? Ma che palle! Ma pensate un po’ a voi stessi che litigate in continuazione, vi ferite, cornificate e vivete nella menzogna pur di non stare soli! Io non ho bisogno di falsità, di rapporti di comodo e di compagnie fasulle per stare bene. Io sto bene con me stessa, punto.

L’altra sera mi ha chiamato una delle mie pochissime amiche single, chiedendomi se volevo andar in discoteca. Ma che scherziamo? La tipa ha 38 anni, un matrimonio fallito, una convivenza andata male e un figlio piccolo. E pensa alla discoteca??? Io penserei ma a starmene a casa con mio figlio e a godermelo un pochetto piuttosto che parcheggiarlo dai nonni quasi fosse una bicicletta di seconda mano. Quando le ho detto che la discoteca non fa più per me, mi ha risposto: “ Ma dai, come fai a startene in casa il sabato sera?”. E io, che per non risponderle male, mi sono morsa 123456789 volta la lingua, ho chiuso con un semplice: “ Vabbè, si vede che invecchio male che ti devo dire!”. Anche se in realtà avrei voluto sputarle addosso qualsiasi parola offensiva mi venisse in mente, ho imparato a non dare troppa soddisfazione a chi, poveretto, non arriva a capire le cose. So essere spietata ma sparare sulla croce rossa proprio non mi diverte! Mi dispiace solo per il piccolo, ma per fortuna per quello ci sono gli assistenti sociali. Dopo quella telefonata mi sono messa a riflettere sul fatto che è proprio vero il detto: Chi ha il pane non ha i denti! Ma quando la finirà certa gente di pensare solo a se stessa? Con un figlio piccolo a carico, stai ancora a pensare alla discoteca? Ma pensa alle responsabilità di madre piuttosto!

Certe persone non cambieranno mai. Certe persone non saranno mai serene. Ma è possibile che a 40 anni ci si debba sempre preoccupare del sabato sera???

Che tristezza!

 
 
 

SII COME SEMBRI O SEMBRA COME SEI.

Post n°2 pubblicato il 04 Gennaio 2011 da francescavi76
Foto di francescavi76

 

Questa frase mi riporta ad un’immagine che puntualmente mi spunta davanti agli occhi ogni giorno; mi fa pensare a quella cartolina “simbolo” che ho appiccicata sul frigo.

Questa immagine, secondo il giochetto idiota delle associazioni di idee, mi riconduce ad un’altra immagine, molto più offuscata ma bellissima, che risale alla scorsa estate in Turchia. Ad una serata, fortemente voluta da me, alla scoperta dei fantastici “dervisci rotanti” che mi hanno talmente affascinata e riempita di domande da pensare e ripensare al meccanismo stesso delle loro danze sacre un sacco di volte. Questi dervisci, discepoli di diverse confraternite islamiche, danzano roteando su se stessi per mezz'ora. Si fermano ogni tanto, cambiando qualche passo, ma subito riprendono a girare, a roteare. Li abbiamo scoperti vicino Istanbul, in un locale caratteristico. Musica sufi ( na roba molto lenta e neniosa ), flauti, timpani, un basso e.. via si aprono le danze! Sei dervisci tutti vestiti di bianco, con gonnelloni lunghi e ampi, iniziano a danzare, a roteare su se stessi…se li fissi ti sembra che da come vanno veloce potrebbero spiccare il volo da un momento all’altro.

Queste danze, secondo i Dervisci Rotanti, sono il modo migliore per  allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e per far si che le loro anime si allontanino dai loro corpi così da riunirsi a Dio. E allora girano, roteano, roteano e girano…si fermano all’improvviso e senza un attimo di vertigine o di sballottamento riprendono le danze. Che equilibrio psico-fisico! Questi tizi girano per mezz’ora su se stessi e appena la musica si abbassa di tono, opplà si fermano e sono come in trance! I volti sereni, sorridenti, in pace. Ho pensato subito, vista la reale serenità dei loro adepti, di convertirmi al derviscesimo…ehm…si dirà così??? Peccato che io dopo mezzo minuto di gira-gira su me stessa, cadrei al suolo in preda a vertigini e convulsioni. Quello spettacolo è stata davvero un’esperienza unica, mi sono come ipnotizzata a guardarli. Tanto che, una volta finite le danze, siamo scesi nel negozietto del locale per spulciare i vari souvenirs e lì ho deciso di prendere la cartolina con l’immagine dei dervisci e delle loro “ norme” o “regole” dalla quale siamo partiti.

L’ultima delle dieci “leggi” dice: SII COME SEMBRI O SEMBRA COME SEI. Bellissima frase, non trovate? Mistica, filosofica, forte. Tipica frase su cui riflettere. E io ci ho rfilettuto eccome! Ci ho rimuginato sopra per mesi leggendo la frase appiccicata al frigo...ogni mattina mi siedevo a far colazione e ripensavo a quel "sii come sembra o sembra come sei." Durante la giornata più volte mi sobbalzavano in testa quelle parole e allora via, a ripensarci su. Ancora, ancora e ancora. Finchè un giorno mi sono fermata e a mente lucida mi sono chiesta:

Ma infondo infondo, questa frase che cazzo significa???????????????????

 
 
 

VOGLIO INIZIARE COSI'!!!

Post n°1 pubblicato il 04 Gennaio 2011 da francescavi76

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di comunicazione.

(Art.21 della Costituzione Italiana)

 
 
 

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