Creato da endoke il 25/05/2009

LIBERA NOS, DOMINE

Non costituisco un esempio sono solo fedele a ciò che sono

 

 

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Ah la saggezza dei padri...

Post n°824 pubblicato il 13 Maggio 2015 da endoke

http://digilander.libero.it/endoke/fango.jpg

 

Mio padre me lo ripeteva sempre: impara a sguazzare nel fango perchè te ne tireranno addosso parecchio perchè è l'unica arma in mano a coloro che, incapaci di affrontare le situazioni di petto o imprigionati "nel vorrei ma non posso", anelano una sorta di rivalsa alla loro mediocrità.

Quando, come un gatto che viene accarezzato contropelo sento quel brivido sulla schiena e inizio a percepire che qualcosa non mi quadra, creo le circostanze magari anche tirando troppo la corda... ma le scelte o si fanno o si subiscono, e sempre che posso, preferisco farle. Non mi piace il grigio specialmente quando è sinonimo di un comportamento falso.

Ovviamente, come tutto, questo comportamento ha un prezzo ma non è carissimo specialmente se paragonato alla tranquillità della propria coscienza. E si!, perchè alla fine di questo si tratta: di agire secondo coscienza anche quando ci si imbatte in chi evidentemente coscienza non ne ha.

Erroneamente si pensa (naturalmente è il mio pensiero e quindi non è detto che sia condivisibile, ma ricordo che il mio blog è aperto sempre e comunque a qualsiasi contraddittorio) che la sensibilitá sia sempre e solo un pregio delle povere pecorelle smarrite (leggasi anche finte viole mammole) le quali sciorinano le loro pene  e i loro dolori in ogni dove e ad ogni pié sospinto attirando chi, ingenuamente o dolosamente, percepisce i fatti in modo tutt'altro che obiettivo.

Le argomentazioni contro il mio ragionamento puntellato da fatti oggettivi e inconfutabili sono sempre le stesse: sei polemica, intollerante, non hai sensibilità, tu che sei più intelligente dovresti capire ed avere più pazienza, fai i dispetti come all'asilo, mica li potemo ammazzà, non tutti siamo uguali, ecc. ecc. Ma la più bella di tutte e di recente ricezione è stata: sei troppo diplomatica e la diplomazia non paga... peccato però che quando mi inalbero (peraltro non mossa da impeti irrazionali) e punto i piedi, all'improvviso divento stronxa e da ghettizzare... non leggete anche voi un certo... controsenso??? Mah!!!

Ma andiamo per ordine, facciamo un esempio e cominciamo a smontare le argomentazioni:

Il fatto: consegnano in ufficio un nuovo fax, più moderno, multifunzione e pieno di tanti tastini. Il principio lo conosciamo tutti: una volta collegato alla linea telefonica oltre che alla corrente, si infila il foglio da inviare, si compone il numero del destinatario e premendo il tasto invio, si sente il rumore della digitazione del numero telefonico e piano piano il foglio scorre fino ad uscire
.

Ora vediamo i comportamenti. Prima di tutto parlo con il tecnico che lo sta installando e in religioso silenzio (perchè non so quale siano tutte le altre funzioni) ascolto le sue spiegazioni e magari faccio qualche domanda se non ho capito qualcosa. Quando il tecnico se ne va leggo il manuale e inizio a far funzionare il fax ma anche il suo scanner e faccio persino le fotocopie.

Arriva il collega che, scusandosi per la sua ignoranza, mi chiede se posso passargli un fax perchè davvero non è capace e mi mostra la sua gratitudine. E quando mi chiede se, avendo un po' di tempo, potrei spiegarglielo rispondo affermativamente con un sorriso.

Un'altra collega arriva e, dirigendosi direttamente al fax e trovandolo spento (ora tutti gli apparecchi vanno in risparmio energetico) esordisce con un "ma non funziona". Con voce calma le dico che è nuovo e che bisogna... , ma vengo interrotta con un "so bene come funzionano i fax", a quel punto mi taccio e aspetto che s'impicchi. Puntualmente accade quanto da me previsto, ma nonostante tutto mi avvicino e le spiego come funziona... soprattutto in virtù del fatto che, come dico sempre, il proprio sapere quando lo si condivide non diminuisce. Peraltro essendo una persona molto pratica, preferisco condividere le informazioni in mio possesso, permettendo a tutti di essere il più indipendenti possibile, piuttosto che venire interrotta nel mio lavoro per il bisogno (che però non mi appartiene!) di avere la pia illusione di essere considerata indispensabile. Preferisco infatti dare gli strumenti ed eventualmente dimostrare l'altrui inettitudine come non faccio mai miei meriti e/o idee altrui ma si sa, sono una bestia rara.

Un'altra collega ancora che ha parlato con la precedente, viene addirittura già prevenuta perchè ovviamente non ha ricevuto un resoconto fedele ed oggettivo in cui fosse palesata la sua ignoranza e la sua spocchiosità e mi lancia accuse pretendendo di togliermi persino il diritto di replica. 

Questo esempio ripetuto nel tempo e nei modi,  mi porta a perdere le staffe e quindi inizio a discutere con toni pacati prima in un via via crescendo. E ora passiamo alle argomentazioni.

Sapete perchè sono polemica? Semplice. Perchè, oltre ad avere argomenti e argomentazioni, davanti ad episodi come questi, ripeto cronologicamente i fatti proprio come sono accaduti. Perchè sono intollerante? Perchè rispetto l'intelligenza altrui e non consento che si insulti la mia adducendo scuse sempre diverse ma tutte a esaltare il vittimismo contro l'avere gli attributi! Perchè sono insensibile? Perchè mi rifiuto di tacere dinanzi a comportamenti oggettivamente infantili e dolosamente e reiteratamente ipocriti. Come dico sempre a mia nipote ormai adolescente,  se si vuole essere trattati da adulti non si deve fare la lagna e se si vuole essere trattati da bambini, alle 21.00 a letto ma le due cose insieme sono impraticabili! Perchè non ho sensibilità? Oltre che per le ragioni di cui sopra, perchè non mi faccio ingannare da chi piagne ar morto e frega ar vivo, parlando male alle spalle ma riempiendoti di false lusighe davanti... l'atteggiamento da medico pietoso mi fa letteralmente schifo. Il fatto che essendo più intelligente e quindi il supposto dovere di avere più pazienza mi dà ai nervi perchè in questo modo oltre a negare a priori la mia tanto anelata meritocrazia è doppiamente offensivo dal mio punto di vista perchè si continua a legittimare un comportamento oltremodo sporco e scorretto. Perchè l'affermazione puerile del "non siamo tutti uguali" per sottolineare sempre e comunque che il proprio comportamento è esente da esami di coscienza e possibilmente da successivi castighi a punizione dell'incoerenza di fondo, contro quelli che coerenti lo sono e corretti ed intellettualmente onesti pure, non lo sopporto. E comunque ben venga che non siamo tutti uguali perchè un mondo di persone di poca memoria, ignave, mediocri, vittimiste, codarde, ipocrite, finte moraliste, presuntuose, opportuniste, spocchiose, ammonitrici e ingrate mi nauserebbe alquanto. Meglio morire in piedi che vivere una vita in ginocchio, sempre e comunque. L'accusa di essere troppo diplomatica da parte di chi non è i grado di essere obiettivo per poi trasformarsi nell'accusa di essere stronxa (e conseguentemente ghettizzata) quando metto i puntini sulle "i" la salterò a piè pari che è meglio, visto il controsenso intrinseco. E salto anche i supposti dispetti come all'asilo e i vari "mica li potemo ammazzá" perchè sono inconsistenti.

In conclusione e soprattutto ritornando all'esempio del fax lasciamo costanza anche del comportamento di un altro collega che, osservandomi nel passare 5 fax e consegnandomi dei documenti da scannerizzare e fotocopiare senza alcun problema o inceppamenti di sorta, assiste all'incapacità dell'altra collega oltremodo spocchiosa e commenta con una puntina di veleno che ci sono ritardi e si perde tempo nell'espletamento del lavoro con non poca confusione, se proprio non vogliamo dare a Cesare quel che è di Cesare considerandolo un dato di fatto incontestabile, vogliamo quanto meno essere un pochino giusti e affermare che se per 5 fax spediti dalla stessa persona e 1 da un'altra ci sia almeno un po' di palese... ehmmm... inadeguatezza o sarebbe chiedere troppo???

La domanda è ovviamente retorica perchè l'obiettività e la coerenza sono per taluni (o molti) emerite sconosciute ed è sempre più facile (e assai più comodo) mettere la testa sotto la sabbia come gli... struzzi!

 


EndokeProlissaMaANcoraUnaVoltaCristallina

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Avevo sempre saputo che
il vero amore è al di sopra di tutto
e che sarebbe stato meglio morire,
piuttosto che cessare di amare.
Ma pensavo che solo gli altri
ne avessero il coraggio.
In quel momento, invece,
scoprivo di esserne capace anch'io.
Anche se avesse dovuto significare
partenza, solitudine, tristezza,
l'amore valeva comunque
ogni centesimo del suo prezzo.
(Paulo Coelho)


 

 

Quem nos decepciona
não necessariamente
não presta.
Ás vezes,
a decepção é causada
por nós mesmos
que esperamos
das pessoas além
do que elas podem dar...
Especialmente por...
compararlas conosco.

 

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