LIBERAL BLOGL'INFORMATORE SOCIO-POLITICO DI BARLETTA |
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Nickname: marcinkus65
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Sesso: M Età: 59 Prov: BA |
I NOSTRI PRINCIPI
1) La difesa di tutte le libertà;
2) La correlazione fra diritti e responsabilità;
3) La distinzione fra principi morali e vincoli giuridici non per indifferenza morale ma per facilitare le condizioni della convivenza;
4) L’attribuzione alla politica di un ruolo che riguarda soprattutto le regole, anche se le istituzioni hanno il fondamento in principi come la tolleranza, l’autonomia e il rispetto di sé e degli altri che non sono moralmente neutri;
5) La centralità dell’istruzione e della formazione continua per una società di uomini liberi e con eguali opportunità;
6) La convinzione che ogni cittadino sappia impiegare meglio del Governo i suoi soldi e che il prelievo pubblico non debba superare quella soglia che favorisca l’evasione e scoraggi le attività dei cittadini;
7) La fiducia nel Mercato e nella Concorrenza;
8) Il premio per il MERITO;
9) La preferenza per il principio che ai cittadini debba essere permesso tutto ciò che non è espressamente vietato;
10) L’amore per la propria Patria non deve mai trascendere in odio per quella degli altri;
11) La ferma determinazione nel perseguimento dell’obiettivo dell’integrazione europea e la volontà di lavorare per un’Europa sempre più forte, alleata con gli Stati Uniti d’America, per affrontare insieme le sfide del terzo millennio.
COMUNICATI DELL' EDITOR
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ULTIMI COMMENTI
Post n°45 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da marcinkus65
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Post n°41 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da marcinkus65
LE INIZIATIVE DI QUESTI GIORNI DEL PARTITO LIBERALE ITALIANO SEDE DI BARLETTA HANNO AVUTO I GIUSTI RISULTATI. E' UNA NOTIZIA DI QUESTI GIORNI. Regione Puglia, ddl di modifica della legge 11 sul commercio Avviate le audizioni in quarta commissione consiliare Sindacati, associazioni di categoria, enti locali e associazioni di consumatori insieme in quarta commissione consiliare per proporre spunti, riflessioni e modifiche al disegno di legge approvato, il 21 gennaio scorso, dalla Giunta regionale che a sua volta modifica la legge sul commercio, la n.11 del 2003. |
Post n°40 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da marcinkus65
Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere, dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare e avere la pazienza delle onde di andare e venire, ricominciare a fluire.
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Post n°39 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da marcinkus65
Youll remember me when the west wind moves |
Post n°38 pubblicato il 09 Febbraio 2008 da marcinkus65
LETTERA APERTA AL SINDACO DI BARLETTA ING. NICOLA MAFFEI Egr. Sig. Sindaco, abbiamo letto con attenzione i Suoi articoli sulla testata giornalistica Gazzetta del Mezzogiorno relativi alle iniziative per la Rievocazione della Disfida di Barletta nel suo 505° anniversario. Premettiamo che lo spirito di tale nostro intervento non è fondato su una sterile ed inutile opposizione "per partito preso" ma bensì è fondato su propositi positivi al fine di trovare le soluzioni migliori per la Rievocazione Storica della Disfida di Barletta. Non vogliamo discutere sui nostri progetti relativi alla Rievocazione storica della Disfida di Barletta, progetti purtroppo rimasti sulla carta, (evviva la Democrazia Partecipata), grazie alla mancanza in codesta amministrazione comunale di sensibilità e lungimiranza atta a rendere la rievocazione storica della Disfida di Barletta, un avvenimento di importanza nazionale ed internazionale con il giusto e meritato ritorno economico per tutta la città. Ma, Le vogliamo comunicare con forza che: I cittadini di Barletta sono stufi di vedersi propinare sterili e inutili rappresentazioni culturali. I cittadini di Barletta non si nutrono, non vivono, o meglio non sopravvivono con la cultura. I cittadini di Barletta vogliono risposte concrete, dirette e risolutive in ordine ai problemi economici che li assillano. Pertanto la Rievocazione Storica così come organizzata, (spari di mortaretti, bande musicali, cantastorie, mostre, rappresentazioni teatrali, degustazioni e fuochi d’artificio), non rappresenta degnamente la nostra storia e non è certamente il modo migliore per ricordare il fatto d’armi e né tanto meno a creare nuove opportunità di lavoro e di guadagno per moltissimi giovani imprenditori, professionisti ed artigiani barlettani, i quali non chiedono altro che un futuro per sé e per le proprie famiglie. Ad ogni buon conto, visto che la speranza è sempre l’ultima a morire, Le esterniamo per la terza volta (2006- 2007 e 2008), e speriamo l’ultima, il nostro progetto: "Piano Barletta Storica Tale rievocazione accompagnata dalla sfida, (Certame Cavalleresco) sarebbe, senza dubbio, di beneficio alle casse comunali nonché dei diversi operatori commerciali della zona stante il gran flusso di turisti che porterebbe tale avvenimento, debitamente pubblicizzato. Senza prendere in considerazione che tale manifestazione attrarrà i Tour Operator nazionali ed internazionali con enorme ritorno per la nostra economia poiché sulla scorta della detta rievocazione si creeranno numerosi posti di lavoro ed occasioni imprenditoriali giovanili che potrebbero essere promosse anche attraverso dei finanziamenti, a fondo perduto, stanziati dallo stesso Comune di Barletta." dopo un sollecito, attento e curato studio geografico, storico e sociale, rievocare le gesta dei Tredici Cavalieri della Disfida di Barletta attraverso la chiusura totale del centro storico per una settimana, (o tre–quattro giorni), comprendente il giorno 13 febbraio ed addobbando e ricostruendo minuziosamente la vita dell’epoca, con la realizzazione di veri e propri casting di comparse al fine di animare la città secondo gi usi e costumi del 1500, facendo degustare nelle diverse cantine e trattorie solo ed esclusivamente i piatti tipici dell’epoca, cercando di rievocare finanche gli odori dell’epoca.In attesa di tutto ciò, Le inviamo distinti saluti. |
Post n°37 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da marcinkus65
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Post n°35 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da marcinkus65
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Post n°33 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da marcinkus65
Per quanto negli ultimi anni si sia cercato di nascondere il problema, variando la soglia di povertà, I'Istat calcola che in Italia ci siano 7 milioni di poveri. Al Sud, una famiglia su quattro è indigente. Il 14,4% delle famiglie del nostro paese non riesce a far fronte ai debiti che via via vanno aumentando, il 9% non è in grado di saldare le bollette. Insomma, uno dei problemi più gravi nell'Italia di oggi è proprio la povertà. Che si manifesta anzitutto come mancanza di mezzi economici di sussistenza, ma che assume anche il volto della solitudine, dell'abbandono, dell'emarginazione, specchio di quella carenza degli affetti che sembra ormai affliggere una moltitudine in continua crescita, costretta a vivere nascosta, dimenticata e umiliata. Attraverso i racconti in prima persona dei "nuovi poveri", il diario sconvolgente di un popolo sommerso che, con dignità, cerca di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere. I nuovi poveri hanno la giacca e la cravatta. Hanno un lavoro, ma non basta. Hanno una famiglia sulle spalle e si trovano a fare i conti con la crisi della terza settimana, non più solo della quarta. Aumentano coloro che usufruiscono delle mense: sempre meno immigrati, sempre più italiani. Quella di oggi è un’Italia a due economie, una economia delle famiglie e una economia delle imprese. Manca un’adeguata distribuzione della ricchezza prodotta alla popolazione". Lo studio si concentra sulle famiglie in bilico, a rischio costante di scivolare nell’incubo della povertà. Sono sufficienti la perdita del lavoro, una spesa imprevista o una malattia improvvisa per spezzare il delicato equilibrio. Da una parte c’è il mutuo per l’acquisto della casa, che grava sempre di più sul bilancio. I casi di insolvenza crescono. Nel 2006 le famiglie in difficoltà nel pagare le rate sono aumentate del 5,1 per cento rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge il credito al consumo, cioè il ricorso, sempre più diffuso, a rateizzazioni e finanziamenti anche per beni durevoli o non durevoli. Una forma ormai stabile di integrazione del reddito, che ha modificato le abitudini dei nuclei familiari. Il suo volume è aumentato del 157,1 per cento in soli 6 anni. La regione meno povera è l’Emilia-Romagna (2,5%); segue la provincia di Bolzano (4%) e la Lombardia (3,7%). In fondo alla classifica, Sicilia (30,8%), Campania (27%), Basilicata (24,5%). Al sud in positivo spicca l’Abruzzo dove la percentuale di famiglie povere è l’11,8%. Le famiglie povere sono quelle numerose, quelle composte da anziani e/o da disoccupati. I nuclei con 5 o più componenti presentano livelli di povertà più elevati: il 26,2% di questi nuclei vive in povertà, sfiora il 40% al sud. Tra le famiglie con almeno un anziano l’incidenza di povertà (13,6%) è superiore di oltre 2 punti percentuali alla media e sale al 15,2% tra quelle con almeno due over 65. A rischio anche quelle dove il capofamiglia è donna. Meditiamo gente, meditiamo. |
Post n°32 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da marcinkus65
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Post n°31 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da marcinkus65
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine |
Post n°30 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da marcinkus65
Forse perché della fatal quïete |
Post n°29 pubblicato il 26 Gennaio 2008 da marcinkus65
Non so esprimere il mio vero sentimento relativamente alla caduta del Governo Prodi, se esultare da buon liberale di centro destra o se imprecare da buon cittadino responsabile ed attento alle sorti di questa nostra Italia che sta purtroppo scivolando tra le nazioni più disastrate. Certo la speranza è tanta, ma la speranza è tanto più forte acchè al Governo del nostro paese siano eletti persone responsabili e volenterose affinchè la nostra Italia riprenda il volo. La parola crisi vuol dire crescita, speriamo di crescere perchè gli italiani sono stanchi. Buon Lavoro a tutti e buona Domenica |
Post n°28 pubblicato il 26 Gennaio 2008 da marcinkus65
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Post n°26 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da marcinkus65
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Post n°25 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da marcinkus65
EVVIVA!!! Le Piste Ciclabili di Via d'Aragona non si realizzano più. Il giorno 22. 01.2008 presso la sede della Circoscrizione Santa Maria di Barletta, l'assessore comunale Alfonso Ventura ha disposto la moratoria del progetto in attesa della realizzazione di parcheggi per autovetture. E' una grande soddisfazione per il PLI di Barletta. Saluti a tutti e buon lavoro. |
Post n°24 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da marcinkus65
L’evento formativo professionale è stato ispirato dalla considerazione che da molti anni, ormai, in America ed in Europa, si sta sviluppando un movimento che propone e pratica un approccio nuovo e costruttivo al problema della risoluzione delle controversie, e che, senza negare il ruolo insostituibile del giudice, cerca di allargare il numero e la qualità degli strumenti a disposizione dei cittadini per trovare la soluzione più adeguata, e meno costosa, ai loro problemi, una soluzione che non passi necessariamente attraverso la pronuncia di una sentenza. Il Convegno nazionale che la Sezione U.D.A.I. di Barletta ha organizzato per i giorni 17 e 18 gennaio 2008 in Barletta presso il Brigantino 2 Litoranea di Levante, cerca di fare il punto sul grado di sviluppo del fenomeno nel nostro Paese, sviluppo che sembra ormai avere superato la fase pionieristica, come dimostrano le esperienze pilota di Milano e Roma, ed altre ancora, che saranno oggetto di dibattito, esperienze che puntano ad integrare questi nuovi strumenti nell’ambito stesso della giustizia, creando un indispensabile raccordo tra i due mondi. L’occasione è stata opportuna anche per affrontare il tema delle Class Actions, oggetto di recentissimo intervento legislativo, che si propone di offrire ai consumatori, ed in genere ai cittadini, una migliore tutela in quei casi, sempre più frequenti, nei quali il danno o il pericolo non toccano il singolo, ma una generalità indistinta di soggetti. Fatto, altresì, rilevante è che questi nuovi strumenti giuridici potranno consentire a più professionalità (avvocati, ingegneri, commercialisti, psicologi) di interagire come “squadra” e poter dare al cittadino una giustizia più rapida e meno costosa. |
Post n°23 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da marcinkus65
PROBLEMA: Contrazione nei consumi privati, i cittadini spendono meno. SOLUZIONE: Liberalizzare le vendite Febbraio 2004 – Governo Berlusconi. Il ministro delle Attivita produttive, Antonio Marzano, proporrà al Consiglio dei ministri un provvedimento per la liberalizzazione delle vendite straordinarie (saldi, vendite promozionali, vendite per "cessata attività"). "L’iniziativa del ministro - si legge in una nota - che trova il suo fondamento nel principio della tutela della concorrenza, potrebbe anche tradursi in un incentivo all’aumento dei consumi". Marzano concorda infine con la proposta del ministro Rocco Buttiglione sulla opportunità di aumentare il numero delle licenze. Ma "ricorda - conclude la nota - che la competenza in materia è oggi demandata alle Regioni". Ad oggi, le istituzioni statali e locali pretendono (e non si comprende a quale titolo ed a quale convenienza per il cittadino) di imporre al commerciante, quando egli possa vendere la propria merce ad un prezzo molto più basso di quello normale di vendita, od ancora, quando il commerciante debba aprire o chiudere la propria attività, circostanza ancora più inconcepibile nelle grandi città ed in tutte le città turistiche e d’arte come la nostra città. Il fatto è ancora più assurdo se si pensa che in paesi come il Brasile (cito un’affermazione di un amico-collega) non esistono limitazioni di orario, di giornate e di saldi. Infatti tali circostanze di fatto sono assurde per due motivi:
Tali cicli economici sono verificabili solo da chi opera direttamente nel commercio. Ciò basterebbe a dire, che le istituzioni non possono stabilire in modo unilaterale e senza conoscere quello che accade sul mercato, i tempi e le modalità della vendita dei beni ad un prezzo più basso. Solo chi vende, può saperlo. E quindi solo chi vende deve essere messo in grado di decidere quando abbassare i propri prezzi. Se in certo mese dell’anno nella nostra città, si registra un calo delle vendite, è necessario intervenire per poter contrastare tempestivamente il calo dei consumi. Se si vende di meno anche le istituzioni statali e locali incassano meno soldi. E quindi meno soldi, meno servizi al cittadini. Se si liberalizzano i saldi e le giornate di apertura dei negozi, il commerciante riesce a non perdere clienti ed a vendere tutta la propria merce. Se si liberalizzano i saldi e le giornate di apertura dei negozi, il cittadino acquista più beni e la maggior vendita aumenta le entrate dello Stato e degli Enti Locali ed il tutto consente un maggior benessere della popolazione grazie anche ad un maggiore e migliore livello occupazionale ed un buon livello di spesa nei servizi rivolti al cittadino. . |
Post n°22 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da marcinkus65
Caro Marcinkus65 Perchè non scrivi sul blog cosa succede sulla carreggiata direzione andria della SS 170 da circa un anno con possibili gravi ripercussioni sulla circolazione e superlavoro per i Pronto Soccorso locali? In effetti ho constatato di persona che al Km.25 circa sulla SS 170 con direzione Andria vi è sulla carreggiata una pozzanghera sempre presente, sicuramente dovuta ad una perdita di qualche conduttura di acqua (potabile o di fogna) che alimenta perennemente la detta pozzangherà che crea sicuramente per gli utenti della strada un'insidia o trabochetto, i quali potrebbero perdere il controllo dei propri veicoli a causa dell'effetto acqua planing. Sarà mia cura documentare con foto il denunciato e rivolgere il tutto all'Ente proprietario della strada al fine di risolvere definitivamente il problema. Attendo ulteriori segnalazioni per tentare di trovarne le relative soluzioni. A presto |
Post n°21 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da marcinkus65
Ricevo dall'amico Fabrizio e pubblico:
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Post n°20 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da marcinkus65
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