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SULLA TURPE ALLEANZA

Post n°48 pubblicato il 18 Luglio 2009 da L_irrequieto
 

"....secondo alcuni, c'è stato un calcolo machiavellico. Quei leader ritenevano che Berlusconi, sottoposto a vari processi, aveva bisogno della loro protezione. Loro gliel'avrebbero data in cambio di favori che Berlusconi avrebbe concesso. Non so se sia stato fatto un tale calcocolo. Se si, sembra astuto: ma in realtà è stato ingenuo, giacchè proprio a causa della sua spregiudicatezza Berlusconi avrebbe guardato agli affari propri senza alcuna gratitudine - considerati i politici che ci ritroviamo, il termine fa sorridere - per la protezione accordatagli.

C'è poi un'ipotesi esplicativa alquanto diversa, più amara. I vecchi lupi del mare della politica non si facevano alcuna illusione. Ben sapevano percò che Berlusconi in questo genere di business era un maestro e potevano stabilire vantaggiosamente rapporti di dare e di avere. Come che sia, non c'è dubbio che per lungo tempo si sono stabiliti legami tra l'opposizione e Berlusconi.

Qualche altro fiore. Violante il 28 febbraio del 2002 dichiarò alla Camera: " Onorevole Anedda, la invito a consultare l'onorevole Berlusconi perchè lui sa per certo che gli è stata data la garanzia prima, non adesso, nel 1994, quando ci fu il cambio del governo, che non sarebbero state toccate le televisioni. Lei lo sa e lo sa anche l'onorevole Letta". Parla un ex magistrato e i magistrati hanno il dovere di far rispettare le leggi, fra le quali c'era quella del 1957 sulla ineleggibilità dei titolari di concessioni pubbliche di rilevante interesse economico. Ancora Violante, con sorpresa della stessa maggioranza, nel settembre 2001 aveva chiesto ed ottenuto la procedura d'urgenza per la vergognosa legge sul falso in bilancio"

Tratto da "Ahi serva Italia - un appello ai miei concittadini" - Paolo Sylos Labini

Queste righe sembrano confermare ciò che soltanto negli ultimi tempi una fascia sempre crescente e trasversale di cittadini dubita, pensa, crede: che la politica italiana sia oramai solo una partita truccata, un campionato truccato dove squadre avversarie hanno alle spalle lo stesso sponsor; sapere chi paga partiti e politici sembra proprio essere impresa impossibile e a ciò si aggiunga che i "contributi" fino a 50 mila euro non necessitano della cosidetta dichiarazione congiunta (di chi versa e di chi riceve); nella puntata di Report dedicata all'argomento, Sergio Cusani raccontò inoltre di un segretario amministrativo di uno dei principali partiti che gli aveva confidato "dell'invenzione" di una lista di 500 militanti depositata presso la tesoreria di una cassa di una grande banca di Roma.

 

Sul perchè dei privati "regalino" tanti soldi ai partiti ed ai politici anche politicamente rivali, non è molto chiaro ma è vero che che partiti politicamente rivali hanno percosso identiche strade (o al massimo, simulatio opposizione) in tema di pensioni, precariato, di "liberalizzazioni", di privatizzazioni, di "indulto"; in tema di "privatizzazioni", è interessante un episodio citato da Paolo Syolos Labini nel predetto testo in cui ricorda che, a seguito della scoperta (nel 1955) di vasti giacimenti di idrocarburi, l'ambasciatrice americana Clara Booth premeva per far ottenere in concessione una buona parte della Valle Padana ad una compagnia americana e perchè l'Italia adottasse una legge petrolifera ditipo coloniale, simile a quella libira del re Idriz, nettamente favorevole alle compagnie.

Oggi, mentre il teatrino della politica, mentre la calciopoli della politica procede, il Paese viene derubato di aziende, di mercato, di posti di lavoro, di know how; si liberalizza di tutto tranne che la politica ed il sindacato, che serve a tenere buoni i nuovi schiavi e a legittimare vere e proprie rapine sociali che continueranno fino a quando i cittadini non si renderanno conto che sono proprio loro, con il loro disinteresse, con la loro ignoranza, con i loro piccoli egoismi, con i loro pregiudizi, con i loro odi politici sapientemente iniettati, a dare forza, a dare energia vitale ai protagonisti di questa turpe alleanza.

 
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La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini

Leonardo Sciascia

 

Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.


"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."


Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.

 
 
 
 
 
 
 

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OLIGARCHIA ITALIA

QUEI DEPUTATI IGNORANTI

(E SCELTI MALE)

“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”

Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006

 
 
 
 
 
 
 

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