Lo Stagno di Dada

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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 24 Settembre 2007 da dada.rana

Four pails of water and a bagful of salts.

That is all we are, that is all a man comprises,

chemicals alone, with no spirit, soul or ghost -

nothing so bizarre.

No amount of faith disguises

what is true is what we fear the most

Nothing can survive

save the things men leave behind them.

 

Ho perso una persona cara, un padre putativo, una presenza costante nella mia vita che ha deciso di fare un bello scherzetto a tutti, ammalandosi repentinamente e lasciandoci qui, con le bocche spalancate, le mani aperte, le gole strette di sorpresa e gli occhi spalancati, lucidi e increduli…

Roberto era un grande surfista e so che adesso sta cavalcando l’onda giusta, con il vento che gli tende la vela, un blu immenso e pacifico tutto intorno, il rumore dell’aria e il suo sorriso…

Sabato lo abbiamo salutato, c’erano praticamente tutti perché Roberto riusciva ad essere padre e amico, marito e fratello, brontolone e divertente, insomma accontentava proprio tutti quelli che decidevano di entrare in contatto con lui.

Ha lavorato tanto, Roberto, e praticamente in giorno sì e uno no battibeccava con Massimo, che lui chiamava “il Principe” o “Pinocchio”, per il lavoro ma mai una parola di biasimo per gli errori della vita, quelli li sosteneva con il suo brontolio bonario, con i suoi occhi blu, con il suo cuore grande e forte come le sue Dolomiti.

 

Roberto, adesso chi mi risponderà quando chiamerò in negozio?

 

Hai fatto un bello scherzo anche questa volta, e ci hai colti di sorpresa, ma ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, per l’affetto che mi hai dato, per avermi insegnato a parlare comeliano (anche se ho imparato poco e male), per avere brindato con me più e più volte, per avermi coccolata come una figlia e per avermi parlato come ad un’amica, per avermi insegnato a riconoscere i funghi e a pulirli per conservarli a dovere, per i tuoi sorrisi e le tue canzoni, per le fotografie che facevi e per averci aiutato quando abbiamo voluto sperimentare la magia della camera oscura; ti ringrazio perché sabato hai regalato a tutti noi un momento di affetto grande, vero e intenso, riuscendo a tirare insieme il vecchio gruppo di amici del tuo Massimo, che ti ha voluto bene come ad un padre e che ti ha ricordato con l’onore e con l’affetto che meriti.

 

Ciao Roberto, ti porterò sempre nel mio cuore e, sempre, ti vorrò bene.

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 18 Settembre 2007 da dada.rana

Sono tornata, sono tornata ma sto affogando fra le carte, mi sto stordendo al telefono, mi si incrociano gli occhi al computer, insomma... un marasma....

So che chi ha un blog dovrebbe scriverci almeno una volta ogni tanto ma questo è un periodo veramente frenetico al lavoro e, quando arrivo a casa alla sera.. beh di accendere il PC non se ne parla nemmeno...

Pazienza stagno, pazienza... torno presto!

Baci agli amici!

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 06 Agosto 2007 da dada.rana

Chiuso per ferie!

 
 
 

NO! NO! NO!

Post n°15 pubblicato il 03 Agosto 2007 da dada.rana

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 31 Luglio 2007 da dada.rana
Foto di dada.rana

Paolino-occhi-blu l’ho incontrato che avevamo 19 anni, quando ci siamo conosciuti era tutto fuorché “ino”… era “one “ invece ed era “one” in tutto: altezza, peso, generosità, affetto, sensibilità…

Quanto ci siamo divertiti insieme… Il terzetto formato da Paolino, Max e me era esplosivo…

Lui abitava a un centinaio di chilometri da noi, inizialmente non avevamo neppure la macchina per agevolare gli spostamenti e, dato che lui era buono e generoso quando ci sentivamo al telefono e dicevo “ho voglia di vederti” diceva “arrivo” e prendeva il treno e arrivava  a Milano…

Una sera arrivati alla stazione mi ha esortata a rientrare senza aspettare che il suo treno arrivasse e, com’è e come non è, il suo treno non è arrivato e lui ha passato tutta la notte alla stazione di Porta Garibaldi in compagnia di un tipo strano, che poi nei racconti è stato soprannominato “Gigi l’ossigenato”, che come lui era rimasto appiedato…. pare abbiamo trascorso tutta la notte a sparare cazzate fino a che, alle 5 del mattino successivo hanno preso i convogli per le loro destinazioni…

 

Venti anni fa, con Paolino ed un paio di altre persone, siamo partiti per le vacanze da Milano con destinazione Ragusa; sulla piccola Citroen AX sembravamo 4 elefanti su una cinquecento.

La macchina era stracarica: persone, bagagli, cibo, bibite, musica, sigarette, speranze…  abbiamo viaggiato, senza fermarci se non per brevi soste, dandoci il cambio solo noi tre passeggeri perchè davanti si stava più comodi; Paolino ha voluto guidare sempre lui, con il finestrino abbassato e il braccio fuori.. quando siamo arrivati a destinazione eravamo tutti e quattro pallidi e sbattuti, a parte il braccio sinistro di Paolino che era rosso ustionato!

 

In un’altra occasione si è offerto di aiutarmi a trasportare un letto (smontato) perché la sua macchina era più grande della mia… abbiamo fissato (male) il letto sul suo portapacchi… in tangenziale il carico ha iniziato a sbattere… Paolino per sicurezza si è fatta tutta la tangenziale con il (solito) braccio sinistro fuori a tenere il letto (io ero sulla mia auto a fargli da apri-pista)… quando siamo arrivati a casa mia, prima mi ha mandata affanculo poi mi ha chiesto di aiutarlo a riportare il braccio in posizione normale…

 

Con Paolino ho riso, pianto, ho viaggiato, ho riflettuto, ho vissuto… Paolino mi ha tirata in piedi in momenti in cui non avevo neanche la forza di alzare un dito, è stato leale, franco e sempre presente.  Con lui ho saputo esattamente cosa significasse essere realmente, totalmente, indissolubilmente AMICI.

 

Poi, entrambi, senza sapere bene come, ci siamo allontanati…

 

Oggi è il compleanno del mio Paolino, io gli voglio bene, è sempre dentro di me, lo voglio ritrovare, lo voglio riabbracciare, ho voglia di parlargli di qualunque cosa mi sia accaduta in questi anni e voglio sapere tutto quello che è successo a lui e alla sua vita in tutti questi anni… vale certamente la pena di raccontarci, ancora, come ai vecchi tempi…

 

Paolino è sempre il mio amico speciale e, mi rendo conto, mi è mancato e mi manca più di quanto la frenesia della vita possa farmi ammettere.

 

Ciao Bello, sto per stanarti!

Felice compleanno, Paolino!

 
 
 
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Un blog di: dada.rana
Data di creazione: 19/07/2007
 

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