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Pensieri, parole e altro...

 

 

La Voglia di Sognare (Ornella Vanoni)

Post n°13 pubblicato il 11 Aprile 2011 da Lorenzo2209

Ti ricordi il primo giorno
che ci siamo conosciuti,
ero strano, emozionato
quanto tempo è già passato!
Ti piaceva il mio coraggio,
la pazienza del mio amore,
io con te mi son trovato
bene a vivere e a pensare;
e d'inverno quante sere
siamo stati ad inventare
per il figlio che volevi
un nome grande;
era bello andare avanti
con niente, ma insieme.

È la voglia di sognare
è difficile a passare,
anche dopo tanto tempo
noi restiamo come allora:
un po' allegri, un po' scontenti
un po' teneri e violenti,
di parole mica tante,
ma tu non te ne lamenti.
È la voglia di sognare
che ci fa dimenticare
una vita fatta solo
di giornate ad aspettare,
un minuto dopo l'altro,
perduti, ma insieme.

È con te che voglio stare
della vita mi accontento
e mi sembra di aver tutto
solo avendoti qui accanto.
È la voglia di sognare
che ci fa dimenticare
una vita fatta solo
di giornate ad aspettare,
un minuto dopo l'altro,
perduti, ma insieme.

Se non puoi dimenticare
quell'età del nostro amore
quando, per portarti un fiore,
mi scordavo di mangiare,
è la voglia di sognare,
è la voglia di sognare,
è la voglia di sognare.

 
 
 

Questo Amore - Jacques Prevert

Post n°12 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia


Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

 


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Il marito della parrucchiera (Matilde e Gustave)

Post n°11 pubblicato il 24 Giugno 2010 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

Amore mio, ti lascio prima che mi lasci tu, prima che tu cessi di desiderarmi: perché allora non ci resterebbe che la tenerezza, e so che non sarebbe sufficiente. Me ne vado prima di essere infelice. Porto con me il sapore dei nostri abbracci; porto con me il tuo odore, il tuo sguardo, i tuoi baci; porto con me il ricordo dei più begli anni della mia vita, quelli che tu mi hai dato. Ti bacio tanto, tanto da morire: ti ho sempre amato, non ho amato che te. Me ne vado perché tu non mi dimentichi mai più

 
 
 

Un canto di gioie (estratto) -Walt Whitman

Post n°10 pubblicato il 13 Agosto 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

...

O while I live to be the ruler of life, not a slave,
To meet life as a powerful conqueror,
No fumes, no ennui, no more complaints or scornful criticisms,
To these proud laws of the air, the water and the ground, proving
my interior soul impregnable,
And nothing exterior shall ever take command of me.

For not life's joys alone I sing, repeating-the joy of death!
The beautiful touch of Death, soothing and benumbing a few moments,
for reasons,
Myself discharging my excrementitious body to be burn'd, or render'd
to powder, or buried,
My real body doubtless left to me for other spheres,
My voided body nothing more to me, returning to the purifications,
further offices, eternal uses of the earth.

O to attract by more than attraction!
How it is I know not-yet behold! the something which obeys none
of the rest,
It is offensive, never defensive-yet how magnetic it draws.

O to struggle against great odds, to meet enemies undaunted!
To be entirely alone with them, to find how much one can stand!
To look strife, torture, prison, popular odium, face to face!
To mount the scaffold, to advance to the muzzles of guns with
perfect nonchalance!
To be indeed a God!

O to sail to sea in a ship!
To leave this steady unendurable land,
To leave the tiresome sameness of the streets, the sidewalks and the
houses,
To leave you O you solid motionless land, and entering a ship,
To sail and sail and sail!

O to have life henceforth a poem of new joys!
To dance, clap hands, exult, shout, skip, leap, roll on, float on!
To be a sailor of the world bound for all ports,
A ship itself, (see indeed these sails I spread to the sun and air,)
A swift and swelling ship full of rich words, full of joys.

 
 
 

O pietra, pietra - Anonimo

Post n°9 pubblicato il 07 Aprile 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

..O pietra, pietra senz'età,

pietra vecchia come il mondo,

guancia d'arenaria scurita dal

vento,

io imprimo su di te il segreto

del mio corpo.

O pietra, ripeti in eterno che

Nahila, figlia di Nadir,

ama Shebboun, il più intrepido

dei guerrieri

 
 
 

Like a Rolling Stone - Bob Dylan

Post n°8 pubblicato il 02 Aprile 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

Once upon a time you dressed so fine
You threw the bums a dime in your prime, didn't you?
People'd call, say, "Beware doll, you're bound to fall"
You thought they were all kiddin' you
You used to laugh about
Everybody that was hangin' out
Now you don't talk so loud
Now you don't seem so proud
About having to be scrounging for your next meal.
How does it feel
How does it feel
To be without a home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?
You've gone to the finest school all right, Miss Lonely
But you know you only used to get juiced in it
And nobody has ever taught you how to live on the street
And now you find out you're gonna have to get used to it
You said you'd never compromise
With the mystery tramp, but now you realize
He's not selling any alibis
As you stare into the vacuum of his eyes
And ask him do you want to make a deal?
How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?
You never turned around to see the frowns on the jugglers and the clowns
When they all come down and did tricks for you
You never understood that it ain't no good
You shouldn't let other people get your kicks for you
You used to ride on the chrome horse with your diplomat
Who carried on his shoulder a Siamese cat
Ain't it hard when you discover that
He really wasn't where it's at
After he took from you everything he could steal.
How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?
Princess on the steeple and all the pretty people
They're drinkin', thinkin' that they got it made
Exchanging all kinds of precious gifts and things
But you'd better lift your diamond ring, you'd better pawn it babe
You used to be so amused
At Napoleon in rags and the language that he used
Go to him now, he calls you, you can't refuse
When you got nothing, you got nothing to lose
You're invisible now, you got no secrets to conceal.
How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

 
 
 

Un malato di cuore - Fabrizio De Andrè

Post n°7 pubblicato il 17 Marzo 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

"Cominciai a sognare anch'io insieme a loro
poi l'anima d'improvviso prese il volto."

Da ragazzo spiare i ragazzi giocare
al ritmo balordo del tuo cuore malato
e ti viene la voglia di uscire e provare
che cosa ti manca per correre al prato,
e ti tieni la voglia, e rimani a pensare
come diavolo fanno a riprendere fiato.

Da uomo avvertire il tempo sprecato
a farti narrare la vita dagli occhi
e mai poter bere alla coppa d'un fiato
ma a piccoli sorsi interrotti,
e mai poter bere alla coppa d'un fiato
ma a piccoli sorsi interrotti.

Eppure un sorriso io l'ho regalato
e ancora ritorna in ogni sua estate
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.

Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
quando il cuore stordì e ora no, non ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice,
e il cuore impazzì e ora no, non ricordo,
da quale orizzonte sfumasse la luce.

E fra lo spettacolo dolce dell'erba
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla
rimasero forse un fiore non colto.

Ma che la baciai questo sì lo ricordo
col cuore ormai sulle labbra,
ma che la baciai, per Dio, sì lo ricordo,
e il mio cuore le restò sulle labbra.

"E l'anima d'improvviso prese il volo
ma non mi sento di sognare con loro
no non si riesce di sognare con loro."

 
 
 

Giovanni Pascoli - Arano

Post n°6 pubblicato il 08 Marzo 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

Al campo, dove roggio nel filare
qualche pampano brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,
arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
le porche con sua marra paziente;
ché il passero saputo in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti del moro;
e il pettirosso: nelle siepi s'ode
il suo sottil tintinno come d'oro.

 
 
 

Nazim Hikmet - Prima che bruci Parigi

Post n°5 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia


Finchè ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine.


Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio sul lungosenna
sotto i salici, mia rosa, con te
sotto i salici piangenti molli di pioggia
ti direi due parole le più ripetute a Parigi
le più ripetute, le più sincere
scoppierei di felicità
fischietterei una canzone
e crederemmo negli uomini.


In alto, le case di pietra
senza incavi nè gobbe
appiccicate
coi loro muri al chiar di luna
e le loro finestre diritte che dormono in piedi
e sulla riva di fronte il Louvre
illuminato dai proiettori
illuminato da noi due
il nostro splendido palazzo
di cristallo.


Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio, lungo la Senna, nei depositi
ci siederemmo sui barili rossi
di fronte al fiume scuro nella notte
per salutare la chiatta dalla cabina gialla che passa
- verso il Belgio o verso l'Olanda? -
davanti alla cabina una donna
con un grembiule bianco
sorride dolcemente.


Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore.

 
 
 

Shakespeare - Sonetti

Post n°4 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesia

Devo paragonarti a un giorno d'estate?

Tu sei più amabile e moderato:

venti impetuosi scuotono gli incantevoli boccioli di maggio

e il corso dell'estate ha durata troppo breve;

talvolta l'occhio del cielo splende troppo intensamente,

e spesso il suo volto aureo viene oscurato;

e ogni bellezza dalla bellezza talora declina,

sciupata dal caso o dal mutevole corso della natura.

Ma la tua eterna estate non dovrà appassire,

né perdere la bellezza che ti appartiene;

né la morte dovrà vantarsi del tuo vagare nella sua ombra,

poiché crescerai, col passare del tempo, in versi eterni.

Finché ci saranno un respiro e occhi per vedere,

questi versi vivranno e ti manterranno in vita.

 
 
 

Patrice Leconte - Il marito della parrucchiera

Post n°3 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da Lorenzo2209

Amore mio ti lascio prima che mi lasci tu. Prima che tu cessi di desiderarmi, perché allora non ci resterebbe che la tenerezza e so che non sarebbe sufficiente. Me ne vado prima di essere infelice, porto con me il sapore dei nostri abbracci, porto con me il tuo odore, il tuo sguardo, i tuoi baci. Porto con me gli anni più belli della mia vita, quelli che tu mi hai dato. Ti ho sempre amato, non ho amato che te. Me ne vado perché tu non mi dimentichi mai più.
(Patrice Leconte)

 
 
 

Giacomo Leopardi - L'infinito

Post n°2 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da Lorenzo2209

Sempre caro mi fu quest'ermo colle
E questa siepe che tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando infiniti spazi di là da quella
E sovrumani silenzi e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, onde per poco il cor non si spaura
E come il vento odo stormir tra queste fronde
Io quello infinito silenzio a questa voce vò comparando
E mi sovvien l'eterno e le passate stagioni
E la presente e viva e il suon di lei
Così in questa immensità s'annega il pensier mio
E il naufragar m'è dolce in questo mare

 
 
 

Jacques Prevert: Les enfants qui s'aiment

Post n°1 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da Lorenzo2209
 
Tag: Poesie

Les enfants qui s'aiment s'embrassent debut
Contre les portes de la nuit
Et le passant qui passent
Les designent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur hombre qui tremble dans la nuit
Exitant la rage de passants
Leur rage leur mepris leur rire leur envie
Mais les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs
Bien plus louin que le jour
Bien plus haut que la nuit
Dans l'ebluissante clartè de leur premier amour

 
 
 

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