Creato da laura86clara il 07/11/2013

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...Aveva deciso prima di morire di donare gli organi... ...i medici si inchinano davanti alla salma..

Post n°13 pubblicato il 07 Agosto 2014 da laura86clara

Da: http://www.vitadamamma.com/105785/11-anni-muore-di-cancro-la-mamma-
piange-disperata-mentre-i-medici-si-inchinano-dinnanzi-al-cadavere-ecco-perche-
foto-e-video.html

Il video alla pagina:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1yFCdmwOJrc

 

11 Anni, Muore di Cancro: la Mamma Piange Disperata Mentre i Medici si

Inchinano

Dinnanzi al Cadavere

 

11anni, prima di morire decide di donare gli organi... I medici danno l'ultimo

saluto alla salma inchinandosi...

 

L’immagine che apre questo scritto richiama immediatamente ed

inequivocabilmente l’idea della morte. E’ chiaro che sopra quella barella,

celata da un telo, vi è una salma ed è evidente che le persone intorno al

cadavere stanno rendendo al defunto l’ultimo saluto tra sconforto, rispetto

e disperazione.

Lo sconforto, il rispetto e la disperazione sono di fatto tutti sentimenti suscitati

e stimolati dalla morte ma anche influenzati dal contesto culturale in cui il

decesso avviene.

 

La particolarità di questa immagine è indiscutibile non per quello che

apparentemente mostra ma, piuttosto, per ciò che nasconde e per il

modo in cui è stata presentata:

il telo disteso sulla barella nasconde la salma di un bambino che,

secondo la più accreditata delle fonti il China Daily  è morto all’età

di 11 anni per un tumore al cervello;

 

nel web italiano la foto è diventar virale, probabilmente l’utenza

nostrana è stata colpita sopratutto dalla presentazione che sta

accompagnando questa immagine luttuosa:  nei siti e sui social d’Italia

la foto viene presentar come il corpo del bimbo a cui i medici rendono

onore inchinandosi, l’inchino sarebbe un gesto di ringraziamento per la

scelta del piccolo e della sua famiglia che hanno acconsentito a donare

gli organi del defunto.

 

 

 

- Ebbene, è vero che sotto il telo vi è un bambino morto troppo presto;

 

- è vero che il decesso è stato causato da un tumore cerebrale;

 

- ed è vero anche che ha fatto “scalpore” la notizia della donazione degli

organi scelta dalla famiglia di questo bambino per rispettare la volontà

del giovane defunto;

 

- tuttavia i medici che si inchinano, mentre sullo sfondo la madre piange

disperata, non è detto e non è comprovabile che abbiano compiuto tale

gesto per enfatizzare l’importanza dell’atto di donare gli organi.

 

Quella dei medici potrebbe anche solo essere un’azione rituale come lo è

l’atto della completa copertura della salma.

Nel rituale funebre cinese, infatti, si usa coprire completamente la salma

con una coperta affinché il defunto si tuteli e stia caldo durante il viaggio nell’aldilà.

 

Nè  il China Daily, né  la CCTV News spiegano l’inchino dei medici, anzi ad

esso non fanno nemmeno riferimento. Al contrario l’Elitedaily , come tanti

altri portali web, parte da un titolo sensazionale incentrato proprio sul gesto

dei dottori ma nel corpo dell’articolo, però, non fornisce dettagli sulla natura

dell’inchino compiuto dai sanitari dinnanzi alla salma.

 

Più interessante e fondata è la ricostruzione del China Daily che chiarisce

con precisione il perché abbia fatto “scalpore” la notizia della donazione

degli organi scelta dalla famiglia di questo bambino.

 

E’ stato il ragazzo ad esprimere la sua aperta intenzione di donare gli organi,

avrebbe reso nota la sua volontà alla famiglia come ultimo desiderio prima

di morire.

 

Questo bambino, a cui la malattia ha letteralmente strappato il futuro, voleva

essere vivo in un altro modo”, così egli stesso avrebbe giustificato e ribadito

la scelta della donazione, espressa anche sul letto di morte.

 

La famiglia, inizialmente scettica, ha poi ceduto alla donazione. Ed in otto ore,

subito dopo la morte del giovane, i reni e il fegato del piccolo paziente

oncologico hanno concorso già a  salvare altre vite.

 

Il China Daily sottolinea che questo piccolo angelo aveva un suo sogno:

voleva diventare un medico. Probabilmente la sensibilità di questo ragazzo

lo ha spinto con caparbietà e forza a chiedere in maniera sentita ed

insistente che i suoi organi venissero espiantati.

 

Ebbene la popolarità della notizia è ancora maggiore se si tiene conto

del fatto che in Cina la cultura della donazione, sopratutto nelle aree più

povere del paese, non è nemmeno lontanamente radicata, si potrebbe,

anzi, dire che è arretrata.

 

La donazione del giovane paziente oncologico è solo la novantunesima

da quando, nel 2010, è partito il programma di donazione degli organi 

nella provincia di Guangdong, lo ha reso noto Li Jindong, vice direttore

dell’ufficio donazione di organi del reparto della Croce Rossa cinese di Guangdong.

 

Come è stato fatto anche in questo caso, ai familiari dei pazienti cinesi è

ancora necessario spiegare che le donazioni sono gratuite e che non vi

è quindi alcuna remunerazione per gli organi espiantati.

 

L’importanza di spingere la popolazione alla più ampia comprensione

della donazione degli organi è evidentemente massima; in quest’ottica,

questa notizia fa da “amplificatore culturale” e forse per questo è  stata

persino enfatizzata.

 

L’enfasi non toglie importanza al programma sperimentale di

donazione degli organi, né toglie importanza alla donazione in

sé che in tutto il mondo è intesa come atto di altruismo estremo,

eroico ed assoluto.

 

Va fatta un ultima precisazione di merito:

 

si possono donare organi espiantati da una persona deceduta per tumore?

 

Dinnanzi alla storia qui raccontata nasce spontaneo tale interrogativo.

 

Va detto che ogni paese ha i suoi protocolli ma sempre resta massimo

il controllo sugli organi espiantati, controllo che si effettua prima, dopo

e durante l’espianto e che serve a garantire la massima efficienza

dell’organo espiantato e la più sicura riuscita dell’operazione

di trapianto.


In merito, su donareconilcuore testualmente si legge:

 

Gli organi, i tessuti e le cellule possono essere donati fino in

età avanzata. La loro idoneità viene accertata con test medici

immediatamente prima e durante l’espianto. Ai fini della donazione,

a fare stato sono le condizioni di salute, non l’età. Chi soffre di

una grave malattia infettiva o è affetto da tumore potrebbe non

poter entrare in linea di conto come donatore. Anche in questi casi,

tuttavia, a seconda della patologia e a determinate condizioni è

possibile donare organi, tessuti o cellule.>>

 
 
 
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