Lo Specchio di Ana

HO AMATO

HO AMATO

POSSO DIRLO

M'HA SCALDATA,

CROLLATA.

POSSO DIRLO

MORENDO

L'HO AMATO.

FILASTROCCA TRISTE

Insonnia stanca e infreddolita

che conto fra le dita

di paure troppo grandi

per entrare nel mio sonno.

Nella notte annuvolata

cerco stelle addormentate,

lucciole dispettose

d'una fiaba senza fate.

ALBA

MONOSILLABI EMOZIONATI

SUSSURRANO ALL'ALBA

NASCOSTA TRA LENZUOLA

DI NUVOLE E PASSATO.

Respiro

Battito d'ali
nella luce della Luna

Dove il mondo finisce
il Respiro nasce

e svanisce con te

Inafferrabile

fermo in me

per sempre

Dopo te la Notte

tremando sussurra

su ali chiuse le nostre note.

Demoni

Morsa
di mano nera
m'afferra
da rovente terra.

Rivolta
di viscere rabbiose
confuse in un vortice
disperse nel terrore.

Mi fermo.
Mi perdo.

Annego
in un abisso
su me stessa
lo sguardo fisso.

M'accascio
sull'angoscia.

DA UNO SGUARDO

Finestre accese

sulla notte di un ricordo

perso tra le stelle,

poi caduto da  uno sguardo.

Parole ricamate

tra le maglie della memoria

scrivono di te

nella mia lunga storia.

Ti Scriverò

Ti scriverò

tra le crepe del silenzio.

Mi leggerai nelle mani,

tra le linee di un volto urlante;

negli scatti delle gambe

quando mi rubano salvandomi

alla morsa di un respiro soffocante.

Ti scrivo ogni giorno, amore,

su boccate di nostalgia;

quasi trema il tempo

d’ogni futile incontro

tanto l’aspetto, tanto lo bramo.

Ti scriverò ogni giorno

che sei tu e sono io;

che siamo noi, amore,

l’amore.

L'ULTIMO ABBRACCIO

Dal silenzio che si stende

 sulla notte dal tetto nero,

 mi veste di solitudine

spogliandomi,

la tua pelle

di un abbraccio di Marzo,

l’ultimo,

supplica travestita d’addio;

la tua pelle

oltre il silenzio

mi raggiunge nel tormento.

Sei Assenza

Che scorra via

fino all’ultima goccia

l’amaro nettare

aspettando.

Aspettandoti

tra insapori ricordi,

vissuti volti

di placata memoria.

Risveglio inquieto,

ritmico desiderio

del mio mesto danzare,

sei assenza

che di perdere libera

sto aspettando.

Una Stella

Afferrai una stella

rovente nel palmo

l’appoggiai al petto

mi marchiò

si spense.

Ancora scorre

il vermiglio.

R I C O R D I

I passi delle emozioni

che m'hai lasciato

calpestano la memoria.

La tua mano mi prende,

mi porta via da qui,

mi stende

sul morbido ricordo

dei tuoi baci.

LACRIMA TIMIDA

Se amassi proprio te?

In un triste tramonto

Nell’abbraccio del vento

Io amassi proprio te,

 i tuoi attimi?

Se fossi tu la lacrima

Che timida resta

nella luce degli occhi?

La canzone d’un addio che ascolto

Di fronte al tuo sguardo

Sempre qui?

Se amassi proprio te

Che solo vai, mangi il mondo

con la fame che non ho più?

Lacrima timida resta;

bagna l’anima.

NON SEI MIO

In una sera stregata

È arrivato

L’abbraccio non mio.

L’ho rubato

A liscia pelle

Ch’è dietro l’angolo.

E’ arrivato

Tanto atteso:

L’ho aspettato

Assetata.

Giorni, mesi

Sempre appesi

Al tuo abbraccio.

Io t’amo…

Come faccio?

Fuori tempo

Fuori storia:

Non sei mio.

Già lo sento

Il tuo addio.

LASCIAMI

Lascia i passi

che hai legato

come laccio,

i respiri soffocati.

Lasciami adesso,

questa sera stessa.

Il Vuoto

Vuota la sera di noi;

vuote le ore, i giorni.

Vuoto il cuore

di te

sospira.

Sorriso Scriverò

Scriverò appunti

di sogni sparsi

nel tempo che attende.

Parole di baci

su righi di pace;

sorriso scriverò.

Di Fiori Spogliata

Mi vestii

di fiori d'arancio:

movenze di dama

dietro una linea di sorriso.

La corsa delle nubi

inseguì il tempo,

il sole salì, poi scese

sulle Estati, negli Inverni.

Mi spogliai

sconfitta

del riso dell'ipocrisia.

La pelle all'aria coloravo,

scorci di pace disegnavo

in acquerelli di casa natìa

fra fili d'erba e altalene d'ali.

L'ombra avanzava

verso l'ingenuità;

mi prese il cuore

scavando il petto.

Il piccolo pianto

raggiunse le notti;

mangiai l'attesa

a morsi e morsi.

Tornò, era Luglio,

l'abbraccio perduto;

trovò il petto

com'era stato:

forte e fragile,

di fiori spogliato.

La Resa

Esili respiri di turbamento

nel silenzioso chiaroscuro;

l'essenza girovaga, barcolla

a tentoni cercando uscita,

rovistando tra cimeli di certezze.

Esili si fermano

in un profumo inebriati,

a te si arrendono.

Sfogliando Giorni

Tra pagine

numerate d'Immenso

e note di fallimento

una storia

di monosillabi scritta

e punti e a capo

verso capoversi

di vecchie parole

e qualche virgola nuova.

Sfogliando giorni

saliti e scesi

sugli accenti

di eterni ritorni

rime di sogni

tra parentesi chiuse.

Saltella l'emozione

su punti di sospensione

sfuggiti alla ragione.

Qualche Raggio

Sarà vento

fra le foglie,

una danza

pelle a pelle.

Tra le gocce

dei ricordi

qualche raggio,

pochi accordi.

Basterà

breve viaggio

sino a sera:

sei miraggio.