Creato da Luigi.dinucci il 19/03/2009
Un volto nuovo per cambiare il modo di fare politica
 

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LA TRISTEZZA e IL DOLORE

Post n°8 pubblicato il 18 Aprile 2009 da Luigi.dinucci
 

 Questa bambina di tre anni

, immobile come una bambola,

la stanno portando dentro una coperta di lana

sporca e strappata.

Uccisa nel suo lettino,

tra giocattoli e disegni

sciupati dal crollo.

Nessuno

viene ad accarezzarle i capelli

sbiancati e invecchiati

dalla polvere.

(Parole tratte da un articolo di Fabrizio Gatti sull'espresso)

 
 
 

I GIOVANI

Post n°7 pubblicato il 27 Marzo 2009 da Luigi.dinucci

Questo articolo è stato  inviato alla stampa locale e telematica, sul Wb :   Molise notize lo pubblica per intero, Il Ponte lo mette solo in Campobasso, Altro molise, Primo numero, primapagina  NIENTE. Sul cartaceo  viene pubblicato solo su primopiano per intero e vedete in che rapporto rispetto ad una notizia inerente un altro candidato , mentre su  nuovo molise si risalta il titolo ma si taglia  tutto l'articolo. Parità di informazione!


LETTERA APERTA AI GIOVANI CAMPOBASSANI
Il vostro futuro è una storia ancora tutta da scrivere
Il problema delle nuove generazioni procede a braccetto col problema dell’azione politica. I giovani cercano opportunità, la politica le crea (o almeno dovrebbe) ma spesso le due realtà, come rette parallele che corrono all’infinito, non si incontrano mai. A Campobasso i giovani residenti sono tanti, ma il loro numero è sempre decrescente, scettici, delusi, emigranti, trattati da stranieri in patria. I problemi sono tanti, capillari, e però le soluzioni altrettanto numerose.
Anzitutto occorre agire nel SOCIALE, la serenità spirituale e un ottimo doping per il fisico è l’intelletto. Campobasso latita in maniera vergognosa di punti d’incontro, centri di aggregazione spontanea e quotidiana.

Ho tre rilievi in particolare:

  • il primo è che a Campobasso manca un Cuore Verde, un parco sterminato e vivibile in cui confluire e svagarsi, studiare e incontrarsi all’aria aperta. Un grande giardino plasmato più sul modello di Hyde Park che non sul labirinto di Shining (Villetta Flora insegna). Quest’area si potrebbe collocare nell’area dell’ex Romagnoli in luogo dell’attuale progetto di cementificazione selvaggia della nuova sede della Regione.

  • In seconda istanza il Terminal delle autolinee. Urge un progetto che ne riapra le porte, ne valorizzi il contesto, dando libero sfogo all’immaginazione e alle creatività, all’interno delle sue mura si potrebbero organizzare spazi d’esposizione, laboratori teatrali, gruppi di lettura, corsi di musica e danza moderna.

  • Terzo punto, i centri sportivi. Chiunque abbia viaggiato in una città europea sa che ad ogni isolato è situato un campetto, un playground, centri polisportivi versatili e aperti a tutti, a Campobasso non esiste più neanche una piscina comunale. Lo sport non è solo un’attività fisica, è un valore formativo e aggregativo, in quest’ottica sostengo la realizzazione di almeno un nucleo sportivo-ricreativo a quartiere, che sia un campetto da tennis, un playground o uno skate-park, l’impegno non è monumentale, i costi sostenibili, il risultato non ha prezzo.

Altra criticità inerente la galassia giovanile è l’UNIVERSITA’, questa opera-monstre che continua a espandersi e a inghiottire territorio senza integrarsi nel tessuto circostante. Non esiste neanche un servizio di informazione e supporto che orienti gli studenti nella ricerca degli alloggi e funga da bussola, da intermediario tra domanda e offerta. Va fatto, così come andrebbe stipulato un accordo collaborativo fattivo tra Università e piccole e medie imprese locali, che permetta a laureandi e neo-laureati di trovare opportunità di impiego nella forma di stage e tirocini pertinenti agli studi compiuti.
Altro problema improrogabile il sistema dei TRASPORTI pubblici in città. Occorre promuovere delle soluzioni tariffarie che agevolino la categoria degli studenti, tanto per i titoli di viaggio quanto per gli abbonamenti periodici, al pari di quanto accade per le fasce della terza età. Propongo inoltre un Piano-Taxi
rivoluzionario per la città, una pianificazione strategica, una totale liberalizzazione delle licenze da vincoli e cavilli e un piano tariffario universale e ridimensionato al ribasso, che riposi anche su percorsi predefiniti e tariffe standard. E’ necessario tutelare soprattutto le ore notturne, allorché la scarsa visibilità, le condizioni impietose delle strade e i tassi alcolici elevati dei soliti sciagurati al volante generano stragi di patenti e non solo. Sembra sia stata creata una linea urbana notturna, bene, sarò in prima linea per monitorane la funzionalità e per introdurne la gratuità.
Sarebbero tante altre le proposte fattibili, i percorsi ideativi da imboccare, la scuola, le infrastrutture, le politiche per il lavoro, eppure lo spazio è angusto e i margini di riflessione ridotti. Nondimeno un punto in particolare ci tengo a sottolineare e rappresenta il cuore della mia candidatura.
Per ottenere una gioventù valorizzata occorre una classe politica onesta e credibile. Occorre parità di diritti e opportunità. Occorre finirla con nepotismi, cooptazioni, concorsi truccati e raccomandazioni a pioggia. Chi più merita va avanti, chi arriva secondo avrà un’altra opportunità per scalare la vetta. Questo conta, e questo intendo quando parlo di QUESTIONE MORALE
. Le nuove generazioni sono la risorsa primaria della nostra comunità, il cuore pulsante ed il valore aggiunto, non il ventre molle o una fastidiosa spina nel fianco. Viviamo una fase recessiva profonda ed i primi a subirne i danni sono le fasce sociali più giovani, perché più vulnerabili e meno protette. Eppure la storia insegna che sono le grandi crisi che generano grandi cambiamenti. L’occasione è storica, il futuro è alla porte, e spinge per tramutarsi in presente. Non rassegnatevi alle zavorre del passato, il vostro percorso è lungo e il finale ancora tutto da scrivere.
Ing. Luigi DI NUCCI candidato sindaco alle primarie del 29 marzo2009

 
 
 

LINEE GUIDA

Post n°6 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Luigi.dinucci

Il candidato sindaco Luigi Di Nucci in ordine alla questione ‘programmi elettorali per le Primarie’ con riferimento al proprio piano d’azione tiene a precisare:

Il mio pensiero è categorico e si differenzia nettamente dai restanti candidati sindaci. In occasione delle Primarie il Candidato deve solo suggerire delle linee guida in merito alle priorità che egli intende perseguire in primo luogo durante la campagna elettorale vera e propria nonché, eventualmente, nel corso dell’esercizio della carica di Sindaco. Il programma elettorale tradurrà un insieme di intenti, esso sarà espressione e sintesi dell'intero schieramento che appoggerà il candidato sindaco. Per la formazione dello stesso rivestiranno un ruolo strategico i contributi emersi da incontri e dibattiti sia con la consulta dei quartieri, sentinella attiva del territorio e sismografo costante delle problematiche della città, che con associazioni e comitati. All’oggi, nella fase in corso, c’è solo un punto sul quale non è possibile soprassedere ed è la necessità di sancire un modo rivoluzionario di concepire ed esercitare la politica, priorità di seguito illustrata in sei azioni di cui la prima pre-elettorale e le successive inerenti i primi cento giorni.

I°- Fissazione di regole ferree di selezione dei candidati nella formazione delle liste e di norme comportamentali da rispettare nell'esercizio del proprio mandato

II°- Costituzione della squadra di governo della città, Giunta e Enti, esaltando la professionalità, il merito e la riduzione della spesa

III°- Riorganizzazione della macchina amministrativa e burocratica del Comune all’insegna dei seguenti valori: Snellimento, Efficienza ed Oculatezza della spesa pubblica, come pure trasparenza, prossimità al cittadino e controllo scrupoloso di inefficienze e avarie

IV°- Formazione di un gruppo altamente qualificato di consulenti costituito annualmente dai migliori giovani laureati e diplomati dell'anno, privilegiando l'Università del Molise e gli istituti tecnici di Campobasso, ad ogni membro verrà corrisposto una borsa di studio di €12.000 circa

V°- Nel corso della primissima seduta di Consiglio variazione dello Statuto comunale nella direzione del riconoscimento normativo della Consulta dei quartieri quale organo consultivo fondamentale per qualunque decisione ed intervento sul territorio. La Consulta dovrà diventare l'elemento critico centrale delle attività dell’Assemblea: il vigile sia del territorio che dell'operato dell'Amministrazione, in armonia con un complesso di delibere da studiare e da adottare che ne regolino le competenze e non imbriglino ulteriormente l’iter esecutivo dei provvedimenti

VI°- Interventi immediati sul territorio per ripristinare il tessuto urbano e sociale nelle sue peculiarità di vivibilità e decenza e rispettando le esigenze primarie delineate con la Consulta nella fase preelettorale

VII°- Realizzazione del programma vincolata al recupero di tutte le liquidità comunali disponibili e all’ideazione di nuove possibilità di riscossione in ordine alle seguenti realtà: urbanistica, attivazione di tutte le procedure per il completamento delle opere pubbliche incompiute e blocco momentaneo dei cantieri di opere che impattano violentemente sul territorio, da ripristinare previa delibera da parte della Consulta; sociale, assistenza, lavoro, servizi, aiuti; urgente approvazione del PRG ed operatività immediata; Welfare e servizi; viabilità; piano per il commercio.

 
 
 

La politica delle parole al vento.

Post n°5 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Luigi.dinucci

E’ sui fatti e le esigenze collettive che si fonda una campagna elettorale, e non viceversa.

Le parole hanno perso il loro significato profondo quale mezzo di comunicazione per far conoscere all'altro le proprie idee, i propri intenti, il proprio modo peculiare di essere. La politica attuale difende se stessa e si nasconde dietro frasi ad effetto completamente slegate dall'azione e dalla realtà dove a contare sono i fatti e non le chiacchiere. “La vera scommessa: esperienza,competenza e innovazione sono le armi vincenti per realizzare una rivoluzione copernicana. Un sindaco esperto ed una giunta fatta da giovani competenti ed appassionati faranno fare il salto di qualità alla nostra città “ Parole pregne di senso e valori enunciate da un esponente del centro sinistra, anzi, da un transfuga del centro sinistra. Posizioni al momento altrettanto impegnate nell’opera di giustificazione delle presenze scomode. "Contro chi non vuole rinnovare la politica…le forze politiche facessero come noi cambiassero i personaggi…i cittadini stanno con il nuovo e non con il vecchio”. Le solite frasi altisonanti pronunciate da qualche disperato personaggio in cerca di autore, tipo l'emerito sconosciuto Di Nucci che tanto non ha poltrone da difendere?
Nossignore! Le ha dette nientemeno che l’On. Di Pietro sabato a Campobasso. Caspita, ma allora Di Pietro è distratto, si comporta al pari di quel Signor Nessuno che entra furtivo nelle sale della politica ed assurge a nuovo moralizzatore per cambiare lo stato consolidato delle cose. O forse no? Cercava solo di difendere il suo giovane candidato. La politica è spettacolo, è grande fratello dove le parole circolano in assoluta libertà e non si ritrovano nemmeno per dare un senso compiuto alle frasi.
Non a caso messo davanti alle mie perplessità di candidato non abituato alle luci della ribalta un consumato cronista ha obiettato: "ma quale timore e timore! basta vedere la sfrontatezza di quelli del grande fratello". Parole sagge. Ormai le due dimensioni sovente si confondono: la politica e lo show business, la stessa landa desertificata e disabituata a ricollocare le parole nel loro giusto contesto allacciandole ai fatti concreti della realtà. Il programma di un candidato non è l'insieme di idee e pensate, tanto geniali quanto disancorate dall’orizzonte del possibile. Esso è altresì il Piano d’Azione di un candidato, e va costruito tracciando delle linee guida che indichino tanto gli obiettivi da conseguire quanto le esigenze da soddisfare, sia del cittadino che del territorio.
Sono le esigenze della comunità gli elementi cardini per partorire un progetto e non viceversa, si partorisce un progetto per adattarvi poi il cittadino. Il cittadino di Vazzieri,
del Centro Storico, delle contrade se ne infischia altamente della realizzazione di svincoli, parcheggi e programmi urbanistici all’avanguardia se poi è costretto a fare i conti quotidianamente con strade indecenti e costellate di buche, verde abbandonato, cani randagi, zone urbane degradate, carenza di punti di aggregazione sociale, illuminazione pubblica scadente ecc. Occorre conoscere, e per farlo occorre muoversi sul territorio, andare in giro per le strade, e comprendere così le minime richieste non del singolo ma della comunità che giornalmente le vive per creare una città a misura d'uomo nei fatti, e non nelle chiacchiere. Il cittadino tranquillo e felice dona un sorriso alla città altrimenti l'incupisce e la rattristisce.
Il territorio è all'opposto messo a soqquadro, è diventato teatro di battute di caccia dove gruppi compositi di soliti noti e nuovi rampanti si aggirano alla disperata ricerca dell'ultimo voto disponibile. Ma perché? Sono tutti candidati? Scusate ma per che cosa? Ma certo per se stessi! Non hanno niente da dire, da offrire, rinfacciano semplicemente al conoscente, all'amico il famoso piacere.

 
 
 

Deontologia politica: lettera aperta a Massimo Romano.

Post n°4 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Luigi.dinucci

 Esimio Dott. Romano (Candidato designato solo  dall'IDV a Sindaco di Campbasso)

Le scrivo queste due righe da una pagina fredda di giornale giacché non la conosco di persona. Spero di poterla incontrare un giorno, sono tanti gli argomenti che mi piacerebbe condividere con lei, epperò c’è n’è uno in particolare che davvero non ne può più di attendere.

E’ cosa nota che il sottoscritto non abbia ancora mandato alle stampe il cosiddetto Programma Elettorale. Egli è ancora impegnato nella strenua ricerca di dati, quantitativi e qualitativi, che gli consentano di riempire pagine e pagine di parole, pompose e demagogiche, e partecipare al galà del vorrei ma non posso. Eppure su un punto in particolare egli non ha avuto esitazioni: la questione morale, l’enunciazione di un nuovo Codice Deontologico riservato alla classe politica. Un argomento che a lei dovrebbe stare altrettanto a cuore, essendo la Sua compagna elettorale fondata sull’impiego smodato della parola “valori”.

In una delle suddette norme si richiede che un candidato in corsa per una carica pubblica non debba altresì ricoprire nessuna altra funzione pubblica, elettiva e amministrativa, essendo uno degli obiettivi del decalogo proprio la soppressione di quelle competizioni elettorali tra abituali cocchi di partito, accessoriati di relativo paracadute salva lato-B di serie, che gli garantisce sempre e comunque un atterraggio sicuro su una confortevole poltrona.

Lei è consigliere regionale e giustamente obietterà che si dimetterà in vista delle elezioni. Bravo, glie ne do atto e lo rispetto poiché finalmente qualcuno si comporta da persona d'onore. Ma, scusi l’impertinenza, se non viene eletto sindaco e si è dimesso da consigliere regionale, cosa ha intenzione di fare?

Le dimissioni permanenti? Giammai! Sarebbe il colmo che uno eletto consigliere nel Consiglio della Regione Molise, che si è impegnato a rappresentare gli elettori dell'intera provincia di Campobasso per tutta la durata del mandato, d’improvviso si dimette e così facendo tradisce i sostenitori di tutta la provincia per accingersi a rappresentare i pochi residenti del Capoluogo! Verrebbe meno al suo impegno, suvvia

Allora io ritengo, caro Dott. Romano, che Lei seppur giovane si sta comportando esattamente come ogni politico navigato. Ha imparato in fretta: disposto a tutto pur di tirarsi in ballo. A mio modesto avviso le civili alternative sono due: o lei si dimette in via definitiva dalla carica di consigliere provinciale in vista della corsa a Palazzo S. Giorgio, oppure persevera nella sua permanenza alla Regione Molise impegnandosi, nel suo caso, a fare opposizione. Si badi, fare opposizione significa esserci, partecipare e dissentire, non è cosa da poco o da affrontare a cuor leggero, eppure dalle carte si evince che alla votazione dei due ultimi provvedimenti di peso, il PSR (Piano Sanitario Regionale) e il Riassetto delle Comunità Montane, Lei o era assente o si è astenuto.

In definitiva Dott. Romano, più di ogni altro lei dovrebbe sapere che il popolo di centro-sinistra si conquista con i fatti e non con le chiacchiere e che il consenso andrebbe cercato con Primarie democratiche e non con la semplice benedizione del capo partito e dei suoi fidi consiglieri. Cambiare non significa solo nuove facce ma modo di far politica, avere coraggio di porsi da candidati diversi rispetto a quelli attuali. Non mi obietti che queste norme vanno applicate anche per gli altri e quindi tutti colpevoli nessuno colpevole, io non l'ho detto.
Cordialmente
Ing. Luigi Di Nucci, candidato sindaco alle Primarie del PD

 
 
 
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