Lunigiano

Caro Mario, ho pubblicato la tua lettera, utile per allargare il dibattito sulla storico cambiamento di nome del nostro Comune; ma su alcune cose non mi trovi d'accordo. Cosa c'entrano i no e le astensioni e che peso possono avere? Il regolamento che prevede il 30% dei votanti per rendere valido il referendum non l'ho fatto io, e neppure tu, e neppure chi ora pretenderebbe di buttare tutto a monte. Non facciamo ridere! Bastava il 30%, l'abbiamo raggiunto. Chiuso! Il resto sono chiacchiere da bar sport! Se il 5 febbraio il 69% degli ortonovesi non è andato al voto non significa che si sia schierato per il no al comune di Luni. Non c'era nessun Comitato del no! Semplicemente quella giornata ha piovuto tutto il giorno, Luni Mare era semi allagato, a Nicola le strade erano invase dall'acqua e anche da altre parti molti non sono usciti di casa per il maltempo, e non sarebbero usciti neppure se si fosse di trattato di dare un voto politico e non culturale. Se fosse stata una giornata di sole avremmo raggiunto e forse superato il 40%. Chi si è astenuto sul referendum ha lasciato agli altri la decisione, e deve accettarla. Il discorso poi di accogliere nel grande contenitore di Luni anche altri Comuni, non sta a noi dirlo. Chi si vuole unire, ben venga. Ora però il discorso si fa culturale. Dobbiamo chiedere che Luni ottenga il titolo che merita, ossia quello di città! Poi si deve operare per dare contenuto a tante proposte emerse nei vari incontri che abbiamo fatto in questi mesi. Tutti X Luni è già al lavoro. Infine non c'è nessun "declassamento" dei borghi medioevali che manterranno la loro individualità, anzi la esalteranno. Carne al fuoco ce n'è tanta, e c'è posto per tutti. Al lavoro dunque!

Sono favorevole a Città di Luni, come proposto da Elio, un titolo che ci appartiene, perché abbiamo storia, musei, bellezze e personaggi famosi.

La Nazione di oggi ha pubblicato uno scritto del consigliere comunale Parodi che ha chiesto al presidente della Regione Liguria Toti di annullare il referendum, perché, secondo lui il quorum del 30% sarebbe troppo basso e non "democratico", e il voto del 5 febbraio non sarebbe valido, perché il 70% degli ortonovesi con l'astensione si sarebbe espresso contro il cambiamento del nome in Luni. Quindi astensionisti cronici, menefreghisti, malati, persone bloccate in casa dal maltempo e dall'allerta meteo, tutti secondo quel consigliere, standosene a casa è come se avessero votato no. Sarebbe da chiedere al consigliere se è a conoscenza che il regolamento del referendum non l'ha redatto il gruppo "Tutti X Luni", ma l'ha approvato il Consiglio regionale. E poi sarebbe da chiedergli perché se è così sicuro del fatto suo, non ha organizzato lui il comitato del no! Avrebbe vinto a man bassa raggiungendo quote bulgare... col senno di poi! Mi auguro solo che in Regione non facciano di tutt'un'erba un fascio e non giudichino la nostra comunità in base alle lettere che gli arrivano. Si affrettino a convalidare l'esito del referendum, assecondando il desiderio del 93% degli elettori che si è espresso democraticamente il 5 febbraio, sfidando il maltempo, per dare al Comune il nome che gli compete: LUNI, in attesa di ottenere anche il titolo di città vescovile.

Che ammirevole concetto di democrazia!!!! Che ragionamento profondo!!!!! Mandiamolo al governo nazionale con tutti i voti di chi si astiene, passa di sicuro.

Questo non è altro che un ammirevole concetto di democrazia un ragionamento profondo di chi, sino ad ora ci ha rappresentato come consigliere dell'opposizione. Opposizione di cosa.................................

Quando tramonta un simbolo, un'epoca, esiste un modo onorevole, magari malinconico, per voltare pagina. Poi c'è un altro modo aggressivo, pugnace, tra rivendicazioni obsolete, risolini di compatimento e motteti. In pratica ognuno sceglie i paladini che si merita.

Voler modificare un regolamento regionale in corso d'opera, solo perché non si accetta la sconfitta!!!! Che arroganza!!! Mi auguro che il Presidente Toti risponda a dovere.

Affondano nel ridicolo. Stanno raccogliendo firme per annullare il referendum. mandano in giro la gente a raccogliere le firme senza sapere che vanno raccolte davanti ad un pubblico ufficiale, altrimenti valgono zero.

L'unico buon motivo per annullare il referendum e spostarlo ad altra data era l'allerta meteo, ma fortunatamente la gente ha votato lo stesso. Non servono a niente le firme inutile che vanno raccogliendo alcuni illusi, spendendo tempo e fatica.

Ma lasciate perdere, chi fa bordello per avere visibilità sono poche decine di residenti nel centro storico di Ortonovo. Per gli altri 8000 abitanti del Comune, il capitolo è chiuso. Pensiamo piuttosto alle prossime elezioni amministrative. A parte i grillini, nessuno si è ancora mosso.

A me risulta che circolano questi nomi: lista P.D. : Silvestri Alessandro lista P.d.L. : Lavaggi Cristiano lista M5S :in funzione dell'approvazione di Grillo, altrimenti lista civica.

Cristiano Lavaggi? E chi è?

Sul giornale c'è scritto che i contrari al cambiamento del nome da Ortonovo in Luni hanno raccolto 500 firme, penso regolarmente autenticate davanti ad un pubblico ufficiale. Ragionando come loro su 6 mila votanti 500 firme sono solo il 9%, quindi non valgono nulla.