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Un blog creato da byManuelMMM il 05/02/2009

UCCISO a 22 anni

Per MANUEL ELIANTONIO

 
 

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CUMIANA

Post n°25 pubblicato il 17 Agosto 2009 da byManuelMMM
 

Manuel

 
 
 

BRYCE CANYON, UTAH.AGOSTO 1999

Post n°24 pubblicato il 27 Luglio 2009 da byManuelMMM
 

 
 
 

12° mese.

Post n°23 pubblicato il 24 Luglio 2009 da byManuelMMM
 

MANUEL.

Nel primo anniversario dalla tua morte causata da esseri mostruosi stipendiati dallo stato complici detenuti disperati.Caro Manuel mi battero per te fino al mio ultimo respiro per l’agonia lunga,lenta,a cui sei stato costretto fino alla morte.Hai subito tanto fino a chè il tuo cuore ha cessato di battere.Ti ho sentito tornare a casa nel vento quella notte ti attendevo sul balcone contando i giorni sul calendario,la tua lettera mi ha dato il tormento,l’avvocato disse di star tranquilla gli han cambiato cella eran solo discussioni con detenuti rumeni,abbiamo risolto tra poco esce.Quella maledetta notte la tua sorellina dormiva, improvvisamente urla disperata,seduta sul letto agita le braccia,respinge il mio abbraccio sembra non riconoscermi si dimena oltre 10 minuti poi riesco ad abbracciarla si riaddormenta.Vagavo ancora per la casa e penso che forse gli ho trasmesso la mia preoccupazione per la lettera ricevuta oggi.Vado a letto sabato ci sono i colloqui arrivo hai bisogno di aiuto.Mi sveglio alle sette,bimba dorme approfitto per rimanere ancora un pò a letto quando riapro gli occhi la bimba e in piedi mi porge il telefono dicendo MAUEL(Manuel)sono le ore09:23del 25.07.2008,leggo il numero prima di rispondere 010…..sorrido è lui,rispondo, un tizio mi chiede chi parla?Ho pensato a un tuo scherzo ..sono io la mamma di Manuel,Manuel Eliantonio…Ho una brutta notizia da darle suo figlio è deceduto!

BASTARDI!ASSASSINI LO avete AMMAZZATO..silenzio,silenzio.Chiudo,busso alla vicina lascio la bimba.Prendo fiato cerco di convincermi che è uno scherzo non è possibile.Chiamo quel numero in memoria sul cellulare chiamate ricevute,dopo molti squilli una nuova voce giovane mi dice che è il carcere Marassi e mi passa il comandante…..silenzio interminabile musichetta….con il vivavoce riesco a lavarmi vestirmi,lasciare il necessario per la bimba alla vicina.Mi risponde una voce dura quasi metallica dice di essere il comandante,cosa gli avete fatto?silenzio non mi risponde,poi con molta lentezza ma noo signora cosa dice….è stato un incidente.Penso mi sento presa in giro.Adesso vengo io a vedere cosa gli avete fatto!NO non venga perché qui non c’è.E dovè?Chieda al giudice!

Parto per Genova ma prima mi fermo a firmare dall’avvocato…,le mostro il telefono,le lascio copia della lettera di cui gli avevo parlato il giorno prima anche lei è sconvolta.Ho superato i limiti di velocità che nessuno osi fermarmi,piango,prego,al primo autogril ricarico il cellulare e acquisto un caricabatteria da auto,ricevo indicazioni telefonicamente da amici,anche i parenti sono in viaggio,arrivo per prima mi guardano sorpresi gli addetti all’obitorio S.Martino di Genova mi fanno sedere accanto al registro Non può vederlo mi dice l’addetto all’obitorio,conservo la calma e li supplico è mio figlio devo vederlo…mi offrono un caffè,mi lasciano sola li sento confabulare,guardo il registro,Eliantonio,arrivato h.9,nessun dettaglio??Attendo ancora nella mia mente continuavo a dire NO,NO,non è possibile… un addetto mi dice che provava a telefonare,?? non mi riesce di comprendere a chi sta telefonando,dice c’è qui la madre,annuisce.Mi invita ad uscire attendo ancora dietro la porta,finalmente mi chiamano da un altro ingresso sembra un garage,un lenzuolo bianco,immacolato lo copre tutto.OH mio Dio cosa ti hanno fatto!VITA MIA,gli metto la mano sul cuore è troppo tardi il suo corpo è come il marmo,è ghiacciato il tizio mi tiene, d’occhio non mi lascia fotografare,chiamo il padre di Manuel che avevo sentito per strada,riferisco,è qui me l’hanno AMMAZZATO è nero come un africano,gonfio,insanguinato,……

Come hanno potuto farti questo?

ASSASSINI.

 
 
 

FEDERICO ALDROVANDI,UCCISO a 18 anni

Post n°22 pubblicato il 10 Luglio 2009 da byManuelMMM
 

http://www.youtube.com/watch?v=YRGEUXAFNIk

http://www.facebook.com/home.php#/pages/Federico-Aldrovandi/58564047000

 
 
 

Siamo anche su facebook

Post n°21 pubblicato il 12 Giugno 2009 da byManuelMMM

Ho creato un gruppo per Manuel. Iscrivetevi numerosi.(non costa nulla). Maria

http://www.facebook.com/profile.php?id=1690524277&ref=name#/profile.php?id=1690524277&ref=name

 
 
 

Si avvicina il 25.Questo,sarà il 9° mese

Post n°20 pubblicato il 22 Aprile 2009 da byManuelMMM
 

Non ho ancora ricevuto l’esame tossicologico e quanto altro mi possa  certificare di cosa è morto mio figlio MANUEL.

Eppur l’ultima lettera è chiara,i segni sul corpo visibili,i farmaci somministrati veleno per il suo  corpo.Perchè non si arrestano i responsabili?Dal primo all’ultimo medico che non ha prescritto analisi prima di somministrargli forzatamente terapie massicce di psicofarmaci,gli agenti che lo picchiavano quando chiedeva aiuto,quelli che  gli han sottratto effetti personali,lettere,quel giudice che non ha preso in considerazione la sua istanza di scarcerazione redata in giugno.Il direttore del Marassi che con false carte spostava in settembre  la data di scarcerazione procurando ulteriore preoccupazione a Manuel.L’avvocato che mi chiede la parcella del processo di giugno dove Manuel  da parte lesa si è ritrovato condannato.Bella faccia tosta Quanta amarezza dover combattere per avere ciò che ci spetta ,persone ignoranti,incapaci,…. a decidere della vita degli altri.

 
 
 

Un silenzio pieno di rumore

Post n°19 pubblicato il 25 Marzo 2009 da byManuelMMM
 

Manuel Eliantonio è morto il 25 luglio di quest’anno nel carcere Marassi di Genova. La morte è stata etichettata sotto la voce “suicidio”. Le foto scattate all’obitorio del San Martino evidenziano ferite ed ecchimosi che il ragazzo difficilmente avrebbe potuto procurarsi da solo.

Sulla vicenda:

- 20 ottobre 2008: il parlamentare Pdl Cassinelli, che si occupa di carceri, annuncia un’interrogazione parlamentare al ministro Alfano perché si faccia chiarezza su quanto accaduto a Marassi;

- 27 ottobre 2008: il consiglio regionale della Liguria approva all’unanimità (primo firmatario V. Nesci di Rifondazione comunista) un ordine del giorno che impegna Presidente e Giunta ad intervenire presso le autorità di governo affinché sia avviata una commissione d’inchiesta parlamentare per fare chiarezza “sulle cause della morte di Manuel e sulle eventuali responsabilità delle strutture circondariali della direzione dei dipartimenti di grazia e giustizia e sulle conoscenze dei fatti da parte del ministro e del governo”;

- 31 ottobre 2008: il Provveditorato regionale per la Liguria del Dipartimento della Giustizia respinge ogni illazione “in ordine a comportamenti meno che professionali da parte del personale penitenziario” in relazione al decesso di Manuel, precisa di avere da subito avviato una propria inchiesta amministrativa e di voler collaborare con l’autorità giudiziaria;

- 17 novembre 2008: la parlamentare radicale R. Bernardini avvia un’interrogazione parlamentare sulla morte di Manuel e di un marocchino di venti anni, Hamid Driss, morto l’11 novembre nel carcere Le Vallette di Torino. 


Di Manuel ha parlato la madre il 21 settembre in una trasmissione Rai e diversi blogger hanno denunciato il caso. Il suo nome è fra quelli che compaiono nel dossier “Morire di carcere 2000- 2008” da cui  risulta che, dal 1° gennaio al 12 settembre 2008, nelle carceri italiane sono morti  85 detenuti,  33 dei quali per suicidio, con un incremento, rispetto al 2007, dell’11%. Nel dossier si precisa che diversi sono i casi sospetti e che quelli riportati non sono rappresentativi della totalità ma sono quelli di cui si sono ricostruite le vicende sulla base di notizie tratte da giornali, agenzie stampa, internet, lettere di detenuti e parenti. Di seguito l’elenco dei casi raccolti nel 2008, in ordine cronologico, di cui si riportano nome e cognome, età, data della morte, causa della morte, istituto nella quale è avvenuta: 

 
 
 

panta rei per manuel eliantonio

Post n°18 pubblicato il 20 Marzo 2009 da byManuelMMM
 

oiligriv
20/03/2009 - 19:15

 

Giustizia lenta come una lumaca,quando e' lo Stato a risponderne.

Ammesso che  ci vedi e ci ascolti

Manuel

Panta rei

tutto scorre, per Eraclito

ma per Manuel

tutto e' fermo,lento

Un direttore frena

medici insabbiano verita'

nelle loro cartelle

segni di morte crudele

Panta rei

nessuno si getta

in tuffo sulla verita'.

Esami sbiaditi,risposte velate

lente truccate

Al Marassi nessuno collabora,

tutto tace.

Nel silenzio

qualcuno sente ancora

i tuoi sospiri

ma nessuno parla.

Panta rei

sulle tue ferite

sui segni della violenza dell'uomo

Panta Rei su tutte le morti del carcere

La tua fine

Manuel

immola forte

l'ingiustizia della giustizia

Panta rei

sull'indifferenza di chi sa

Panta rei

sul dolore di una madre

Panta rei

sulle contraddizioni

di un mondo che urla

la sua disperazione

Panta rei

Manuel

ascolta le nostri voci,non ci fermeremo mai

Pietrificheremo a fuoco,la lava della memoria

non permetteremo a nessuno mai

di dimenticarti .

Panta Rei

Manuel.                   oiligriv

 
 
 

POESIA

Post n°15 pubblicato il 13 Marzo 2009 da byManuelMMM
 

 La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. (Henry Scott Holland)

 
 
 

Le pecorelle di Manuel

Post n°14 pubblicato il 09 Marzo 2009 da byManuelMMM
 
Foto di byManuelMMM

 
 
 

PENA DI MORTE

Post n°13 pubblicato il 07 Marzo 2009 da byManuelMMM
 

“Mi picchiano ma uscirò”. Invece Manuel muore in cella.
di Valentina Perniciaro, Liberazione, 22 ottobre 2008 
 

Manuel Eliantonio aveva appena compiuto 22 anni il giorno che è stato dichiarato morto, nel carcere di Marassi a Genova,per «dinamica non definita e patologia non identificata» dal medico del carcere. Dal giorno dopo la stampa nazionale racconta di un tossicodipendente deceduto in carcere dopo un’intossicazione da gas butano, sostanza spesso usata dai detenuti per stordirsi, in assenza di altre droghe.

La MATTINA del 23 dicembre dello scorso anno una macchina con a bordo 5 ragazzi, di ritorno da una nottata in una discoteca di provincia, viene fermata dalla polizia stradale in un autogrill della A6 Torino-Savona. I fermati vengono obbligati alle analisi, che risultano positive: hanno assunto cannabis, cocaina e anfetamina. Manuel è l’unico dei cinque a reagire al fermo, fino al momento in cui tenta di fuggire dalla presa della polizia con la scusa di dover andare al bagno. Secondo la versione ufficiale è qui che compie l’ingenuità che lo porterà alla morte: Manuel si illude di poter fuggire, scavalca una rete metallica e si mette a correre tra i rovi che si trovano lungo l’autostrada. Viene ripreso immediatamente e a causa di quel tentativo di fuga è l’unico dei 5 a finire in NOTTATA nel carcere di Savona.
L'ACCUSA  e di resistenza e lesioni plurime a pubblico ufficiale.???
Il 16 gennaio riesce ad ottenere la scarcerazione e gli OBBLIGHI di Dimora domiciliari in attesa di giudizio. L’istanza di scarcerazione si è mossa a rilento per una serie di piccoli precedenti penali: il ragazzo era stato precedentemente INDAGATO in ATTESA di GIUDIZIO per qualche piccolo furto e per ricettazione, reati connessi alla sua dipendenza dalla cannabis e forse cocaina.
Dipendenza che stava cercando di combattere con tutte le sue forze, tanto che da qualche mese era nervoso, depresso e spesso fiacco.

Rimane in carcere fino al 16 gennaio, quando gli vengono finalmente concessi gli arresti domiciliari in attesa di giudizio.A casa cerca invano lavoro,assistenza medica,e un eventuale contributo sociale ottenendo nulla.Prenota tre incontri presso il SERT:anamnestico,psicologico, concordare un eventuale programma terapeutico.
Il 25 marzo 2008 è nuovamente arrestato per non aver rispettato gli obblighi di dimora e a quel punto inizia il suo calvario. Nei 4 mesi di carcerazione che passano dal secondo arresto alla sua morte viene trasferito 4 volte. Dal carcere di Savona viene tradotto a Chiavari, poi a Torino per un’udienza (dove riesce a vedere i suoi familiari), poi di nuovo di passaggio a Chiavari, per finire , il 13 Giugno , nelle celle del carcere genovese di Marassi dove morirà.
La condanna arriva il 4 giugno, durante la sua detenzione: 5 mesi e 10 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Si inizia a fare i conti dei giorni, programma una vacanza di una settimana con la sua fidanzata per la metà d’agosto, quando sarebbe dovuto uscire.
Il 20 luglio però, telefona dal carcere alla nonna: durante la telefonata denuncia di essere stato violentemente picchiato, di avere un occhio gonfio e totalmente nero e segni di botte su tutto il corpo. A quel punto la telefonata viene bruscamente interrotta dal centralino del carcere e la sua famiglia inizia a cercare l’avvocato per presentare un’immediata istanza di scarcerazione.

Appena 4 giorni dopo la mamma riceve una lettera con un timbro postale di due settimane prima, le parole di Manuel sono strozzate e sofferenti, quello che scrive è più che chiaro: «Carissime bamboline mie, mi dispiace che non vi ho fatto avere più mie notizie, ma anche io ho i miei problemi: mi ammazzano di botte almeno una volta alla settimana. Ora ho solo un occhio nero, mi riempiono di psicofarmaci, quelli che riesco li risputo ma se non li prendo mi ricattano. Sono in isolamento almeno 4 giorni alla settimana, è già tanto che ricevo le lettere. Sto mangiando poco.Ho fatto il processo il 4 giugno, mi hanno condannato a 5 mesi e 10 giorni. Facendo i calcoli, con la galera che ho già fatto da dicembre, dovrei essere fuori i primi d’agosto, se Dio vuole.» La mamma, Maria gli scrive subite un telegramma «Resisti, manca poco. Ti aspettiamo» ma Manuel non lo leggerà mai.

«Avevo un brutto presentimento» racconta Maria, «avevo qualcosa dentro che non andava e la sua lettera confermava le mie sensazioni.

 

 Ho provato a chiedere un colloquio straordinario per vederlo prima della fine della settimana ma non me l’hanno concesso.Comunque non avrei fatto in tempo: moriva la mattina dopo.Infatti, il 25 luglio alle 9.25 mi arriva quella maledetta telefonata da Marassi “abbiamo una brutta notizia da darle, suo figlio è deceduto ma lei inutile che viene qui che non c’è più”.
Ho chiuso la comunicazione e sono partita subito per Genova, diretta verso l’obitorio del San Martino. Nel mio cuore speravo in uno sbaglio di persona, pregavo non fosse lui. Non me l’hanno fatto vedere subito, poi sono riuscita ad entrare. Ho trovato mio figlio con una maglietta non sua, che gli stava molto piccola, completamente coperto di lividi su tutto il corpo, con delle chiare tracce di sangue che dal naso salivano verso la fronte e i capelli.
Ho riscontrato diversi segni di percosse sul suo corpo e non mi sono mai stati restituiti i vestiti che indossava mentre moriva.
La pecca di mio figlio era la cannabis e la cocaina, ma era un buono, non faceva male a nessuno. Doveva essere curato e invece me l’hanno ammazzato. I giornali hanno scritto che si è ammazzato da solo col butano, ma lui aveva il terrore del gas da quando aveva 6 anni. E’ l’unica cosa che lo terrorizzava»
Ma forse non serve questo a capire che il butano è stata una scusa di comodo usata per la stampa: perché il butano non uccide lasciando il corpo martoriato, il butano non  fa venire emorragie interne, il butano non sfigura il corpo pieno di vita di un ragazzo di appena 22 anni.
 

  1. Rossella

 
 
 

Manuel e Cricco

Post n°12 pubblicato il 05 Marzo 2009 da byManuelMMM
 

Manuel adorava gli animali,e loro adoravano Manuel mai visto un cane a cui piaceva andare in bici,il nonno acquistò due pecorelle una volta cresciute ne avrebbero fatto cibo, ma poi Manuel si era affezionato e brontolò per impedirgli di sopprimerle,ora anche i nonni non hanno il coraggio di far cibo delle pecorelle di Manuel.Cricco non abitava più con noi per il trasloco in questa casa piccola e al 4 piano lui era abituato bene così lo lasciai al mio ex convivente.Anche cricco e morto pochi giorni dopo Manuel mi fù riferito di vecchiaia ma io sono convinta che è andato a far le coccole a Manuel. 

 
 
 

Ti sento qui

Post n°11 pubblicato il 02 Marzo 2009 da byManuelMMM
 

Nel dormiveglia mi sembra di sentirti in casa,mi manca anche il tuo

 gel appiccicato alla mia spazzola,ti han rasato i capelli,

non passerai ore ad appicicarti le ciocche in sù,ho visto la tua M

stampata sul cuore già, la M l'unico tatuagio a cui avrei(con

 dispiacere) dato il mio consenso,

le nostre MMMM i legami più forti sul cuore e sull'anulare.

Sentivi che ti avrebbero ucciso.Se avessi potuto affrontare il viaggio,

e se ,e se.Non c'è più tempo per ripeterti per l'ennesima volta che

sei l'amore più grande della mia vita.

Non potrò mai perdonare chi ti ha fatto male fino ad ucciderti.

Mamma

Manuel Eliantonio

 
 
 

7 MESI !

Post n°10 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da byManuelMMM
 

fiore reciso,Manuel Eliantonio

Anniversario della  Morte di Manuel. Chissa se metteranno agli atti le

registrazioni telefoniche dove Manuel stava dicendo ai nonni che lo

 picchiavano.Mentre stava per dire i nomi ,l'addetto alle telefonate

dal carcere interrompeva la comunicazione 5 giorni dopo trovai Manuel: pesto,logoro,gonfio,ghiacciato.,

..all' OBITORIO S.Martino di Genova era il 25.07.2008.

Altri particolari li trovate su :

http://blog.libero.it/manuelEliantonio

 

 
 
 

LUI VIVE IN ME

Post n°9 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da byManuelMMM

 
 
 

IL NOSTRO AMORE:MANUEL

Post n°8 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da byManuelMMM
 

LA TUA MAMMA, e tutti coloro che ti hanno amato.Abbiamo letto sul

tuo corpo i tuoi messaggi scritti pochi giorni prima di morire.

Sei nei nostri cuori, in ogni istante.

 
 
 

Viareggio 1995

Post n°7 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da byManuelMMM
 

Manuel con un amichetta.A questa età per Manuel cominciò la fobia del 

 GAS.

Accadde che  dopo un forte boato si incendiò il forno,nè rimasimo molto

 scossi in particolar modo lui.Da allora non si avvicinava più alla cucina,

non ricaricava neanche un accendino.Ho appreso la notizia della morte

a causa del BUTANO (gas)dai giornali.Notizia rilasciata dal carcere per 

nascondere l'omicidio di Manuel.Da mamma e  i nonni che conoscevano

bene Manuel.Non possiamo credere a una menzogna così enorme.

Se così fosse,Manuel è entrato al "Marassi"il 13.06.08,picchiato,sedato,

trasformato reso irriconoscibile,morto il 25.07.08.Sè  avesse

spontaneamente inalato gas,a quale livello di disperazione è

stato indotto ? 

 
 
 

LA MIA VITA

Post n°6 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da byManuelMMM
 

LA MIA ANIMA VAGA ! ATTENDE GIUSTIZIA!

 
 
 

LA LEGGE NON è UGUALE per TUTTI ?

Post n°5 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da byManuelMMM
 

 
 
 

BOCCIOLO RECISO

Post n°4 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da byManuelMMM
 

 
 
 
 

LA MIA GIOIA

 

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INGIUSTA ARCHIVIAZIONE DEL CASO

24/03/2009 - 17:59

L'avvocato ha comunicato ieri sera alla signora Maria Eliantonio , che l'archiviazione e' prevista per il 26 marzo 2009 : non viene data la possibilita' di un ricorso , visto che mancano solo poche ore alla archiviazione del caso Manuel . L'avvocato si giustifica dicendo di aver visto in ritardo la pratica, comunque pervenuta in data 16 marzo 2009. Al di la' delle responsabilita' oggettive dell'avvocato di Manuel e della sua discutibilissima deontologia professionale , visto il ritardo con cui ha avvisato la signora Maria , troviamo ignobile e ingiusta tale archiviazione, che per noi rimane aperta, ci chiediamo  le interrogazioni parlamentari sul Caso Manuel  che fine hanno fatto ? Comunque l'avvocato ha riferito alla mamma di Manuel , che sono state riscontrate all'esame tossicologico solo tracce di butano , e non abbiamo piu' le parole giuste per continuare a commentare una storia senza precedenti , dove chi detiene il potere sa sempre dove , come e quando decidere le sorti dei poveri morti in carcere per cause misteriose , ma e' possibile che tutti muoiono di suicidio o accidentalmente? Mazzeo , il direttore del Marassi forse ha vinto la sua partita su Manuel , ma non vincera' mai sulle convinzioni di chi scrive e di chi ha seguito questo terribile caso di omicidio in carcere . Mazzeo non ha vinto con l'opinione pubblica e anche se questo caso verra' archiviato , la sua coscienza ne rispondera' nel profondo del suo io . La coscienza nessuno potra' archiviarla mai . Manuel non ti dimenticheremo , a nome di tutti gli utenti che hanno seguito questo caso , e che mi auguro interverranno a commentare , i voti non servono . Serve la verita'e la giustizia .

oiligriv

 

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